Tumore al polmone: quali sono i fattori di rischio e le terapie

Tra le neoplasie che suscitano maggiore preoccupazione, il tumore ai polmoni è una delle principali, sia per la sua diffusione che per la sua potenziale gravità. Ma come possiamo proteggerci e quali strumenti abbiamo a disposizione per farlo? In questo articolo esploreremo i vari aspetti della prevenzione e della diagnosi di questa malattia, dai fattori di rischio alle opzioni di screening.

Cos’è il tumore al polmone e quali sono le forme più diffuse

Il tumore polmonare è una condizione medica caratterizzata dalla crescita incontrollata di cellule maligne nei polmoni. Questo processo patologico compromette la funzione primaria dei polmoni, che è quella di ossigenare il sangue e eliminare l’anidride carbonica prodotta dal metabolismo cellulare.

Secondo le statistiche disponibili, il cancro ai polmoni è una delle principali cause di morte in Italia e nei Paesi sviluppati, con un rischio di diagnosi di 1 su 10 per gli uomini e 1 su 35 per le donne. Questa malattia è la principale causa di morte per tumore negli uomini e la seconda nelle donne, causando circa 34.000 decessi all’anno in Italia.

Tra le varie forme di cancro polmonare, i tumori non a piccole cellule sono i più comuni. Prendono questo nome perché le cellule cancerose appaiono più grandi, quando osservate al microscopio, rispetto alle cellule dei tumori a piccole cellule. All’interno di questa categoria troviamo: 

  • l’adenocarcinoma è quello che interessa più frequentemente i pazienti malati non fumatori. Questo tipo di tumore si sviluppa generalmente nelle aree periferiche del polmone e può avere origine dalle cellule che producono muco. A differenza di altri tipi, tende a crescere e diffondersi più lentamente, il che può rendere più efficace un intervento chirurgico se diagnosticato in una fase precoce.
  • Il carcinoma squamoso, che si origina solitamente nelle vie aeree centrali e si manifesta spesso con sintomi come tosse e sanguinamento. È strettamente correlato al fumo di tabacco e tende a crescere più rapidamente rispetto all’adenocarcinoma, ma più lentamente rispetto ai tumori a piccole cellule.

Questi ultimi, noti anche come microcitomi, sono meno comuni ma estremamente aggressivi. Si tratta di tumori fortemente associati al fumo pesante e hanno la tendenza a diffondersi rapidamente anche ad altre parti del corpo, rendendo spesso inefficace un trattamento chirurgico. 

I fattori di rischio del tumore al polmone 

Comprendere i fattori di rischio associati al cancro ai polmoni è fondamentale per prevenire la malattia e per adottare stili di vita più salutari. 

Da sostanze chimiche pericolose a cattive abitudini come il fumo, esistono vari elementi che possono aumentare la probabilità di sviluppare questa forma di neoplasia. Focalizziamoci ora sul più noto e diffuso di questi fattori: il fumo di tabacco.

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Il fumo attivo e passivo 

Il fumo di tabacco è il principale elemento di pericolo per lo sviluppo del cancro ai polmoni, e questo vale sia per chi fuma attivamente sia per chi è esposto al fumo passivo. La probabilità di contrarre la malattia aumenta in proporzione alla durata e alla quantità di esposizione al fumo. 

Gli specialisti sottolineano che sia la durata dell’abitudine al fumo sia il numero totale di sigarette consumate sono fattori critici. Tuttavia, la durata dell’esposizione potrebbe essere ancora più determinante: ad esempio, chi inizia a fumare un pacchetto al giorno da molto giovane e continua per tutta la vita ha un rischio maggiore rispetto a chi fuma due pacchetti al giorno ma per un periodo più breve. Interrompere l’abitudine al fumo, in ogni caso,  diminuisce il rischio di sviluppare la malattia.

In termini di rischio relativo, i fumatori hanno una probabilità di contrarre il cancro ai polmoni che è circa 14 volte superiore rispetto ai non fumatori. Questa cifra può salire fino a 20 volte se si consumano più di 20 sigarette al giorno. 

Esposizione a sostanze chimiche

Oltre al fumo di tabacco, esistono vari altri elementi che possono aumentare il rischio di sviluppare un cancro ai polmoni, come l’esposizione a determinate sostanze chimiche e materiali

Tra queste, troviamo:

  • polveri fini; 
  • fibre di amianto; 
  • arsenico; 
  • cromo; 
  • radon; 
  • nichel.

Inoltre, anche inalare i fumi provenienti dalla cucina può essere particolarmente pericolosa, soprattutto se in combinazione con l’abitudine al fumo. L’inquinamento atmosferico è un altro fattore di rischio emergente: sebbene meno influente rispetto al fumo di sigaretta, è stato stimato che circa il 10% dei casi di cancro ai polmoni sia attribuibile all’esposizione a inquinanti ambientali.

