I tumori infantili sono, fortunatamente, malattie piuttosto rare e sempre più spesso curabili grazie ai progressi della ricerca negli ultimi decenni. È comunque importante saper riconoscere i sintomi che possono far sospettare la presenza di una neoplasia nei bambini, perché la rapidità nella diagnosi e nelle cure è fondamentale per migliorare la risposta ai trattamenti e aumentare la probabilità di guarigione. In questo articolo approfondiremo i possibili campanelli d’allarme a cui prestare attenzione per individuare i tumori più comuni in età pediatrica e affrontarli in modo tempestivo.
Tumori infantili: quali sono e quanto sono diffusi
In Italia vengono diagnosticati circa 1.400 nuovi casi di tumore all’anno tra bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 14 anni: è quanto emerge dal rapporto “I numeri del cancro in Italia 2023”, redatto da AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) e AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori). Dall’indagine risulta che le neoplasie più frequenti in età pediatrica sono le leucemie acute e i tumori del sistema nervoso centrale. Si tratta, comunque, di malattie relativamente poco comuni e, grazie ai passi avanti fatti dalla ricerca, sempre più spesso guaribili: oggi l’80% dei piccoli pazienti con una neoplasia sopravvive, a fronte del 30% di appena qualche decennio fa. Il merito, sottolinea il rapporto AIOM-AIURTUM, è di metodologie diagnostiche sempre più avanzate che hanno portato a comprendere meglio i meccanismi di sviluppo dei tumori nei bambini e, quindi, posto le basi per trattamenti più mirati e personalizzati in grado di aumentare i tassi di guarigione, oltre che di ridurre gli effetti collaterali delle terapie. Certamente, pur in questo quadro confortante, è importante saper cogliere i segnali che possono essere la spia di un tumore pediatrico, per favorire la diagnosi precoce e la tempestività e l’efficacia nelle cure. Vediamo, allora, quali sono i possibili sintomi per riconoscere un tumore infantile.
Come riconoscere i tumori pediatrici
I tumori pediatrici non sono semplici da individuare perché si presentano con sintomi aspecifici, cioè generici e non riferibili in modo inequivocabile a una neoplasia: tra questi, una febbre che non passa nonostante le cure, un mal di testa persistente, un dolore prolungato a un braccio o a una gamba, che potrebbero essere segnali di un tumore ma anche di malattie più banali, come un’influenza, o di traumi di scarsa entità. Alcuni disturbi possono destare maggiori sospetti e indurre con maggiore facilità a prescrivere esami specialistici di accertamento, ma in linea generale la sintomatologia è così variegata e poco specifica da rendere complicato ipotizzare subito la presenza di un tumore. Tuttavia, per quanto le manifestazioni cliniche di una neoplasia pediatrica siano spesso simili a quelle di altre problematiche di salute, anche non gravi, è comunque importante conoscerle per poter individuare nel più breve tempo possibile le avvisaglie di un tumore e segnalarle al pediatra, che farà una valutazione e, se opportuno, indirizzerà verso il percorso diagnostico più appropriato.
I sintomi dei principali tumori infantili
Esaminiamo alcuni dei sintomi più comuni con cui si manifestano i tumori più frequenti nei bambini.
Linfonodi ingrossati
L’ingrossamento dei linfonodi, per esempio delle ascelle e del collo, è uno dei possibili segnali di una neoplasia nei bambini. Rappresenta, infatti, il principale campanello d’allarme di un linfoma, un tumore che si sviluppa dalle cellule del sistema linfatico e ha tra le sue manifestazioni tipiche anche il prurito e la sudorazione notturna. La forma più comune nei bambini è il linfoma non-Hodgkin, mentre il linfoma di Hodgkin è piuttosto raro in età pediatrica e più frequente nell’adolescenza. I linfonodi ingrossati possono anche essere la spia di una leucemia acuta, una categoria di tumori del sangue in cui rientrano la leucemia linfoblastica acuta e la leucemia mieloide acuta.
Infezioni frequenti, lividi, spossatezza e perdita di peso
Anche infezioni ricorrenti accompagnate da febbre, ematomi frequenti, spossatezza e forte dimagrimento possono essere sintomi di una leucemia. Questo tumore, infatti, determina un calo dei globuli bianchi che compromette la risposta immunitaria nel bambino e causa una riduzione delle piastrine che può portare alla comparsa di lividi inspiegabili, gengive che sanguinano ed episodi di epistassi (perdita di sangue dal naso). La leucemia, inoltre, provoca una diminuzione dei globuli rossi (anemia) che può dare origine a grande stanchezza e pallore. Tra le possibili spie di questa neoplasia, infine, possono esserci mal di testa e perdita di peso, conseguenza dell’inappetenza causata dalla malattia: è importante non sottovalutare questo segnale, soprattutto se il calo ponderale è significativo, avviene in poco tempo e non ha altre ragioni apparenti.
Problemi di equilibrio
I disturbi dell’equilibrio e della coordinazione, insieme a vertigini, mal di testa, crisi epilettiche e improvvisi deficit motori, come la difficoltà a camminare, rappresentano alcuni dei possibili segnali di un tumore cerebrale: di questa categoria di tumori solidi (ovvero caratterizzati dalla presenza di masse cancerose compatte) fanno parte diverse patologie del cervello e del sistema nervoso centrale: tra questi, il medulloblastoma, che colpisce il cervelletto, e i gliomi, neoplasie che derivano dalle cellule gliali, ovvero da particolari tipi di cellule che forniscono nutrimento ai neuroni, come l’astrocitoma.
