Dopotutto l’estate è il momento ideale per prendersi cura di se stessi e curare il proprio benessere fisico, e magari – perché no! -cimentarsi nelle discipline sportive che durante l’anno è quasi impossibile praticare. Dopo avervi parlato degli sport estivi da praticare in montagna, abbiamo quindi pensato di suggerirvi 14 sport da praticare al mare, alla portata di tutti, che vi faranno divertire e vi aiuteranno a restare in forma anche durante le vostre tanto meritate ferie estive.
Gli sport più cool del 2018 da praticare in spiaggia in tutta sicurezza
Gli immancabili: beach volley
Beach volley, beach soccer e beach tennis sono i veri evergreen degli sport da spiaggia, versione estiva di pallavolo, calcio e tennis, con regole, ruoli e tempi definiti simili alle versioni classiche da cui derivano.
Il più gettonato tra questi è probabilmente il beach volley, sport olimpico dal 1996, ormai protagonista di importanti tornei e campionati che si svolgono in tutto il mondo.
Proprio come nella pallavolo, lo scopo del gioco, è quello di mandare la palla sopra la rete per farla cadere nel campo avversario, segnando così un punto. L’area di gioco misura 16×8 metri e le caratteristiche della rete sono le stesse di quella da pallavolo. Le squadre sono composte da 2 giocatori, una partita è composta da 3 set e per vincere un set sono necessari 21 punti.
Essendo uno sport molto dinamico e fatto di alzate e scatti, avere riguardo di ginocchia e caviglie è fortemente consigliato: il beach volley, infatti, favorisce la coordinazione e lo sviluppo muscolare, ma richiede attenzione da parte di chi ha subito infortuni a ginocchia e caviglie, o risente di distorsioni frequenti o microfratture. In questi casi, meglio forse dedicarsi ad altri sport da spiaggia, che non richiedano una così forte mobilità articolare.
Beach soccer: il calcio a 5 non si ferma d’estate
Se Copacabana è la spiaggia per eccellenza per chi pratica il beach soccer, anche qui da noi non mancano tornei o campionati per gli aficionados di questo sport da spiaggia, il beach soccer, riconosciuto dalla FIFA nel 2000, che prevede regole simili a quelle del calcio a 5.
Ogni squadra è costituita da 5 giocatori, si giocano 3 tempi da 12 minuti ciascuno e come per il beach volley, si gioca a piedi nudi.
Proprio come il calcio, richiede un buon allenamento, sia in fatto di resistenza fisica che di preparazione muscolare.
Pur ispirandosi al più classico gioco del calcio, infatti, questo sport prevede una forma atletica base molto simile: buona resistenza allo sforzo aerobico e miglioramento del tono muscolare sono i primi benefici evidenti dopo la pratica costante.
È bene ricordare però che anche questa disciplina può mettere a dura prova ginocchia e caviglie, esposte ad infortuni e lesioni, pertanto, è bene che chi ha subito traumi che interessano queste parti del corpo presti particolarmente attenzione, e valuti con il proprio medico la possibilità di cimentarsi in allenamenti e tornei di beach soccer.
Inoltre, non dimentichiamo che crampi e stiramenti sono sempre dietro l’angolo per i giocatori di soccer: è bene quindi praticare stretching sia prima che dopo l’allenamento, non eccedere con le sessioni sportive, e rimineralizzare e idratare abbondantemente il corpo:
Un ultimo consiglio, è quello di allenarsi per gradi senza eccedere nello sforzo fisico, ed evitate di giocare nelle ore più calde della giornata.
Beach tennis, l’erede dei racchettoni
Tra i grandi classici degli sport estivi, troviamo anche il beach tennis, evoluzione del gioco dei racchettoni, che prevede delle regole simili al gioco del tennis.
Anche in questo caso, l’allenamento è tutto, e la resistenza necessaria ad un buon gioco non deve essere messa a dura prova da un’esposizione solare sconsiderata.
Trattandosi di uno sport che alterna attività aerobica ad attività anaerobica: è quindi utile sia a migliorare il funzionamente del sistema cardiocircolatorio che a migliorare il tono muscolare; tuttavia, è bene prestare attenzione alle “controindicazioni” della sua pratica, che riguardano sia – anche in questo caso – le articolazioni.
A causa del forte ritmo di gioco, problemi legati alle pareti venose possono causare la comparsa di capillari evidenti o di vene in vista, spesso sintomo di una difficoltà del sistema cardiocircolatorio e della circolazione periferica:1 un “campanello d’allarme” a cui è bene prestare attenzione e di cui è bene parlare con il proprio medico. Inotre, bene ricordare queste questa pratica non è particolarmente indicata a chi soffre di infiammazioni ai gomiti, ai polsi ed alle spalle: i frequenti movimenti tendono ad irrigidire la postura ed aumentare le infiammazioni presenti, buona regola quindi nel caso vi siano disturbi collegati evitare di praticare questo sport o farlo per brevissimo tempo, con cautela e comunque mai in presenza di dolore.
