denti sensibili al freddo

Denti sensibili: quali sono le cause e quali rimedi esistono?

 

L’ipersensibilità dentale è un fastidio piuttosto comune che si scatena nel momento in cui il dente viene sollecitato da una fonte fredda, calda, o da un urto.

Secondo i dati elaborati dalla Società Italiana di Endodonzia, l’81% delle persone che soffre di ipersensibilità dentale avverte dolore quando assume cibo o bevande fredde, il 25% in caso di alimenti caldi, il 21% quando mangia dolci e il 41% quando inspira aria fredda. I motivi per cui si soffre di questo disturbo possono essere svariati, per esempio malattie dell’apparato dentario, eccessiva acidità della bocca, scorretto spazzolamento o bruxismo. Vediamo insieme quali sono le cause che rendono i denti particolarmente sensibili e quali rimedi si possono adottare.

Come sono fatti i denti

Innanzitutto, vediamo brevemente come sono fatti i nostri denti, per capire meglio quali parti vengono colpite dall’ipersensibilità. Il dente è suddiviso in due zone, quella superiore, detta corona, esterna alle gengive, e quella inferiore, la radice, che affonda nell’apparato gengivale ed è saldata alle ossa della bocca. La parte esterna del dente è costituita dallo smalto, tessuto di colore bianco, resistente e mineralizzato, che ha la funzione di proteggere il dente da qualunque tipo di urto esterno, dalla masticazione ad altri colpi, anche incidentali.

Sotto lo smalto troviamo la dentina, tessuto osseo giallognolo che ha il compito fondamentale di proteggere la parte più interna del dente da sollecitazioni meccaniche e variazioni di temperatura.

Infine, lo strato più interno è la polpa, zona molto ricca di vasi sanguigni e terminazioni nervose: è qui che si scatena l’ipersensibilità, se smalto e dentina non riescono a svolgere correttamente la loro funzione. La polpa inoltre affonda fino alla radice, motivo per cui lo stato di salute delle gengive è correlato alla sensibilità dei denti: se le gengive non sono sane, la radice la polpa possono irritarsi.

Quali sono, quindi, le più frequenti cause di infiammazione di queste zone? Vediamolo insieme.

Le cause dell’ipersensibilità dentale

Tra le cause che rendono i denti sensibili, alcune sono dovute a problematiche della bocca e del nostro organismo, e altre sono riconducibili ad azioni meccaniche sui nostri denti: approfondiamo insieme.

Malattia parodontale

La parodontite, o malattia parodontale, è un termine che indica un’irritazione persistente che colpisce e la bocca a seguito di accumulo di placca, tartaro o eccessiva acidità, condizioni che a loro volta provocano altri disturbi. Quando questo quadro clinico si aggrava e l’infiammazione diventa costante si parla di parodontite, che provoca spesso un’eccessiva sensibilità dentale.

Placca e tartaro

La scarsa o scorretta igiene orale provoca l’accumulo di placca e tartaro sui denti, fino a causare un’erosione dello smalto e un’infiammazione della dentina: la conseguenza è la sollecitazione delle terminazioni nervose interne al dente, con ipersensibilità dolorosa.

Acidità della bocca

Questa condizione può essere dovuta a diversi fattori, che provocano un accumulo di acido nell’apparato digerente e nella cavità orale. Esso erode lentamente lo smalto e la dentina, provocando quindi ipersensibilità.

Ecco i principali fattori che possono provocare acidità:

  • Gastrite e reflusso, che portano succhi gastrici acidi nella bocca.
  • Disturbi dell’alimentazione, come anoressia e bulimia: il vomito e la mancanza di alimentazione, infatti, generano un aumento dei succhi gastrici, che arrivano ai denti, rovinandoli.
  • Assunzione frequente e massiva di cibi e bevande acide, ad esempio carni grasse, pesce e crostacei, affettati, uova, formaggi, prodotti da forno e di pasticceria, caffè, tè, cioccolata, alcolici, aceto, dolcificanti artificiali, confetture con zucchero bianco, fritti, birra e bibite gassate.
  • Scorretta igiene orale: se rimangono residui di cibo in bocca a lungo, il pH interno della bocca si altera.
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Spazzolamento dei denti non corretto

Il momento del lavaggio dei denti è molto importante, perché i movimenti che compiamo incidono sia sulla buona condizione dello smalto che sulla salute delle gengive. Bisognerebbe per esempio evitare di:

  • spazzolare i denti troppo energicamente;
  • effettuare movimenti scorretti o concentrarsi su un solo lato della bocca;
  • usare uno spazzolino con setole troppo dure;
  • usare un dentifricio troppo aggressivo, che erode lo smalto.

