Osservatorio UniSalute: obiettivi e finalità
In quanto professionisti nel settore della sanità integrativa, sono molte le domande che ci poniamo, a proposito delle tendenze e dei bisogni dei cittadini. In quest’ottica, l’Osservatorio UniSalute è uno strumento fondamentale per comprendere più a fondo la società, ascoltando quali sono le motivazioni che spingono le persone a rivolgersi ai servizi sanitari, ma anche le modalità seguite. Il risultato sono studi ampi che coinvolgono sempre un campione di popolazione rappresentativo e che si avvalgono della collaborazione continuativa di alcune tra le più importanti società di ricerca attive in Italia.
Riassumendo, gli obiettivi dell’Osservatorio UniSalute sono, contemporaneamente e sinergicamente, quattro:
- Comprendere le esperienze delle persone riguardo alla salute;
- Creare contenuti di comunicazione a supporto di prodotti e servizi;
- Innovare per proporre un’offerta coerente con le tipologie di bisogni emerse dagli studi dell’Osservatorio;
- Comunicare l’identità aziendale, sia internamente che verso l’esterno.
Così, a nostro avviso, è possibile avere uno sguardo ampio e globale sulla sanità a 360°, partendo dalla conoscenza di come i cittadini si organizzano quando hanno bisogno di una visita medica, oppure di un esame specialistico, fino alla divulgazione di informazioni che possono essere utili alla collettività.
Dalle interviste ai servizi e prodotti di UniSalute
Uno degli obiettivi dell’Osservatorio UniSalute è aiutare la nostra compagnia a sviluppare proposte assicurative sempre più vicine ai reali bisogni dei cittadini. In questo senso, operiamo secondo due modalità differenti, una “top down” e una seconda “bottom up”.
Nel primo caso, UniSalute avvia un’azione di ricerca dell’Osservatorio a proposito di una tematica specifica sulla quale sta già operando. Lo spunto, per esempio, può partire dal Comitato Scientifico dell’azienda, dai medici che vi collaborano e dai dati più recenti resi pubblici dal Ministero della Salute. Da qui, grazie all’attività di ricerca direttamente svolta dall’Osservatorio, vengono successivamente sviluppati un prodotto oppure un servizio coerenti. Il vantaggio è, dal punto di vista commerciale, ricercare la conferma di aver definito il prodotto “giusto” e, dal punto di vista comunicativo, raccogliere informazioni a proposito di argomenti anche molto specifici rispetto ai quali esiste un bisogno informativo.
Quando, invece, la ricerca dell’Osservatorio UniSalute segue un percorso dal basso, e dunque “bottom up”, sono le risposte del campione intervistato, propriamente rielaborate dai ricercatori, a mostrare all’azienda i reali bisogni, indirizzandone l’offerta.
Assistenza domiciliare, welfare aziendale e obesità infantile: quali sono i temi dell’Osservatorio UniSalute?
Dal 2011 ad oggi, l’Osservatorio UniSalute si è occupato di molteplici temi connessi al mondo della salute. In generale, ci siamo dedicati all’assistenza domiciliare, all’odontoiatria, ai tempi di attesa e ai costi degli esami, all’applicazione della tecnologia in ambito sanitario, all’invecchiamento e alla non autosufficienza, all’impatto della crisi sulla spesa sanitaria delle famiglie e a molte altre delicate questioni.
In particolare, mi preme sottolineare le attività svolte a proposito del welfare aziendale. Si tratta, infatti, di un argomento che ha conquistato visibilità in seguito alle molte agevolazioni previste dalle Leggi di Bilancio, sul quale però c’è bisogno di un’informazione chiara e completa per poter far capire realmente quali benefici può portare alle aziende e ai lavoratori in termini di salute.
Dall’Osservatorio UniSalute allo storytelling
Altro tema molto importante per UniSalute è quello della prevenzione dell’obesità infantile. Nel 2018, in particolare, l’Osservatorio si è dedicato per la prima volta ai ragazzi tra i 16 e i 19 anni con il progetto GENZ Monitor.
In questo caso, era già emersa l’esigenza di strutturare ed elaborare un prodotto dedicato alla prevenzione dell’obesità infantile. Grazie alla nostra esperienza, legata ad una polizza assicurativa precedente dedicata alla prevenzione della sindrome metabolica, avevamo osservato come esistessero forti relazioni tra sovrappeso, obesità e stili di vita familiari. Temi a cui i cittadini sono molto sensibili e sui quali è importante agire sin da piccoli, come ci ha confermato anche il Comitato Scientifico di UniSalute.
