Perdita di sangue dal naso (epistassi): cosa non fare per fermarla

 

La perdita di sangue dal naso, detta “epistassi”, è un evento piuttosto frequente che può essere dovuto a molteplici cause, solitamente non gravi. Anche se nella maggior parte dei casi questo episodio non deve destare particolare preoccupazione e tende a risolversi autonomamente seguendo le indicazioni che vedremo, ci sono circostanze in cui invece è necessario rivolgersi al pronto soccorso o consultare un medico. 

In questo articolo cercheremo di capire cosa può provocare un’epistassi, sia negli adulti che nei bambini, quando è il caso di preoccuparsi, come intervenire e soprattutto quali errori non fare nel tentativo di fermare l’emorragia. 

Epistassi: cosa significa?

Con il termine “epistassi”, come abbiamo detto, ci si riferisce alla perdita di sangue dal naso. Questa può essere più o meno intensa a seconda della situazione, e riguardare la parte anteriore o posteriore del naso: in base alla zona in cui si verifica l’emorraggia, infatti, si distinguono l’epistassi anteriore, che riguarda la maggioranza dei casi e che di solito è più semplice da gestire, e l’epistassi posteriore, che avviene più in profondità, all’interno del naso. Quest’ultima è meno frequente della prima, ma l’emorragia può essere più consistente facendo defluire il sangue attraverso la gola. L’epistassi posteriore, di solito, richiede un intervento medico. 

Perdita di sangue dal naso: quali sono le cause?

Non di rado ci si spaventa di fronte a una perdita di sangue dal naso, anche se la maggior parte delle volte non si tratta di qualcosa di grave. L’epistassi, infatti, è un evento comune, che riguarda tutte le età. Spesso a provocarla sono lievi traumi locali, come soffiarsi il naso con forza o l’abitudine di mettere le dita nel naso tipica di molti bambini, la secchezza della mucosa nasale, ma anche le infezioni alle vie aeree superiori come, ad esempio, il raffreddore

In certi casi, tuttavia, questi episodi potrebbero nascondere un problema più serio se si verificano con una certa frequenza, in modo particolare negli adulti. Prima di scoprire cosa fare per fermare una perdita di sangue dal naso e quali errori non commettere, quindi, vediamo più nel dettaglio le principali cause di questo fenomeno.

Epistassi nei bambini: da cosa può essere provocata?

L’epistassi è piuttosto frequente nei bambini tra i 2 e i 10 anni (mentre è più rara sotto i 2 anni) perché la parte anteriore del naso dei più piccoli è composta da una fitta rete di vasi sanguigni molto fragili. Tra i fattori che più spesso possono provocare la rottura di questi capillari ci sono, ad esempio:

  • soffiare il naso troppo forte;
  • mettere le dita nel naso;
  • stare in un ambiente con aria troppo secca;
  • soffrire di allergie o forti raffreddori;
  • avere un corpo estraneo nel naso;
  • usare in modo prolungato spray nasali;
  • esporsi eccessivamente al caldo o al sole: il calore, infatti, può agevolare la vasodilatazione della mucosa nasale.

Sangue dal naso negli adulti: quali possibili cause?

Anche negli adulti, la maggior parte delle volte, l’epistassi è legata a fattori come ad esempio piccoli traumi al naso, infezioni alle vie respiratorie superiori, riniti allergiche, secchezza della mucosa. Ricordiamo inoltre che questo fenomeno può presentarsi anche in seguito a un trauma a carico delle ossa o del setto nasale.

Talvolta la perdita di sangue dal naso può essere provocata da motivi diversi. A esempio, potrebbe verificarsi in coloro che assumono farmaci come gli anticoagulanti oppure in presenza di varie patologie come disturbi della coagulazione del sangue, tumori della cavità nasale e dei seni paranasali, o neoplasie ematologiche, ossia tumori a carico di midollo osseo, sistema linfatico e sistema immunitario, solo per citare alcune delle altre possibili cause. Come abbiamo detto, però, in genere si tratta di circostanze meno frequenti. Proprio perché è importante capire quando è bene indagare meglio le motivazioni sottostanti, nel corso dell’articolo vedremo anche quando è consigliabile rivolgersi al medico in caso di epistassi. 

Epistassi notturna

In certi casi l’epistassi può avvenire durante il sonno. Generalmente, le cause sono le stesse viste in precedenza: tra le più frequenti rientrano secchezza della mucosa nasale, allergie che causano infiammazione all’interno del naso, raffreddori e altre infezioni delle vie respiratorie superiori.

Bambino con epistassi: cause frequenti

Epistassi nei bambini: le cause più comuni e come intervenire

Cosa fare in caso di epistassi? I rimedi da adottare e gli errori da non commettere

Dopo aver visto cos’è l’epistassi e i possibili fattori scatenanti, cerchiamo di capire come fermare la perdita di sangue dal naso, che rimedi adottare e quali comportamenti evitare per non rischiare di peggiorare la situazione. 

