Quali sono le malattie più frequenti negli uomini?

 

Gli uomini che desiderano mantenersi in buona salute devono necessariamente prestare attenzione alle specifiche problematiche e patologie che riguardano il corpo maschile. 

Sebbene chiunque debba prendersi cura di sé attraverso controlli medici regolari e abbracciando uno stile di vita sano, è bene che gli uomini abbiano consapevolezza in merito alle malattie che li interessano più frequentemente: solo così è possibile capire come prevenirle o contrastarle in tempo utile.   

Nei prossimi paragrafi scopriremo in modo più approfondito quali sono le malattie più frequenti negli uomini. Approfondiremo anche le indicazioni utili per fare prevenzione e per prendersi cura al meglio della salute maschile

Malattie legate al cuore

Nell’insorgere di problematiche cardiovascolari, il sesso può rappresentare un vero e proprio fattore di rischio: questo perché gli uomini, a causa degli ormoni androgeni presenti nel loro corpo – il testosterone è uno tra questi –, sono fisiologicamente interessati dalla pressione alta e da una frequenza cardiaca maggiore rispetto alle donne. Come conseguenza di ciò, si trovano a essere più esposti alle patologie cardiache.

Quindi, infarti, ictus e malattie che colpiscono le arterie sono alcuni dei principali problemi di salute che più frequentemente colpiscono gli uomini in tutto il mondo. Questi disturbi sono noti collettivamente come malattie cardiovascolari.

In Italia, le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la causa principale di decesso. Come riportato dal portale del Ministero della Salute, secondo i dati Istat del 2018 il 34,8% di tutti i decessi – quindi, circa 230 mila morti annue – è stato causato da patologie riguardanti il cuore

Nelle donne, infatti, il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare cambia nell’arco della vita. Se fino ai 45-50 anni circa si è “tutelate” dagli ormoni estrogeni, prodotti con regolarità durante il ciclo mestruale e capaci di avere un effetto protettivo sulla salute cardiaca, con la menopausa – dove la produzione di questi ormoni cessa – il pericolo aumenta sensibilmente. 

Per prevenire le malattie cardiovascolari è necessario sottoporsi a controlli medici almeno una volta ogni sei o dodici mesi, a seconda della propria storia clinica. È importante anche monitorare autonomamente la pressione sanguigna, adottare un regime alimentare ricco di frutta e verdura, e svolgere costante attività fisica

Cancro ai polmoni e malattie respiratorie

Il cancro ai polmoni è in seconda posizione tra i cinque tumori più diagnosticati agli uomini italiani. Lo dicono i dati del 2021 riportarti da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), AIRTUM (Associazione italiana registri tumori), Fondazione AIOM e PASSI. 

Lo stesso report afferma che nel 2020, in Italia, sono state circa 41 mila le nuove diagnosi di cancro ai polmoni: 28 mila uomini e 13 mila donne. 

Il cancro del polmone è una neoplasia tra le più invasive, e può diffondersi rapidamente prima ancora che se ne notino i sintomi. 

Il fumo è la principale causa di cancro ai polmoni negli uomini. Sebbene sia vero che in Italia il numero totale di persone che fumano è diminuito, la percentuale tra gli uomini è purtroppo ancora molto alta. Nel 2021, secondo i dati dell’Istat, i fumatori ricoprono il 19% della popolazione italiana con più di 14 anni (circa 10 milioni): tra gli uomini sono il 22.9%, mentre nelle donne il 15,3%.

Sfortunatamente, non esiste un test di diagnosi precoce per il cancro ai polmoni. Dal momento che il fumo è la causa principale di questa neoplasia – la seconda è l’esposizione a cancerogeni chimici come l’amianto – il modo migliore per evitare la malattia è smettere di fumare, se si è fumatori. In caso di non fumatori, è bene cercare di allontanarsi il più possibile da ogni eventuale fonte di fumo passivo. Come sempre, è consigliabile fare regolare attività fisica e portare in tavola un’alimentazione ricca di verdura e frutta. 

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Cancro alla prostata

Il cancro alla prostata è una condizione patologica che colpisce unicamente la popolazione maschile e che interessa la ghiandola prostatica, una piccola ghiandola situata dietro il pene. Produce fluidi importanti per il rilascio di sperma durante i rapporti sessuali e, a causa della sua posizione anatomica, influenza anche il corretto funzionamento della minzione – infatti, il suo ingrossamento può provocare la cistite maschile – e delle erezioni.

