Varicocele: come riconoscerlo e curarlo

Il varicocele è una problematica a carico dell’apparato riproduttore maschile che, secondo i dati del Ministero della Salute, interessa circa il 10-20% degli uomini. Purtroppo, può essere causa di infertilità: si stima infatti che il 30-40% degli individui di sesso maschile presenti questo tipo di problemi come conseguenza del varicocele.

Trattandosi di una condizione spesso asintomatica, non sempre ci si accorge di soffrirne se non si svolgono visite ed esami specifici. Allo stesso tempo, individuarla precocemente è importante per evitare possibili ricadute sulla fertilità e sulla salute dei testicoli. 

In questo articolo cercheremo quindi di capire meglio cos’è il varicocele, come si riconosce, quali sono le sue conseguenze e in che modo viene trattato.

Che cos’è il varicocele?

Il varicocele è una dilatazione anomala delle vene all’interno dello scroto, la sacca cutanea che contiene i testicoli, dovuta a un insufficiente drenaggio venoso. Queste vene hanno il compito di spingere il sangue povero di ossigeno dal testicolo verso il cuore per permettere al sangue di riossigenarsi: in presenza di drenaggio insufficiente, invece, si verifica un ristagno di sangue nelle vene, che ne causa l’ingrossamento.

Di solito, questa condizione inizia a presentarsi nel periodo dello sviluppo, perché è durante la pubertà che i testicoli cominciano a crescere di dimensioni, con un conseguente incremento della loro vascolarizzazione. Nella maggior parte dei casi, inoltre, a essere coinvolto è il testicolo sinistro: questo è dovuto al fatto che a sinistra il sangue deve compiere un percorso più tortuoso per defluire, rispetto alla parte destra, e ciò aumenta il rischio che possa ristagnare dando origine al varicocele.

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Le conseguenze del varicocele e il suo legame con la fertilità

Il problema di reflusso venoso tende a provocare un incremento di temperatura nel testicolo interessato (causato da un aumento della pressione nelle vene), una ridotta ossigenazione e stress ossidativo. Ricordiamo che nei testicoli dovrebbe esserci una temperatura di poco inferiore a quella interna all’organismo per garantirne il corretto funzionamento (si trovano all’esterno del corpo proprio per questo motivo).

Questo insieme di fattori può influire negativamente sulla fertilità maschile determinando alterazioni nella produzione di spermatozoi, nella loro motilità e funzionalità. A questo proposito non sono rari i casi in cui l’uomo si accorge della presenza del varicocele proprio perché ha problemi a concepire, in seguito agli accertamenti diagnostici effettuati per indagare su questa difficoltà. C’è da dire, però, che non sempre il varicocele è causa di infertilità. Un’altra possibile conseguenza associata a questa situazione è un rimpicciolimento del testicolo coinvolto.

Varicocele: da cosa è causato?

Sebbene le cause esatte non siano ancora chiare, si ritiene che a determinare il varicocele possano essere implicati fattori come una debolezza congenita delle pareti venose e un malfunzionamento delle valvole nelle vene: ricordiamo che sono proprio queste ultime ad avere il compito di spingere il sangue dalle vene verso il cuore. 

In alcuni casi – ma sono più rari – può verificarsi quello che viene chiamato varicocele secondario, provocato quindi da un altro problema. In questa situazione il ristagno è dovuto a una compressione vascolare determinata, ad esempio, dalla presenza di una massa tumorale. 

Quali sono i sintomi del varicocele?

Come abbiamo accennato, spesso il varicocele non provoca sintomi, per questo molte volte viene diagnosticato causalmente, o scoperto in là nel tempo. In altri casi, invece, può causare manifestazioni come:

  • dolore sordo in corrispondenza del testicolo colpito: di solito peggiora stando in piedi o dopo uno sforzo fisico prolungato, mentre tende ad alleviarsi ponendosi in posizione supina (a pancia in su).
  • Sensazione di pesantezza allo scroto dopo sforzi fisici.
  • Rigonfiamento palpabile.
  • Presenza di un testicolo più piccolo dell’altro.

Come si diagnostica il varicocele?

