Quali sono i sintomi dell’influenza nei bambini?

Ogni anno, durante il periodo autunnale e invernale, arriva l’influenza. Si tratta di una malattia virale comune e diffusa: può colpire chiunque, anche se generalmente i più piccoli sono più esposti, a causa dei loro sistemi immunitari ancora in via di sviluppo. Riconoscere subito i sintomi, evitando complicanze, è essenziale per fornire ai vostri bambini il supporto di cui hanno bisogno e aiutarli a riprendersi rapidamente. 

In questo articolo, scopriamo come riconoscere l’influenza nei bambini a partire dai primi segnali e anche come affrontarla.

Cos’è l’influenza?

raffreddore bambini

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Prima facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire cos’è l’influenza. Si tratta di un’infezione virale acuta dell’apparato respiratorio, che colpisce soprattutto durante le  stagioni più fredde. I virus responsabili della malattia, infatti, si diffondono più rapidamente quando, a causa del clima, le difese immunitarie sono più deboli e meno efficienti, quando si trascorre molto tempo negli ambienti chiusi, affollati e riscaldati artificialmente, o ancora con un’alta percentuale di umidità.

Sono 4 i ceppi virali ad oggi conosciuti – appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae – che causano l’influenza:

  • il tipo A (che circola sia in uomini che in animali) e B (circola solo nell’uomo), causa dei classici sintomi influenzali;
  • il tipo C che invece è asintomatico e di scarsa rilevanza;
  • il tipo D, che interessa gli animali e non è ancora chiaro se possa infettare l’uomo.

Come mai l’influenza torna ogni anno e colpisce così tante persone? Perchè la particolarità di questi virus sta nel mutare la propria superficie da una stagione all’altra. Un grosso problema per il nostro sistema immunitario: in pratica a ogni stagione influenzale, le difese che l’organismo aveva messo a punto per i virus influenzali dell’anno prima non sono più efficaci.  

Come riconoscere l’influenza: i principali sintomi nei bambini

Purtroppo, i bambini sono una delle categorie più soggette ad ammalarsi di influenza: ogni stagione invernale, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la malattia colpisce fino al 26% dei soggetti di età pediatrica. Questo per via del loro sistema immunitario ancora “immaturo”, e per il fatto che i bambini frequentano quotidianamente spazi chiusi e affollati, come asili nidi, scuole e ambienti sportivi. 

In genere, l’influenza ha un periodo di incubazione breve (1-3 giorni) e tende a manifestarsi all’improvviso con febbre, accompagnata da altri sintomi. Per i genitori, soprattutto quelli con figli più piccoli, non è sempre facile riconoscere la malattia fin da subito, in quanto i bambini hanno difficoltà nel percepire e comunicare il proprio malessere. Ecco, dunque, quali sono i segnali a cui un genitore deve prestare attenzione.

  • febbre alta: è uno dei sintomi più comuni dell’influenza e anche uno dei primi a comparire in maniera brusca. La temperatura corporea del bambino può aumentare rapidamente e superare i 38°C. È quindi importante monitorare la febbre e consultare un pediatra se supera i 39°C o persiste per più di un paio di giorni. Nei lattanti, la febbre può non manifestarsi, ma possono comparire altri sintomi come vomito e diarrea.
  • Mal di gola: capita spesso che i bambini con l’influenza lamentino una sensazione di pizzicore e dolore alla gola, accompagnata da una difficoltà nella deglutizione. 
  • La tosse, che sia secca o produttiva, è un grande classico dei sintomi influenzali. 
  • Congestione nasale: l’influenza compare spesso accompagnata da problemi di natura respiratoria, come raffreddore con starnuti e naso che cola. 
  • Mal di testa e dolore muscolare e articolari sono molto comuni durante un’infezione influenzale, anche nei più piccoli, così come brividi e una sudorazione eccessiva dovuta all’aumento della temperatura.
  • Anche affaticamento e spossatezza colpiscono spesso i bambini, e sono sintomi che tendono a permanere anche una volta che la temperatura corporea è tornata alla normalità.

