I tumori testa-collo sono neoplasie su cui spesso non c’è molta consapevolezza, anche rispetto ai loro sintomi e fattori di rischio. Conoscere come si manifestano e sapere quali sono gli elementi in grado di aumentare le possibilità di ammalarsi sono invece aspetti cruciali per prevenire queste patologie o diagnosticarle per tempo.
In questo articolo, quindi, cercheremo di scoprire di più sui tumori del distretto testa-collo, vedremo la loro sintomatologia, le terapie utilizzate e com’è possibile prevenirli.
Quali sono i tumori testa-collo?
I cosiddetti tumori testa-collo rappresentano un gruppo piuttosto ampio di varie forme di cancro che colpiscono la testa e il collo, all’infuori di orecchie, occhi, cervello ed esofago. Nella maggior parte dei casi si tratta di carcinomi a cellule squamose, che si originano dagli epiteli che ricoprono le mucose di queste parti del corpo.
Come si legge sulle linee guida “Tumori della testa e del collo” di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), queste patologie in Italia rappresentano circa il 3% di tutti i tumori maligni, sono più diffuse negli uomini rispetto alle donne e la loro incidenza aumenta con l’età.
Le neoplasie incluse in questa categoria sono numerose. Vediamo insieme quelle che comunemente vengono classificate come tumori testa-collo:
- tumori del cavo orale: queste forme possono coinvolgere le labbra, la lingua, il rivestimento interno delle guance, la parte inferiore della bocca (sotto la lingua), il palato e le gengive, ad esempio.
- Tumori della faringe: la faringe è il condotto che collega la bocca e il naso all’esofago. Il tumore, in questo caso, può colpire ognuna delle tre parti in cui viene comunemente suddiviso: il rinofaringe, che si trova dietro il naso; l’orofaringe, che rappresenta la parte centrale della faringe; l’ipofaringe, che invece è la sezione inferiore, collegata all’esofago.
- Tumori della laringe, ossia l’organo che permette di emettere suoni, dove si trovano le corde vocali.
- Seni paranasali e cavità nasali: i primi sono cavità ossee vuote collocate intorno al naso, mentre le cavità nasali sono lo spazio vuoto all’interno del naso.
- Ghiandole salivari: anche le ghiandole che producono saliva possono sviluppare tumori. Quelle “maggiori” si trovano vicino alla mandibola e nel pavimento orale (la parte sotto la lingua); quelle “minori” invece sono distribuite in varie aree della mucosa di bocca e gola.
Tumori testa-collo: i fattori di rischio
Come abbiamo visto anche parlando di tumore alla gola, uno dei principali fattori di rischio è rappresentato dal consumo di tabacco e di alcol. Ricordiamo che i fattori di rischio sono elementi in grado di aumentare la probabilità di contrarre la malattia, ma non rappresentano di per sé una causa.
Per quanto riguarda il tabacco, il rischio è direttamente collegato alla durata di utilizzo e alla quantità consumata. Anche il tabacco da masticare e quello da fiuto, oltre a quello da fumo, possono aumentare le possibilità di ammalarsi, così come il fumo passivo.
Come si legge sul sito di Fondazione Veronesi, se il consumo di tabacco e di alcol vengono combinati sono in grado di moltiplicare fino a venti volte il rischio di sviluppare un tumore testa-collo. Anche per l’alcol il rischio cresce con il tempo e in modo proporzionale rispetto al quantitativo assunto.
Tra i principali elementi che possono esporre a questo pericolo, inoltre, c’è l’infezione da papilloma virus umano (HPV). Quest’ultimo, infatti, oltre a essere implicato nello sviluppo del cancro al collo dell’utero e di altri tumori dell’area genitale, può causare tumori del distretto testa-collo.
A quelli citati si aggiungono ulteriori fattori di rischio, ad esempio:
- il virus di Epstein Barr (responsabile della mononucleosi infettiva);
- un’alimentazione povera di frutta fresca e troppo ricca di grassi animali;
- l’esposizione alle radiazioni, per quanto riguarda i tumori alle ghiandole salivari;
- l’esposizione professionale (quindi sul luogo di lavoro) alle polveri del legno;
- una scarsa igiene orale.
I principali sintomi dei tumori testa-collo
I tumori della testa e del collo tendono a causare sintomi piuttosto comuni, che potrebbero essere confusi con quelle di altre condizioni meno gravi. Per questo, come sottolinea la Fondazione Veronesi, è fondamentale rivolgersi al medico se uno dei sintomi che vediamo durasse 3 settimane o più. Agire subito è molto importante: se la patologia viene diagnosticata in tempo le possibilità di guarigione aumentano, così come la qualità di vita di chi ne soffre. Questo è stato evidenziato anche dalle ricerche: è infatti emerso che consultare subito il medico permette di arrivare a un tasso di sopravvivenza pari all’80-90 per cento, rispetto a un’aspettativa di vita di 5 anni in coloro che hanno ricevuto la diagnosi in fase avanzata.
Conoscere i segnali che potrebbero indicare la presenza di un tumore testa-collo è quindi essenziale per diagnosticarlo precocemente e intervenire in modo adeguato. Tra i sintomi più comuni, che variano a seconda dell’area coinvolta, ci sono:
- macchie bianche o rosse in bocca (sulle gengive, sulla lingua, sul rivestimento interno della bocca) o piccole ulcere sulla mucosa che non guariscono;
- dolore alla bocca;
- dolore durante la deglutizione o difficoltà a deglutire;
- male al collo o alla gola che non passa;
- gonfiore del collo;
- raucedine che persiste;
- male all’orecchio;
- difficoltà a respirare o parlare;
- naso chiuso;
- epistassi (sangue dal naso).
