Tuttavia, molti sono i dubbi e le domande che si pongono, soprattutto, i genitori, che si chiedono se sia davvero utile sottoporre i più piccoli alla vaccinazione o se questo non li esponga a pericolosi effetti avversi. In questo articolo abbiamo quindi cercato di fare maggiore chiarezza sull’argomento, al fine di capire perché il vaccino contro il Covid-19 è importante anche per i bambini, qual è il suo livello di sicurezza e di efficacia.
Perché è importante vaccinare i bambini contro il SARS-CoV-2?
Sebbene, nella maggioranza dei casi, il Covid-19 abbia un decorso quasi totalmente asintomatico nei più piccoli, può determinare dei rischi anche per loro, seppur in misura minore in confronto agli adulti. Come si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, circa 6 bambini su 1000 vengono ricoverati in ospedale, in seguito all’infezione, e circa 1 su 7000 in terapia intensiva. Inoltre, a differenza del periodo iniziale della pandemia, il numero di casi nella fascia d’età 6-11 risulta in crescita, secondo i dati dell’ISS aggiornati al 1 dicembre 2021.
Come spiega l’ISS, bisogna poi tenere conto del possibile rischio – benché raro – di incorrere nella sindrome infiammatoria multisistemica, una patologia grave che colpisce più organi nello stesso momento e che può verificarsi anche nelle persone in cui il Covid-19 si manifesta in modo lieve. Per non parlare del Long Covid, altro pericolo da non sottovalutare, secondo gli esperti. Si tratta infatti di una condizione in cui i sintomi perdurano per diverso tempo dopo la guarigione dalla malattia, problematica su cui la comunità scientifica sta cercando di fare maggiormente luce. Il Long Covid può colpire anche i bambini causando, ad esempio:
- affaticamento
- cefalea
- scarsa concentrazione
- cambiamenti nel tono dell’umore.
Come si legge su Fondazione Veronesi, inoltre, ricordiamo che vaccinare i più piccoli consente di tenere maggiormente sotto controllo la circolazione del virus, fattore che permette di agire anche sugli effetti indiretti della pandemia, ad esempio le ripercussioni che ha sull’istruzione e sulla vita sociale dei bambini.
Qual è il vaccino contro il Covid-19 previsto per i bambini?
Con la circolare del 7 dicembre 2021, il Ministero della Salute ha esteso l’utilizzo del vaccino Comirnaty (BioNTech-Pfizer) anche alla fascia d’età dai 5 agli 11 anni, in seguito all’approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) giunta dopo quella dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).
Il vaccino destinato ai bambini presenta il medesimo principio attivo di quello somministrato ad adulti e adolescenti, ma ha un dosaggio differente (equivale a un terzo di quello usato nelle persone più grandi). L’inoculazione avviene sempre nella parte superiore del braccio e in 2 dosi, a distanza di 3 settimane l’una dall’altra.
Si tratta sempre di un vaccino a mRna, quindi, che fornisce alle cellule dell’organismo le informazioni utili per costruire la proteina Spike del Covid-19 (quella che il patogeno utilizza per agganciarsi alle cellule). In questo modo, una volta prodotta, la proteina viene riconosciuta dal sistema immunitario, che svilupperà anticorpi specifici capaci di far fronte al virus qualora la persona dovesse incontrarlo in futuro. L’mRna contenuto nel vaccino non resta nel corpo, ma si degrada dopo la vaccinazione, come spieghiamo nell’articolo dedicato alle fake news sui vaccini contro il Covid-19.
Il vaccino anti Covid-19 è sicuro ed efficace nei bambini?
Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, il vaccino si è dimostrato efficace nel diminuire di circa il 91% le possibilità di contrarre il Covid-19 nei bambini.
Rispetto al suo profilo di sicurezza, invece, specifica che il rischio di effetti avversi nelle persone più giovani è molto raro. Il vaccino è stato approvato, infatti, perché l’EMA ha calcolato un rapporto rischi-benefici positivo anche per questa fascia d’età.
