Welfare aziendale solo per grandi aziende? Alcuni esempi virtuosi dimostrano il contrario

Il welfare aziendale non è più appannaggio soltanto delle grandi multinazionali, ma anno dopo anno è cresciuto anche in Italia: sono, ad oggi, circa 130.000 le piccole e medie imprese che hanno attuato iniziative di supporto del benessere dei dipendenti, ben consapevoli dei vantaggi che queste comportano. Secondo il recente Rapporto Welfare Index PMI 2019, è fortemente aumentato sia il numero delle piccole e medie imprese che propongono una o più azioni di welfare, ma anche l’intensità e la pervasività degli interventi.

È molto frequente, infatti, che un datore di lavoro non proponga soltanto agevolazioni per le neo mamme, ma anche percorsi di formazione ad hoc, assistenza sanitaria e altri servizi per i parenti più stretti dei dipendenti. La logica è quella di rispondere ai concreti bisogni della popolazione dipendente al fine di supportarla, rendendo i collaboratori più sereni e produttivi.

Come si traduce il welfare aziendale in pratica? In questo articolo presentiamo alcuni esempi di welfare aziendale basati sui servizi più richiesti e più diffusi in Italia.

Sostegno alla genitorialità

bando welfare aziendale

fizkes/istock.com

Uno dei temi che desta maggior preoccupazione ai lavoratori italiani è quello del bilanciamento tra vita professionale e famiglia. Secondo i dati Istat, tra il 2011 e il 2017 sono state 165.562 le donne che hanno lasciato il lavoro proprio per via delle difficoltà legate all’equilibrio tra maternità e professione. Non esiste un dato altrettanto chiaro a proposito degli uomini, ma sono in molti a ritenere che il congedo di paternità previsto per legge non sia sufficiente ad un’equa distribuzione dei compiti domestici, che si riflette su una prevalenza di abbandono o cambio del lavoro femminile.

Per queste ragioni, sono molte le aziende che hanno lanciato programmi di welfare aziendale orientati in questo senso. Un esempio virtuoso è quello di Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, uno studio legale internazionale di avvocati con sedi in Italia e all’estero, che assicura a tutti i dipendenti, neo mamme e neo papà, una maggiore flessibilità oraria, la possibilità di beneficiare di un congedo parentale più ampio rispetto a quello garantito dalla legge, e permessi di uscita anticipata in occasione delle festività senza che vengano scalati quelli personali.

Fiocchi in B+B” è, invece, il nome del programma di welfare aziendale della sofware house B+B International. Si tratta di un piano di supporto per le dipendenti che parte dalla gravidanza e le accompagna fino ai primi anni di vita del bambino fornendo assistenza burocratica, rimborsi sanitari, servizi di coaching e orientamento lavorativo, oltre alla flessibilità oraria e all’opzione di passaggio ad un orario part time, se richiesto. 

Visite mediche e salute

In cima alle preoccupazioni degli italiani c’è anche la salute, tant’è che molte aziende propongono ai propri dipendenti la stipula di un’assicurazione sanitaria inclusa nel contratto di lavoro e altri benefit legati a visite mediche, esami, eccetera. Alcune aziende, sempre censite dal Welfare Index PMI 2019, si sono spinte addirittura oltre, coinvolgendo un medico direttamente sul posto di lavoro oppure, come Mazzucchelli 1849, uno storico opificio di Varese, costruendo un Poliambulatorio aziendale. Si tratta di un vero e proprio fiore all’occhiello della politica di welfare aziendale dell’impresa, e offre servizi specialistici e infermieristici per dipendenti, ex dipendenti e famiglie che hanno trovato così nell’azienda un fondamentale punto di riferimento.

Assistenza sanitaria e non, per i parenti

andropausa visita

 

Salute per sé e per i propri familiari. Non tutti sanno che le azioni di welfare aziendale possono tradursi in benefici anche per le persone più vicine al lavoratore. Molto spesso, infatti, i piani prevedono sconti sugli esami medici anche per i figli, servizi di assistenza per i genitori anziani e anche iniziative ricreative per i bambini e ragazzi in età scolare.

È il caso di PoEma, un network di piccole e medie aziende che ha scelto di mettere in rete anche i servizi di welfare, offrendo ai dipendenti un asilo nido aziendale e mettendo annualmente in palio delle borse di studio riservate ai figli dei dipendenti. O di Flamma, azienda che opera nel settore della chimica farmaceutica e prevede, per contratto, delle ore di permesso extra per ragioni di salute riservate sia a chi ha figli che a chi si occupa dei genitori anziani. 