Recessione delle gengive

Conseguenza diretta della parodontite, e quindi di tutti i disturbi di cui abbiamo appena parlato, è spesso la gengivite (infiammazione delle gengive) con recessione della gengiva. La parte della gengiva attaccata al dente si consuma scoprendo parte della radice del dente, zona molto sensibile.

Bruxismo

Digrignare i denti è un fenomeno piuttosto diffuso, che può provocare diversi disturbi, tra cui l’ipersensibilità dentale. I denti, in questo modo, possono sfaldarsi e micro fratturarsi, aumentando così la sensibilità dentale e il dolore nel momento della sollecitazione.

come curare i denti sensibili

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Interventi alla bocca

Anche alcune operazioni effettuate in clinica possono provocare un’eccessiva sensibilità dei denti, per esempio:

  • Interventi di sbiancamento aggressivi, che agiscono sulla superficie per trattare denti rovinati, e che possono avere conseguenza un indebolimento dello smalto.
  • Levigatura radicolare, un particolare tipo di pulizia che ha l’obiettivo di eliminare placca e tartaro nella zona gengivale dove c’è la radice del dente: il rischio è quello di sollecitare eccessivamente la parte sensibile.
  • Chirurgia resettiva: in caso di malattia parodontale avanzata, può essere necessario agire sull’osso che sostiene i denti. La conseguenza di questo tipo di intervento può essere proprio l’aumento della sensibilità dentale.

Denti sensibili, quali rimedi adottare?

Il vero rimedio per contrastarla è dato dalle azioni che svolgiamo giorno dopo giorno, sia per contrastare il problema quando si manifesta, che per prevenirlo, dando le giuste attenzioni al benessere della nostra bocca.

Se è in corso un episodio di ipersensibilità localizzata, è possibile fare impacchi localizzati con gel e collutori sfiammanti, che si acquistano in farmacia previo consiglio del dentista.

In generale, è fondamentale praticare una corretta igiene orale: spazzolare i denti nel modo giusto, con uno spazzolino adatto e utilizzare il filo interdentale. Qualora si scelga uno spazzolino elettrico, è bene consultare sempre il dentista per essere informati sul corretto utilizzo.

L’ideale è utilizzare un dentifricio specifico per denti sensibili, ed evitare dentifrici abrasivi, limitare o evitare il consumo di cibi acidi, specialmente se si soffre di ipersensibilità elevata. Per chi soffre di bruxismo o di serramento dei denti, infine, il consiglio è di rivolgersi al proprio dentista, per valutare insieme come intervenire. In alcuni casi, infatti, potrebbe essere necessario il supporto di un apparecchio byte, un paradenti che impedisce di digrignare.

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filadendron/istock.com

Terapie dal dentista

Il caso di ipersensibilità dentale, fare riferimento al proprio dentista è molto importante, perché saprà consigliare la terapia giusta e le corrette misure preventive da adottare.

Tra gli interventi che si possono svolgere in ambulatorio per contrastare i denti sensibili, segnaliamo:

  • applicazione sull’area interessata di soluzioni di fluoruro di sodio, fluoruro stannoso, nitrato di potassio in gel, fosfato o idrossido di calcio. Questi elementi hanno un effetto lenitivo e ricostituente per il dente danneggiato, e lo rendono quindi meno sensibile.
  • applicazioni di gel e resine sfiammanti per impacchi momentanei in caso di ipersensibilità localizzata.

È poi fondamentale monitorare lo stato di salute della bocca e intervenire in caso di problemi specifici. Ecco perché è utile sapere che ci sono polizze assicurative, come UniSalute Dentista, che permette di effettuare una visita di controllo e un’igiene annuale gratuita negli studi convenzionati, oltre che usufruire di scontistiche su eventuali prestazioni odontoiatriche necessarie. Sicuramente, un supporto importante per chi vuole monitorare con attenzione la salute dei propri denti.

 

E voi, avete mai sofferto di denti sensibili?

 

Fonti

fondazioneveronesi.it
salute.gov.it
endodonzia.it

Immagine in evidenza: getty image | Global_Pics

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