I problemi di fertilità maschile influiscono sulla vita di coppia, soprattutto quando si prova ad avere un bambino. In alcuni casi questi disturbi sono legati a cause non controllabili, per esempio una predisposizione genetica, ma spesso derivano da cattive abitudini che possono essere facilmente modificate per ridurre il rischio di soffrirne. In questo articolo approfondiremo quali fattori hanno un impatto negativo sulla fertilità maschile e scopriremo come proteggerla con i comportamenti giusti, dallo stile di vita fino alla prevenzione e alla cura delle patologie dell’apparato riproduttivo.
I fattori che possono ridurre la fertilità maschile
Nell’uomo, la fertilità dipende da una corretta spermiogenesi, ovvero da un’adeguata produzione di spermatozoi, contenuti nel liquido seminale, che avviene nei testicoli e che è necessaria per la riproduzione. Alcune circostanze possono pregiudicare questo processo, facendo sì che gli spermatozoi siano poco numerosi oppure abbiano una scarsa qualità, cioè una ridotta motilità o un DNA danneggiato: queste alterazioni ostacolano il concepimento e possono rendere difficile la procreazione. Ecco alcune delle cause in grado di ridurre la fertilità maschile:
- anomalie genetiche, come uno sviluppo imperfetto dei testicoli, che possono portare a una ridotta produzione di spermatozoi;
- criptorchidismo, un difetto che consiste nella mancata discesa dei testicoli nella loro sede, con conseguenze sulla funzionalità;
- infezioni e processi infiammatori a carico dell’apparato genitale, in particolare delle vie seminali, come prostatite e uretrite (rispettivamente, l’infiammazione della ghiandola prostatica e dell’uretra, il canale che collega la vescica con l’esterno del corpo rendendo possibile urinare) che possono avere ripercussioni negative sulla qualità dello sperma;
- malattie sessualmente trasmesse, come Papilloma Virus, sifilide, gonorrea e clamidia;
- temperature elevate nell’area genitale, per esempio a causa di abiti troppo stretti;
- varicocele, una dilatazione delle vene dei testicoli che può danneggiare il DNA degli spermatozoi;
- farmaci, come quelli per la cura di ipertensione e ipercolesterolemia, e terapie oncologiche, per esempio per il tumore alla prostata, che possono avere effetti negativi sulla funzionalità degli spermatozoi;
- traumi come le torsioni testicolari;
- interventi chirurgici all’apparato genitale e urinario e per il trattamento dell’ernia inguinale;
- stili di vita scorretti, come fumo, abuso di alcolici, cattiva alimentazione e sedentarietà;
- esposizione a sostanze tossiche, agenti inquinanti e radiazioni elettromagnetiche.
9 consigli utili per proteggere la fertilità maschile
Come abbiamo visto, alcuni dei fattori che possono causare problematiche riproduttive nell’uomo, come quelli genetici, non sono modificabili. È però possibile intervenire sullo stile di vita, adottando sane abitudini quotidiane che aiutano a proteggere la fertilità maschile. Ecco 9 consigli utili.
Evitare il consumo di alcolici
Come sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’alcol influisce sia sulla produzione che sulla qualità degli spermatozoi: diversi studi hanno osservato che può danneggiare il liquido seminale, portando a una riduzione della concentrazione, della motilità e della vitalità degli spermatozoi e provocando anomalie morfologiche che alterano la loro struttura. Gli effetti nocivi dell’alcol possono interessare anche la coda, o flagello, ovvero l’appendice che permette allo spermatozoo di muoversi per raggiungere la cellula uovo, con conseguenze negative sulla capacità di fecondazione. L’alcol, inoltre, può causare impotenza e calo della libido. Per queste ragioni, non consumare alcolici è molto importante per proteggere la fertilità maschile e preservare la salute sessuale e riproduttiva nell’uomo.
Non fumare
Anche il fumo può compromettere la fertilità maschile, con conseguenze sul liquido seminale e sulla capacità di fecondare analoghe a quelle legate al consumo di alcol. Spesso, osserva sempre l’ISS, l’abitudine di fumare e quella di bere alcolici vanno a braccetto, potenziando l’una gli effetti negativi dell’altra sulla salute riproduttiva dell’uomo: evitare sia il fumo che l’alcol è, quindi, un comportamento virtuoso doppiamente utile per preservarla.