I sintomi di questo tumore e la diagnosi 

La diagnosi del tumore al polmone spesso inizia con l’identificazione di sintomi quali tosse persistente, respiro corto, dolore toracico e sanguinamento durante la tosse. Una volta che questi segnali vengono rilevati, sono diversi gli esami diagnostici che si possono effettuare per confermare la presenza del tumore. 

La radiografia del torace è spesso il primo passo: questa immagine a raggi X rivela anomalie nei polmoni, come masse o noduli, che potrebbero indicare la presenza di cancro. Tuttavia, per una diagnosi più accurata, è generalmente necessaria una tomografia computerizzata (TAC), che fornisce immagini più dettagliate e aiuta a determinare la dimensione e la posizione del tumore, nonché eventuali metastasi in altri organi. Infine, spesso si richiede una biopsia per confermare la diagnosi. Durante questo procedimento, viene prelevato un campione di tessuto dal tumore sospetto e analizzato al microscopio per verificare la presenza di cellule cancerose. 

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Le terapie disponibili per curare il tumore polmonare 

Il trattamento del tumore al polmone è un processo complesso che può variare a seconda del tipo e dello stadio del tumore, nonché delle condizioni generali del paziente. Esistono diverse opzioni terapeutiche, ognuna con i propri vantaggi e limitazioni.

Chirurgia

Questa è spesso la prima scelta per i tumori non a piccole cellule diagnosticati in una fase precoce. L’intervento, chiamato lobectomia, prevede la rimozione di una sezione – o lobo, appunto, – del polmone. Il polmone sinistro ne ha due, mentre quello destro ne ha tre. 

Radioterapia

Utilizzata sia come trattamento principale che in combinazione con altri metodi, la radioterapia impiega raggi X ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. È particolarmente utile per i pazienti che non possono sottoporsi a chirurgia a causa di altre condizioni mediche o per tumori in stadi avanzati.

Chemioterapia

Questa terapia utilizza farmaci per uccidere le cellule cancerose o impedirne la crescita. La chemioterapia può essere somministrata prima della chirurgia per ridurre le dimensioni del tumore, o dopo per eliminare eventuali cellule cancerose residue.

Immunoterapia e farmaci a bersaglio molecolare

Questi trattamenti, sviluppati recentemente, mirano a sfruttare il sistema immunitario del corpo per combattere il cancro o ad attaccare specifici bersagli molecolari sulle cellule tumorali. Sono spesso utilizzati per i tumori avanzati o per quelli che non rispondono ad altre terapie.

Terapie innovative e sperimentali

Continuano gli studi e le ricerche per sviluppare nuovi trattamenti, tra questi anche i vaccini antitumorali e terapie geniche. In genere, le terapie sperimentali come queste sono disponibili solo attraverso studi clinici, e sono riservate ai casi in cui le terapie convenzionali non hanno avuto successo.

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Prevenzione del tumore al polmone

Per minimizzare il rischio di sviluppare un cancro ai polmoni, la misura più efficace è certamente smettere di fumare o evitarlo del tutto.

Per chi non fuma, evitare l’esposizione al fumo secondario può essere difficile, ma è fondamentale insistere sul rispetto delle restrizioni al fumo in ambienti pubblici e lavorativi, specialmente quando ci sono bambini.

In relazione ai pericoli occupazionali, è fondamentale essere proattivi nel garantire un ambiente di lavoro sicuro e limitare il più possibile alla pericolosa esposizione a sostanze chimiche, polveri fini o fibre di amianto. Pertanto, è cruciale adottare tutte le precauzioni di sicurezza per limitare questi rischi: questo include l’uso di dispositivi di protezione individuale, come maschere e guanti, e la conformità alle linee guida sulla sicurezza e la salute sul lavoro.

Nella routine quotidiana, l’attività fisica regolare e una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali, che contengono vitamine e nutrienti benefici per i polmoni, aiutano nella prevenzione della malattia. Importante è anche informarsi su quali sono i cibi potenzialmente cancerogeni, come per esempio l’olio di palma. 

Infine, gli screening diagnostici per il cancro ai polmoni in individui a elevato rischio, aiutano a ridurre significativamente la mortalità legata a questa malattia e aumentare le possibilità di ottenere una diagnosi precoce. In questo senso, prodotti assicurativi come UniSalute 360° possono offrire una copertura sanitaria completa che include anche esami diagnostici e trattamenti specializzati, fornendo una copertura sanitaria completa e personalizzabile che include una vasta gamma di servizi che vanno da check-up annuali ed esami del sangue a visite specialistiche e accertamenti diagnostici avanzati. 

 

Fonti: 

humanitas.it

materdomini.it

airc.it

aimac.it

marionegri.it

 


Immagine in evidenza di aquaArts studio/gettyimages.it

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