Secrezioni dal capezzolo: cosa sono?
Quando si parla di secrezioni dal capezzolo si fa riferimento alla fuoriuscita di liquido dal capezzolo stesso. Se compaiono durante la gravidanza e l’allattamento, rappresentano un evento fisiologico. Se avvengono al di fuori di queste situazioni, invece, possono essere dovute a motivazioni differenti: quel che è importante chiarire è che si tratta di un fenomeno piuttosto comune, che non deve per forza allarmare e che, seppur raramente, può verificarsi anche negli uomini.
Le secrezioni possono riguardare uno o entrambi i seni, e coinvolgere uno o più condotti: il liquido, infatti, anche se non si tratta di latte, utilizza sempre i dotti galattofori per fuoriuscire (i dotti galattofori sono i condotti lattiferi e in ogni mammella ce ne sono circa 15/20). La sostanza fuoriuscita può essere di diversa natura: può trattarsi di secrezioni che hanno colori differenti, ad esempio trasparente, giallo, verde, marrone, lattiginoso, oppure può trattarsi di secrezioni di sangue. Anche la consistenza non è sempre la stessa e può apparire acquosa o densa e appiccicosa. Un’altra importante caratteristica a cui bisognerebbe prestare attenzione è se si tratta di secrezioni spontanee, ossia che avvengono senza una stimolazione del capezzolo, o non spontanee, quando invece il liquido esce se si stringono i capezzoli o il seno.

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Anche se il cancro al seno rappresenta un’eventualità rara, le secrezioni dai capezzoli possono derivare da una causa che merita di essere approfondita. Scopriamo, dunque, i principali fattori che possono determinare questa manifestazione e quando è opportuno rivolgersi a un medico.
Le possibili cause delle secrezioni dal capezzolo
Tra le principali cause associate alle secrezioni dal capezzolo, come indica Mayo Clinic, ci sono:
- gravidanza e allattamento;
- infezione o ascesso alla mammella;
- galattorrea;
- papilloma intraduttale;
- uso di farmaci o pillole anticoncezionali;
- eccessiva stimolazione del seno;
- disturbi endocrini;
- alterazioni fibrocistiche;
- mastite periduttale;
- lesioni o traumi al seno;
- occlusione del dotto mammario (ectasia);
- malattia di Paget del capezzolo (rara forma di carcinoma della mammella);
- tumore dell’ipofisi;
- cancro al seno.
Analizziamo alcune delle cause citate per capire meglio di cosa si tratta e come vengono affrontate.
Galattorrea
Con galattorrea si intende la fuoriuscita di liquido lattescente dai capezzoli non correlata alla fisiologica produzione di latte durante l’allattamento. Questo fenomeno che, seppur raramente, può coinvolgere anche individui di sesso maschile, è generalmente correlato a un’eccessiva quantità di prolattina, l’ormone responsabile della produzione di latte, e può essere dovuto a diverse cause come, ad esempio:
- utilizzo di certe tipologie di farmaci come alcuni sedativi, antidepressivi, antipsicotici e farmaci per l’ipertensione;
- uso di oppiacei;
- ipotiroidismo;
- tumore all’ipofisi non canceroso;
- insufficienza renale;
- eccessiva stimolazione del seno.
Esistono anche situazioni di galattorrea idiopatica, ossia dove non si riescono a individuare le cause. La galattorrea, in questo caso, è probabilmente dovuta al fatto che il tessuto mammario è particolarmente sensibile anche a normali livelli di prolattina.
Papilloma intraduttale