Il consiglio per chi voglia praticare sport estivi in spiaggia, quindi, è di farlo con attenzione e buon senso: largo ad una buona idratazione e una protezione dal caldo adeguata per evitare infortuni o malori.
Datemi una palla e solleverò il mondo: crossminton
Chi ama gli sport da racchetta e ha già sperimentato il beach tennis potrà invece provare il badminton e la sua variante ibridata con lo squash, il crossminton.
Nata in Germania, questa disciplina è stata capace di rivoluzionare gli sport da racchetta, grazie principalmente alla facilità di pratica: è infatti possibile praticarla ovunque ci si trovi e non di meno, in qualsiasi condizione climatica, caratteristiche chela rendono perfetta come gioco da spiaggia.
Il campo è dato da due quadrati di 5,5 metri, a distanza di 12,8 metri l’uno dall’altro, ma si può giocare anche in una metà di un campo da tennis regolamentare.
Le racchette sono simili a quelle da squash e lo speeder è più pesante di un volano classico. Lo scopo è raggiungere il quadrato dell’avversario con lo speeder, ma se questo cade all’esterno del quadrato, l’avversario segna un punto.
Si giocano da un minimo di 3 set ad un massimo di 5 ed il gioco ha termine quando uno dei due giocatori ottiene 16 punti.
Nel crossminton benefici e rischi eguagliano quelli già discussi per il tennis, anche se in forma più lieve, sia per il tono muscolare che per il sistema cardiocircolatorio.
Il ritmo di gioco, infatti grazie alla presenza del volano, risulta essere leggermente meno intenso di quello del beach tennis e questo rende quindi scatti e fermi più equilibrati ed meno improvvisi.
Beach dodgeball, la versione atletica di “palla avvelenata”
Infine, per chi ama gli sport di squadra, eccone uno un po’ retrò: il beach dodgeball, ossia la versione “sportiva” della più nostrana e conosciuta palla avvelenata: 4 contro 4, 3 palloni e un campo con una grandezza di 8×16 metri. Il dodgeball è infatti una vera e propria disciplina sportiva, con tanto di regolamento ufficiale, che contempla un adattamento all’attività in spiaggia. Anche in questo caso è bene essere prudenti: se il beneficio maggiore è dato dal rafforzamento del sistema cardiocircolatorio, bisogna prestare attenzione a possibili contusioni, distorsioni e cadute.
Mare e mille versioni di divertimento: kitesurfing, paddle surfing, kayak, snorkeling, nuoto e acquagym
Kitesurfing e paddle surfing, per chi vuole migliorare il tono muscolare
Gli amanti dell’acqua, delle onde e del mare dovranno solo compiere una scelta, questa sarà l’unica cosa davvero ardua: tra il kitesurfing, versione alternativa del surf che fa uso di una vela e oppure il paddle surfing, la variante del surf in cui stando in piedi sulla tavola si pagaia muovendosi così in mare c’è solo l’imbarazzo della scelta appunto.
Il rafforzamento muscolare in questi sport interessa l’intero organismo, dai muscoli addominali e pettorali che rendono il mantenimento dell’equilibrio la forma più idonea di allenamento, agli arti superiori che vedono la pagaia come grande strumento di allenamento, sino agli arti inferiori, che governano l’intera gestualità sia nel kitesurfing che nel paddle surfing.
Una migliorata mobilità ed un senso di scioltezza muscolare sono i primi benefici che si potranno acquisire, insieme, naturalmente, ad un miglioramento dlel’umore lo iodio, il contatto con l’acqua ed il sole rendono questi sport unici.
Il kayak, per gli amanti del silenzio
Non dimentichiamo il classico kayak, che permette nel completo silenzio, interrotto solo dal rumore delle pagaie sul mare, di correre a pelo d’acqua scoprendo sempre nuovi paesaggi all’orizzonte e nuovi scorci naturali. Ottimo per spalle e braccia, rafforza muscoli addominali e pettorali, rilassa la mente permettendo di focalizzarsi sul movimento.
Naturalmente, che chi ha subito infortuni agli arti superiori o soffre di dolori a gomiti e spalle dovrà fare attenzione, per evitare ulteriori danni o, peggio un aggravamento di situazioni in via di risoluzione.
Snorkeling e nuoto: nessun modo migliore per vivere il mare
Come non citare lo snorkeling, versione preliminare e alla portata di tutti dell’immersione subacquea che lascia la libertà di nuotare scoprendo le meraviglie naturali delle zona costiere.
I possibili rischi possono essere legati ad una sensibilità dell’apparato uditivo: se soffriamo frequentemente di otite o siamo stati colpiti da episodi di labirintite, meglio fare attenzione all’acqua fredda ad ai possibili sbalzi di temperatura dati dalle correnti. I rischi legati alla compensazione invece, date le lievi profondità proprie di questo sport, non dovrebbero rappresentare un problema.
