La caduta dei capelli è un fenomeno che interessa sia uomini che donne e può dipendere da una molteplicità di fattori. Ogni capello, infatti, ha un proprio ciclo di vita che varia dai 2 ai 7 anni, periodo influenzato da variabili come il sesso, l’età e le condizioni fisiche generali dell’individuo.
La calvizie, ossia la perdita eccessiva di capelli, può talvolta rappresentare un campanello d’allarme, e indicare un malessere latente o una condizione medica sottostante. In questi casi, è utile sottoporsi a un esame tricologico per comprendere le cause alla base del problema.
Anche fattori come lo stress, trattamenti capillari inappropriati o un’alimentazione scorretta compromettono la salute della cute e accelerano la perdita di capelli.
In questo articolo, analizzeremo in dettaglio le cause, i sintomi e i possibili rimedi alla caduta dei capelli, fornendo informazioni utili e consigli pratici per affrontare al meglio questo problema.
Ciclo di vita del capello
Il capello non è una struttura statica, ma vive ed evolve attraverso diverse fasi che compongono il suo ciclo di vita. Questo si articola in quattro periodi principali:
- fase anagen: è il momento di crescita attiva del capello, che dura dai 3 ai 7 anni. Durante questo periodo, il capello cresce costantemente, con un ritmo di circa un centimetro al mese. È interessante notare che la durata di questa fase tende a essere più breve negli uomini (3-5 anni) rispetto alle donne (6-8 anni), e varia anche in base alla regione del cuoio capelluto, essendo più breve nelle aree temporali e frontali.
- Fase catagen: questa fase, che dura 2-3 settimane, rappresenta un periodo di transizione in cui il follicolo pilifero smette di produrre il capello. La radice del capello inizia a rimpicciolirsi e si sposta verso gli strati esterni della cute.
- Fase telogen: in questo periodo, che ha una durata di circa 2-3 mesi, il capello non ha più funzioni vitali. Rimane ancorato al follicolo pilifero, ma è pronto per essere rimpiazzato da un nuovo capello. Il nuovo capello, prodotto dal follicolo sottostante, spinge il “vecchio” verso l’esterno, causandone quindi la caduta.
- Fase ketogen: si tratta della parte finale del ciclo, durante la quale il follicolo pilifero entra in una sorta di “riposo”. Funge da intervallo tra la fine della produzione del vecchio capello e l’inizio della crescita di un nuovo capello.
I sintomi della perdita dei capelli
La caduta dei capelli è un fenomeno che si manifesta in diversi modi, a seconda delle cause sottostanti e delle caratteristiche individuali. Ecco una panoramica più dettagliata dei campanelli d’allarme più comuni ed evidenti:
- assottigliamento dei capelli: si tratta di uno dei primi segnali di calvizie. Negli uomini, questo fenomeno, quando si presenta, inizia solitamente intorno ai 30 anni, mentre nelle donne tende a manifestarsi più tardi, spesso dopo la menopausa. L’assottigliamento può essere graduale e uniforme o concentrarsi in specifiche aree del cuoio capelluto.
- Chiazze calve: al di là dell’assottigliamento uniforme, alcune persone sperimentano la perdita di capelli in specifiche chiazze. Queste possono variare in dimensione e spesso sono circondate da capelli che appaiono più corti e spezzati.
- Perdita di capelli e peli su tutto il corpo: sebbene la perdita di capelli dal cuoio capelluto sia la più comune, alcune condizioni o trattamenti medici, come la chemioterapia, portano a una perdita più diffusa, che interessa anche altre parti del corpo.
- Arrossamento, desquamazione e prurito: questi sintomi potrebbero indicare una condizione dermatologica sottostante. Ad esempio, la dermatite seborroica causa la formazione di placche squamose e pruriginose sul cuoio capelluto, che, a lungo termine, contribuiscono alla perdita di capelli.
Se si osserva una perdita di capelli superiore alla norma, o se si manifestano altri sintomi come dolore, prurito o eruzioni cutanee, è essenziale consultare un medico o uno specialista tricologo. Questi professionisti forniranno una diagnosi accurata e consiglieranno il trattamento più adatto.
Caduta dei capelli: le cause
Sebbene perdere qualche capello ogni giorno sia del tutto normale e parte del ciclo naturale di crescita e rinnovamento dei capelli, una perdita eccessiva o improvvisa diventa motivo di preoccupazione. Si tratta di un fenomeno che può essere influenzato da una serie di fattori diversi tra loro, che vanno dai cambiamenti ormonali, alle condizioni di salute sottostanti. Di seguito, esploreremo le principali cause di questo fastidioso problema.