L’ISS precisa, inoltre, che le informazioni sulla sicurezza sono frutto non solo della sperimentazione clinica – che ha coinvolto 3000 bambini – ma anche dei dati emersi dalle vaccinazioni che sono già state effettuate negli Stati Uniti su più di 3 milioni di persone tra i 5 e gli 11 anni. Rispondendo alle principali fake news diffuse sull’argomento, specifica anche che il vaccino non indebolisce il sistema immunitario dei più piccoli e che non ci sono studi che dimostrino che possa provocare processi infiammatori che causano cambiamenti nel sangue in questa fascia d’età.
Vaccino per il Covid nei bambini: quali sono gli effetti collaterali più frequenti?
Dopo la somministrazione del vaccino possono verificarsi alcuni effetti collaterali, come avviene per gli adulti. I più comuni prevedono gonfiore, dolore e arrossamento nella zona del braccio in cui è stata fatta l’inoculazione, ma anche sintomi come:
- stanchezza
- mal di testa
- dolori muscolari
- febbre
- nausea.
In genere, si tratta comunque di manifestazioni di carattere lieve, che tendono a scomparire entro 1 o 2 giorni.
Cosa sapere e cosa fare prima di sottoporre il bambino al vaccino anti SARS-CoV-2
Ci sono inoltre alcune informazioni che è bene sapere prima di sottoporre il piccolo alla vaccinazione anti SARS-Cov-2. In particolare, l’Istituto Superiore di Sanità consiglia di:
- spiegare in modo chiaro al bambino ciò che sta per fare;
- non somministrargli antidolorifici prima del vaccino nella speranza di prevenire possibili effetti collaterali;
- riportare al medico vaccinatore eventuali allergie di cui soffre il minore.
In ogni caso, prima di procedere, il personale sanitario porrà una serie di domande molto precise che servono a capire se sussistano eventuali controindicazioni per le quali la vaccinazione debba essere rimandata. Dopo l’inoculazione, inoltre, prima di lasciare il centro di vaccinazione, sarà necessario attendere circa 15-30 minuti, sotto l’osservazione dei sanitari, per verificare la comparsa di eventuali reazioni di tipo allergico.
Vaccino anti Covid: bisogna farlo in caso di precedente infezione di SARS-CoV-2?
Se il bambino ha avuto una precedente infezione di Covid-19, come spiega l’Ospedale Bambino Gesù è possibile:
- fare un’unica dose di vaccino, purché questa avvenga entro 6 mesi dal momento in cui è stata confermata l’infezione di SARS-CoV-2;
- fare due dosi di vaccino, se invece sono trascorsi più di 12 mesi dalla malattia.
Non è invece indicato sottoporsi a valutazione della quantità di anticorpi per decidere se effettuare o meno la vaccinazione. L’Ospedale ricorda anche che una terapia con plasma convalescente o anticorpi monoclonali richiede di attendere 90 giorni prima di eseguire il vaccino. In ogni caso, per qualsiasi dubbio o domanda relativi alla vaccinazione nei bambini – in modo particolare dopo una precedente infezione di Covid-19 o se sono state seguite particolari terapie – è bene rivolgersi al pediatra.
La vaccinazione contro il Covid-19 può essere fatta in concomitanza con altri vaccini?
La vaccinazione contro il Covid-19 può essere fatta in concomitanza (o a qualsiasi distanza di tempo) con altri vaccini inattivati (ad esempio quello contro l’influenza stagionale).
Per i vaccini vivi attenuati, invece, (come morbillo, rosolia, parotite, varicella), è bene mantenere una distanza di 14 giorni prima o dopo la somministrazione del vaccino contro il SARS-CoV-2.
Il vaccino per i bambini rappresenta dunque un’ulteriore arma per arginare la pandemia di Covid-19, oltre ai tamponi e test sierologici per monitorarsi. A questo proposito, SiSalute, marchio di UniSalute Servizi, mette a disposizione Card Test Covid, che permette di eseguire questi test ai prezzi migliori sul mercato. Può essere acquistata per la famiglia, per un amico o per i collaboratori della propria azienda ed è semplice da attivare e usare.
Fonti
iss.it
fondazioneveronesi.i
ospedalebambinogesu.it
aifa.gov.it
trovanorme.salute.gov.it
humanitas.it
Nessun commento