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Tumore alle ossa: quali sono i fattori di rischio?

I tumori ossei si verificano quando cellule insolite crescono senza controllo nelle ossa, distruggendo il normale tessuto. Sebbene sia piuttosto rara, questa tipologia di tumore può avere origine direttamente nelle ossa, oppure generarsi da altre parti del corpo e raggiungere il sistema scheletrico. 

È importante sapere che la maggior parte dei tumori ossei sono benigni: non hanno conseguenze maligne e non si diffondono ad altre aree del corpo, anche se possono indebolire le ossa e portare a svariati problemi nella salute generale dell’organismo. 

In questo articolo approfondiremo cosa sono i tumori ossei, i sintomi di questa tipologia di tumore e scopriremo quali sono i trattamenti medici attualmente a disposizione di chi ne soffre. 

Che cos’è un tumore? 

Prima di parlare di tumore alle ossa nello specifico, vale la pena fare un passo indietro e dare qualche informazione utile su che cosa è un tumore. 

Come abbiamo detto parlando di tumore al seno e alla prostata, un tumore è definito come un gonfiore o un ingrossamento patologico che deriva da una sovrabbondanza di crescita e divisione cellulare, mentre normalmente le cellule dovrebbero crescere e dividersi per produrre nuove cellule in modo controllato e ordinato.

Sebbene spesso usata come sinonimo di neoplasia, la parola tumore non è sinonimo di cancro: a tutti gli effetti, vengono definiti “cancri” solamente i tumori in grado di generare metastasi e di spostarsi quindi in aree del corpo diverse rispetto a quella di partenza.

I tumori invece non sono unicamente maligni: si classificano in benigni e premaligni, o possono indicare una lesione senza potenziale canceroso.

tumore alle ossa sintomi iniziali

123ducu/gettyimages.it

Che cos’è il tumore alle ossa? 

“Tumore alle ossa” è un’espressione utilizzata per indicare diversi tipi di tumori che si sviluppano nelle ossa: a determinare la tipologia di cancro alle ossa è il tipo di cellula e tessuto in cui inizia il tumore.

I tumori che si formano nell’osso stesso sono chiamati tumori ossei primari. Molti tumori che hanno origine negli organi o in altre parti del corpo possono poi diffondersi anche alle ossa: queste escrescenze sono chiamate tumori ossei secondari o metastatici. 

I tumori della mammella, della prostata e dei polmoni sono quelli che più comunemente metastatizzano (cioè si diffondono) fino alle ossa.

Le tipologie di tumore alle ossa 

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, i tumori possono essere benigni o maligni, e questa distinzione riguarda anche i tumori ossei.  

Tra i tumori ossei benigni troviamo: 

  • l’osteocondroma, che riguarda circa il 40% di tutti i tumori ossei benigni e colpisce con maggiore frequenza le persone particolarmente giovani o in età adolescenziale; 
  • l’osteoclastoma, che interessa con maggiori probabilità le donne dai 20 ai 40 anni e colpisce le estremità delle cosiddette ossa lunghe, come ad esempio il femore
  • i fibromi non ossificanti unicamerali, che colpiscono con maggiore frequenza i bambini e gli adolescenti, e si presentano nelle gambe; 
  • l’encondroma, che parte dalla cartilagine del midollo osseo e può colpire persone di tutte le età (anche se è più frequente nei giovani); 
  • la displasia fibrosa, generata da una mutazione genetica e particolarmente frequente nel cranio o negli arti inferiori;
  • le cisti ossee aneurismatiche, molto rare e che, quando si presentano, attaccano in particolare le braccia, la colonna vertebrale, le gambe e le ossa del bacino. 

Tra i tumori maligni delle ossa troviamo invece:

  • l’osteosarcoma, di tipo primario, è il tipo di cancro alle ossa più diffuso e propenso a diffondersi in altre parti del corpo; 
  • il sarcoma di Ewing, più raro dell’osteosarcoma e particolarmente frequente nei giovani e negli adolescenti; 
  • il condrosarcoma, ancora più raro delle altre due tipologie di cancro e generato dalla cartilagine del femore, delle scapole, del bacino, dell’omero e delle costole; 
  • i tumori delle ossa secondari, cioè provenienti dalla metastatizzazione di cancri presenti in altre parti del corpo. 