Disturbi della vista
Insieme ai sintomi già citati, anche i disturbi della vista possono essere indice di un tumore del sistema nervoso centrale. La visione offuscata o doppia e la perdita della visione laterale, per esempio, sono campanelli d’allarme da non sottovalutare, soprattutto se si presentano all’improvviso e senza cause apparenti. In età pediatrica, i problemi visivi possono essere legati anche alla presenza di un retinoblastoma, il più comune tumore dell’occhio nei bambini, che si sviluppa dalle cellule della retina nei primissimi anni di vita e spesso ha origine genetica, ovvero si trasmette per via ereditaria. In questo caso il principale sintomo è la leucocoria, cioè un riflesso bianco nella pupilla, che in condizioni normali quando viene colpita dalla luce appare rossa.
Fratture dopo traumi lievi e dolore alle ossa
Dolore a livello dell’osso e fratture dopo un trauma lieve sono i sintomi con cui possono manifestarsi i tumori alle ossa del bambino, la cui forma più frequente è l’osteosarcoma. Queste neoplasie, infatti, compromettono la struttura delle ossa, rendendole più fragili e soggette a rottura, anche se spesso non causano alcun disturbo e vengono scoperte casualmente durante accertamenti di routine. Tra gli altri sintomi con cui possono presentarsi ci sono arrossamento, gonfiore, tumefazione e difficoltà di movimento degli arti colpiti. Dolori alle ossa e alle articolazioni possono manifestarsi anche in presenza di una leucemia.
Dolore addominale
Il dolore addominale è uno dei sintomi delle neoplasie caratterizzate dalla formazione di masse che, crescendo di dimensioni, esercitano una pressione sull’addome. Può essere il caso del neuroblastoma, il più comune tra i tumori del sistema nervoso periferico. Questo disturbo può essere presente anche nei tumori a cellule germinali, un gruppo molto vario di neoplasie, poco frequenti in bambini e ragazzi, che possono svilupparsi sia nelle gonadi, gli organi che producono le cellule riproduttive, sia in altre parti del corpo e che hanno sintomi molto variabili proprio a seconda della localizzazione: se il tumore interessa l’area pelvica o sacrale, le manifestazioni cliniche possono includere il dolore addominale. Questo disturbo è anche uno dei sintomi dei sarcomi dei tessuti molli, un gruppo di oltre 50 tipi di tumore che derivano dalle cellule dei tessuti connettivi (muscoli, nervi, tendini, legamenti, cartilagine e vasi sanguigni) e che, quindi, possono svilupparsi ovunque siano presenti questi tessuti: a livello dell’addome, possono causare dolore, costipazione e sanguinamento.
Nausea
La nausea, insieme al vomito, è uno dei sintomi con cui può manifestarsi una leucemia acuta, ma può essere presente anche nel tumore di Wilms, o nefroblastoma, il cancro del rene più frequente in età infantile. Nella maggior parte dei casi questa neoplasia non causa sintomi finché non diventa una massa voluminosa palpabile a livello addominale: tra i suoi possibili segnali ci sono nausea, inappetenza e stitichezza.
Mal di testa
La cefalea è uno dei sintomi con cui possono manifestarsi sia le leucemie acute che i tumori del sistema nervoso centrale: si tratta di un disturbo comunissimo che nel bambino può avere tante cause, anche non gravi, ma che se si verifica di frequente, tende a durare a lungo ed è molto intenso è importante segnalare al pediatra.
Febbre
Anche la febbre, come il mal di testa, può essere presente in svariate neoplasie, ma dato che è un sintomo estremamente aspecifico non deve allarmare: tuttavia, se è molto alta, ricorrente o resistente alle cure, meglio avvisare il medico.
Tumori pediatrici: come avviene la diagnosi
Come abbiamo visto, moltissimi sintomi dei tumori infantili sono comuni anche ad altre malattie meno gravi e non sono necessariamente la spia di una neoplasia pediatrica. È importante, dunque, non allarmarsi ai primi disturbi, ma anche non sottovalutarli, soprattutto se non passano o peggiorano con il tempo: in questi casi è bene informare il pediatra, che dopo aver visitato il bambino e analizzato i suoi sintomi e la sua storia clinica suggerirà gli eventuali approfondimenti. Gli accertamenti si basano sull’esecuzione di esami clinici, strumentali e di alta diagnostica che variano da tumore a tumore: tra questi, le analisi del sangue, la radiografia, la risonanza magnetica (RM), la tomografia computerizzata (TC), la tomografia a emissione di positroni (PET), la scintigrafia ossea e la biopsia, a cui si ricorre se è necessario prelevare un piccolo campione di tessuto da analizzare.
Come dicevamo, con una diagnosi tempestiva e grazie ai successi della ricerca le malattie oncologiche pediatriche sono sempre più curabili attraverso terapie mirate in grado di massimizzare l’efficacia dei trattamenti, ridurre gli effetti avversi e salvaguardare il benessere dei piccoli pazienti. Per questo motivo è importante programmare controlli periodici per monitorare la salute dei propri bambini e, in caso di sospetti, rivolgersi con fiducia al pediatra, che valuterà l’opportunità di esami di approfondimento e di un consulto specialistico.
Fonti:
Immagine in evidenza di wundervisuals/gettyimages.it
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