Angina pectoris: quando il dolore al petto deve preoccuparci?

 

L’angina pectoris è una condizione potenzialmente pericolosa che colpisce il cuore e si verifica quando quest’ultimo non riceve sufficiente ossigeno. Tra gli altri sintomi, può causare dolore al petto, senso di affanno, e sudorazione fredda e improvvisa. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, nel periodo compreso tra il 2018 e il 2019, questa malattia coronarica ha colpito il 3,3% delle donne e il 3,9% degli uomini

In questo articolo scopriremo nel dettaglio che cos’è l’angina pectoris, quali sono i suoi sintomi, le cause e cosa fare se si dovesse presentare. 

Che cos’è l’angina pectoris? 

L’angina pectoris è il sintomo di alcune condizioni che riguardano il cuore, come per esempio la stenosi delle arterie coronarie, l’ipertensione arteriosa o la cardiomiopatia. 

Queste malattie cardiache impediscono all’organo di ricevere il sangue e l’ossigeno di cui ha bisogno, causando un forte fastidio al petto (tipico dell’angina pectoris – termine che deriva dal latino e che significa proprio “dolore al torace”). 

Esistono tre tipi principali di angina pectoris: stabile, instabile e secondaria. Vediamoli insieme.

L’angina stabile o da sforzo

L’angina pectoris stabile o da sforzo si verifica comunemente durante l’attività fisica o sotto stress emotivo. Avviene quando il cuore richiede più sangue e ossigeno di quanto le arterie coronarie possano gestire: questo provoca un forte dolore al petto che può estendersi al braccio sinistro, alla mandibola o alla schiena, poiché i vasi sanguigni che alimentano il cuore corrono lungo il torace e poi si dirigono verso l’arto superiore sinistro, il collo e il volto. Solitamente il fastidio scompare con il riposo o l’assunzione di un nitrofarmaco – un farmaco cioè che dilata i vasi sanguigni che nutrono il cuore, aumentando il flusso di sangue e ossigeno al muscolo cardiaco. 

L’angina instabile 

L’angina pectoris instabile è la variante più grave di questa malattia, che si verifica in maniera imprevedibile e può essere più intensa e duratura rispetto a quella stabile. Questa forma di angina pectoris può manifestarsi anche a riposo e non è sempre associata all’attività fisica o a una situazione emotivamente stressante. 

L’angina instabile è anche considerata un segnale di un imminente attacco di cuore e non va assolutamente sottovalutata. Il trattamento può comprendere farmaci, interventi chirurgici o entrambi, a seconda della gravità della condizione.

Questa tipologia di angina pectoris rappresenta quasi sempre un segnale di avvertimento, connesso alla presenza di una malattia coronarica. Ecco perché è importante che i pazienti che soffrono di questa particolare condizione vengano monitorati regolarmente da un medico specialista, effettuando per esempio esami specifici come la coronarografia, per prevenire complicazioni più gravi.

L’angina secondaria 

L’angina pectoris secondaria è causata da una condizione sottostante non necessariamente legata al restringimento o alle ostruzioni coronariche,   come per esempio l’insufficienza aortica, l’anemia grave, l’ipertiroidismo o le aritmie. Questo tipo di angina è più difficile da trattare rispetto a quella primaria e può richiedere un approccio multidisciplinare, che prevede cambiamenti nello stile di vita, l’assunzione di medicinali specifici e, in alcuni casi, un intervento chirurgico.

Rattankun Thongbun/gettyimages.it

Quali sono i sintomi dell’angina pectoris?