Quali sono le cause del tumore osseo?  

I tumori ossei si formano quando le cellule dello scheletro si dividono e crescono senza controllo, formando un nodulo o una massa di cellule: nella maggior parte dei casi, purtroppo, non è possibile rintracciare un’origine specifica.

Alcune possibili cause sono il corredo genetico della persona, il fatto di essersi sottoposti in passato a trattamenti con radiazioni e la presenza di  lesioni alle ossa. 

L’osteosarcoma, la tipologia di tumore maligno più diffusa, è stato collegato al trattamento con radiazioni e all’uso di altri farmaci antitumorali, specialmente nei bambini e nei pazienti più giovani. 

Quali sono i sintomi del tumore alle ossa? 

I sintomi dei tumori ossei benigni includono:

  • un evidente gonfiore o nodulo; 
  • dolore alle ossa di varia intensità, anche durante i momenti di riposo;
  • rotture o fratture (dovute a ossa indebolite da un tumore in crescita).

Nella maggior parte dei casi, questi tumori non hanno sintomi e vengono scoperti casualmente grazie a radiografie effettuate in seguito a lesioni. Lo stesso vale anche per i tumori maligni che però, oltre al gonfiore e ai dolori, possono manifestarsi anche con: 

  • un’inspiegabile stanchezza; 
  • perdita di peso non controllata.  
tumore benigno ossa

Wasan Tita/gettyimages.it

Come si diagnostica un tumore alle ossa? 

Se a preoccuparci sono un nodulo o un gonfiore su un osso, o percepiamo dei dolori non giustificati e costanti alle ossa, la cosa migliore da fare è fissare il prima possibile un appuntamento con il medico di fiducia. Saranno poi gli specialisti in ortopedia a  proporre degli esami fisici completi, come: 

  • test di imaging biomedico, come raggi X, scansioni di tomografia computerizzata (TC) e scansioni di risonanza magnetica (MRI); 
  • scansioni ossee;
  • biopsie. 

Per la maggior parte dei tumori benigni sarà sufficiente una semplice radiografia. Se questa non dovesse essere sufficiente, si procederà con una tomografia computerizzata (TC) e/o una risonanza magnetica per immagini (RMI). 

Ad ogni modo, per avere una diagnosi certa, soprattutto se il sospetto è quello di trovarsi di fronte a un tumore maligno, sarà il medico stesso a effettuare una biopsia

La terapia per debellare un tumore osseo 

Per quanto riguarda i tumori ossei benigni, non esiste un unico trattamento: le procedure scelte dipenderanno dal tipo specifico di tumore, dalle sue dimensioni, la sua posizione e l’effetto che ha sulle ossa. 

In molti casi, il medico di fiducia potrebbe suggerire semplicemente di tenere il tumore sotto osservazione. In altri casi, consiglierà farmaci, test di imaging specialistici o la rimozione chirurgica del tumore.

La maggior parte dei tumori benigni risponde bene alla rimozione chirurgica. In molti casi, la probabilità che il tumore si ripresenti è bassa, in genere inferiore al 5%

Per quanto riguarda invece i tumori maligni, le opzioni di trattamento si basano sul tipo di cancro, lo stadio del cancro e la salute generale del paziente. Ad esempio, alcuni tumori ossei maligni vengono trattati solo con un intervento chirurgico, alcuni con chirurgia e chemioterapia, altri con chirurgia, chemioterapia e radioterapia insieme. Per beneficiare di un notevole risparmio sui costi delle prestazioni sanitarie e delle visite specialistiche, SiSalute mette a tua disposizione la card Visite ed Esami, che ti consente di effettuare visite specialistiche, esami e accertamenti diagnostici con prezzi scontati fino al 30% rispetto alle tariffe di mercato.

 

Fonti: 

healthline.com 

orthoinfo.aaos.org 

medlineplus.gov 

msdmanuals.com 

cancer.org

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