Salute del cuore: quali esami per un check-up cardiologico completo?

 

La salute cardiaca è essenziale per il nostro benessere generale, tuttavia, ci sono molte condizioni che possono mettere a rischio la sua salute, come l’ipertensione, l’aterosclerosi e le malattie cardiache. Uno dei modi migliori per supportare il funzionamento del cuore – oltre all’adozione di uno stile di vita virtuoso – è sottoporsi a esami regolari, per identificare precocemente eventuali problemi. In questo articolo scopriremo quali sono i principali esami per monitorare la salute cardiaca, capiremo come vengono eseguiti e cosa possono rivelare. Discuteremo anche l’importanza della prevenzione delle malattie cardiache e di tutti quei comportamenti sani che possono aiutarci a vivere meglio. 

I dati della salute cardiaca in Italia

Secondo i dati del Ministero della Salute, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia, con una percentuale del 34,8% dei decessi totali. 

Inoltre, stando al rapporto “Il profilo epidemiologico delle malattie cardiovascolari in Italia” pubblicato nel 2020 dall’Istituto Superiore di Sanità, il numero di persone colpite da malattie del cuore è in costante aumento, con circa 7 milioni di persone affette da patologie cardiache croniche nel nostro Paese. Secondo uno studio pubblicato sempre dall’ISS nel 2019, i nuovi casi di patologie cardiovascolari sarebbero più di 300 mila all’anno, con una maggiore incidenza nelle regioni del Sud Italia rispetto al Nord. 

Tra i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari troviamo il fumo, la sedentarietà, l’obesità, l’ipertensione, il diabete e la familiarità. La giusta prevenzione e le diagnosi precoci sono fondamentali per ridurre l’impatto di queste patologie sulla salute pubblica. Nei prossimi paragrafi approfondiremo proprio questo aspetto, elencando i test più utili per un check-up cardiologico completo. 

I principali esami per controllare il benessere cardiologico

Per garantire una buona salute del cuore, è importante sottoporsi a visite periodiche per prevenire e individuare precocemente le eventuali malattie. Esistono diversi tipi di valutazioni da effettuare, sia per monitorare la funzionalità cardiaca che per individuare i fattori di rischio cardiovascolare.

Qui di seguito approfondiremo i più importanti, ma è bene sottolineare che l’esecuzione di questi esami deve essere sempre indicata dal medico e che la loro periodicità dipende dallo stato di salute individuale. 

Anamnesi ed esame fisico

Questa è la prima fase di un check-up cardiologico completo ed è fondamentale per identificare eventuali fattori di rischio e sintomi di problemi cardiaci.

L’anamnesi consiste in una serie di domande che il medico fa al paziente per raccogliere informazioni sulla sua salute e sulle sue abitudini di vita. Il dottore potrebbe chiedere, per esempio, se la persona ha mai avuto patologie al cuore o se nella sua famiglia ci sono stati casi di patologie cardiache. Inoltre, le domande possono riguardare anche la dieta, l’esercizio fisico, il fumo e il consumo di alcolici, poiché questi elementi possono influire sul rischio di sviluppare malattie cardiologiche.

Morsa Images/gettyimages.it

L’esame fisico, invece, prevede una serie di manovre eseguite dal medico per valutare lo stato di salute del paziente. In particolare: 

  • ascoltare il cuore con lo stetoscopio per monitorare il ritmo, la frequenza e i rumori cardiaci anomali; 
  • misurare la pressione arteriosa per valutare la presenza di ipertensione; 
  • controllare la respirazione per verificare eventuali segni di insufficienza cardiaca o polmonare
  • osservare la presenza di gonfiore alle gambe, che può essere un sintomo di sofferenza cardiaca; 
  • verificare eventuali deformità toraciche o cianosi (colorazione bluastra delle labbra e delle dita), che sono solitamente segni di malformazioni congenite al cuore.

In base alle informazioni raccolte durante l’anamnesi e all’esame fisico, il medico può decidere se sono necessari ulteriori test diagnostici. 