Da queste informazioni abbiamo iniziato a progettare una polizza che funzionasse sia in estensione di quelle collettive, sia come assicurazione individuale, acquistabile online. Contemporaneamente, per migliorare l’offerta, abbiamo scelto di promuovere l’attività dell’Osservatorio con l’obiettivo di comprendere quali fossero le abitudini alimentari e sportive dei ragazzi.
Presto verranno presentati i dati definitivi, ma già lo scorso settembre, in occasione del convegno “La salute si impara da piccoli”, sono state rese pubbliche alcune informazioni molto utili. Abbiamo scoperto, per esempio, come le abitudini alimentari dei bambini e dei ragazzi non fossero effettivamente corrette e ci fosse, anzi, bisogno di un’attività di sensibilizzazione che coinvolgesse anche i genitori. Infatti, è la famiglia, in primis, ad avere una significativa influenza sulla salute futura dei figli, sin dall’infanzia e, così, è nato Protezione Famiglia Ragazzi, ovvero una polizza assicurativa che prevede un programma per la prevenzione dell’obesità infantile e include un questionario per i genitori, una consulenza medica ad hoc, un percorso da seguire online per la dieta, nonché una visita gratis sia con un dietologo che con il pediatra.
#DonneInSalute: per il futuro (prossimo) focus sulla prevenzione oncologica al femminile con Marco Bianchi
Nel 2019 continueremo, naturalmente, ad occuparci di molti temi tra cui l’azione contro l’obesità infantile, ma il focus principale dell’Osservatorio UniSalute sarà sui tumori femminili. Come anticipato lo scorso 28 marzo a Milano in occasione di un incontro con la stampa, insieme al testimonial Marco Bianchi, UniSalute si occuperà dell’elaborazione di prodotti e servizi, assicurativi e non, focalizzati su questo cruciale tema, accompagnati da una campagna di sensibilizzazione.
Ci occuperemo sia dell’aspetto della prevenzione oncologica, sia del sostegno post diagnosi. Tra i dati già raccolti e resi pubblici dall’Osservatorio, infatti, si rileva come ben l’87% delle donne italiane si sottoponga agli screening, tuttavia molte tra le intervistate hanno dichiarato di non aver mai fatto alcun esame. Per esempio, il 18% delle donne tra 30 e 39 anni non ha mai svolto un PAP test, mentre il 20% tra 44 e 55 anni non si è mai sottoposto a una mammografia.
Altrettanto interessanti i primi dati a proposito delle esigenze post diagnosi tumorale. Per l’86% delle pazienti intervistate, infatti, i tempi di attesa per gli accertamenti e le visite sono ancora elementi che presentano criticità. Il nostro obiettivo è intervenire con servizi ad hoc, anche per migliorare la qualità della vita in malattia con prodotti e servizi percepiti come necessari.
Ricerca e divulgazione per poter comunicare a tutti
I risultati delle ricerche dell’Osservatorio UniSalute non hanno, infine, soltanto un valore commerciale interno, ma come abbiamo anticipato vengono anche divulgati rispondendo ad un’esigenza “educational” fondamentale per la nostra compagnia assicurativa. Grazie ai dati, infatti, creiamo contenuti ed eventi specifici per diversi strumenti di divulgazione: abbiamo pubblicato alcuni paper scientifici e statement, organizzato convegni, pubblicato degli ebook tematici, ci confrontiamo con le persone direttamente su Facebook e Twitter e curiamo, con costanza, questo blog, dove trovano spazio articoli di approfondimento dedicati a tutti gli argomenti che più ci stanno a cuore.
L’attività dell’Osservatorio UniSalute, in ultima analisi, non confluisce soltanto in un prodotto e servizio, ma deve avere anche un’eco mediatica per sensibilizzare i cittadini su argomenti che riguardano la salute e rispetto ai quali le persone sono sempre più interessate. Per poter raggiungere la platea di soggetti più ampia possibile abbiamo deciso di coinvolgere Marco Bianchi come testimonial per UniSalute: una scelta rilevante perché ci permette, grazie al suo stile comunicativo, di far sì che i dati e le informazioni che raccogliamo raggiungano proprio le persone che ne hanno, consapevolmente o inconsapevolmente, bisogno. Arriviamo così anche dove l’azienda da sola farebbe più fatica, forti della convinzione che la prevenzione e la tutela della salute siano una priorità personale e collettiva sulla quale tutti possiamo agire.
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