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Il papilloma intraduttale è una lesione benigna, simile a una verruca, che si forma all’interno dei dotti mammari. Rappresenta una causa comune di secrezioni dal capezzolo chiare e sanguinanti, e generalmente coinvolge un unico seno. Come trattamento, generalmente, si procede con la rimozione chirurgica del papilloma e della parte del condotto in cui si trova.
Ectasia del dotto mammario
L’ectasia del dotto mammario di solito riguarda le donne durante o dopo la menopausa. Consiste nell’allargamento dei dotti lattiferi sotto il capezzolo, condizione che può provocare un ispessimento delle pareti del condotto: quest’ultimo, di conseguenza, può riempirsi di fluido, ostruirsi e causare una secrezione di colore giallo, bianco sporco o verde. A volte, può anche formarsi un’infiammazione chiamata mastite. Tuttavia, in genere, l’ectasia è una situazione che non richiede trattamento e che tende a migliorare da sola. Qualora servisse intervenire, può essere necessario assumere degli antibiotici o sottoporsi a un intervento chirurgico per rimuovere i condotti interessati.
Tumore dell’ipofisi (prolattinoma)
Il prolattinoma è un adenoma ipofisario, un tumore benigno a carico dell’ipofisi, una piccola ghiandola endocrina alla base del cranio. Questa patologia innesca un incremento di produzione di prolattina, fenomeno che, tra le altre conseguenze, può causare la già citata galattorrea. Nella maggioranza dei casi, il prolattinoma può essere curato con un trattamento farmacologico e più raramente si ricorre a chirurgia e radioterapia.
Alterazioni fibrocistiche del seno
Il seno fibrocistico – condizione che, secondo AIRC, riguarda il 30-60 per cento delle donne – è un seno caratterizzato dalla presenza di noduli, cisti, aree fibrose. Si tratta di una condizione benigna che, sebbene talvolta causi fastidio e dolore, soprattutto prima delle mestruazioni, non richiede interventi. Tra i sintomi del seno fibrocistico ci sono anche le secrezioni dal capezzolo.
Secrezioni dai capezzoli: quando possono essere il segnale di cancro al seno?
Come anticipato, la maggior parte delle volte questo fenomeno non è sintomo di cancro alla mammella. Nello specifico, spiegano gli esperti, solo nel 10% dei casi il cancro al seno provoca delle secrezioni. Tuttavia, ci sono dei segnali che, uniti alle secrezioni, potrebbero far sospettare questa patologia, ad esempio:
- la presenza di un nodulo al seno;
- secrezioni che interessano una sola mammella;
- liquido limpido oppure contenente tracce di sangue;
- secrezione spontanea e persistente;
- un solo condotto interessato.

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Quando rivolgersi a un medico in presenza di secrezione dal capezzolo?
Anche se questa manifestazione spesso deriva da cause benigne, non significa che vada sottovalutata. Generalmente, una piccola secrezione limitata nel tempo non è pericolosa, ma se avvengono cambiamenti nel colore, nella frequenza, nella consistenza e nel quantitativo di liquidi, è bene rivolgersi a un medico. Anche in presenza di sangue è sempre bene consultare un professionista. In particolare, sottolineiamo che:
- perdite sanguinanti o di colore chiaro che si manifestano da sole (senza stimolare o schiacciare il capezzolo) e che provengono da una sola mammella sono considerate “patologiche” e richiedono sempre una valutazione;
- le perdite accompagnate dalla presenza di un nodulo evidente alla palpazione rappresentano un segnale d’allarme;
- le secrezioni dal capezzolo che riguardano un uomo vanno sempre approfondite con un consulto medico.
Sempre secondo Mayo Clinic, se le secrezioni dal capezzolo non si risolvono da sole dopo il successivo ciclo mestruale e si verificano spontaneamente, è consigliabile consultare uno specialista. Lo stesso vale se si è superata la menopausa e si hanno secrezioni spontanee da un singolo capezzolo e condotto. Secondo Johns Hopkins Medicine, qualsiasi secrezione che avvenga spontaneamente in una donna non incinta (e che non sta allattando) dovrebbe essere valutata da un medico. In attesa di essere visitati, comunque, è sempre consigliabile evitare di stimolare i tessuti coinvolti.
Come abbiamo visto, dunque, le secrezioni dal capezzolo raramente sono indice di un cancro alla mammella; tuttavia, è un sintomo che non va sottovalutato in quanto può essere spia di altre problematiche, seppur benigne. Se si verifica questa condizione, quindi, è consigliabile tenere monitorata la situazione e rivolgersi a un professionista per un consulto.
Altre fonti:
humanitas.it
hopkinsmedicine.org
clinicacellini.it
mayoclinic.org
cancer.org
materdomini.it
niddk.nih.gov
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