La disfunzione erettile è la difficoltà persistente a ottenere o mantenere un’erezione sufficiente al rapporto sessuale. È un disturbo comune, spesso legato a cause vascolari, ormonali, metaboliche o psicologiche. La diagnosi si basa su visita medica ed esami mirati, come analisi del sangue, ecodoppler penieno e valutazione cardiologica. Le terapie includono modifiche dello stile di vita, farmaci specifici, supporto psicologico e trattamenti avanzati nei casi più complessi.
Può capitare occasionalmente, in un momento di maggiore stress o stanchezza. Ma quando la difficoltà a ottenere o mantenere un’erezione si ripresenta con frequenza, può trasformarsi in un ostacolo al benessere fisico, emotivo e relazionale. La disfunzione erettile non riguarda infatti solo la sfera sessuale: può essere anche un campanello d’allarme di problemi cardiovascolari, metabolici o ormonali che meritano attenzione.
Nonostante l’imbarazzo che talvolta accompagna questi sintomi, parlarne con il medico è il primo passo per individuare le cause e intraprendere un percorso efficace di cura. Scopriamone di più.
Che cos’è la disfunzione erettile
La disfunzione erettile, nota anche come impotenza, è la difficoltà persistente o ricorrente a ottenere o mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente.
L’erezione avviene quando il sangue affluisce nei corpi cavernosi del pene e viene mantenuto al loro interno. Se questo meccanismo – che coinvolge vasi sanguigni, sistema nervoso e ormoni – non funziona correttamente, l’afflusso di sangue è, cioè, assente o limitato, si parla di disfunzione erettile.
Le probabilità di soffrire di questa condizione aumentano dopo i 50 anni, ma possono verificarsi dei casi anche in uomini più giovani.
Cause della disfunzione erettile
La disfunzione erettile può avere cause fisiche, psicologiche o miste.
Soprattutto con l’avanzare dell’età possono insorgere condizioni fisiche che influenzano la circolazione sanguigna, la funzione nervosa o l’equilibrio ormonale. Tra queste ci sono:
- malattie cardiovascolari, come aterosclerosi, ipertensione
- diabete: può danneggiare nervi e vasi sanguigni, riducendo la sensibilità e la capacità erettile
- disturbi ormonali: in particolare una carenza di testosterone
- patologie neurologiche, come sclerosi multipla, lesioni spinali o neuropatie
- interventi chirurgici nella zona pelvica: ad esempio prostatectomia o operazioni su vescica e intestino
- anomalie strutturali del pene
- alcuni farmaci: tra cui antidepressivi, antipertensivi e sostanze che influenzano l’equilibrio ormonale o il sistema nervoso.
Tra i fattori di rischio che più influiscono sull’insorgenza della disfunzione erettile ci sono:
- fumo e abuso di alcol e droghe: che danneggiano i vasi sanguigni e la risposta erettile
- scarsa attività fisica
- obesità e sindrome metabolica, fattori che alterano metabolismo e circolazione
- ipertrofia prostatica benigna
- colesterolo alto.
Anche le componenti emotive giocano un ruolo importante. Le più comuni sono:
- ansia da prestazione
- stress lavorativo o emotivo
- depressione
- problemi relazionali o comunicativi con il partner.

Le cause della disfunzione erettile possono essere di natura fisica, psicologica o mista.
Come si capisce se si ha una disfunzione erettile?
Per riconoscere la disfunzione erettile è importante considerare quanto spesso si presenta il problema e quanto incide sulla vita sessuale. Episodi isolati, come si è visto, possono capitare: ciò che indica un disturbo è la loro ricorrenza nel tempo.
I sintomi più comuni sono:
- difficoltà a ottenere l’erezione, anche quando c’è desiderio sessuale
- difficoltà a mantenere l’erezione per il tempo necessario al rapporto
- assenza di erezioni mattutine, che può suggerire una causa organica
In alcuni casi può associarsi a una riduzione del desiderio sessuale o a eiaculazione precoce.
Spesso, insieme ai sintomi fisici, compaiono ansia, frustrazione e calo dell’autostima, che possono peggiorare ulteriormente il disturbo. Parlarne con il medico di base o rivolgersi a un urologo o andrologo aiuta a chiarire le cause e a impostare un percorso terapeutico.
Come si guarisce la disfunzione erettile?
Nella maggior parte dei casi la disfunzione erettile può essere curata. Il percorso terapeutico dipende dalle cause individuate dallo specialista, che dopo un’anamnesi del caso e l’esame obiettivo può orientare verso accertamenti diagnostici come:
- esami del sangue
- eventuali valutazioni cardiovascolari, endocrinologiche o neurologiche
- ecodoppler penieno, arteriografia e cavernosografia, per studiare i flussi arteriosi del pene.
Dal punto di vista farmacologico, il trattamento prevede l’uso di inibitori della fosfodiesterasi-5 (PDE5), capaci di favorire l’aumento del flusso di sangue nel pene nella maggior parte dei pazienti.
Quando la disfunzione erettile è causata da basso testosterone, si può valutare una terapia ormonale sostitutiva, sempre dopo esami specifici e monitoraggio clinico.
In caso di ansia da prestazione, difficoltà relazionali o depressione, può essere decisivo rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta. La terapia sessuale, inoltre, è utile per le coppie.
Quando la terapia farmacologica orale risulta insufficiente, possono essere proposte ulteriori soluzioni:
- iniezioni intracavernose al fine di ottenere un’erezione farmacologica
- dispositivi e protesi peniene, riservate ai casi più resistenti ai trattamenti conservativi.
Possono aiutare, inoltre, adottare delle modifiche nello stile di vita, soprattutto quando il problema è legato a fattori metabolici o vascolari. Le raccomandazioni più comuni includono:
- smettere di fumare
- ridurre il consumo di alcol
- mantenere un peso adeguato
- praticare attività fisica regolare
- dormire a sufficienza
- gestire lo stress.
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Il trattamento farmacologico della disfunzione erettile prevede l’uso di inibitori della fosfodiesterasi-5 (PDE5).
Le domande più frequenti dei pazienti
La disfunzione erettile è sempre un problema fisico?
La disfunzione erettile può avere origini fisiche, psicologiche o una combinazione delle due.
La disfunzione erettile può essere il segnale di altre malattie?
Sì, può essere un campanello d’allarme di problemi cardiovascolari, diabete, ipertensione o disturbi ormonali. Per questo è importante non ignorarla e rivolgersi al medico.
Qual è lo specialista a cui rivolgersi?
Il medico di base può essere il primo interlocutore, lo specialista di riferimento è poi l’andrologo o l’urologo.
Quali sono gli esami da fare per la disfunzione erettile?
Gli esami più comuni includono: analisi del sangue, ecocolordoppler penieno per valutare il flusso sanguigno, eventuali valutazioni cardiologiche, neurologiche o endocrinologiche in presenza di fattori di rischio.


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