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Quanto dura l’influenza?

La febbre appare in maniera rapida e improvvisa e la temperatura tende a salire nelle prime 24 ore e a calare gradualmente nell’arco di 4-5 giorni (ma in alcuni casi può persistere anche più di una settimana). 

Quando interpellare il pediatra?

In genere, nei bambini sani l’influenza non dà origine a particolari complicazioni e tende a risolversi nell’arco di una settimana. Ma nel caso in cui si riscontrino:

  • accelerazione del respiro
  • vomito
  • dolore al torace o all’addome
  • ridotta produzione di urina o lacrime
  • eccessiva sonnolenza e scarsa reazione agli stimoli 
  • febbre che non risponde ai comuni antidolorifici

è importante consultare il proprio pediatra di fiducia. Anche nel caso in cui i sintomi influenzali o la febbre alta dovessero comparire in bambini con meno di 6 mesi o affetti da malattie croniche che potrebbero aggravarsi. 

Come affrontare l’influenza nei bambini: rimedi e cure

Come possiamo aiutare i bambini a riprendersi rapidamente e a rafforzare le difese immunitarie?

  • Il riposo è il primo punto. Assicurati che il bambino riposi a sufficienza, in quanto il sonno è fondamentale per il recupero.
  • Una corretta idratazione: incoraggia il bambino a bere molti liquidi, come acqua, brodo o succhi di frutta non zuccherati. L’idratazione aiuta a recuperare i liquidi persi a causa dell’aumento della temperatura corporea e a sostenere l’organismo nella lotta contro l’infezione virale in corso.
  • Se c’è febbre alta, occorre abbassare la temperatura con antipiretici (ad esempio, paracetamolo): prima di somministrare farmaci, però, consulta sempre il pediatra. È utile ricordare anche che l’influenza, essendo un’infezione di natura virale, non può essere trattata con gli antibiotici. Questi vanno somministrati, dietro prescrizione medica, solo in caso di infezioni batteriche.
  • Aerare bene la stanza per cambiare l’aria ed evitare la diffusione dei virus influenzali, avendo l’accortezza però di non far prendere freddo al bambino.
  • In caso di raffreddore e affaticamento nella respirazione, applicare impacchi caldi decongestionanti sul torace, effettuare aerosol con vapore caldo, o lavaggi con  normale soluzione salina fisiologica (acquistabile in farmacia).

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Come prevenire l’influenza?

Non c’è arma migliore della prevenzione. Per prevenire l’influenza si può ricorrere alla vaccinazione antinfluenzale, che il Ministero della Salute raccomanda soprattutto a tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni, in particolare quelli con malattie croniche o debilitanti. 

È fondamentale anche rispettare le norme igieniche per minimizzare il rischio di contagio ed evitare anche la sua diffusione. Quindi:

  • Insegnare al bambino a coprirsi la bocca e il naso quando tossisce e a starnutire in un fazzoletto, da gettare nella spazzatura dopo averlo usato.
  • Lavare spesso le mani con acqua e sapore, in particolar modo dopo aver tossito o starnutito.
  • Evitare il più possibile contatti con persone che presentano sintomi influenzali.
  • Non toccarsi occhi, naso e bocca con mani non igienizzate perché i microrganismi infettivi si diffondono proprio in questo modo.
  • In caso di influenza, rimanere a casa e limitare il più possibile i contatti con altre persone.

Il consiglio per i genitori, infine, è di prestare massima attenzione a tutti i sintomi. Una volta ammalato, invece, è bene cercare di tenere il proprio bambino idratato, offrirgli pasti leggeri (senza però forzarlo a mangiare) e molti liquidi, monitorando sempre la sua temperatura.

 

Fonti:

ospedalebambinogesu.it

ohga.it

fondazioneveronesi.it

salute.gov.it

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