Infarto Donne

Infarto nelle donne: sintomi e fattori di rischio

Quando si parla di malattie cardiovascolari ischemiche (MCI) la percezione generale, almeno in Occidente, è che riguardino principalmente gli uomini. Non è così. In Occidente l’incidenza dell’infarto nelle donne a seguito di tali patologie, è più alta di quella che interessa il sesso opposto. Secondo gli studi 2016 delle Società europea e americana di cardiologia, infatti, le MCI sono responsabili della morte di circa il 42% degli uomini e del 51% della popolazione femminile, nei due continenti.
Molto più, ad esempio, del più temuto cancro al seno, che provoca la morte nel 3% delle donne.

L’origine di questa falsa credenza è da ricercare in fattori di diversa natura che riguardano il riconoscimento di alcuni sintomi e la minor valutazione generale della loro comparsa, rispetto a quanto avviene per gli uomini. Anche in questo caso, come per altre patologie tipicamente femminili (ad esempio il Papilloma Virus, di cui abbiamo già parlato), la parola d’ordine deve essere prevenzione. Questo vale ancora di più in caso di familiarità di malattie cardiovascolari ischemiche.

Vediamo cosa è importante sapere su questo delicato tema, dal punto di vista anatomico-funzionale.

Il ruolo degli estrogeni

Estrogeni

Malgrado le donne siano maggiormente colpite da infarto miocardico, a causa della maggiore incidenza delle malattie cardiovascolari ischemiche (MCI), spesso si tende a sottovalutare questo rischio perché si pensa che siano protette dagli estrogeni, i principali ormoni femminili.

Purtroppo questo fraintendimento è diffuso anche tra i medici. Il ruolo e i benefici di questi ormoni sono molteplici, dallo sviluppo alla riproduzione, fino alle funzioni cerebrali e alla sintesi epatica, ma per quanto riguarda l’insorgenza di complicazione cardiovascolari, in realtà, non proteggono totalmente, ma più probabilmente ne allontanano soltanto la comparsa di circa dieci anni.

Questo determina una scarsa attenzione nella valutazione e nel trattamento dei fattori di rischio della donna, con importanti conseguenze in termini di insorgenza di attacco ischemico cardiaco, insufficienza cardiaca e morte cardiaca improvvisa, soprattutto dopo la menopausa, quando la protezione degli estrogeni si affievolisce.

Sintomi dell’ictus e dell’infarto nelle donne

Sintomi infarto donne

A volerla dire con una battuta, le donne sono difficili da comprendere, anche quando stanno male. A differenza degli uomini, infatti, nelle donne non sempre si verifica il tipico dolore anteriore al torace.
Spesso i sintomi di un infarto nelle donne possono essere:

  • nausea/vomito

  • mancanza di respiro

  • dolore alla mandibola

  • affaticamento

  • palpitazioni

  • sincope (svenimento) o arresto cardiaco

Gli stessi sintomi potrebbero tuttavia essere indice di un imminente ictus, che può manifestarsi anche tramite:

  • improvviso intorpidimento o debolezza del viso, del braccio e / o della gamba

  • senso di confusione improvvisa

  • problemi alla vista

  • vertigini o mal di testa improvvisi e gravi.

Quando si manifestano questi episodi, è fondamentale agire tempestivamente, richiedendo l’intervento del 118.

Effetti, cure e fattori di rischio

Fattori rischio infarto

Gli effetti della malattia cardiovascolare sono più gravi nella donna che nell’uomo. I soggetti di sesso femminile, infatti, in seguito a infarto o ictus, hanno maggiori probabilità di rimanere gravemente disabili.

Le cure in seguito a tali malattie prevedono farmaci anticoagulanti o trombolitici e, soprattutto, la messa in sede di un “impianto di stent” in caso d’infarto, per ripristinare l’apertura delle arterie. Tuttavia, nonostante i risultati di tali terapie siano solitamente molto positivi, la loro efficacia è maggiore entro le 3-6 ore dall’inizio dei sintomi e i casi di studio dimostrano che le donne sono molto meno propense a farsi ricoverare subito, rispetto agli uomini.

Inoltre, per molti farmaci comprovati per gli uomini, manca un’adeguata sperimentazione sulle pazienti donne; per cui l’efficacia e la sicurezza di tali trattamenti sul sesso femminile sono, purtroppo, ancora poco conosciuti e c’è bisogno di colmare al più presto questa mancanza.

Certamente uno stile di vita sano, basato su un’alimentazione equilibrata, soprattutto attraverso una dieta mirata, contribuisce a tenere sotto controllo i fattori di rischio, sia in fase di prevenzione, sia come cura di malattie cardiovascolari.
In particolare, per le malattie coronariche ischemiche e l’infarto nelle donne incidono alcuni fattori, quali:

  • ipertensione

  • diabete mellito

  • fumo di sigaretta, in particolare associato all’assunzione di contraccettivi orali

  • obesità addominale

  • ipercolesterolemia/ basse Hdl

  • scarsa attività fisica

  • depressione

Infarto e ictus nelle donne: l’importanza della prevenzione

Prevenzione infarto nelle donne

Rispetto agli uomini, spesso le donne conoscono meno bene o sottovalutano l’importanza degli screening diagnostici. La prevenzione, unita ad uno stile di vita sano, in modo da tenere sotto controllo la glicemia, il peso corporeo e il colesterolo, è fondamentale in particolar modo per le donne che presentano familiarità alle malattie cardiovascolari ischemiche, responsabili di infarti e ictus.

Per monitorare la salute del proprio cuore è bene sottoporsi ad esami periodici per colesterolo HDL, colesterolo totale, glicemia e trigliceridi. Un supporto, anche molto vantaggioso, ci viene offerto da alcune proposte della sanità integrativa, come Protezione Famiglia che comprende alcuni accertamenti cardiologici specifici, oltre all’elaborazione di programmi di attività e dieta personalizzati.

Le malattie cardiovascolari ischemiche e le loro principali conseguenze, l’ictus e l’infarto nelle donne, quindi, non vanno sottovalutate e richiedono collaborazione e una presa in carico congiunta da parte di pazienti a rischio e medici.

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