Andare in bici fa bene? 5 motivi per pedalare
La bici è un mezzo di trasporto che piace sempre di più agli italiani, che da qualche anno, sempre più spesso, la scelgono anche per le vacanze: un sondaggio condotto da Osservatorio Linear dei Servizi, infatti, ci svela che un italiano su tre nell’estate 2014 ha dichiarato l’intenzione di voler fare una vacanza in bicicletta, anche in famiglia.
Avvicinare i bambini alla “due ruote” è un’ottima scelta perché rappresenta un investimento di salute per il loro futuro, ovviamente senza trascurare i giusti accorgimenti di sicurezza. Vediamo, allora, quali sono i 5 buoni motivi per cui andare in bici fa bene:
- Protegge il cuore
Pedalare aiuta ad allenare il muscolo cardiaco, lo mantiene più forte e lo abitua a resistere alla fatica. Non solo, andare in bicicletta fa bene a tutto il sistema cardiovascolare, perché migliora la circolazione negli arti inferiori ed evita l’insorgere di gonfiore alle gambe. - Migliora la muscolatura
Anche senza essere un ciclista di professione, andare in bici fa bene alla muscolatura in quanto migliora la tonicità di glutei, polpacci e muscoli lombari della colonna vertebrale. - Aiuta a dimagrire
Trattandosi di un’attività aerobica è indicata per chi vuole perdere i chili di troppo, in particolare per le donne in menopausa che devono stare attente al peso. Un’ora di bicicletta, infatti, aiuta a bruciare fino a 500 calorie ed è consigliata anche nell’home fitness, dove viene sostituita con la cyclette. - Preserva le articolazioni
A differenza della corsa, ad esempio, il ciclismo non sollecita ginocchia, femore e caviglie poiché il 50% del peso corporeo viene scaricato sui glutei e sulla sella. - Allena la resistenza
I ciclisti hanno maggior energia e resistenza fisica perché sono allenati alla fatica e devono rapportarsi con attrito, forza di gravità e resistenza indotta dall’aria.
Ecco perché se è vero che andare in bici fa bene, non bisogna mai dimenticare che si tratta di uno sport di resistenza, per cui sono importanti l’allenamento, la gradualità e l’attenzione ad alcuni accorgimenti che possono migliorare la nostra esperienza su “due ruote”. Vediamo insieme quali sono i consigli per chi non pratica la bicicletta come sport, ma vuole usarla anche quotidianamente per spostarsi in modo confortevole.
Andare in bici fa bene, ma che fatica!
Quante volte lo abbiamo pensato! Eppure non è sempre detto che la parola ciclismo sia sinonimo di sofferenza e sudore. Certo, i professionisti o gli amanti della mountain bike sanno cosa voglia dire pedalare per giornate intere, su qualsiasi terreno e con ogni condizione meteorologica, tuttavia, esistono tantissimi cicloamatori, dilettanti o che pedalano solo per spostarsi in città, per i quali può essere utile conoscere alcuni suggerimenti per diminuire la fatica e migliorare il funzionamento della bicicletta. Per iniziare, è bene sapere a quale sforzo siamo sottoposti quando andiamo in bicicletta.
A quale tipo di sforzi ci sottopone la bici?
Pedalare è un movimento ripetitivo che richiede sforzi di natura differente: la fatica muscolare, più facilmente riconoscibile, quella sensoriale, ovvero l’affaticamento del cervello che deve gestire molteplici impulsi per far lavorare occhi, udito e muscoli e, infine, la fatica cardiorespiratoria, poiché aumenta il battito, la pressione sanguigna e il consumo di ossigeno. Per non rinunciare alla bici e ai suoi molteplici benefici, vi consigliamo alcuni “trucchetti” che ci aiuteranno a contrastare l’affaticamento e resistere allo sforzo fisico.