Per la diagnosi è necessaria una visita da parte di un medico andrologo o urologo. L’esame, in genere, viene eseguito con il paziente in posizione supina, eretta o eseguendo la manovra di Valsalva. Durante questa manovra, al paziente viene chiesto di riempire d’aria i polmoni e, dopo avere tappato naso e bocca, di espirare a glottide chiusa: è utile perché permette di vedere meglio la presenza di dilatazioni venose nello scroto. 

Se il varicocele è di grandi dimensioni, invece, di solito è possibile notarlo già con la semplice osservazione visiva.

La classificazione clinica del varicocele distingue gradi di diversa gravità, come spiega l’Ospedale Bambino Gesù:

  • I grado: il varicocele è rilevabile solo attraverso la manovra di Valsalva;
  • II grado: è palpabile anche senza eseguire la manovra di Valsalva;
  • III grado: il varicocele è sia visibile che palpabile.

Lo specialista potrebbe inoltre prescrivere esami specifici come l’ecografia ai testicoli, in particolare per accertarsi che si tratti effettivamente di varicocele e che il problema non sia dovuto, invece, a cause di diversa natura, come ad esempio un tumore.

Un altro esame che può essere richiesto è lo spermiogramma, per verificare la quantità di spermatozoi.

Come abbiamo detto, la diagnosi precoce è molto importante, in particolare perché il varicocele può avere ripercussioni sulla fertilità. Una pratica raccomandata per accorgersi di eventuali anomalie è l’autopalpazione, inoltre può essere utile che un ragazzo, già in età puberale, si sottoponga a una visita andrologica, chiaramente in accordo con il medico curante che saprà fornire tutti i consigli e le indicazioni del caso. 

Non sembrano esserci, invece, particolari fattori di rischio legati allo sviluppo del varicocele e, di conseguenza, nemmeno specifiche azioni preventive.

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Quando e come trattare il varicocele

In molti casi il varicocele non richiede una terapia. Di solito, l’indicazione al trattamento viene data nelle situazioni in cui siano presenti dolore, atrofia del testicolo (rimpicciolimento), infertilità e se si stanno valutando tecniche di riproduzione assistita. Quando questo approccio non è suggerito, in genere viene comunque consigliato di sottoporsi a periodici controlli. 

Per quanto riguarda la fertilità, quando c’è l’indicazione al trattamento, secondo gli esperti prima si agisce e migliori saranno i risultati

Il varicocele può essere corretto attraverso due metodiche, chirurgica e radiologica. Quella chirurgica ha l’obiettivo di isolare la vena colpita dal problema e far sì che il sangue venga reindirizzato verso altre vene. Anche la radiologia interventistica mira agli stessi obiettivi, ma con una tecnica differente. 

Vediamo meglio le principali procedure utilizzate:

  • chirurgia aperta: consiste in un’incisione di piccole dimensioni a livello del pube o dell’addome. Si esegue in anestesia generale o locale.
  • Chirurgia laparoscopica: tramite una piccola incisione, nell’addome si inserisce uno strumento in grado di correggere il varicocele. In questo caso è necessaria l’anestesia generale.
  • Embolizzazione percutanea: è una tecnica di radiologia interventistica e prevede un intervento ambulatoriale, con anestesia locale. Passando tramite i vasi sanguigni, il radiologo raggiunge la vena colpita e la occlude tramite sostanze embolizzanti o sclerosanti: bloccando il flusso sanguigno nella vena, si elimina il varicocele. 

Oltre a sottoporsi a esami andrologici già in età puberale, è fondamentale recarsi dal proprio medico se si notano alterazioni, dolori o particolari fastidi a livello dei testicoli: sarà questa figura, infatti, a indicare eventuali esami specifici mirati a indagare le cause del problema. 

In tutti i casi, avere a disposizione uno strumento come Card Esami e Visite di SiSalute può essere molto utile. La Card consente di usufruire di esami diagnostici a prezzi scontati fino al 30% rispetto alle tariffe di mercato, e può essere usata per sottoporsi a visite di vario genere, da quelle in ambito urologico e ginecologico a quelle di tipo cardiologico e ortopedico.

Conoscevate il varicocele e l’importanza di diagnosticarlo precocemente? 

 

Fonti:

issalute.it

salute.gov.it

humanitas.it

mayoclinic.org

ospedalebambinogesu.it

grupposandonato.it

ospedaleniguarda.it

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