E poi, naturalmente, il nuoto: sport aerobico, amato da sempre e a qualunque fascia d’età, può essere praticato tanto in mare quanto in piscina, e apportare benefici all’intero organismo. Consigliato da fisioterapisti e osteopati, migliora la coordinazione, la postura e la motilità: in acqua infatti il corpo viene alleggerito dal proprio peso e, dunque, accompagnato dolcemente nei movimenti.
Per evitare il rischio di crampi, ricordiamoci di praticare stretching sia prima che dopo la pratica, così daridurre la possibilità che si presentino deifastidi muscolari. Infine attenzione alle irritazioni agli occhi date da cloro, sale o altre sostanze presenti nell’acqua: per prevenirle è consigliato utilizzare sempre occhialini per il nuoto, anche in mare, evitando così fastidi ed arrossamenti.
Ultimo consiglio utile: sciacquarsi con acqua dolce dopo aver praticato questo sport in piscina, per eliminare il cloro dalla pelle edevitare possibili eritemi, frequenti in chi ha una pelle particolarmente sensibile.
In palestra come al mare: dalla meditazione al fitness
Acquagym, l’intramontabile
Moltissimi sono gli stabilimenti balneari che organizzano vere classi di addicted di questo sport, che diviene, nella sua versione da spiaggia, anche un modo per aggregarsi e conoscersi a qualunque età.
Questi sport da praticare a stretto contatto con l’acqua hanno in comune un rischio: scottature ed ustioni.P Consigliamo Il nostro consiglio, quindi, è di prestare grande attenzione al fattore di protezione solare delle creme che utilizziamoe, in alcuni casi,, munirsi di t-shirt anti UV, pensate proprio per questo tipo di attività.
Relax a tutta natura: yoga e meditazione
Se invece adorate i poteri calmanti del suono delle onde, l’aria sul viso ed il relax in totale armonia con la natura, non potrete che abbandonarvi alla pratica dello yoga e della meditazione. Sulla spiaggia, all’alba ed al tramonto, avrete come colonna sonora vento e mare e null’altro.
Molti gli stabilimenti balneari e i resort che organizzano classi di meditazione e yoga in riva al mare, una pratica Questo sport è dolce e armoniosa che, se svolto con regolarità, rende il corpo più forte e la mente in grado di maggiore concentrazione.
Il maggiore giovamento, derivante da questa attività, riguarda la respirazione, i muscoli e le articolazioni: l’acquisizione di coordinamento, forza e flessibilità permette un miglioramento per tutti muscoli della schiena, delle spalle e dunque della postura.
Inoltre, è altamente consigliato a chi soffre di ansia e stress, poiché agisce sulla respirazione e sul rilassamento muscolare.
L’unico inconveniente di questa disciplina è legato ad una pratica pressapochista e scorretta: mai forzare i movimenti, gli asana, mai fare violenza su noi stessi se avvertiamo dolore.
Un runner è per sempre
Il running: vero must 365 giorni l’anno ovunque vi troviate, da praticare sulla spiaggia o in montagna nella versione nordic walking o trail.
Permette di assaporare territori nuovi ed inesplorati, spiagge e scorci difficilmente osservabili. Consigliato a chi voglia migliorare il proprio sistema cardiocircolatorio, presenta il rischio didistorsioni, microfratture a caviglie e infiammazioni alle ginocchia, ma anche crampi e stiramenti, tutte “note dolenti” per chi corre frequentemente. L’”abc” è un lento e costante allenamento e, in estate,una costante attenzione ai possibili colpi di calore: meglio quindi allenarsi all’alba e al tramonto per praticarlo in tutta sicurezza.
Il nuovo nato: il crossifit
Infine come non citare il crossfit, sport nato negli anni ‘70 ma esploso solo da pochissimo, molto di moda tra gli appassionati del fitness e non solo.
Un vero e proprio sistema di fitness ad alta intensità, brevettato, che ibrida attività diverse: dal sollevamento pesi alla ginnastica, sino alla corsa, alla bicicletta e a molto altro ancora; un mix tra allenamento aerobico ed anaerobico, sport di resistenza e sport di forza.
La sua “promessa”? Regalare a chi lo pratica un corpo in forma e pronto a qualunque sfida.Ovviamente, il rischio maggiore deriva da una pratica scorretta degli esercizi, ecco perché per praticare crossfit è bene affidarsi ad esperti e professionisti evitando di improvvisare.
Lo sport è un’ottima pratica di prevenzione, tuttavia, per praticarlo in assoluta sicurezza e lasciare a casa le preoccupazioni, può essere utile sottoscrivere un’assicurazione sanitaria fisioterapica che, nel caso di infortuni, vi aiuti ad affrontare eventuali spese mediche e vi dia la possibilità di affidarvi a medici professionali e strutture all’avanguardia. Ci avevate mai pensato?
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