La telemedicina, che si basa sull’utilizzo delle tecnologie digitali per fornire prestazioni sanitarie a distanza, è una delle più promettenti nuove frontiere della salute. Negli ultimi anni questo approccio innovativo si è andato progressivamente affermando a livello globale per dare risposta alla crescente domanda di assistenza da remoto, un bisogno legato, tra i tanti fattori, all’invecchiamento della popolazione e alla sempre più ampia diffusione delle malattie croniche che richiedono cure domiciliari. In questo contesto il ricorso alla telemedicina rappresenta un’opportunità dalla potenzialità enormi per garantire un accesso più facile, veloce ed equo ai servizi sanitari, a supporto della prevenzione, della diagnosi, della terapia e del monitoraggio in presenza di patologie. In questo articolo esamineremo le principali applicazioni della telemedicina nel percorso diagnostico, illustreremo il contributo che questa pratica può offrire per migliorarlo e approfondiremo i vantaggi per medici e pazienti.
Cos’è la telemedicina e quali sono i suoi vantaggi
La telemedicina consiste nell’offerta di servizi sanitari da remoto, cioè in situazioni in cui il medico e il paziente, oppure due professionisti della salute, non si trovano fisicamente nello stesso luogo. L’utilizzo di tecnologie e strumenti digitali come piattaforme on line per la condivisione dei dati, app e altri dispositivi di comunicazione permette infatti uno scambio sicuro di informazioni di carattere medico, consentendo l’erogazione di prestazioni sanitarie a distanza che integrano e potenziano i tradizionali servizi in presenza.
Uno dei principali vantaggi di questo rivoluzionario approccio è rappresentato dalla sua capacità di abbattere le barriere geografiche e fisiche: grazie alla telemedicina, infatti, è possibile effettuare visite, sottoporsi a esami e ricevere cure senza recarsi in ospedale o in un ambulatorio ma comodamente da casa. Si tratta di una grande opportunità per rendere più equa, efficace e su misura l’assistenza sanitaria, a vantaggio soprattutto dei pazienti fragili, come anziani e persone disabili, e di quelli che vivono lontani dai centri sanitari.
La telemedicina permette di potenziare le cure domiciliari riducendo il ricorso all’ospedalizzazione e garantendo la continuità assistenziale, di migliorare la presa in carico dei malati cronici grazie al monitoraggio costante delle loro condizioni per adeguare la terapia e ridurre il rischio di complicanze e mortalità, di ridurre i costi per i pazienti, di rendere più tempestiva la diagnosi e, di conseguenza, più efficace il trattamento, di assicurare un’assistenza sanitaria più capillare e personalizzata, salvaguardando il diritto alla salute. È anche una soluzione più sostenibile per l’ambiente, perché la fornitura di servizi a distanza si traduce in una significativa riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, come suggerisce uno studio condotto nel 2021 da Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica) e riportato da Agenda Digitale.
Le potenzialità della telemedicina a supporto della diagnosi
Abbiamo tracciato una panoramica generale dei vantaggi e dei benefici della telemedicina: approfondiamo adesso quali sono gli effetti positivi di questa metodica a supporto della diagnosi. In questo ambito, infatti, l’impiego delle tecnologie digitali comporta numerosi vantaggi, sia per i pazienti che per i medici.
La possibilità di sottoporsi a visite ed esami specialistici a distanza, per esempio a domicilio, rende più facile eseguirli e, di conseguenza, favorisce la diagnosi precoce, fondamentale per individuare tempestivamente una malattia: questo aspetto è positivo soprattutto per le persone che vivono in aree remote del Paese e che dovrebbero recarsi in ospedali e centri medici molto distanti dalla loro abitazione per effettuare i controlli, ma anche per i pazienti più vulnerabili, che possono ricevere il supporto di cui hanno bisogno senza muoversi da casa.
Le tecnologie digitali, inoltre, danno ai medici l’opportunità di confrontarsi a distanza con i colleghi sulla situazione clinica di un paziente, condividendo in sicurezza referti e informazioni cliniche: questo scambio di pareri, competenze ed esperienze rende possibile formulare diagnosi più veloci e appropriate e, quindi, individuare il percorso terapeutico più efficace in tempi più rapidi.
Grazie alla telemedicina, infine, anche i pazienti possono consultare on line un medico diverso dallo specialista che li ha in cura per ricevere un secondo parere ed eventualmente un’opinione differente sulla diagnosi e sul trattamento.
Le applicazioni pratiche della telemedicina nel percorso diagnostico
Esaminiamo, in concreto, quali sono le applicazioni pratiche della telemedicina nel percorso diagnostico e su quali servizi a distanza si basano.
