Prevenzione dei tumori maschili: gli esami e i controlli da fare

La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali soprattutto quando si tratta di tumori, e quelli tipicamente maschili non fanno eccezione. Molte delle neoplasie che colpiscono gli uomini possono essere trattate con successo se rilevate in una fase iniziale, e ciò rende gli esami di screening e i controlli regolari strumenti essenziali nella lotta contro queste malattie. Tuttavia, la consapevolezza e l’informazione in merito sono spesso carenti, e molti uomini tendono, più delle controparti di sesso femminile, a trascurare la propria salute o a rimandare gli esami preventivi. Nei prossimi paragrafi scopriremo quali sono i tumori più diffusi tra i pazienti maschi, e parleremo degli esami e controlli da effettuare per una diagnosi precoce. 

Quali sono i tumori più diffusi tra gli uomini?

Secondo i dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità relativi al 2022, in Italia sono stati stimati 390.700 nuovi casi di tumore, escludendo i tumori della cute diversi dal melanoma. In particolare, gli uomini hanno registrato 205.000 nuovi casi, rispetto ai 194.700 casi diagnosticati nel 2020. 

Tra gli uomini, i tumori più frequentemente diagnosticati sono quelli della prostata, con 40.500 casi, seguiti dal tumore del polmone (29.300 casi), colon-retto (26.000 casi), vescica (23.300 casi) e stomaco (8.800 casi).

Perché il cancro sembra colpire di più gli uomini? 

Nel 2021, secondo i dati dell’AIRC, si è registrato un numero significativamente più elevato di casi gravi tra gli uomini rispetto alle donne, con un divario di quasi 20.000 casi in più. Una delle ragioni potrebbe risiedere nella diversa prognosi tra i tumori più comuni nei due sessi: il tumore della mammella tende ad avere una prognosi più favorevole rispetto a quello del polmone.

Inoltre, gli uomini sono storicamente stati più esposti a fattori di rischio ambientali, come il fumo o i raggi ultravioletti. Anche le abitudini alimentari e il consumo di alcol giocano un ruolo: gli uomini tendono a consumare meno frutta e verdura e a bere più spesso alcolici rispetto alle donne.

Tuttavia, non si tratta solo di comportamenti e abitudini. Alcune differenze biologiche potrebbero influenzare l’incidenza del cancro tra i sessi. Ad esempio, il sistema immunitario delle donne è generalmente più attivo rispetto a quello degli uomini. Inoltre, la ricerca ha suggerito che la presenza di due cromosomi X nelle donne potrebbe offrire una certa protezione contro i tumori, a differenza degli uomini che hanno un solo cromosoma X.

Infine, alcuni studi indicano che le donne sono più inclini degli uomini a seguire programmi di screening e a prestare maggiore attenzione alla propria salute, in parte grazie alle numerose campagne di sensibilizzazione rivolte a loro. Ecco perché è di vitale importanza aiutare anche gli uomini a capire come e quando fare prevenzione.

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Diagnosi e prevenzione del tumore alla prostata 

Nel panorama dei tumori maschili, la diagnosi del tumore della prostata ha visto un incremento, soprattutto grazie all’introduzione dell’esame del PSA (antigene prostatico specifico). Ma attenzione: un valore alterato del PSA non è automaticamente sinonimo di tumore. Può dipendere da altre condizioni, come un’iperplasia benigna o un’infezione. Di fronte a un PSA elevato, tuttavia, è cruciale procedere con una valutazione specialistica, come la biopsia prostatica – esame chiave per confermare la presenza di cellule tumorali – o una risonanza magnetica multiparametrica. 

Sebbene non esista un vero e proprio modo di prevenire le neoplasie, e quindi neanche quella alla prostata, alcune abitudini possono fare la differenza. Consumare più frutta, verdura e cereali integrali, e limitare carne rossa e cibi grassi è un buon inizio, per esempio. L’attività fisica, anche una semplice camminata quotidiana, e mantenere un peso sano sono altrettanto importanti. E non dimentichiamo le visite urologiche annuali, soprattutto se in famiglia ci sono stati casi di tumore alla prostata o se si avvertono sintomi urinari, come difficoltà e dolore alla minzione. 