Come andare in bici senza (troppa) fatica
Abbiamo visto che andare in bici fa bene al nostro organismo, tuttavia anche se non la si sceglie come sport agonistico, è bene fare attenzione ad alcuni accorgimenti che possono migliorare il nostro comfort e tutelare anche la salute, senza sollecitare inutilmente la schiena e rinunciando a sforzi eccessivi. Per andare in bici senza troppa fatica gli aspetti da considerare coinvolgono la manutenzione della bicicletta, la guida e lo stato psico-fisico:
Mezzo meccanico
- scegliere un telaio della propria taglia per non disperdere energie
- scegliere i pneumatici adatti al tipo di terreno in modo da ottenere la giusta aderenza
- controllare la pressione delle ruote
- curare la lubrificazione delle componenti in metallo per diminuire gli attriti
Stile di guida
- pedalare agilmente, mantenendo le 90-100 pedalate al minuto anche su strada, in modo da gestire meglio l’energia, non affaticare le gambe ed essere reattivi su frenate e ripartenze
- evitare i fuorisella
- non appesantirsi con zaini sulle spalle
Efficienza organica
- migliorare la flessibilità facendo 10 minuti di yoga, pilates o stretching al giorno
- idratarsi bevendo acqua, non solo quando fa caldo
- non andare in bici con lo stomaco troppo pieno. Sapere cosa mangiare prima di fare sport è importante poiché la digestione lenta ruba energie al fisico.
Pedalare nel modo corretto, con i giusti accorgimenti è importante, quanto l’allenamento, per diminuire il rischio di infortuni e soprattutto per non rinunciare ad un mezzo di trasporto divertente, i cui benefici sono conosciuti e alla portata di tutti. È davvero così? Sì, vediamo di sfatare alcune false credenze sul ciclismo.
Andare in bici non fa bene? Alcuni falsi miti
In generale, anche se si sceglie la “due ruote” come semplice mezzo di trasporto, è buona regola ascoltare le proprie esigenze, calibrare lo sforzo in base all’età e alla condizione fisica e rivolgersi al proprio medico di fiducia. Possiamo dire che la bicicletta non è tra gli sport consigliati in gravidanza, ma per il resto andare in bici fa bene praticamente sempre, anche come sport per i bambini e perfino agli uomini, nonostante persistano alcuni falsi miti a riguardo.
Rispetto a quanto si crede, infatti, non esiste correlazione tra ciclismo e l’insorgenza di problemi alla prostata. Uno studio londinese nel 2014 ha chiarito bene questo aspetto specificando che non c’è rapporto tra la sella e la prostata: semplicemente, i ciclisti sono soggetti a maggiori controlli e sono più attenti alla prevenzione, quindi scoprono più frequentemente degli altri anche i problemi di prostata, riuscendo in molti casi a intervenire in tempo. Diverso è il discorso per chi soffre già di problemi di prostata, per cui la bicicletta può essere usata solo seguendo specifici accorgimenti, per i quali è bene consultare un medico.
Non è tutto. Addirittura, andare in bicicletta risulta utile per chi ha avuto un infarto, oltre, naturalmente alla terapia e a sani stili di vita, in particolare rinunciando al fumo e attenendosi ad una dieta post-infarto. L’uso della bicicletta, infatti, sotto controllo medico e a bassa intensità, può migliorare il sistema cardiocircolatorio, con benefici per il cuore, per il peso, per il colesterolo, per l’ossigenazione e anche per l’umore. A patto di non esagerare, fare controlli periodici e procedere gradualmente!
Controindicazioni
Dunque, non ci sono particolari controindicazioni nell’andare in bici. Tuttavia, le accortezze che abbiamo visto riguardo al mezzo meccanico risultano particolarmente importanti anche per scongiurare fastidiosi disturbi, in particolare il mal di schiena. Tra le cause di un’infiammazione lombo-sacrale che può colpire i ciclisti, infatti, troviamo:
- bicicletta di taglia diversa dalla propria (funzionano come le taglie dei vestiti)
- errori nella regolazione delle misure della bicicletta
- stile di guida errato
Anche la mancanza di gradualità e uno scarso allenamento possono contribuire a sviluppare dolori e infortuni, che compromettono il benessere dell’andare in bici.
Se inoltre ci si muove nel traffico cittadino, al rischio di infortuni si aggiunge quello degli incidenti. Il consiglio per i cicloamatori, quindi, è di pensare prima di tutto alla sicurezza e alla protezione: non dimenticate mai il casco e, ancor meglio, pensate ad una polizza che tuteli, garantendovi le terapie riabilitative di cui potreste avere bisogno.
Nessun commento