Tumori testa-collo: come avviene la diagnosi?
Per la diagnosi, oltre all’esame obiettivo da parte del medico, servono esami specifici, come ad esempio l’endoscopia, necessaria per osservare le aree del corpo non visibili dall’esterno, o gli esami radiologici tra cui la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata, utili per conoscere le dimensioni del tumore. La biopsia, invece, consente di confermare la diagnosi di cancro e di avere più informazioni sulle caratteristiche specifiche del tumore e il suo grado di aggressività.
Come si curano i tumori testa-collo?
L’approccio terapeutico varia da caso a caso. Dipende infatti da numerosi fattori come il tipo di tumore, l’area coinvolta, lo stadio della patologia, le condizioni della persona, le sue volontà e coinvolge un’equipe multidisciplinare.
Tra le opzioni terapeutiche possibili ci sono, ad esempio:
- chirurgia: questo tipo di intervento ha l’obiettivo di eliminare il tumore e in certi casi dei linfonodi, usando tecniche conservative che permettano di non compromettere le strutture sane. Per alcuni tumori esiste anche la possibilità della chirurgia mini-invasiva.
- Chirurgia ricostruttiva: l’obiettivo di questa operazione è ricostruire i tessuti della zona coinvolta dall’intervento, sia per conservarne l’estetica che la funzionalità. Potrebbe essere svolta già nel corso della procedura precedente.
- Radioterapia: può essere usata da sola come alternativa alla chirurgia, ma anche per alleviare i sintomi e ridurre la progressione del tumore. Può essere impiegata anche in abbinamento alla chemioterapia, dopo l’operazione (ad esempio se non è stato possibile eliminare totalmente il tumore) o in caso di ripresa locale della malattia.
- Chemioterapia: anche la chemioterapia può essere utilizzata in varie situazioni, ad esempio nei tumori in stadio avanzato per diminuirne le dimensioni prima dell’intervento.
- Terapia biologica: in questo caso si utilizzano farmaci biologici attivi contro specifici fattori di crescita tumorale.
Dopo il trattamento, inoltre, viene proposto al paziente di sottoporsi a una serie di controlli medici periodici (follow-up) che hanno lo scopo di diagnosticare per tempo un’eventuale recidiva del tumore, tenere sotto controllo e trattare i possibili effetti indesiderati dovuti alle terapie, dare alla persona supporto psicologico e aiutarla a riprendere la propria quotidianità.
Trattamenti riabilitativi post trattamento
Abbiamo visto come le terapie per trattare i tumori del distretto testa-collo tendano ad avere degli effetti collaterali, differenti a seconda del trattamento, che in molti pazienti migliorano lentamente nel tempo, mentre in altri casi possono essere a lungo termine. Per questo, in certe situazioni può essere utile un percorso riabilitativo, ad esempio di logopedia, per riprendere al meglio la deglutizione e la fonazione.
Come prevenire i tumori testa-collo
Considerati i fattori di rischio, per ridurre la possibilità di ammalarsi gli esperti suggeriscono di:
- non fumare e non fare abuso di alcol;
- seguire uno stile di vita salutare;
- adottare un’alimentazione sana, con buone quantità di frutta e verdura;
- curare l’igiene orale;
- prestare attenzione a virus come Epstein Barr e HPV.
A proposito di HPV, ricordiamo che esiste un vaccino contro questo virus, che in Italia viene offerto gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi sotto i 12 anni, prima dunque che diventino sessualmente attivi esponendosi al contagio. Grazie a questo vaccino, secondo uno studio condotto dalla Johns Hopkins University di Baltimora, entro il 2045 negli Stati Uniti l’incidenza di tumori all’orofaringe dovrebbe ridursi del 48,1% negli uomini tra i 36 e i 45 anni, e del 42,5% nelle donne nella stessa fascia d’età. Sempre secondo queste previsioni, per la fascia d’età 46-55 anni l’incidenza diminuirà del 9% negli uomini e del 22,6% nelle donne.
Conoscere come si manifestano i tumori testa-collo e quali sono i fattori di rischio è quindi fondamentale ai fini di prevenzione e di diagnosi precoce: avere maggiore consapevolezza di determinate patologie e dell’importanza di rivolgersi al medico in caso di sintomi sospetti è un aspetto cruciale per proteggersi.
In generale, inoltre, per tenere monitorata la propria salute non bisogna sottovalutare l’importanza di sottoporsi a regolari controlli che permettano di diagnosticare per tempo eventuali problemi o di evitarli. In quest’ottica, può essere molto utile sottoscrivere una polizza come UniSalute 360°, assicurazione sanitaria personalizzabile secondo le proprie esigenze, che prevede vari pacchetti specifici dedicati a oncologia, grandi interventi e anche odontoiatria. Grazie a questa soluzione sarà possibile accedere a prestazioni gratuite oppure a tariffe agevolate rispetto a quelle di mercato.
Fonti:
esmo.org
cancer.gov
fondazioneveronesi.it
ieo.it
humanitas.it
snlg.iss.it
airc.it
Immagine in evidenza di andresr/gettyimages.it
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