Elettrocardiogramma (ECG)

L’ECG è un esame non invasivo che misura l’attività elettrica del cuore e che può fornire importanti informazioni sulle funzioni del muscolo cardiaco, sull’andamento del ritmo e sulla presenza di eventuali anomalie. 

Il paziente viene collegato a degli elettrodi che registrano l’attività cardiaca e producono un tracciato grafico delle onde elettriche. 

L’elettrocardiogramma può essere utilizzato per diagnosticare o monitorare diverse condizioni cardiache, tra cui aritmie, infarto miocardico e ipertrofia ventricolare. Dopo aver analizzato i risultati di questo test, lo specialista può prescrivere – se lo reputa necessario – ulteriori esami più approfonditi. 

Ecocardiogramma

L’ecocardiogramma è un altro test importante che viene spesso incluso in un check-up cardiologico completo.

Per effettuare questo esame si utilizzano gli ultrasuoni, con l’obiettivo di creare immagini del cuore in tempo reale. Durante la visita, il tecnico applica sul torace del paziente una sonda ecografica, che emette onde sonore ad alta frequenza che rimbalzano sul muscolo cardiaco. Queste onde vengono poi trasformate in immagini tridimensionali dell’organo, che possono fornire informazioni dettagliate sulla sua struttura, le dimensioni, la funzione, e il flusso sanguigno

L’ecocardiogramma serve per diagnosticare le seguenti problematiche: 

  • Valvulopatie: controllo delle valvole e del loro corretto funzionamento. 
  • Insufficienza cardiaca: valutazione della capacità di pompare sangue al corpo.
  • Cardiomiopatie: monitoraggio delle dimensioni e della struttura dell’organo, per identificare un eventuale indebolimento cardiaco e una riduzione della sua capacità di apportare flusso sanguigno.
  • Trombi e coaguli: rilevazione della presenza di trombi e coaguli, che aumentano il rischio di ictus o di embolia.

Test da sforzo 

Durante il test da sforzo, il paziente cammina o corre su un tapis roulant o su una bicicletta ergometrica, mentre il medico monitora la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e l’ECG. 

Questo tipo di esame serve per valutare la funzionalità del cuore e la capacità dell’individuo di svolgere attività fisica. Inoltre, è utile anche per diagnosticare o monitorare diverse condizioni cardiache, tra cui l’ischemia cardiaca e le aritmie

fcafotodigital/gettyimages.it

Holter

L’Holter è un esame che permette di registrare l’attività elettrica del cuore durante le normali attività quotidiane del paziente, a differenza dell’ECG che viene eseguito in una situazione di riposo. Per eseguire questo test è necessario indossare un piccolo dispositivo, per un periodo di tempo che solitamente va dalle 24 alle 48 ore, durante il quale l’apparecchio registra l’attività cardiaca. 

Risonanza magnetica cardiaca (RMC)

La RMC è un esame diagnostico che utilizza onde magnetiche per creare immagini dettagliate del cuore. Si tratta di un esame non invasivo che non comporta l’utilizzo di radiazioni ionizzanti e permette di ottenere informazioni preziose sulla struttura e la funzione dell’organo cardiaco. La risonanza viene utilizzata per diagnosticare diverse patologie tra cui malattie delle valvole cardiache, cardiomiopatie, ischemie e problematiche congenite del cuore.

Angiografia coronarica

Questo esame, spesso “confuso” con la coronarografia – una tecnica simile, ma più standard e meno precisa –, serve a visualizzare le arterie coronarie del cuore e individuare eventuali ostruzioni o stenosi. L’angiografia coronarica viene eseguita in sala operatoria, sotto anestesia locale e prevede l’inserimento, nell’arteria femorale o radiale, di un catetere, che viene fatto avanzare fino alle arterie coronarie. 

Successivamente, viene somministrato un mezzo di contrasto che permette di identificare con precisione le sopracitate ostruzioni. Si tratta dell’esame di riferimento per la diagnosi delle patologie coronariche e può essere utilizzato anche per eseguire interventi di angioplastica o di bypass coronarico.