Spazi lavorativi e smart working per il benessere

Un altro aspetto che condiziona la vita aziendale e può migliorare il benessere dei dipendenti è l’organizzazione del lavoro e degli spazi. Concetti come quello dello smart working, ovvero della flessibilità oraria e dell’opportunità di lavorare anche da casa, sono ormai stati acquisiti anche in Italia e sono diverse le aziende che lo applicano.

Ancora avanguardia è, invece, l’organizzazione smart degli spazi lavorativi. L’ufficio moderno è, infatti, composto di spazi vari, colorati, con aree silenziose per riunioni e call, ma anche stanze dedicate al relax e al team building. Interessante, in tal senso, è la scelta di Connecthub, una piccola azienda che offre servizi di logistica e trasporti, servizi IT e servizi di consulenza in ambito supply chain, i cui ambienti di lavoro sono progettati secondo i principi feng shui. Si tratta di un’antica arte cinese che prevede un’organizzazione dello spazio fisico in maniera armonica, con l’obiettivo di tutelare la salute e lo spirito. Gli uffici sono, dunque, progettati in maniera tale che sia possibile interagire e condividere la giornata nel pieno comfort. In linea con l’approccio orientale, anche la palestra aziendale che propone, tra gli altri, corsi di yoga. 

La start up Illumia, invece, ha scelto di investire in servizi “salvatempo” che, direttamente dall’ufficio, permettono di svolgere mansioni e commissioni che altrimenti i lavoratori dovrebbero fare concluso l’orario lavorativo. Qualche esempio? La spesa online consegnata al lavoro, la lavanderia aziendale e anche il noleggio biciclette elettriche da poter utilizzare gratuitamente in pausa pranzo.

smart working aziende

VGstockstudio/shutterstock.com

Welfare come veicolo di cultura

Infine, le politiche di welfare aziendale possono essere implementate all’interno di un’azienda con il duplice obiettivo dell’integrazione culturale e della crescita formativa dei dipendenti e non soltanto. L’azienda agricola Agrimad, per esempio, promuove corsi di formazione e aggiornamento per i dipendenti e i loro figli: l’obiettivo è favorire il trasferimento del sapere agricolo anche alle generazioni future e far sentire ciascuno un elemento fondamentale della filiera.

Le lavoratrici di Equilibrio e Benessere, un centro benessere del Mantovano, frequentano almeno un corso di aggiornamento e formazione al mese, scelti tra l’ampio catalogo proposto da titolari e fornitori, finanziati dall’azienda e frequentati durante l’orario lavorativo. Infine, molto interessante è anche la scelta di Fungar, società agricola specializzata nella raccolta di funghi nel riminese, che collabora stabilmente con una mediatrice culturale che segue i dipendenti di origine straniera (la maggior parte) in supporto sia per quanto riguarda la burocrazia lavorativa che quella personale. È di supporto, infatti, anche in ambiti delicati come le relazioni con le scuole dei figli, gli ospedali, le istituzioni e anche l’acquisto o affitto di una casa. Un servizio in più che può rendere il posto di lavoro sempre più simile ad una grande famiglia.

Il welfare aziendale può, dunque, trasformare e migliorare l’ambiente lavorativo realizzando un miglior benessere per i dipendenti e una maggior produttività per i lavoratori. Come dimostrano gli esempi raccontati in questo articolo, non si tratta più di investimenti appannaggio di grandi multinazionali, ma di scelte alla portata anche di realtà più piccole e sparse sul territorio. 

A chi volesse valutare l’opzione di attivare politiche di welfare aziendale, può essere utile conoscere le soluzioni UniSalute, che offre anche servizi per le aziende, tra cui l’elaborazione di piani sanitari integrativi costruiti su misura per i dipendenti. La proposta UniSalute PMI Argento è rivolta alle imprese al fine di proteggere il benessere dei loro lavoratori, combinando una copertura per le principali spese mediche, come controlli preventivi annuali, consulenze specialistiche e test diagnostici avanzati, interventi chirurgici ospedalieri e cure odontoiatriche, con servizi di assistenza dedicati a persone non autosufficienti attraverso un programma di supporto sanitario e sociale. 

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