Secondo i dati dell’AIRC, il cancro alla prostata rappresenta ben il 18,5% di tutti i tumori sviluppati dalla popolazione maschile: è, di fatto, il tumore più diffuso negli uomini. I dati del 2022 riportati nello studio “I numeri del cancro in Italia 2022” registrano 40.500 nuovi casi di cancro alla prostata a livelli nazionali, con una percentuale di crescita rispetto al 2021 dell’1,5%. 

Fortunatamente, prima si interviene, più alte sono le probabilità che la malattia non porti a un esito infausto: infatti, secondo il Policlinico di Milano, la percentuale di sopravvivenza nei pazienti in cui il tumore è stato individuato precocemente supera il 90% a 5 anni dalla diagnosi. 

Man mano che si va avanti con l’età –  le diagnosi aumentano dopo i 50 anni e circa 2 tumori su 3 colpiscono uomini con più di 65 anni – diventa sempre più importante sottoporsi a visite di routine e prendersi cura della propria salute generale. 

Diabete

Gli uomini hanno quasi il doppio delle probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 – cioè la forma più comune di diabete nell’età adulta – rispetto alle donne. Il diabete di tipo 2 è caratterizzato da elevati livelli di glucosio nel sangue, causati da un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina. A differenza del diabete di tipo 1, questa tipologia è non insulino-dipendente perché l’iniezione di insulina esterna non è obbligatoria. 

Essere in sovrappeso è considerato un fattore di rischio primario per il diabete. In Italia i tassi di obesità sono mediamente assimilabili tra uomini e donne, il che suggerisce che la relazione tra sesso, peso e diabete potrebbe essere più sfumata.

Alcune ricerche suggeriscono che la zona corporea in cui le persone tendono ad accumulare grasso può aiutare a spiegare le differenze nei tassi di diabete tra i sessi. Ad esempio, gli uomini hanno una quantità maggiore di grasso viscerale – principalmente addominale – rispetto alle donne. Queste ultime, infatti, tendono ad avere più grasso sottocutaneo – prevalentemente nelle gambe e sui fianchi – rispetto al grasso viscerale.

Il grasso viscerale tende ad essere metabolicamente più attivo del grasso sottocutaneo, il che significa che il grasso stesso produce ormoni che possono influenzare la salute di una persona. Avere una quantità maggiore di grasso viscerale è un elemento fortemente legato al rischio più elevato di sindrome metabolica, incluso il diabete di tipo 2.

Altre ricerche suggeriscono che le differenze in determinati comportamenti possono anche contribuire alla maggior incidenza del diabete negli uomini rispetto alle donne. Queste abitudini includono:

  • eccessiva assunzione di zucchero;  
  • alimentazione squilibrata; 
  • eccessivo consumo di alcool; 
  • essere fumatori.  

filadendron/gettyimages.it

Prendersi cura della salute maschile

Gli uomini hanno il doppio delle probabilità, rispetto alle donne, di aspettare più di due anni tra una visita di controllo e l’altra. Inoltre, secondo una ricerca della Cleveland Clinic (USA) il 65% degli uomini evita di recarsi dal medico di fiducia fino a che gli eventuali problemi non diventano urgenti, e il 37% nasconde sintomi rilevanti durante le visite per paura di incorrere in una diagnosi di malattia o di ricevere dal medico indicazioni che intacchino in modo radicale il loro stile di vita. 

Per questioni sociali e culturali, spesso gli uomini tendono a sottovalutare la gestione della propria salute: questo comportamento accresce l’incidenza di determinate malattie e rende più difficile intraprendere percorsi di cura efficaci in caso di diagnosi infauste. 

Prendersi cura con costanza del proprio corpo e del proprio benessere può aiutare a prevenire l’insorgere di numerose patologie a prevalenza maschile. Per farlo, oltre a preferire uno stile di vita sano e a effettuare con costanza i necessari controlli medici, è utile anche sottoscrivere una polizza come UniSalute Uomo, grazie alla quale è possibile accedere a strutture sanitarie convenzionate ed effettuare visite e check up mirati a seconda delle proprie necessità.

 

Fonti: 

everydayhealth.com

webmd.com

healthgrades.com

healthline.com

 


Immagine in evidenza di xavierarnau/gettyimages.it

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