Che cos’è il bite dentale
Il bite dentale – “bite” in inglese significa “morso” – è uno strumento usato per correggere la chiusura delle arcate dei denti. Si presenta come una mascherina in resina acrilica, da applicare sull’arcata stessa, e può essere utilizzato per far fronte a diverse condizioni.
Come vedremo, esistono vari modelli di bite dentale e il dispositivo può essere indossato sia di notte che di giorno, in base alle indicazioni dello gnatologo, lo specialista che si occupa delle problematiche legate agli apparati coinvolti nell’occlusione dei denti.
In particolare possiamo trovare:
- bite personalizzati: sono dispositivi realizzati su misura dopo aver preso le impronte dentali della persona;
- automodellanti: si tratta di modelli morbidi che si adattano alla forma dell’arcata dentale dell’individuo;
- preformati: sono bite dentali che presentano una forma standard.
Generalmente si consiglia di orientarsi verso un bite personalizzato, quindi realizzato sulle necessità del soggetto, seguendo le precise indicazioni di uno specialista. Sebbene abbia un costo maggiore rispetto agli automodellanti e ai preformati, infatti, questa tipologia risulta più efficace nel risolvere le specifiche esigenze del paziente.
Quanto alle modalità di utilizzo, è sempre bene affidarsi alle istruzioni del professionista che, in base alla nostra situazione, ci dirà se indossare il bite di giorno o solo di notte, e per quanto tempo.
Bite dentale: a cosa serve esattamente
Come abbiamo detto, il bite dentale viene utilizzato soprattutto in caso di bruxismo e malocclusione e permette di far fronte a conseguenze spesso legate a queste condizioni come mal di testa, dolore alla schiena e alle spalle, russamento. In base allo scopo vengono adoperati modelli differenti.
Bruxismo: in che modo può essere utile un bite dentale
Come abbiamo visto in un precedente articolo dedicato al bruxismo, questo fenomeno consiste nel digrignare e serrare involontariamente i denti, specialmente durante la notte. Tale comportamento può provocare conseguenze che vanno dal danneggiamento dello smalto dentale a problemi alle articolazioni mandibolari. Il bite in questo caso ha la funzione di proteggere la dentatura dall’attrito e di solito viene applicato sull’arcata superiore.
Il bite dentale per le malocclusioni
Il bite dentale viene inoltre usato per correggere le malocclusioni, situazione che si verifica quando i denti delle due arcate non coincidono nel modo giusto e di cui abbiamo parlato nell’approfondimento dedicato agli apparecchi invisibili.
Questa condizione può essere dovuta a molteplici fattori come cause genetiche, cattive abitudini (succhiare il dito da bambini, per esempio), un intervento odontoiatrico mal riuscito. Una malocclusione, oltre a disturbi masticatori, può determinare anche, ad esempio:
- problemi di postura;
- dolori alla schiena e ai muscoli del collo;
- mal di testa.
Il bite dentale, in tal caso, ha la funzione di allineare in modo corretto mandibola e mascella. Specifichiamo, ovviamente, che è fondamentale rivolgersi a dei professionisti per conoscere le cause di una malocclusione, per capire se eventuali fastidi alla schiena o tensioni muscolari, ad esempio, possano essere correlati a essa, e per trovare le giuste soluzioni. Mai affidarsi all’autodiagnosi, dunque. Lo specialista, dopo le dovute analisi, proporrà un bite personalizzato e fornirà precise istruzioni sulle tempistiche e le modalità di utilizzo dello strumento.
Dato che le malocclusioni possono essere associate al russamento notturno, l’uso di un bite dentale specifico potrebbe aiutare a risolvere questo fenomeno. Chiaramente, come abbiamo appena detto, è importante rivolgersi prima a un esperto per sapere se si tratta davvero della soluzione adatta a noi.
Usare il bite dentale per il riposizionamento condilo-mandibolare
Il bite dentale può avere inoltre la funzione di favorire il riposizionamento condilo-mandibolare nelle persone che hanno un problema di dislocazione della mandibola. Anche in questo caso si tratta di modelli realizzati su misura per il paziente.
Bite dentale: come mantenerlo sempre pulito
Il bite dentale richiede un’igiene adeguata e andrebbe pulito ogni giorno. Per assicurarsi di lavarlo nel modo giusto l’ideale è chiedere consiglio al dentista o seguire le indicazioni fornite dal produttore se abbiamo acquistato un modello automodellante o preformato.
In ogni caso, ecco alcune indicazioni generali:
- dopo esserci lavati accuratamente le mani, sciacquiamo il bite sotto l’acqua corrente;
- con uno spazzolino (che useremo solo per questa operazione) e un po’ di dentifricio puliamolo in ogni sua parte (al posto del dentifricio possiamo utilizzare una miscela di acqua e di colluttorio);
- infine sciacquiamo e asciughiamo accuratamente il dispositivo e inseriamolo nella sua custodia, conservandolo in un luogo ventilato e asciutto.
Periodicamente, inoltre, è possibile adoperare delle pastiglie specifiche da sciogliere nell’acqua per un’igiene ancora più profonda.
Farsi seguire da uno specialista ed eseguire visite regolari è il modo migliore per mantenere la salute dei denti e accorgersi per tempo di eventuali problemi. Tuttavia, come ben sappiamo, il conto del dentista rischia di essere piuttosto salato. Ecco allora che può essere conveniente affidarsi a un’assicurazione specifica come Dentista di UniSalute, grazie alla quale è possibile sottoporsi gratuitamente ai controlli di routine e all’igiene orale.
Conoscevate le funzioni del bite dentale?
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