Esami domiciliari per la diagnosi delle patologie cardiovascolari
La telemedicina è uno strumento dalle grandi potenzialità nella diagnosi delle malattie cardiache perché permette di effettuare a casa esami come l’elettrocardiogramma e l’holter cardiaco. Grazie alla telecardiologia, è possibile registrare l’attività cardiaca e individuare precocemente anomalie e alterazioni del battito che possono essere la spia di malattie, senza necessità che il paziente si rechi in ospedale o nell’ambulatorio del medico per fare controlli. Può essere eseguito da casa anche l’holter pressorio, che permette di monitorare la pressione nell’arco di 24 ore per cogliere irregolarità che possono essere il segnale di un’ipertensione arteriosa.
Diagnosi dei disturbi del sonno
Tra gli esami specialistici che è possibile effettuare a domicilio grazie alla telemedicina c’è la polisonnografia, che serve a valutare la qualità del sonno attraverso il monitoraggio di una serie di parametri – come l’attività cerebrale, il flusso respiratorio, la presenza di russamento, i movimenti oculari e la frequenza cardiaca – mentre il paziente dorme. Si tratta di un’indagine utile per diagnosticare problematiche come le apnee ostruttive del sonno, che si manifestano con un’interruzione della respirazione dovuta alla chiusura totale o parziale delle vie aeree, l’insonnia, le parasonnie, caratterizzate da movimenti incontrollati e comportamenti insoliti (per esempio il sonnambulismo) e l’ipersonnia, una patologia neurologica che causa attacchi di sonno improvvisi durante la giornata.
Diagnosi delle malattie respiratorie
La telemedicina può essere utile anche se si sospetta una malattia respiratoria e si ha la necessità di approfondire il quadro clinico tramite una spirografia domiciliare. Questo esame, che permette di valutare la funzionalità dei polmoni, è impiegato per la diagnosi di problematiche come asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Può essere effettuato a domicilio attraverso specifiche apparecchiature per la misurazione di parametri come il flusso respiratorio, collegate a un’app che trasmette i dati per via telematica a una centrale di raccolta per la valutazione e la refertazione.
Accesso più semplice ai referti e prenotazione on line degli esami
La telerefertazione è un altro servizio di telemedicina che agevola il processo diagnostico. Permette, infatti, di avere accesso direttamente da casa ai referti degli esami effettuati, in modo rapido e senza bisogno di andare fisicamente a ritirarli. In caso di accertamenti domiciliari, infatti, il risultato può essere inviato via email o tramite messaggio sul telefono del paziente oppure venire consultato e scaricato tramite specifiche piattaforme. Anche per gli esami eseguiti in ospedale, è possibile consultare il referto in formato digitale grazie al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), un archivio che tiene traccia della storia clinica del paziente e che permette di visualizzare in poco tempo i risultati degli esami effettuati, oltre che di prenotare on line visite ed esami.
Consulenza a distanza tra medici per la formulazione della diagnosi
Come abbiamo accennato, la telemedicina può anche favorire il confronto tra medici attraverso il teleconsulto, una consulenza a distanza tra professionisti della salute che condividono informazioni sulle condizioni del paziente per arrivare a una diagnosi più precisa e accurata. Si tratta di uno strumento particolarmente utile quando il quadro clinico è di difficile interpretazione o se il medico è incerto sulla diagnosi e avverte la necessità di ricevere supporto da specialisti con maggiori competenze o con un’esperienza più solida nel trattamento di malattie complesse, come un tumore.
Richiesta di un secondo parere medico on line
Anche il paziente, come anticipato, può sfruttare le nuove tecnologie per chiedere un’opinione a un secondo professionista, se è in dubbio sulla diagnosi formulata dal primo medico o vuole conoscere il punto di vista di uno specialista più esperto nella gestione di una determinata patologia: in questo caso, per ridurre i tempi di attesa ed evitare una trasferta in una struttura sanitaria distante dalla sua abitazione, invece di prenotare una visita in presenza può richiedere un secondo parere on line. Questa soluzione permette di inviare via email allo specialista la propria documentazione clinica per ricevere un giudizio sulla diagnosi, oltre che sul percorso terapeutico.
In conclusione i servizi offerti dalla telemedicina, facilitando l’accesso agli esami e la comunicazione a distanza tra professionisti della salute e tra pazienti e medici, permettono di assicurare diagnosi più veloci e accurate e, di conseguenza, aprono la strada alla fornitura di cure più tempestive, mirate ed efficaci.
FONTI:
agendadigitale.eu
salute.gov.it
humanitas.it
Immagine in evidenza di: hobo_018/gettyimages.it
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