Ecocolordoppler cardiaco

L’ecocolordoppler cardiaco viene eseguito con onde sonore ad alta frequenza, per produrre immagini del cuore e del flusso sanguigno attraverso le sue valvole e le sue camere. Questo tipo di test rivela problemi cardiaci strutturali, come difetti delle valvole cardiache, e problemi funzionali, come l’insufficienza dell’organo muscolare circolatorio. 

Inoltre, l’ecocolordoppler può servire anche per valutare il flusso del sangue attraverso le arterie carotidi nel collo: in questo caso, il test viene chiamato ecocolordoppler dei tronchi sovraortici o Doppler dei vasi del collo.

pixelfit/gettyimages.it

Le buoni abitudini per la salute del cuore

Mantenere un cuore sano è un processo che richiede un impegno costante e continuativo. Una dieta equilibrata e ricca di frutta, verdura, legumi, pesce e cereali integrali, unita a una riduzione del consumo di sale e grassi saturi, riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Anche l’esercizio fisico regolare è un fattore importante: lo svolgimento di un’attività fisica moderata costante può abbassare del 30-40% le probabilità di sviluppare patologie cardiache.

Mantenere un peso sano, inoltre, è cruciale per la salute del cuore. Il sovrappeso e l’obesità sono infatti associati a un incremento del rischio di sviluppare problematiche cardiologiche, in quanto possono aumentare la pressione sanguigna, il livello di colesterolo e trigliceridi nel sangue e la resistenza all’insulina

Infine, evitare fumo e alcolici è importante, perché possono causare danni seri all’organismo. Fumare aumenta la pressione sanguigna e il battito cardiaco, restringe le arterie e peggiora il rischio di sviluppare placche di grasso nelle pareti delle arterie. L’alcol, invece, se consumato in grandi quantità, può influire negativamente sulla pressione e provocare  insufficienza cardiaca. Gli alcolici aumentano anche i livelli di trigliceridi, contribuendo così alla formazione di placche arteriose. 

Tuttavia, nonostante queste buone abitudini, non sempre è possibile evitare le patologie cardiache, motivo per cui è comunque importante sottoporsi alle visite ed esami di routine consigliati dal proprio medico curante, in modo da individuare precocemente ogni problema e intervenire tempestivamente. 

In Italia esistono dei piani assicurativi in grado di erogare ai sottoscriventi non solo la maggior parte delle prestazioni previste dal check up cardiologico, ma anche eventuali indagini aggiuntive, in contesti extraospedalieri altamente specializzati. È il caso di UniSalute ACuore XL, una soluzione assicurativa che ti protegge per cinque anni e ti dà accesso a visite di prevenzione ed esami specialistici, cure odontoiatriche e fisioterapiche. Sei protetto in caso di ricovero  e usufruisci di assistenza 24 ore su 24.


Immagine in evidenza di Geber86/gettyimages.it

 

Articolo scritto con la collaborazione di Chiara Iaquinta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post

    4 commenti

  1. Ottimo articolo, molti credono sia sufficiente un semplice elettrocardiogramma che da solo purtroppo non “fa vedere” molto.
    Molto meglio,specie per chi è giovane, sottoporsi ad un test da sforzo, capace di far risaltare subito situazioni anomale

  2. Buongiorno,
    mi chiamo Elena ed ho 53 anni .
    Ho avuto modo, tramite l’ assicurazione sanitaria che è prevista dalla nostra azienda, di venire a conoscenza del Prof. Cosimo Comito, cardiologo e cardiochirurgo della Clinica Paideia .
    Dopo aver fatto degli esami (altri ancora ne devo fare tipo appunto la prova da sforzo) si è rilevato che ho una leggerissima tachicardia ma comunque voglio continuare a monitorare la questione.
    E’ molto importante sia aderire a programmi di screening messi a disposizione dalle ASL ma anche i check up cardiologici e magari farli seguire da una corretta educazione alimentare da una nutrizionista .
    Arrivederci.

    • Ciao Elena, siamo assolutamente d’accordo! Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza, siamo certi possa essere da esempio ad altri lettori che, come te, hanno problemi di questo tipo.

      A presto!