Giovane donna fa un consulto medico in videocall seduta sul pavimento insieme al suo cagnolino

Telemedicina specialistica: cos’è e come può migliorare l’assistenza sanitaria?

Salvaguardare e promuovere la salute a distanza grazie alle potenzialità e agli strumenti offerti dalle nuove tecnologie, che assicurano un accesso più equo, capillare e tempestivo alle prestazioni sanitarie, come esami diagnostici, visite e consulti con professionisti di varie discipline: sono gli obiettivi che è possibile ottenere grazie alla telemedicina specialistica, innovativa modalità di erogazione dei servizi in grado di rendere la tutela della salute sempre più personalizzata e calibrata sulle esigenze dei pazienti, in particolare di quelli più fragili e vulnerabili. In questo articolo approfondiremo cos’è, in quali ambiti trova applicazione e con quali vantaggi, sia per i cittadini che per i medici e il personale sanitario.

Donna tiene un laptop sulle gambe mentre fa un consulto di telemedicina

urbazon/gettyimages.it

Cos’è la telemedicina specialistica

La telemedicina specialistica consiste nell’offerta di servizi sanitari a distanza all’interno di una specifica disciplina medica. Rientrano in questa categoria, per fare solo alcuni esempi, la telecardiologia, la telechirurgia, la teleradiologia, la teleneurologia, ma anche i servizi di telemedicina del territorio erogati dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. La fornitura di prestazioni può avvenire tra medico e paziente oppure tra medici e altri operatori sanitari, che hanno la possibilità di dialogare e scambiare dati e informazioni da remoto in assoluta sicurezza con finalità che coprono tutte le esigenze legate all’assistenza sanitaria, dal monitoraggio dello stato di salute alla prevenzione, dalla diagnosi alla terapia.

I servizi di telemedicina specialistica

Come sottolineano le Linee di indirizzo nazionali del Ministero della Salute, la telemedicina specialistica si basa su diversi servizi, che possono essere erogati con tre modalità: televisita, teleconsulto e telecooperazione sanitaria. Approfondiamo in cosa consistono.

  • La televisita è una visita a distanza in cui il medico, in collegamento da remoto, per esempio in videochat, vede e interagisce con il paziente, in tempo reale o in differita. Si tratta di un atto sanitario a tutti gli effetti, che permette al professionista della salute di formulare diagnosi e di prescrivere farmaci e altre cure. In caso di necessità, un operatore sanitario vicino al paziente può assistere il medico.
  • Il teleconsulto è un’attività di consulenza a distanza con cui un medico chiede consiglio a uno o più colleghi che, in virtù di una specifica formazione e competenza, possono fornire un’indicazione sulla diagnosi o indirizzare le scelte terapeutiche relative a un paziente. In questo caso l’interazione riguarda solo i professionisti della salute, mentre la presenza fisica dell’assistito non è necessaria.
  • La telecooperazione sanitaria consiste nella fornitura di assistenza da parte di un medico o di un operatore sanitario a un collega impegnato in un atto sanitario, compresi i servizi di soccorso d’urgenza come la teleemergenza.

Telemedicina specialistica: vantaggi, finalità e ambiti di applicazione

Come accennato, la telemedicina specialistica consente di fornire prestazioni sanitarie nell’ambito di specifiche discipline mediche, a tutti i pazienti e con vari obiettivi, dalla diagnosi alla cura. Come qualunque prestazione di telemedicina, il principale vantaggio di questa modalità di assistenza consiste nella possibilità di abbattere le barriere fisiche e di rendere più accessibili e capillari i servizi, facilitandone la fruizione soprattutto a quei pazienti che, per motivi di salute o geografici, avrebbero difficoltà a raggiungere l’ospedale o l’ambulatorio del medico per sottoporsi a visite o esami specialistici in presenza e che, grazie alle tecnologie informatiche, possono usufruirne direttamente dalla loro abitazione, che diventa un confortevole e comodo luogo di cura. Gli effetti positivi riguardano in particolare le persone anziane, con patologie gravi o con problemi di limitata autonomia, non autosufficienza o disabilità, che spesso rendono complicati e gravosi gli spostamenti verso una struttura sanitaria. Ma della telemedicina in generale, e della telemedicina specialistica in particolare, possono beneficiare anche altre categorie di pazienti che devono sottoporsi a controlli frequenti e che, grazie a questo approccio alla tutela della salute, possono effettuarli da casa: è il caso dei malati cronici e delle donne in gravidanza. Vediamo, allora, più in dettaglio quali possono essere i campi di applicazione della telemedicina specialistica.

Consulto di telemedicina con diversi specialisti

fizkes/gettyimages.it

La telemedicina specialistica per la prevenzione e la diagnosi

La telemedicina specialistica può contribuire a favorire la diagnosi precoce perché dà la possibilità di eseguire a distanza, spesso a domicilio, esami e visite mediche con professionisti di diverse discipline: un’opportunità che rende più semplice sottoporsi a controlli regolari, oltre a ridurre i tempi di attesa, che per le prestazioni erogate in presenza possono essere piuttosto lunghi. Questa pratica offre quindi un valido supporto diagnostico alla prevenzione secondaria, dato che permette di effettuare più facilmente esami mirati in caso di sintomi sospetti, ma è anche un utile strumento di prevenzione primaria, perché consente di programmare controlli più frequenti come importante strategia di protezione dalle malattie, anche in assenza di sintomi, per esempio per chi presenta fattori di rischio per specifiche patologie, come il diabete.

