Il benessere nello scenario urbano
Sebbene il nostro organismo si sia gradualmente adattato ai mutamenti biologici che hanno interessato la nostra vita nel corso delle epoche storiche, da decenni la ricerca pone l’accento sui pericoli di un’esposizione continua all’azione di elementi inquinanti di cui l’aria, il suolo e l’acqua sono ormai saturi. Da molto tempo, quindi, siamo consapevoli di quanto vivere in un’area metropolitana sia una potenziale fonte di malessere per adulti e bambini; ma conosciamo davvero le conseguenze dell’inquinamento ambientale sulla nostra salute?
Inquinamento atmosferico…
Secondo un recente rapporto del Ministero della Salute, la qualità dell’aria nei centri urbani è compromessa al punto da rappresentare un rischio per alcune funzionalità vitali, tra cui quella metabolica e quella respiratoria. Tra gli agenti nocivi presenti nella nostra atmosfera, preoccupano particolarmente le concentrazioni elevate di:
- monossido di carbonio
- piombo
- biossido di azoto
Come sappiamo, si tratta di elementi e composti chimici derivanti per lo più dalle attività umane; la loro presenza è connessa in diversa misura alla produzione industriale, all’utilizzo di fertilizzanti e al traffico veicolare. Tali attività, del resto, non si limitano a compromettere la qualità della nostra aria: producendo un eccesso di luminosità e, troppo spesso, di frastuono, esse contribuiscono di fatto ad aumentare l’inquinamento acustico e quello luminoso, con un impatto alquanto negativo sulle nostre condizioni di salute.
Se quindi definiamo inquinamento ambientale il complesso di tutte le alterazioni organiche proprie dell’ambiente che ci ospita, possiamo dedurre come gli effetti di tale inquinamento comportino conseguenze nocive in molti ambiti della nostra esistenza. La maggior parte di tali alterazioni, infatti, avviene nella troposfera, cioè nello strato atmosferico che ospita la vita sulla terra; gli agenti inquinanti, nel tempo, hanno causato soprattutto:
- un notevole impoverimento del suolo, dovuto alla deforestazione e all’agricoltura intensiva;
- il costante peggioramento della qualità dell’acqua, principalmente causato dagli scarichi industriali;
- la progressiva contaminazione dell’aria, data dalla presenza di polveri sottili e particolato presente nello smog.
Già nel 2013 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro stabiliva che tali fattori sono all’origine di una serie di patologie infettive, respiratorie, cardiovascolari e tumorali. In particolare, sono in parte attribuibili all’inquinamento atmosferico alcuni carcinomi al polmone; anche la bronchite risulta accanirsi maggiormente nei soggetti esposti ad agenti inquinanti. A livello organico, l’inquinamento pregiudica poi l’azione degli antiossidanti contro i radicali liberi, predisponendo a uno stato di stress ossidativo e di relativo affaticamento mentale e muscolare.
… e i fattori di rischio tra le pareti domestiche
Che dire dei luoghi in cui viviamo, studiamo e lavoriamo? Purtroppo, il problema della contaminazione dell’aria riguarda anche gli ambienti chiusi: sebbene più protette dallo smog, secondo il Ministero della Salute le nostre case possono comunque presentare caratteristiche atmosferiche insalubri, soprattutto nei casi in cui manchi:
- un regolare ricircolo interno dell’aria;
- una manutenzione adeguata degli impianti di riscaldamento;
- un utilizzo intelligente e parsimonioso dei prodotti chimici.
Anche in questo caso, le malattie di natura respiratoria sono quelle maggiormente diffuse tra chi vive o lavora in condizioni poco salutari. In particolare, una concentrazione elevata di monossido di carbonio è all’origine di disturbi come asma bronchiale, tosse secca e dolore da costrizione toracica.
Misure ad hoc per preservare la nostra salute
Cosa fare, dunque, nel caso di una sospetta patologia connessa con l’inquinamento ambientale? Che si tratti un’infezione batterica, di un’allergia o di una disfunzione respiratoria, se il nostro medico ci ha proposto uno o più approfondimenti diagnostici, anche oncologici, possiamo scegliere di affidarci a una struttura convenzionata UniSalute per ottenere in tempi brevi tutta l’assistenza di cui abbiamo bisogno.
Grazie infatti a una proposta assicurativa erogata su base locale, i piani individuali di UniSalute ci consentono di accedere a prestazioni farmacologiche e riabilitative sia in ospedale che a casa e, in caso di ricovero, di essere seguiti a domicilio fino a 120 giorni dopo le dimissioni.
Ognuno dei nostri lettori ha a cuore la propria salute e dedica piccole o grandi cure all’ambiente in cui vive. In che modo vi prendete cura del vostro?
SITOGRAFIA:
– salute.gov.it
– airc.it
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