Diagnosi e prevenzione del tumore al polmone 

La diagnosi precoce del tumore al polmone è cruciale per un trattamento efficace. In presenza di sintomi sospetti, come tosse persistente o presenza di sangue nel catarro, è fondamentale consultare il proprio medico. Gli esami diagnostici per questo tipo di neoplasia includono, solitamente, una radiografia al torace, la tomografia computerizzata (TC) e la PET. Tuttavia, per una diagnosi definitiva e inequivocabile, è spesso necessaria una biopsia, che prevede il prelievo e l’analisi al microscopio di un frammento di tessuto sospetto. La broncoscopia, che permette di visualizzare l’interno dei bronchi, può essere utilizzata sia per diagnosticare che per prelevare campioni di tessuto senza intervento chirurgico.

Per quanto riguarda la prevenzione, il metodo più efficace per ridurre il rischio di sviluppare il tumore al polmone è evitare di fumare: un vizio che, purtroppo, storicamente e culturalmente riguarda più gli uomini che le donne. Anche l’esposizione al fumo passivo aumenta il rischio, quindi è importante evitare ambienti affollati da fumatori. 

Diagnosi e prevenzione dei tumori colon-rettali 

Grazie alle campagne di screening, oggi è possibile diagnosticare questa patologia in una fase iniziale, soprattutto nei Paesi ad alto reddito. La colonscopia è uno degli esami principali per la diagnosi, permettendo non solo di osservare direttamente l’interno del colon e del retto, ma anche di prelevare campioni di tessuto per analisi istologiche. Altri esami strumentali, come l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica, sono utilizzati per valutare l’estensione del tumore e la presenza di eventuali metastasi.

La prevenzione di questo tumore si basa sull’intervenire sui fattori di rischio modificabili. Seguire una dieta equilibrata, ricca di fibre e povera di grassi e proteine animali, è un primo passo. Mantenersi attivi, evitare sovrappeso e obesità, non fumare e adottare uno stile di vita sano sono scelte altrettanto cruciali. In Italia, esiste un programma di screening nazionale per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto, offrendo esami gratuiti come la ricerca del sangue occulto nelle feci e, in caso di risultati positivi, la colonscopia.

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Diagnosi e prevenzione del tumore alla vescica

Il tumore alla vescica è una delle patologie oncologiche più diffuse, in particolare tra gli uomini. Rappresenta circa il 3% di tutti i tumori e, nell’ambito dell’urologia, è superato solo dal tumore della prostata. È particolarmente frequente tra gli individui di età compresa tra 60 e 70 anni, manifestandosi tre volte di più negli uomini rispetto alle donne.

In termini di diagnosi, quando si sospetta la presenza di un tumore alla vescica, le procedure principali sono esami di alta diagnostica come l’ecografia e la cistoscopia. Quest’ultima permette una visione diretta dell’interno della vescica e il prelievo di campioni di tessuto sospetti. La citologia urinaria, ovvero la ricerca di cellule tumorali nelle urine, è un altro esame fondamentale. Altri strumenti, come la TC, la PET e la scintigrafia ossea, sono utilizzati per valutare l’estensione del tumore e la possibile presenza di metastasi.

Anche in questo caso, l’adozione di uno stile di vita sano e, soprattutto, smettere di fumare sono le misure preventive più efficaci, data la forte correlazione tra questa cattiva abitudine e le neoplasie alla vescica. Non esistono attualmente programmi di screening specifici, ma è importante prestare attenzione ai sintomi e consultare il medico in caso di dubbi.

Diagnosi e prevenzione del tumore allo stomaco     

Questa neoplasia, nota anche come adenocarcinoma gastrico, colpisce prevalentemente il rivestimento interno dello stomaco. In Italia questo tumore mostra una notevole incidenza, con 8.400 nuovi casi diagnosticati tra gli uomini ogni anno, rispetto ai 6.100 nelle donne. Questa maggiore prevalenza nel sesso maschile può essere attribuita a vari fattori, tra cui l’infezione da Helicobacter pylori e l’esposizione a determinati rischi dietetici e ambientali, come il fumo. 

La diagnosi si basa principalmente sulla gastroscopia, un esame che permette di osservare direttamente l’interno dello stomaco e, se necessario, di prelevare campioni di tessuto per analisi. Una volta confermata la presenza del tumore, ulteriori esami come la TC e l’ecoendoscopia sono fondamentali per determinare l’estensione della malattia. 

Per quanto riguarda la prevenzione, portare in tavola una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura e povera invece di carni rosse, soprattutto se affumicate o alla griglia, è essenziale. Altrettanto importante è smettere di fumare. Inoltre, trattare tempestivamente eventuali infezioni da Helicobacter pylori aiuta a ridurre significativamente il rischio.

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Fonti:

everydayhealth.com

webmd.com

healthline.com

iss.it

airc.it


Immagine in evidenza di AaronAmat/gettyimages.it

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