Quali sono le applicazioni della telemedicina specialistica per la diagnosi? Uno degli ambiti in cui questa modalità di erogazione di servizi per la salute sta avendo grande diffusione è la telecardiologia, che rende possibile eseguire a domicilio esami diagnostici come l’elettrocardiogramma e l’holter cardiaco e pressorio grazie all’impiego di dispositivi indossabili che rilevano, registrano e trasmettono in modalità telematica a una specifica centrale di raccolta i dati relativi ai parametri clinici del paziente. Con la telemedicina diventa dunque più semplice individuare problematiche come le aritmie, che potrebbero segnalare malattie cardiache, e l’’ipertensione arteriosa.

Altre applicazioni della telemedicina in ambito diagnostico riguardano le patologie respiratorie, grazie alla possibilità di effettuare esami come la spirografia domiciliare per valutare la funzionalità polmonare in caso di sospetto clinico di asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), e i disturbi del sonno, come le apnee ostruttive e l’insonnia, individuabili a domicilio attraverso la polisonnografia, che consente di monitorare una serie di parametri, come il flusso respiratorio e la presenza di russamento, per analizzare la qualità del riposo mentre il paziente dorme. A completamento dell’iter diagnostico, grazie alla televisita, la telemedicina specialistica permette anche di usufruire in modalità remota di consulti con professionisti della salute di varie discipline, con cui discutere l’esito degli esami di approfondimento eseguiti.

Le applicazioni della telemedicina specialistica alla diagnosi rappresentano un’opportunità anche per i medici, che in caso di incertezza, grazie al teleconsulto, possono chiedere un secondo parere a colleghi con competenze in uno specifico ambito o nel trattamento di una determinata patologia per formulare diagnosi più accurate e suggerire ai pazienti terapie più adeguate.

La telemedicina specialistica al servizio della terapia

La telemedicina specialistica è anche un potente alleato al servizio della terapia: permette, infatti, di rendere le cure più accessibili e di garantirne la continuità, in particolare potenziando l’assistenza domiciliare a vantaggio dei pazienti fragili, oltre a favorire l’adozione di approcci terapeutici più tempestivi e mirati, quindi potenzialmente più efficaci, grazie alla possibilità di fare diagnosi più precoci e appropriate. Si tratta, quindi, di una modalità di assistenza sanitaria a misura dei bisogni del paziente, in grado di supportare il diritto alle cure e di migliorarne l’aderenza, con possibili ripercussioni positive in termini di riduzione del ricorso all’ospedalizzazione e di maggiore rapidità nelle dimissioni grazie alla presa in carico domiciliare del malato.

Un ambito di applicazione sempre più comune è rappresentato dalla riabilitazione post-operatoria: questa terapia, infatti, può essere effettuata a distanza grazie a strumenti tecnologici come le videochiamate, che permettono ai fisioterapisti di assistere e guidare i pazienti da remoto, verificandone i progressi e rimodulando, se serve, il protocollo terapeutico esattamente come farebbero durante una seduta in presenza, senza necessità di spostamenti che, in questa delicata fase di recupero, potrebbero essere controindicati.

Giovane donna fa un video consulto medico seduta sul divano a gambe incrociate indossando delle cuffiette

Srdjanns74/gettyimages.it

Il ruolo del telemonitoraggio

Un aiuto fondamentale che la telemedicina specialistica può offrire per supportare l’appropriatezza delle cure, verificarne l’andamento e favorirne l’adattamento in caso di mutate necessità è rappresentato dal telemonitoraggio: questo servizio consente di controllare costantemente da remoto le condizioni di salute del paziente per valutare l’evoluzione di una malattia e la risposta alle terapie, oltre che per disporre eventuali modifiche alle cure prescritte alla luce delle variazioni del quadro clinico. 

Si tratta di un’applicazione di importanza vitale per i malati cronici, per i quali il monitoraggio regolare del loro stato di salute è essenziale. Grazie al telemonitoraggio è possibile migliorare la gestione del diabete, perché l’utilizzo di dispositivi come i glucometri digitali consente di monitorare i livelli di glucosio nel sangue e di inviare in tempo reale i valori rilevati al medico curante, che se necessario può adattare rapidamente la terapia, per esempio ricalibrando il dosaggio di insulina. Un’altra applicazione interessante riguarda le persone ipertese, grazie alla disponibilità di dispositivi per il monitoraggio domestico della pressione arteriosa che consentono ai medici di medicina generale di essere costantemente aggiornati e di intervenire in caso di anomalie, proteggendo così i pazienti dal rischio di complicanze cardiovascolari come infarto e ictus.

Infine, un ambito in cui la telemedicina specialistica offre un supporto fondamentale è rappresentato dal monitoraggio post-operatorio, che dà ai professionisti della salute la possibilità di assicurare la migliore assistenza dopo un intervento chirurgico grazie al controllo remoto del quadro clinico del paziente: questa metodica, che permette di individuare eventuali segnali di aggravamento e di verificare l’aderenza terapeutica da parte del malato, aiuta a ridurre la necessità di riammissioni ospedaliere e favorisce il recupero nella tranquillità del proprio ambiente domestico. La telemedicina specialistica è dunque una pratica innovativa che migliora e rende più capillare e su misura l’assistenza sanitaria, con importanti ripercussioni sulla salute, sul benessere e sulla qualità della vita dei pazienti.

 

Fonti:

www.salute.gov.it

www.agendadigitale.eu


Immagine in evidenza di RgStudio/gettyimages.it

 

 

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