aterosclerosi

Aterosclerosi: come si manifesta, come si cura e come prevenirla

In Europa, secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, le malattie cardiovascolari e quelle cerebrovascolari rappresentano la principale causa di morte. Nel nostro Paese, le rilevazioni dell’ISTAT (aggiornate al 2017) confermano, purtroppo, questa tendenza: In Italia, infatti, i morti sono oltre 220mila. Mantenere il cuore in salute è, dunque, una priorità, ma altrettanto importante è prevenire l’insorgenza di patologie anche in tutto l’apparato cardiovascolare, che consente il corretto approvvigionamento delle cellule.

I rischi non sono rappresentati soltanto da ictus o infarto, ma anche dall’aterosclerosi,  che per lungo tempo si presenta come asintomatica. Proprio per questo motivo, è necessario consultarsi prontamente con uno specialista nel momento in cui compaiono i primi segnali, per evitare che le funzionalità delle arterie interessate siano totalmente compromesse.

La prevenzione, fortunatamente, gioca un ruolo fondamentale. Vediamo, dunque, in cosa consiste l’aterosclerosi, i sintomi e le strategie di prevenzione di questa condizione così insidiosa.

Aterosclerosi o arteriosclerosi?

“Aterosclerosi” e “arteriosclerosi” sono spesso usati, erroneamente, come sinonimi. Arteriosclerosi significa “indurimento dell’arteria” ed è il termine generico che indica malattie e condizioni nelle quali le pareti dei vasi arteriosi si ispessiscono e perdono elasticità. In questa categoria rientrano:

  • l’aterosclerosi
  • l’arteriolosclerosi
  • l’arteriolosclerosi di Mönckeberg.

Vediamo più in dettaglio di che si tratta.

Che cos’è l’aterosclerosi

L’aterosclerosi è la più frequente delle tre tipologie. Non è considerata una patologia, ma piuttosto un’alterazione generalizzata delle pareti arteriose dovuta all’accumulo di diverse sostanze, soprattutto colesterolo. La formazione di placche sulle pareti interne delle arterie di medie e grandi dimensioni avviene gradualmente: all’inizio, il vaso si irrigidisce, poi si ostruisce sempre di più, rendendo difficile, se non impossibile, il passaggio del sangue. Le placche aterosclerotiche, dette anche ateromi, sono costituite da lipidi (tra cui il colesterolo), a cui si uniscono anche sostanze fibrose e cellule connettivali, che portano alla progressiva “stabilizzazione” della placca.

ateroslcerosi cause

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L’arteriolosclerosi e l’arteriolosclerosi di Mönckeberg

L’arteriolosclerosi è l’indurimento e ispessimento delle arteriole, le piccole arterie che irrorano alcuni organi, come i reni, spesso coinvolti in questa condizione che colpisce soprattutto persone che soffrono di pressione arteriosa alta o di diabete.

L’arteriolosclerosi di Mönckeberg è dovuta invece all’accumulo di calcio sulle pareti delle arterie di piccolo e medio calibro, che si irrigidiscono. Colpisce soprattutto uomini e donne con più di 50 anni e non è pericolosa come le altre due tipologie, poiché l’arteria in questo non subisce un restringimento.

Aterosclerosi: quali sono i sintomi iniziali?

Spesso, quando l’arteria si restringe gradualmente, l’aterosclerosi non mostra sintomi nella fase iniziale, soprattutto negli uomini, che sono tendenzialmente più a rischio rispetto alle donne. Molti dipende, inoltre, dalla sede dell’arteria interessata.

Quando il vaso si è ristretto di più del 70%, il flusso sanguigno è notevolmente ridotto e i tessuti iniziano a ricevere meno ossigeno di quello necessario. Possono insorgere, quindi:

  • crampi agli arti inferiori quando si cammina; 
  • dolore toracico durante gli sforzi (angina pectoris), dovuto al fatto che il cuore non viene ossigenato a sufficienza;
  • insufficienza renale, se il vaso irrora i reni;
  • ipertensione arteriosa.