Fattori genetici
La predisposizione genetica, similmente a quanto avviene con i tumori ereditari, è spesso la principale colpevole dietro la calvizie, in particolare nella forma nota come alopecia androgenetica. Questo tipo di calvizie è determinato dai geni ereditati dai genitori. Negli uomini, si manifesta con un tipico modello di recessione della linea dei capelli e diradamento sulla corona. Le donne, invece, tendono a sperimentare un diradamento diffuso su tutto il cuoio capelluto, mantenendo però la loro linea dei capelli. Sebbene sia più comune negli uomini, anche le donne possono sperimentare questa problematica, soprattutto dopo la menopausa.
Squilibri ormonali
Gli ormoni sono fondamentali per la regolazione di molte funzioni corporee, inclusa la crescita dei capelli. Squilibri, come quelli causati da problemi alla tiroide, gravidanza, menopausa o sindrome dell’ovaio policistico, portano a un’alterazione del ciclo di vita del capello, portando a una caduta prematura.
Stress
Il corpo reagisce a periodi di stress intenso rilasciando ormoni che interrompono il normale ciclo di crescita pilifera. Questa reazione è spesso connessa a una condizione chiamata “effluvio telogen“, in cui i capelli entrano prematuramente nella fase di riposo e cadono in modo più abbondante del solito. Una volta che la fonte di stress viene eliminata o gestita, i capelli tendono a ricrescere.
Carenze nutrizionali
Una dieta equilibrata è essenziale per la salute generale e, di conseguenza, anche per il benessere delle nostre chiome. Carenze di vitamine e minerali, come ferro, zinco, biotina e proteine, indeboliscono i capelli e ne accelerano la caduta. Integrare la propria dieta con questi nutrienti è un buon modo per prevenire o ridurre la perdita di capelli, rafforzandone anche la struttura e migliorandone l’aspetto.
Condizioni mediche
Alcune condizioni mediche, come il lupus, l’anemia o l’alopecia areata, portano con sé un’anomala caduta di capelli. Queste patologie possono influenzare il normale ciclo di crescita pilifera, causando diradamento o chiazze calve. La diagnosi della problematica e il trattamento tempestivo sono quindi essenziali per gestire i sintomi e minimizzare anche la perdita di capelli associata a queste condizioni.
Trattamenti medici
La chemioterapia e la radioterapia sono trattamenti noti, anche, per il modo in cui influiscono sui capelli. Queste terapie svolgono un ottimo lavoro nel contrastare le cellule tumorali, ma possono anche danneggiare i follicoli piliferi sani. Sebbene la perdita di capelli sia spesso temporanea, la rapidità con cui avviene risulta particolarmente traumatica per molti pazienti.
Uso di farmaci
Diversi farmaci, tra cui quelli per la salute del cuore, la pressione alta, l’artrite e la depressione, presentano come possibile effetto collaterale la perdita di capelli. Se si sospetta che uno specifico farmaco possa essere la causa di questo problema, è fondamentale confrontarsi con il proprio medico di fiducia prima di interromperne l’assunzione, per valutare eventuali alternative.
Trattamenti capillari aggressivi
L’uso frequente di trattamenti chimici, come tinture, decolorazioni o permanenti, porta a un indebolimento dei capelli. Anche gli strumenti a caldo come phon, piastre e arricciacapelli sono noti per causare, a lungo termine, danni termici ai capelli, rendendoli più fragili e inclini alla rottura.
Le cause della caduta dei capelli nell’uomo
La perdita di capelli, negli uomini, è spesso legata a fattori genetici e ormonali. L’alopecia androgenetica, comunemente nota come calvizie maschile, è, come abbiamo anticipato, la forma più comune di perdita di capelli negli uomini. Questa condizione è influenzata dagli ormoni androgeni, in particolare il diidrotestosterone (DHT), che riduce la fase di crescita del capello e miniaturizza i follicoli piliferi, portando a capelli più sottili e più corti. Con il tempo, i follicoli possono cessare completamente di produrre capelli.
Altri fattori che contribuiscono alla perdita di capelli negli uomini includono:
- stress: come menzionato in precedenza, periodi di stress intenso accelerano la caduta dei capelli.
- Malattie: condizioni come il diabete e le infezioni del cuoio capelluto influenzano negativamente la crescita pilifera.
- Medicinali e trattamenti: come abbiamo visto, determinati farmaci, come quelli per la pressione sanguigna o somministrati per problemi cardiaci, hanno come effetto collaterale la perdita di capelli.
Cause della caduta o diradamento dei capelli nelle donne
Anche se si tratta di un’evenienza meno comune rispetto agli uomini, anche le donne possono sperimentare significative perdite di capelli. Le cause, anche in questo caso, sono molteplici:
- alopecia androgenetica: la manifestazione di questa problematica, però, è diversa da quella maschile. Nelle donne, si verifica un diradamento diffuso piuttosto che una recessione della linea dei capelli.
