Come affrontare le coliche addominali

Le coliche addominali sono un disturbo comune che può colpire persone di tutte le età, dai neonati agli adulti. Questo dolore acuto e improvviso, spesso descritto con sintomi come crampi, spasmi o contrazioni, è estremamente fastidioso e, in alcuni casi, può indicare una condizione medica sottostante che richiede attenzione.
In questo articolo esploreremo cosa sono le coliche addominali, come si manifestano, quali sono i fattori di rischio e, soprattutto, come affrontarle e prevenirle.

Che cosa sono le coliche addominali e perché si sviluppano

Le coliche addominali, che possono colpire sia i bambini che gli adulti, si manifestano con dolori spasmodici nell’intestino che possono insorgere improvvisamente o aumentare gradualmente in intensità. Di solito, si tratta di episodi isolati, che tendono a risolversi entro poche ore o giorni. Tuttavia, in alcuni casi, questo disturbo si manifesta in modo ricorrente e può essere associato a diversi fattori, alcuni dei quali potenzialmente gravi per la salute individuale. 

Le cause di questo fastidio sono infatti varie e tra le ragioni più comuni ci sono: 

  • la sindrome del colon irritabile, una condizione caratterizzata da dolore addominale e da un netto cambiamento nella normale routine di evacuazione; 
  • la colite spastica, un disturbo funzionale – cioè non è associato a anomalie o infiammazioni evidenti – dell’intestino che provoca dolore addominale e diarrea o stitichezza; 
  • l’ostruzione intestinale, un fastidio che ostruisce il normale passaggio del contenuto dell’intestino; 
  • il morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell’intestino; 
  • la colite ulcerosa, una patologia infiammatoria che colpisce il rivestimento interno del colon e del retto. A differenziarla dalla spastica è proprio la presenza di un’infiammazione, che colpisce la parete intestinale;  
  • le ernie della parete, che possono causare dolore quando l’intestino o il tessuto adiposo si sposta attraverso un’apertura nella parete muscolare addominale.

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Fattori di rischio delle coliche addominali

I fattori di rischio per le coliche addominali variano a seconda della causa sottostante. I più comuni includono l’assunzione di grandi quantità di cibo, in particolare se ricco di grassi o spezie, che può sovraccaricare il sistema digestivo e provocare spasmi intestinali. 

L’uso di farmaci come i purganti, che stressano i muscoli dell’intestino, è un altro fattore di rischio. Questi medicinali, infatti, alterano l’equilibrio naturale del tratto gastrointestinale, portando potenzialmente a contrazioni muscolari dolorose.

Anche l’esposizione al freddo intenso sulla zona addominale è una possibile causa di coliche addominali. Le temperature basse possono infatti portare alla contrazione dei muscoli dell’addome, con spasmi dolorosi. 

Inoltre condizioni di salute pregresse correlate al potenziale insorgere di contrazioni e dolori addominali, come le cisti ovariche e le infezioni alle vie urinarie o al tratto gastrointestinale, sono spesso le cause di questo fastidio. 

Anche la gravidanza, durante la quale l’aumento del livello di determinati ormoni – come il progesterone o gli estrogeni – porta a un rilassamento dei muscoli dell’intestino, può giocare un ruolo nella manifestazione di spasmi e dolori. 

Altri fattori di rischio possono includere l’età avanzata – poiché il sistema digestivo tende a rallentare con l’età aumentando la probabilità di coliche addominali –, e l’uso di alcol e tabacco, noti per provocare potenziali irritazioni all’intestino. Anche l’obesità può aggiungere pressione sull’addome e contribuire quindi a problemi digestivi. Infine, una storia familiare di malattie gastrointestinali è solitamente correlata a un aumentato rischio di questo tipo di coliche, poiché si tratta di condizioni con una componente genetica.

Sintomi delle coliche addominali

Il sintomo fondamentale di questo genere di fastidio è il dolore addominale: questo può essere localizzato o diffuso nell’addome inferiore, come anche variare in intensità e durata, passando dall’essere costante all’intermittenza. Altri sintomi includono l’indurimento della parete addominale, il gonfiore, un’eccessiva sudorazione, febbre e diarrea – spesso in presenza di un’infezione, come una gastroenterite virale o di origine batterica –, e il meteorismo. In alcuni casi, il dolore può essere accompagnato da nausea e vomito, ed essere seguito da periodi di quiete.

Cosa fare in caso di colica addominale

In caso di sospetta colica addominale, è preferibile rivolgersi immediatamente al proprio medico di fiducia, per ricevere indicazioni adatte alle specifiche necessità. Fatta questa importante premessa, ci sono diverse misure che possono essere adottate per gestire il dolore e prevenire ulteriori complicazioni. 

Fin da subito, è consigliabile sdraiarsi a pancia in su e applicare una borsa di acqua calda sull’addome: il calore aiuta a rilassare i muscoli e a ridurre i crampi.

Durante un episodio di colica, è importante evitare di consumare grandi quantità d’acqua (berla in piccoli sorsi distanziati tra loro aiuta a invece a mantenere un’adeguata idratazione, soprattutto in caso di diarrea), cibo, caffeina e altre sostanze irritanti: questi infatti potrebbero sottoporre l’intestino a ulteriore stress, aggravare i sintomi e aumentare il disagio. 

Le coliche addominali possono però essere un segno di una condizione medica più grave, come l’occlusione intestinale o l’appendicite, che richiedono un trattamento medico immediato. Se i sintomi includono febbre, vomito e sangue nelle feci, è fondamentale cercare assistenza medica immediata.

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Prevenzione delle coliche addominali

La prevenzione delle coliche addominali si basa su uno stile di vita sano e su alcune modifiche allo stile di vita. Il primo è sicuramente un’alimentazione leggera ed equilibrata, povera di grassi, soprattutto quelli di origine animale. Consumare pasti regolari e bilanciati aiuta infatti a mantenere un funzionamento corretto dell’intestino e a prevenire problematiche legate ai crampi addominali.

Anche l’esercizio fisico gioca un ruolo di rilievo nel mantenimento di un intestino sano, riducendo il rischio di coliche. Inoltre, bere acqua oligominerale, ossia con pochi minerali disciolti, supporta l’idratazione e previene la stitichezza, che contribuisce alla formazione di coliche addominali.

La gestione dello stress è un altro aspetto fondamentale della prevenzione di questo disturbo. Uno stato di tensione eccessiva può influenzare la regolarità dell’intestino e degli organi legati alla sua efficienza. Tecniche di rilassamento, come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda, concorrono a ridurre lo stress e a migliorare il benessere di questo importante organo. 

Infine, è importante anche evitare l’uso eccessivo di farmaci che potrebbero provocare irritazione all’intestino, come gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) e alcuni antibiotici, come l’amoxicillina, la ciprofloxacina o la clindamicina. Se l’uso di questi medicinali è comunque necessario, è consigliabile discuterne con un medico per capire come minimizzare i rischi. 

 

Le coliche addominali sono un disturbo doloroso e scomodo, che potrebbe richiedere alcuni giorni di riposo o persino un ricovero ospedaliero. Per i lavoratori, autonomi o dipendenti che siano, assentarsi dal lavoro per qualche giorno può rappresentare una difficoltà, anche dal punto di vista economico. In questo senso, la polizza UniSalute Ricovero rappresenta la soluzione ideale per coloro che desiderano essere preparati per affrontare le spese necessarie in caso di ricovero ospedaliero.

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Fonti: 

humanitas.it

healthy.thewom.it

pazienti.it


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