VES alta: cosa significa e quando preoccuparsi?

Quando ci si sottopone a delle analisi può succedere di incontrare sigle di cui non si comprende il significato oppure di accorgersi che determinati valori sono fuori dagli intervalli di riferimento. In questo articolo vogliamo approfondire proprio uno di questi, la VES, termine riferito a una misurazione che, in certi casi, può destare qualche preoccupazione. Vediamo insieme che cos’è la VES, a cosa serve e quali sono le cause di una VES più alta del normale.

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Cos’è la VES e qual è il suo significato?

L’acronimo VES sta per “velocità di eritrosedimentazione” ed è un esame del sangue grazie al quale si verifica la velocità con cui i globuli rossi (chiamati anche eritrociti) si separano dal plasma (la parte liquida del sangue) per poi depositarsi sul fondo della provetta in cui si trova il campione analizzato. È un test di facile esecuzione e consiste nel prelievo di un piccolo campione di sangue da una vena del braccio. 

Ciò che si misura nella VES sono i millimetri di plasma che, dopo un’ora, si trovano nella sezione superiore della provetta. Se i globuli rossi si depositano più rapidamente della norma (e in questo caso il valore della VES risulterà più alto) significa che potrebbe esserci un’infiammazione nell’organismo. In seguito a questa condizione, infatti, i globuli rossi tendono ad aggregarsi, diventano quindi più pesanti e scendono più velocemente verso il fondo. 

L’infiammazione può essere dovuta a molteplici cause come infezioni, lesioni e condizioni di vario tipo tra cui, ad esempio, disturbi del sistema immunitario, malattie croniche e alcuni tipi di tumori. A questo proposito, però, è importante sottolineare che la VES non consente di identificare una malattia nello specifico: questo esame può indicare la presenza di un’infiammazione ma poi serviranno altri elementi, e probabilmente altri esami, per giungere a una diagnosi.

Quando viene richiesta la VES

Il medico può richiedere la VES se il paziente manifesta sintomi ascrivibili a un’infiammazione, ad esempio febbre ricorrente, o in presenza di segnali riconducibili a malattie come polimialgia reumatica, artrite transitoria, artrite reumatoide e vasculite sistemica. Oltre all’aspetto diagnostico, il test di velocità di eritrosedimentazione può essere usato anche a scopo di monitoraggio, quindi per controllare l’andamento di una patologia nel tempo. 

VES e PCR (test della proteina C reattiva)

La VES è spesso accompagnata ad altri tipi di test come la PCR, il test della proteina C reattiva. Anche questo è un esame del sangue che misura l’infiammazione: la proteina C reattiva, prodotta dal fegato, viene infatti immessa nel sangue poco dopo l’inizio di un’infiammazione, un’infezione o un danno a carico dei tessuti. 

VES: quali sono i valori considerati normali?

La misurazione della VES avviene in millimetri l’ora e i risultati cambiano a seconda dell’età e del sesso. Ecco gli intervalli in cui, come illustra l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il risultato della VES è considerato nella norma: 

  • uomini tra i 20 e i 49 anni: tra 0 e 13 mm/h (in media è pari a 5 mm/h);
  • uomini tra i 50 e i 69 anni: tra 0 e 19 mm/h (in media è pari a 7 mm/h);
  • donne tra i 20 e i 49 anni: tra 0 e 21 mm/h (in media è pari a 9 mm/h);
  • donne tra i 50 e i 69 anni: tra 0 e 28 mm/h (in media è pari a 12 mm/h).

Scopriamo ora cosa significa quando la VES risulta più elevata dei parametri di riferimento, le possibili cause e quando preoccuparsi. 

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VES alta: quali sono le possibili cause?

Come in parte anticipato, molteplici situazioni possono provocare un innalzamento dei valori del test di velocità di eritrosedimentazione. Inoltre, come vedremo fra poco, il risultato può essere anche influenzato da fattori che non sono collegati alla presenza di una patologia o di un’infiammazione. 

Solo a titolo di esempio, ecco alcune delle condizioni che possono provocare un aumento della VES

  • anemia;
  • gotta;
  • malattie a carico della tiroide e patologie renali;
  • mononucleosi;
  • sifilide;
  • tubercolosi;
  • febbre reumatica (rara complicanza di un’infezione da Streptococco alla gola);
  • artrite reumatoide;
  • lupus eritematoso sistemico (malattia cronica autoimmune);
  • ictus;
  • infarto del miocardio;
  • meningite;
  • alcuni tipi di tumore come leucemia, linfoma, mieloma multiplo;
  • polmonite;
  • patologie come vasculite necrotizzante, polimialgia reumatica, arterite a cellule giganti, iperfibrinogenemia;
  • tromboflebite.

VES bassa: da cosa può essere provocata

Quando il risultato della VES risulta più basso dei valori di riferimento, vuol dire invece che i globuli rossi si depositano sul fondo in modo più lento della norma. Tra le cause in grado di determinare questa conseguenza citiamo, ad esempio:

  • crescita del numero di globuli rossi nel sangue (condizione chiamata “policitemia”);
  • anemia falciforme, malattia ereditaria a carico dei globuli rossi;
  • insufficienza cardiaca;
  • malnutrizione;
  • danni a carico del fegato.

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Quando preoccuparsi in caso di VES alta e cosa fare?

Se i risultati della VES mostrano valori irregolari sarà il medico a fare le opportune valutazioni e a richiedere eventuali altri test necessari per comprendere la causa del problema. Ricordiamo infatti che un dato anomalo non implica necessariamente la presenza di una patologia: la VES alta indica la possibile presenza di un’infiammazione, e dunque la necessità di indagare, ma va interpretata insieme ad altre informazioni e indagini per avere il quadro corretto della situazione.

I fattori che possono influenzare il risultato della VES

Inoltre, se la VES è più elevata della norma, non sempre c’è una condizione di salute sottostante. Infatti, esistono alcuni fattori in grado di innalzare questo valore, come ad esempio uno stato di gravidanza, le mestruazioni e l’assunzione di determinati farmaci

In tutti i casi, sarà il nostro medico la figura di riferimento a cui dobbiamo rivolgerci se i risultati del test risultano alterati, così come per tutte le domande che possono sorgere a riguardo. La VES alta, sebbene non debba necessariamente preoccupare, rappresenta un elemento che richiede approfondimenti e il medico saprà cosa è opportuno fare e quali ulteriori esami può essere utile effettuare. 

 

Occuparsi della propria salute significa dunque non trascurare segni e sintomi che possono essere spia di un problema, e far sempre riferimento a professionisti sanitari per diagnosticare tempestivamente le cause di un disturbo e per trattarlo in modo adeguato. Conoscendo bene l’importanza di tutti questi aspetti, UniSalute mette a disposizione numerose soluzioni che consentono di prendersi cura di sé a 360 gradi. Con UniSalute, infatti, è possibile accedere a polizze sanitarie specifiche per ogni necessità, usufruire del supporto di consulenti esperti per trovare l’opzione più adatta alle proprie esigenze, avere a disposizione migliaia di strutture convenzionate e servizi innovativi come pacchetti di prevenzione, videoconsulti medici e check up periodici. 

E voi conoscevate il test della VES, la sua utilità e le motivazioni che possono causare una VES alta?

 

Fonti:

issalute.it

msdmanuals.com

mayoclinic.org

humanitas.it

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