Dopo un pasto abbondante, capita di avere difficoltà a digerire. A volte può presentarsi un disturbo molto comune: la pesantezza di stomaco, una fastidiosa sensazione di pienezza, che si può accompagnare a bruciore o acidità. Questa condizione è transitoria e in genere legata alla quantità di bevande (soprattutto alcoliche) e di cibo consumati. Tuttavia, possono esserci anche altre cause: ne parliamo in questo articolo, valutando anche quali sono i possibili rimedi e le precauzioni per chi ne soffre.
Pesantezza di stomaco: cos’è e quali sono i sintomi
Sentirsi pieni è normale, se si mangia molto, come accade per esempio durante le feste natalizie in cui i pranzi e le cene abbondanti non sono limitati a un solo giorno. In queste occasioni è difficile rinunciare a un bis, a qualche bicchiere di vino e di bibite zuccherate e gassate, o assaggiare i numerosi dolci presenti sulla tavola in questi periodi. La pesantezza di stomaco può presentarsi proprio in momenti del genere, quando chiediamo al nostro apparato gastroesofageo di lavorare più del solito.
Il disturbo, che si caratterizza per la sensazione di pienezza prolungata, presenta sintomi che possono variare da persona a persona, ma in genere includono:
- dolore;
- acidità e/o reflusso;
- bruciore di stomaco;
- alito cattivo;
- nausea;
- gonfiore addominale;
- eruttazioni;
- stanchezza diffusa.
Quando l’organismo ha digerito tutto, la spiacevole pesantezza si risolve in maniera spontanea. Qualora il fastidio dovesse continuare per più giorni, in associazione con la sintomatologia che abbiamo descritto, il consiglio è di rivolgersi al proprio medico, per individuare le cause che hanno scatenato il problema.
È inoltre opportuno andare in pronto soccorso se il disturbo si accompagna a uno (o più) dei seguenti sintomi:
- difficoltà a respirare o deglutire;
- vomitare sangue;
- sangue nelle feci;
- febbre alta;
- dolore al petto.
Quali sono le cause della pesantezza di stomaco?
Come abbiamo ricordato, la pesantezza di stomaco dipende quasi sempre dalle abitudini alimentari. Tuttavia, anche lo stress e lo stile di vita possono provocare una temporanea pienezza accompagnata da gonfiore e altri sintomi. Esistono poi delle condizioni croniche che causano il disturbo, come le ulcere gastriche o la malattia da reflusso gastroesofageo. Vediamole più in dettaglio.
Le abitudini alimentari
Nelle persone che non soffrono di difficoltà digestive, la pesantezza di stomaco compare solitamente come conseguenza di un’alimentazione eccessiva e non equilibrata, oppure quando c’è l’abitudine di mangiare:
- troppo in fretta;
- troppo spesso;
- cibi grassi o molto conditi;
- cibi difficili da digerire o scegliere abbinamenti scorretti.
Non è detto che il comportamento sia del tutto conscio: lo stress, per esempio, induce a mangiare più di frequente e velocemente. Alcuni cibi, inoltre, hanno maggiori probabilità di causare gonfiore dopo i pasti: parliamo di fagioli, cipolle e cavoli, per esempio. Le bevande gassate, infine, possono aumentare la pienezza.
Stipsi
La stitichezza può essere una causa della pesantezza di stomaco. Le persone che ne soffrono sono molte, circa il 16% degli adulti occidentali, secondo alcuni dati raccolti dall’Università di Bologna, e anche questo disturbo è influenzato dallo stress, dallo stile di vita e dall’alimentazione.
Sindrome dell’intestino irritabile
La sindrome dell’intestino (o del colon) irritabile, chiamata anche SII o IBS, provoca gonfiore e pesantezza, crampi addominali dolorosi, diarrea, costipazione o entrambe.
Ulcera allo stomaco
Tra le cause croniche della pesantezza di stomaco una delle più rilevanti è la presenza di un’ulcera gastrica, il cui sintomo più comune è un dolore bruciante allo stomaco. Chi ne soffre può manifestare anche:
- gonfiore;
- eruttazioni;
- nausea;
- vomito;
- mancanza di appetito;
- perdita di peso.
Malattia da reflusso gastroesofageo
La pesantezza di stomaco può manifestarsi anche nelle persone che soffrono della malattia da reflusso gastroesofageo, nelle quali compaiono anche sintomi come:
- bruciore nella parte superiore dell’addome o nel torace;
- nausea o vomito;
- alito cattivo;
- difficoltà a deglutire;
- problemi respiratori;
- denti che si consumano.
Altre cause della pesantezza di stomaco
Ci sono, infine, altri disturbi e malattie che annoverano tra i sintomi la pesantezza di stomaco. Si tratta, per esempio, di:
- sindrome premestruale;
- allergie alimentari;
- indigestione;
- gastrite o esofagite;
- ernia iatale;
- pancreatite, che provoca dolore o dolorabilità nella parte superiore dell’addome;
- gastroparesi, una condizione che provoca ritardo nello svuotamento dello stomaco.
Alcuni rimedi contro la pesantezza di stomaco
Se dopo un pasto abbondante avvertiamo una occasionale difficoltà a digerire, possiamo combattere il senso di pesantezza di stomaco con rimedi naturali. Eccone alcuni:
- mangiare del finocchio crudo a fine pasto, dal momento che questo ortaggio è in grado di favorire la digestione e ridurre in modo efficace il gonfiore addominale e il meteorismo.
- Masticare un pezzetto di zenzero crudo, che combatte nausea e vomito, facilitando la digestione. In alternativa, la radice può diventare un ingrediente per dei decotti.
- Tisane digestive alla malva, menta, alloro, anice.
Per evitare invece la comparsa di questo disturbo, è preferibile:
- mangiare piccole porzioni
- masticare lentamente ogni boccone
- smettere di mangiare quando si avverte sazietà
- evitare cibi acidi o che provocano gonfiore, come i fagioli, le bevande gassate e i cibi fritti
- evitare di consumare troppo sale
- smettere di fumare
- evitare gli alcolici
Il vostro medico potrà indirizzarvi da un dietologo e fornirvi altri consigli sullo stile di vita più adatto, che comprende non solo una dieta sana, ma anche l’esercizio fisico quotidiano, che aiuta a tenersi in forma e a gestire meglio l’ansia e lo stress, entrambi fattori che possono influire sulla nostra digestione.
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Avete sofferto di pesantezza di stomaco?
Fonti:
healthline.com
medicalnewstoday.com
nhs.uk
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