Come fermare il sangue dal naso: 3 errori da non commettere

Secondo gli esperti, in caso di epistassi bisogna evitare di: 

  • piegare la testa all’indietro: anche se può venire spontaneo si tratta di una posizione sconsigliata perché, in questo modo, si rischia di inalare o ingerire il sangue.
  • Inserire materiali assorbenti nel naso: in genere, gli specialisti raccomandano di non inserire nelle narici materiale come cotone, garze o carta assorbente nel tentativo di fermare l’emorragia. Questi tamponi, infatti, possono irritare la mucosa e, quando rimossi, può verificarsi una nuova perdita di sangue. Sarà il medico, come vedremo, a effettuare un tamponamento nasale, se necessario. 
  • Bagnare con l’acqua i polsi, la nuca, la fronte: generalmente, questi rimedi “casalinghi” non sono considerati pienamente efficaci dalla maggior parte degli esperti. Per fermare l’emorragia, invece, è bene seguire i consigli che vedremo a breve. 

Anche per la gestione dell’epistassi nei bambini, l’Ospedale Bambino Gesù raccomanda di non far sdraiare il piccolo, non fargli piegare la testa all’indietro e di non inserire vari materiali nelle narici per fermare il sanguinamento. Inoltre, consiglia di mantenere la calma, per non rischiare che il bambino si spaventi troppo, e di non bagnare il naso con acqua calda, perché il calore potrebbe aggravare l’epistassi. 

Cosa fare in caso di sangue dal naso: 4 passaggi da seguire

In caso di epistassi, gli esperti suggeriscono di procedere così:

  1. stare seduti o in piedi, con la testa leggermente piegata in avanti.
  2. Soffiare il naso, anche se esce sangue, per liberarlo.
  3. Stringere le narici con pollice e indice per fermare la fuoriuscita di sangue e bloccare l’emorragia. Di solito, si suggerisce di tenere premuto per circa 10 minuti.
  4. Se trascorso questo tempo la perdita di sangue non si ferma, è possibile ripetere la procedura una seconda volta. Se l’epistassi non dovesse ancora fermarsi è bene rivolgersi al pronto soccorso, come vedremo meglio fra poco. 

Anche nel bambino, come illustra l’Ospedale Bambino Gesù, la tecnica di intervento è la medesima. Facendolo stare seduto o in posizione eretta, con il capo leggermente inclinato in avanti, bisogna tenere premute le sue narici per circa dieci minuti, operazione che il bambino può svolgere anche da solo se non è troppo piccolo. Trascorso questo lasso di tempo, è possibile rilasciare la pressione sul naso per vedere se l’epistassi si è fermata; se il sangue esce ancora, è necessario ripetere questi passaggi una seconda volta. 

L’ospedale consiglia anche di invitare il bambino a soffiare delicatamente il naso per eliminare eventuali coaguli di sangue, e di non lasciarlo mai da solo quando è in corso l’emorragia. 

Quando il sangue dal naso è pericoloso? 

La maggior parte dei fenomeni di questo tipo si risolve autonomamente. Di solito, infatti, si tratta di epistassi che coinvolgono la parte anteriore del naso, che non richiedono un trattamento medico e che si esauriscono da soli grazie alla procedura che abbiamo appena visto. Quando l’emorragia non si ferma e non si riesce a bloccarla dopo 15-20 minuti, invece, è necessario rivolgersi al pronto soccorso, come quando si verifica in seguito a un colpo alla testa o a un infortunio grave

In particolare per quanto riguarda i bambini, l’Ospedale Bambino Gesù suggerisce di rivolgersi al pediatra o di recarsi al pronto soccorso se:

  • è stata effettuata per due volte la pressione sulle narici (per 10 minuti ciascuna), ma il sangue continua a fluire;
  • il piccolo presenta frequenti episodi di epistassi;
  • il sangue proviene dalla bocca, oppure il piccolo tossisce o vomita sangue o una sostanza di colore marrone;
  • il bambino ha meno di 2 o 3 anni;
  • il piccolo appare sudato, pallido oppure non risponde.

Al fine di bloccare l’emorragia il medico può ricorrere a un tamponamento nasale, ad esempio usando una specifica spugna che, passato qualche giorno, viene rimossa. Dopo aver tolto il tampone, inoltre, in genere viene consigliato di applicare una crema o un unguento emolliente e cicatrizzante. In certi casi, il medico potrebbe anche ricorrere a tecniche differenti, come ad esempio la cauterizzazione, ossia la “bruciatura” del capillare che causa l’emorragia.

Epistassi: attenzione a come soffiarsi il naso

Soffiare il naso e epistassi: qual è il legame?

Sangue dal naso: quando rivolgersi al medico?