Sintomi dovuti al blocco di un’arteria

Durante la fase silente, le condizioni delle arterie si aggravano progressivamente, arrivando a compromettersi in modo più o meno grave. Pertanto, quando compaiono i primi segnali visibili, il rischio di complicanze è già molto alto: l’arteria può infatti bloccarsi del tutto, un evento che può verificarsi anche senza alcuna avvisaglia. Anche in questo caso, a seconda della posizione del vaso in cui avviene l’ostruzione, può esserci:

  • ictus, se l’arteria porta sangue al cervello; uno dei sintomi più tipici è la difficoltà di parola;
  • infarto, se coinvolge le coronarie; compaiono, quindi, dolore toracico e intorpidimento al braccio sinistro;
  • cancrena alle dita dei piedi, al piede o alla gamba, se il vaso ostruito è situato negli arti inferiori e non si interviene per risolvere l’ostruzione.
aterosclerosi sintomi

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Cause dell’aterosclerosi e fattori di rischio

Non sono state ancora state individuate tutte le cause specifiche dell’aterosclerosi e gli studi per identificarle e comprenderle proseguono. È ormai scientificamente provato, però, che esistono alcuni fattori di rischio dai quali dipende l’insorgenza di questa condizione. Quelli non modificabili sono l’età, il sesso (l’aterosclerosi si manifesta in particolare negli uomini sopra i 50 anni) e la predisposizione familiare. L’attenzione dei medici è concentrata però soprattutto su quelli modificabili, che sono:

  • abitudine al fumo
  • ipercolesterolemia
  • ipertensione arteriosa
  • diabete
  • scarsa attività fisica
  • obesità
  • dieta povera di frutta e verdura.

Intervenendo sullo stile di vita è quindi possibile fare prevenzione e ridurre il rischio di sviluppare placche aterosclerotiche sulle pareti delle arterie.

Come si cura l’aterosclerosi? L’imperativo della prevenzione

Per evitare le complicanze più gravi dell’aterosclerosi è necessario controllare i fattori di rischio modificabili, quindi agire sui livelli di colesterolo nel sangue, la glicemia, la pressione e tutto ciò che riguarda l’alimentazione e lo stile di vita.

Un regime alimentare ipocalorico è spesso suggerito anche come vera e propria terapia contro l’aterosclerosi. Un motivo in più per prestare attenzione al peso forma già in ottica preventiva: tra le conseguenze patologiche di obesità e sovrappeso ci sono spesso ipertensione e ipercolesterolemia che, come abbiamo accennato, sono due tra i fattori di rischio per l’aterosclerosi.

Sport anziani

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Non meno importante è praticare attività fisica in modo costante, per almeno 30 minuti ogni giorno. Il consiglio degli esperti è di partire anche con piccoli cambiamenti quotidiani come scegliere di andare al lavoro a piedi oppure in bicicletta, preferire le scale all’ascensore o dedicarsi ad un’attività motoria che piace. Anche scegliere uno “sport per pigri” è un passo deciso a tutela della propria salute.

Infine, si suggerisce di astenersi dal fumo che, contribuisce all’irrigidimento delle arterie, e di non sottovalutare lo stress, poiché le tensioni anche psicologiche hanno un impatto sulla salute del corpo e, in particolare, dei vasi sanguigni.

Sottoporsi a periodici esami del sangue è inoltre fondamentale in un’ottica di prevenzione di questa e di molte altre condizioni e patologie che possono minare la salute. L’aterosclerosi, come abbiamo visto, è spesso asintomatica, ma attraverso le analisi è possibile monitorare i livelli di colesterolo nel sangue e individuare per tempo i primissimi segnali di un problema alle arterie. I controlli diventano ancora più indispensabili per chi si trova già in una condizione di rischio: utile per tutti, ma soprattutto per chi è già soggetto a malattie cardiovascolari, è la polizza assicurativa Protezione Famiglia di UniSalute. Prevede, infatti, un programma di prevenzione della sindrome metabolica a 360°, dagli esami del sangue ad un piano alimentare personalizzato. Include, inoltre, una visita cardiologica gratuita all’anno e alcuni esami specialistici, come l’elettrocardiogramma da sforzo o l’ecodoppler tronchi sovraortici, impiegato proprio per prevenire gli ictus. Avevate mai valutato questa opzione?

 

Articolo scritto con la collaborazione di Angela Caporale

 

Fonti:

FondazioneVeronesi.it
msdmanuals.com
Slide realizzate per la Lega Friulana per il Cuore dal dott. Diego Vanuzzo Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine

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