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Home Fitness: 5 cose da sapere prima di allenarsi a casa

Sono sempre più le persone che scelgono di allenarsi a casa, e i motivi sono facilmente intuibili: impegni lavorativi e familiari spesso ci lasciano davvero poco tempo per pensare ad un’attività sportiva costante, fuori dalle mura domestiche. Complice il risparmio economico, l’home fitness conquista gli appartamenti di molti italiani che non vogliono rinunciare alla forma fisica e ai benefici che un’attività costante regala alla salute.

Vediamo dunque, nel dettaglio, quali sono i vantaggi di questa scelta, e come bisogna prepararsi prima di darsi all’allenamento fai da te.

Perché allenarsi a casa?

Gli orari vincolanti di palestre e strutture sportive e i tempi impiegati per gli spostamenti sono spesso i fattori che spingono a mollare l’allenamento fisico. Se a ciò si aggiunge l’esigenza di solitudine che chi conduce una vita frenetica può avvertire, l’home fitness diventa per molti una soluzione efficace, che permette di mantenere l’esercizio fisico senza aggiungere ulteriori fattori di stress.

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E in effetti, mollare l’attività fisica per mancanza di tempo è un vero peccato, se consideriamo gli irrinunciabili benefici che regala alla nostra salute e alla qualità della nostra vita. Vediamoli insieme.

I benefici dell’attività fisica

Come ci spiega l’EUFIC (european food information council), se una corretta alimentazione ci aiuta a mantenere sano il nostro fisico, non dobbiamo mai trascurare i benefici del movimento. Sintetizzando, lo sport ci aiuta a:

  • Ridurre il rischio di obesità.
  • Ridurre il rischio di malattie cardiache e di diabete.
  • Mantenere in buono stato ossa e muscoli.
  • Migliorare il benessere psicologico.

Chi conduce una vita frenetica, dunque, non dovrebbe vedere il tempo dedicato dedicato a questa attività come una perdita di tempo o un ulteriore impegno, ma piuttosto riflettere sul fatto che la gestione dell’ansia, dello stress e la regolazione del sonno sono fattori essenziali per portare avanti le nostre attività quotidiane. Tutti buoni motivi per non rinunciare ad una periodica attività fisica.

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Allenarsi a casa: 5 cose da fare o sapere prima di cominciare

L’errore più comune su cui si incorre quando si decide di allenarsi in autonomia, è quello di improvvisarsi. Niente di più sbagliato: il pericolo di traumi e strappi muscolari infatti, è sempre dietro l’angolo. Per evitarlo è bene informarsi un po’, prima di cominciare.

1. A casa sì, ma con criterio

Acquistare libri, leggere articoli che ci informano sulle tecniche di allenamento più efficace è senz’altro una strada corretta, ma non dimentichiamoci mai che, a differenza di quanto accade in palestra, a casa non avremo nessun personal trainer che valuti il nostro stato fisico, consigliandoci gli esercizi più adatti alla nostra muscolatura e i movimenti da evitare.

Prima di cominciare è bene dunque chiedere una visita al nostro medico di fiducia per verificare il nostro stato di salute ed essere certi di poter praticare qualsiasi tipo si attività. A questo punto, potremo valutare quale tipologia di allenamento fa al caso nostro.

2. Dosare in maniera equilibrata il carico di lavoro

La frequenza e l’intensità del lavoro fisico vanno dosate bene, il rischio è altrimenti quello di andare incontro a traumi o dolori muscolari, come capita spesso a chi si allena in autonomia. E’ importante aumentare lo sforzo fisico in maniera graduale e rispettare le pause tra una serie e un’altra, facendo in modo che non siano né troppo lunghe né troppo brevi.

3. Perché non bisogna saltare riscaldamento e stretching

L’errore più comune è quello di passare alla fase del work-out, il cuore dell’allenamento, saltando riscaldamento e stretching.

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Eseguire correttamente il riscaldamento è importante perché ci prepara dal punto di vista psicofisico alla pratica sportiva, e ci aiuta a prevenire traumi, strappi e stiramenti. Durante questa fase infatti, i grandi gruppi muscolari si mettono in moto, avviene un innalzamento della temperatura corporea, del ritmo respiratorio e della frequenza cardiaca. Si ha inoltre una maggiore secrezione del liquido sinoviale all’interno delle capsule articolari, favorendo così la lubrificazione delle articolazioni stesse.

Questa fase dell’allenamento dovrebbe durare dai 5 agli 8 minuti, e si divide a sua volta in:

  • riscaldamento generale, come la corsa, la cyclette, il tapis roulant
  • il riscaldamento specifico, che viene svolto con esercizi simili a quelli della prestazione prevista dall’attività sportiva che stiamo praticando, lavorando quindi sui muscoli o sulle articolazioni legate all’attività che svolgeremo. Per chi pratica il bodybuilding, ed esempio, è consigliabile eseguire alcune ripetizioni con dei carichi leggeri, prima di sollevare pesi alla panca piana.

Anche la fase dello stretching è molto importante, e andrebbe praticata all’inizio e alla fine dell’allenamento, per un totale di almeno 10 minuti. Per stirare correttamente i muscoli è ben non eseguire gli esercizi in fretta, ma soffermarci con cura sui singoli movimenti: cercare una posizione con cui si avverte la sensazione dell’allungamento, senza che questo ci procuri dolore, e mantenendo la posizione per un tempo che oscilla dai 30 ai 60 secondi.

4. Attività aerobiche e tonificazione: meglio in giorni differenti

Chi oltre all’obiettivo di tonificare ha anche quello di dimagrire ha bisogno di dedicare 30-40 minuti del proprio programma di allenamento all’attività aerobica, ad esempio tramite cyclette, salto alla corda o corsa sul posto. Tuttavia, non dimentichiamo che per raggiungere i nostri obiettivi l’allenamento deve essere regolare, equilibrato, e che gli esercizi vanno seguiti correttamente. per questo è consigliabile dedicarsi al work out in giorni differenti da quelli in cui svolgiamo le attività aerobiche.

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5. I rischi dell’home fitness

Allenarsi a casa comporta tuttavia alcuni rischi: quello di effettuare dei movimenti in maniera scorretta, andando incontro a traumi e infortuni. Seguire i dovuti accorgimenti è certamente importante, ma potrebbe non essere sufficiente, soprattutto quando l’attività sporadica cede il passo ad un allenamento sempre più intenso. Sapere di poter contare su figure professionali competenti e su strutture sanitarie adatte a qualsiasi tipo di cura fisioterapica, senza andare incontro a spese folli, è una sicurezza tutt’altro che banale.

Per questo sono tante le persone che, praticando regolarmente un’attività sportiva, hanno deciso di sottoscrivere un’assicurazione infortuni che copra le spese di un’eventuale terapia fisioterapica. A conti fatti, il costo annuale di polizze assicurative di questo tipo equivale pressapoco a quello di una singola seduta specialistica; al contrario è difficile la portata delle spese mediche a cui potremmo andare incontro, nel caso in cui avessimo realmente bisogno di questo tipo di cure. Ci avevate mai pensato?

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