Come abbiamo detto, nella maggior parte dei casi l’epistassi non è qualcosa di preoccupante. Tuttavia ci sono circostanze che, secondo gli specialisti, dovrebbero rappresentare un segnale d’allerta e spingerci a rivolgerci al medico, in particolare:

  • quando si verificano frequenti episodi di sanguinamento nasale;
  • se si avvertono sintomi dell’anemia come forte debolezza o battito cardiaco accelerato;
  • nel caso in cui si assumessero farmaci che interferiscono con la coagulazione del sangue;
  • se si soffre di una condizione, come l’emofilia, che causa un difetto nella coagulazione sanguigna;
  • quando si tratta di un bambino che ha meno di 2 o 3 anni.

Si può prevenire l’epistassi?

Per prevenire gli episodi di epistassi, lo specialista potrebbe suggerire l’applicazione di unguenti emollienti specifici per umidificare la mucosa del naso, che possono essere utili soprattutto durante i cambi di stagione, a coloro che assumono farmaci che interferiscono con la coagulazione sanguigna o alle persone che soffrono di allergie. 

In ogni caso, come abbiamo detto, se si verificano ripetuti episodi di sanguinamento nasale è importante chiedere il consulto del medico per indagarne le cause: questo ci permetterà di scoprire che cosa provoca l’epistassi e di intervenire nel modo più opportuno.

In generale, inoltre, ricordiamo che sottoporsi regolarmente a esami e visite di controllo rappresenta un’abitudine virtuosa per tenere monitorata la propria salute, accorgersi per tempo di determinate patologie oppure prevenirle. Ecco perché può essere utile sottoscrivere una delle polizze sanitarie messe a disposizione dai Piani Individuali di UniSalute, una serie di soluzioni studiate appositamente per diverse necessità: acquistando una delle assicurazioni proposte, si avrà la possibilità di usufruire di prestazioni sanitarie gratuite o a prezzi scontati rispetto alle cifre presenti sul mercato.

E voi sapevate come intervenire in caso di epistassi? Vi siete mai trovati in questa situazione?

 

FAQ sull’Epistassi (Sangue dal Naso): Cause, Rimedi e Prevenzione

1. Cos’è l’epistassi e quali sono i tipi principali?

L’epistassi, comunemente nota come sangue dal naso, è la perdita di sangue dalla mucosa nasale. Si distingue in due tipi principali: l’epistassi anteriore, più comune e generalmente meno grave, e l’epistassi posteriore, meno frequente ma potenzialmente più seria, con sangue che tende a defluire verso la gola.

2. Quali sono le cause più comuni dell’epistassi nei bambini?

Nei bambini, il sangue dal naso è spesso causato da fattori come soffiarsi il naso con troppa forza, l’abitudine di mettere le dita nel naso, aria secca, allergie, raffreddori, presenza di corpi estranei nel naso, uso eccessivo di spray nasali o esposizione prolungata al caldo.

3. Quali sono le cause dell’epistassi negli adulti?

Negli adulti, le cause più comuni includono piccoli traumi al naso, infezioni delle vie respiratorie superiori, riniti allergiche e secchezza della mucosa nasale. Altre cause possono essere traumi alle ossa nasali, assunzione di farmaci anticoagulanti o condizioni mediche sottostanti.

4. Cosa fare immediatamente quando si ha il sangue dal naso?

In caso di epistassi, è importante mantenere la calma, sedersi o stare in piedi con la testa leggermente inclinata in avanti, soffiare delicatamente il naso per liberarlo dai coaguli e stringere le narici con pollice e indice per circa 10 minuti.

5. Cosa non fare quando si ha il sangue dal naso?

È fondamentale evitare di piegare la testa all’indietro per non ingerire il sangue, non inserire materiali assorbenti come cotone o garze nel naso (a meno che non sia un medico a farlo) e non bagnare la nuca o la fronte con acqua fredda, in quanto questi rimedi sono generalmente inefficaci.

6. Quando è necessario rivolgersi al pronto soccorso per l’epistassi?

È consigliabile recarsi al pronto soccorso se l’emorragia non si ferma dopo 15-20 minuti di pressione continua, in caso di trauma cranico o infortunio grave, se il sangue proviene dalla bocca, se si tossisce o vomita sangue, se si hanno meno di 2-3 anni o se si manifestano sintomi come sudorazione eccessiva, pallore o mancanza di risposta.

7. Come si può prevenire l’epistassi?

Per prevenire il sangue dal naso, è possibile utilizzare unguenti emollienti per mantenere idratata la mucosa nasale, soprattutto durante i cambi di stagione. In caso di episodi frequenti, è importante consultare un medico per identificare le cause sottostanti e adottare le misure preventive più adatte.

 

Fonti:

msdmanuals.com

my.clevelandclinic.org

ospedalebambinogesu.it

grupposandonato.it

humanitas.it

ospedaleniguarda.it

nhs.uk

uppa.it

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