- Squilibri ormonali: cambiamenti ormonali, come quelli legati alla gravidanza, alla menopausa o ai problemi della tiroide, hanno un ruolo nel generare questo fastidioso problema.
- Tiroide: più nello specifico, i problemi alla tiroide, sia ipotiroidismo che ipertiroidismo, sono spesso connessi a una perdita anormale di capelli. Una volta trattata la condizione tiroidea, i capelli tendono a ricrescere.
- Trattamenti capillari: l’uso eccessivo di trattamenti chimici, come tinture e permanenti, ha, come dicevamo, un effetto molto negativo sul benessere dei capelli. Socialmente, questa è un’abitudine più frequente nelle donne che negli uomini.
Perdita dei capelli: rimedi ed esami
Affrontare la caduta dei capelli può essere un percorso lungo, ma fortunatamente esistono molteplici strade da intraprendere per trovare sollievo e soluzioni. Dall’approccio naturale ai trattamenti avanzati, esploriamo le opzioni a nostra disposizione:
- rivolgersi a uno specialista: prima di tutto, se si nota un diradamento preoccupante, è consigliabile prendere in considerazione una visita da un professionista del capello. Uno degli esami più comuni è l’esame tricologico, che analizza la salute dei capelli e del cuoio capelluto, identificando le possibili cause della caduta. In alcuni casi, potrebbero essere raccomandati esami del sangue per verificare la presenza di squilibri ormonali o carenze nutrizionali. Non appena il professionista avrà tutte le informazioni necessarie, potrà offrire una panoramica dettagliata sulla salute dei capelli, suggerendo il percorso migliore da seguire.
- Farmaci mirati: esistono farmaci specifici che aiutano a rallentare la caduta dei capelli e promuovere la ricrescita. Tuttavia, è fondamentale consultare un medico per una prescrizione appropriata o rivolgersi a un farmacista di fiducia.
- “Nutrire” i capelli: una dieta equilibrata e ricca di nutrienti essenziali può fare la differenza nella salute dei capelli. La biotina, ad esempio, fondamentale per la produzione di cheratina, la proteina che costituisce i capelli, si trova in abbondanza in alimenti come uova, noci e cereali integrali. Il ferro, essenziale per la produzione di globuli rossi che forniscono ossigeno ai follicoli piliferi, è presente negli spinaci e nelle lenticchie. Lo zinco, che svolge un ruolo chiave nella crescita e riparazione dei tessuti, è un altro alleato dei capelli sani. Alimenti come ostriche e semi di zucca sono ricchi di questo prezioso minerale.
- Trapianto di capelli: per chi cerca una soluzione definitiva e non teme un approccio chirurgico, un trapianto potrebbe essere la risposta. Questa tecnica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, offrendo risultati sempre più naturali.
- La cura quotidiana: non va mai sottovalutato il potere di un buon regime di cura dei capelli. Shampoo e balsami specifici riescono a fare la differenza nel lungo termine, proteggendo e rafforzando ogni ciocca.
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Fonti:
santagostino.it
humanitas.it
Immagine in evidenza di gpointstudio/gettyimages.it
2 commenti
Complimenti articolo molto utile sulla caduta dei capelli.
A mio avviso negli ultimi anni si sta registrando un trend di crescita delle persone che soffrono in età sempre più precoce di questo annoso problema e, sempre secondo me, la ragione principale è da ricercarsi nel fatto che questa vita moderna ci sottopone ad un livello di stress molto alto.
Ovviamente le ragioni legata alla perdita dei capelli possono essere molte altre, tra cui quelle genetiche, ma credo che lo stress giochi un ruolo importantissimo.
Sono totalmente d’accordo con Marco,
Non sai che sollievo sia sapere che più persone la pensano come me. Al giorno d’oggi è molto difficile raggiungere un ritmo di vita che favorisca l’equilibrio fisico e mentale (ancor più se si hanno figli).
Nel mio caso, mi sono già rassegnato alla mia incipiente perdita di capelli, perché ho provato ogni tipo di soluzione. Sono sempre stata appassionato di look moderni e piuttosto audace nei miei tagli di capelli, ma ora devo rassegnarmi a questa nuova situazione. E la verità è che è difficile da preparare, non è facile.
Non dirò che il mio ritmo di vita è la causa totale della mia situazione di calvizie, ci saranno altre ragioni, ma sono super convinto che il ritmo di vita che sto vivendo da quando sono diventato padre, abbia accentuato questa situazione.
Insomma, un piccolo spazio di sollievo emotivo. Congratulazioni per il tuo posto.