Prevenire e curare infezioni genitali e malattie sessualmente trasmesse
Le infezioni e le infiammazioni dell’apparato genitale, comprese le malattie sessualmente trasmissibili, rappresentano un rischio per la fertilità maschile. Possono, infatti, alterare la funzionalità di importanti organi riproduttivi, come la prostata (che contribuisce a produrre lo sperma) e l’epididimo (una struttura tubolare che si trova sopra il testicolo e che accoglie gli spermatozoi appena formati), oltre a causare il restringimento o l’ostruzione dei canali che portano il liquido seminale al pene, ostacolando la sua fuoriuscita o riducendone la quantità. In alcuni casi possono anche causare reazioni autoimmuni da parte dell’organismo, che nel tentativo di debellare virus e batteri produce autoanticorpi anti-spermatozoi che aggrediscono le cellule sessuali invece degli agenti patogeni. È dunque molto importante adottare tutte le precauzioni utili per proteggersi, non trascurare, ma segnalare al medico o all’andrologo, qualunque sintomo che possa essere la spia di problematiche di questo tipo e sottoporsi a controlli regolari, anche in assenza di disturbi, per la prevenzione, la diagnosi precoce di eventuali patologie e l’accesso a cure tempestive. Nello specifico, contro le infezioni sessualmente trasmesse è fondamentale utilizzare sempre il preservativo durante i rapporti sessuali. Un ruolo cruciale contro il Papilloma Virus è giocato anche dal vaccino HPV (Human Papilloma Virus), che rappresenta uno strumento prezioso per allontanare il rischio di contrarre l’infezione e che per questo, in Italia, è raccomandato e offerto gratuitamente a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 12 anni di età.
Non utilizzare steroidi per migliorare le prestazioni sportive
Gli steroidi anabolizzanti, soprattutto se assunti in modo sistematico, cioè per lunghi periodi e a elevati dosaggi, possono compromettere la fertilità maschile. Si tratta di derivati sintetici del testosterone che vengono impiegati per aumentare forza e massa muscolare ma che hanno gravi effetti collaterali sulla salute riproduttiva dell’uomo: aumentando il livello di testosterone nel sangue, infatti, possono bloccarne la produzione da parte dell’organismo, oltre a poter provocare un’atrofia dei testicoli e una riduzione dell’attività delle ghiandole sessuali. L’utilizzo di questi preparati è, quindi, sconsigliato a ogni età, sia per preservare la fertilità, sia per proteggersi da altri pericoli per la salute che si associano alla loro assunzione, come malattie cardiovascolari e tumori.
Proteggere l’area genitale dal caldo
Il caldo eccessivo nell’area genitale è nemico della fertilità perché può ostacolare la formazione degli spermatozoi. Affinché la spermatogenesi avvenga correttamente, la temperatura ideale dovrebbe essere intorno ai 34,5° e un suo aumento, anche molto lieve, può rallentare la produzione delle cellule sessuali dell’uomo e, di conseguenza, influire sulla sua capacità riproduttiva. Uno studio dell’Università della California pubblicato sulla rivista “Asian Journal of Andrology” ha evidenziato che il forte calore nella zona dei testicoli si associa a una riduzione del numero, della concentrazione e della motilità degli spermatozoi, oltre che ad anomalie del loro DNA. L’esposizione prolungata dei genitali a temperature troppo elevate può addirittura causare un blocco, parziale o completo, della produzione di spermatozoi: come sottolinea l’ISS, si tratta di un’eventualità che può verificarsi in chi svolge alcune professioni che lo portano a contatto prolungato con fonti di calore. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi questi effetti nocivi non sono permanenti, ma è comunque importante prestare attenzione e adottare buone abitudini per preservare la fertilità maschile tenendo l’area genitale al riparo dall’eccesso di calore: una raccomandazione valida soprattutto in estate, quando le temperature sono più alte. A questo scopo può essere utile non indossare abiti troppo aderenti ed evitare di condurre una vita sedentaria, perché entrambi questi comportamenti ostacolano la dispersione termica e possono, dunque, causare uno shock termico che non fa bene alla fertilità.
Mangiare in modo sano
L’alimentazione sana è un’arma molto potente per proteggere la fertilità maschile. Come sottolinea la Fondazione Veronesi, la dieta mediterranea si è rivelata particolarmente efficace nel salvaguardarla perché è molto ricca di verdura, frutta, legumi, pesce, cereali integrali e olio extravergine di oliva, alimenti ad alto contenuto di antiossidanti e grassi omega 3 ad azione antinfiammatoria: queste sostanze sono in grado di contrastare lo stress ossidativo, che compromette la qualità del liquido seminale e aumenta l’incidenza di danni al DNA degli spermatozoi. Un’alimentazione equilibrata, inoltre, riduce il rischio di sovrappeso e obesità, che possono influire sulla capacità riproduttiva dell’uomo.
Mantenersi attivi
Anche condurre una vita attiva può contribuire ad aumentare naturalmente la fertilità maschile, sia perché, come abbiamo detto, favorisce una corretta dispersione del calore nell’area genitale, sia perché aiuta a mantenere il peso nella norma. Come ricorda l‘Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda, per gli adulti sani, di praticare ogni settimana almeno 150 minuti di attività fisica moderata, come una camminata veloce, e almeno 75 minuti di attività sportiva intensa, come la corsa e il nuoto. La sedentarietà, comunque, non si combatte solo con una regolare pratica sportiva ma anche cercando di mantenersi attivi nella vita quotidiana attraverso buone abitudini come rinunciare all’ascensore e utilizzare le scale, spostarsi a piedi o in bicicletta invece che in automobile e dedicarsi a hobby dinamici, come il giardinaggio.
Non indossare abiti e biancheria intima troppo stretti
Gli abiti troppo stretti sono nemici della fertilità maschile, quindi per preservarla è molto importante scegliere con attenzione cosa si indossa, a cominciare dall’intimo. Da una ricerca condotta da un gruppo di studiosi dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health e pubblicata sulla rivista “Human Reproduction”, risulta che la scelta di utilizzare i boxer invece degli slip si associa a una maggiore concentrazione, a una migliore motilità e a quantità più elevate di spermatozoi. Lo studio suggerisce che la biancheria intima più aderente possa inibire la produzione delle cellule sessuali maschili a causa delle alte temperature che determina nell’area genitale.
Dormire bene e a sufficienza
Infine, per proteggere la fertilità maschile è importante riposare bene. Da una ricerca dell’Università of Southern Denmark pubblicata sull’”American Journal of Epidemiology” è emerso che i disturbi del sonno sono in grado di provocare una riduzione fino al 29% della concentrazione degli spermatozoi, oltre ad avere un impatto negativo sulla loro morfologia e motilità. Dormire poco e male, inoltre, può influire sulla produzione di ormoni essenziali per la buona funzionalità dell’apparato riproduttivo, a cominciare dal testosterone: come riporta Humanitas, una diminuzione delle ore di sonno da otto a cinque si associa a un calo del livello di questo ormone compreso tra il 10 e il 15%.
Per una buona salute riproduttiva è quindi importante prestare attenzione ad avere una buona igiene del sonno adottando abitudini che aiutano a dormire bene e a prevenire l’insonnia: fare in modo che la camera sia il più possibile buia e silenziosa, non usare dispositivi elettronici come computer e smartphone prima di andare a letto, evitare di cenare troppo tardi, non esagerare con gli alcolici nelle ore serali, curare eventuali problematiche di salute che possono ostacolare il riposo, come le apnee notturne, sono tutti accorgimenti utili per conciliare il sonno.
Per concludere, sono molti i fattori a cui è importante prestare attenzione per salvaguardare la fertilità, dall’adozione di uno stile di vita sano alla cura della propria salute intima. UniSalute Uomo, la polizza sanitaria su misura per le esigenze maschili, è uno strumento che può essere di aiuto perché permette di effettuare gratuitamente esami di laboratorio e visite grazie a un pacchetto annuale di prevenzione urologica. Dà quindi la possibilità di sottoporsi a controlli periodici e di dialogare con specialisti in grado di consigliare i comportamenti virtuosi più efficaci per proteggere un bene delicato e prezioso come la fertilità.
FONTI:
https://www.iss.it/
https://www.salute.gov.it/
https://www.fondazioneveronesi.it
https://www.humanitas.it
https://www.grupposandonato.it/
https://www.hsr.it/
Immagine in evidenza di shapecharge/gettyimages.it
2 commenti
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