I sintomi dell’angina pectoris possono essere facilmente confusi con altre condizioni, come l’indigestione o problemi muscolari. Tuttavia, è importante sapere quali sono i segnali specifici di questa condizione, così da riuscire a riconoscerla in tempi rapidi e trattarla tempestivamente. I sintomi più comuni dell’angina pectoris includono:

  • Dolore al petto: il fastidio causato dall’angina pectoris viene comunemente descritto come una sensazione di oppressione, pressione, pesantezza o bruciore al centro del petto.
  • Dolore in altre parti del corpo: il dolore  può diffondersi rapidamente verso il braccio sinistro, la mascella, la schiena o l’addome superiore.
  • Affanno: chi soffre di angina pectoris può provare una sensazione di affaticamento o respiro corto durante o dopo l’attività fisica o la situazione di forte stress emotivo.
  • Sudorazione: è comune avvertire, in associazione al fastidio, una sudorazione fredda o improvvisa.
  • Vertigini o debolezza: gli episodi di questo quadro clinico sono spesso associati a  vertigini o debolezza.

Che cosa causa l’angina pectoris? 

Questa condizione è causata da una riduzione del flusso sanguigno al cuore, una situazione che può verificarsi come conseguenza di diverse condizioni cardiache. La più comune di queste è la malattia coronarica, che si manifesta quando i depositi di grasso e colesterolo accumulati nelle arterie coronariche interferiscono con il corretto scorrimento del sangue. 

Altri fattori che possono contribuire alla formazione di placche nelle arterie e, quindi, al calo del flusso sanguigno al cuore includono: 

  • ipertensione; 
  • diabete
  • fumo di sigaretta; 
  • obesità; 
  • una storia familiare di malattie cardiache.

Inoltre, anche l’attività sportiva e fisica, come pure una condizione di costante stress, possono portare all’angina pectoris, poiché sono tutte situazioni che portano il muscolo cardiaco a esigere un considerevole incremento nella quantità di sangue. Tuttavia, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, questo tipo di angina è passeggero e svanisce quando la persona riposa o riduce il carico emotivo.

È importante notare anche che non tutte le forme di questa condizione sono causate da malattie cardiache. Per esempio, l’angina pectoris vasospastica è provocata da un vasospasmo, cioè un restringimento improvviso che porta i vasi sanguigni a essere più stretti. Questo impedisce un corretto flusso di sangue e causa, quindi, una riduzione dell’apporto di ossigeno ai tessuti che dipendono da quel vaso. Non si tratta di una malattia cardiaca in senso stretto, poiché può avvenire in seguito a traumi, interventi ed emorragie. 

busracavus/gettyimages.it

Cosa fare quando si ha l’angina pectoris? 

Se si sospetta di avere l’angina pectoris, è importante agire rapidamente per prevenire complicazioni potenzialmente gravi. Ecco alcune indicazioni da seguire:

  • Tranquillizzarsi il più possibile: mantenere la calma aiuta a ridurre lo stress sul cuore e a prevenire ulteriori conseguenze.  
  • Sedersi o sdraiarsi: trovare un posto comodo e sicuro per coricarsi è un buon modo per ridurre il dolore al petto e il fastidio associato all’episodio di angina pectoris.
  • Assumere il farmaco prescritto: se il medico di fiducia ha già prescritto un farmaco per trattare questa condizione, è importante seguire le istruzioni e assumerlo. 
  • Chiamare il medico: se si sospetta un’angina pectoris, è fondamentale contattare un medico il prima possibile, per ottenere una valutazione e indicazioni per un trattamento appropriato.
  • Evitare di sovraccaricare il cuore con ulteriori sforzi: durante un episodio di angina, è importante evitare ogni tipo di attività, fisica ed emotiva, per non avere altre complicazioni.
  • Rivolgersi al pronto soccorso: se i sintomi non migliorano o si hanno peggioramenti, con un incremento nel dolore e nella sensazione di affanno e debolezza, è importante chiamare il servizio di emergenza il prima possibile.

Una risoluzione tempestiva e adeguata dell’angina pectoris può aiutare a prevenire ulteriori problemi di salute, nonché a migliorare la qualità della vita del paziente. 

Il consiglio è anche quello di prendere sul serio il proprio benessere cardiaco, sottoponendosi alle visite e ai controlli di routine. È un’ottima idea anche sottoscrivere una polizza sanitaria come Acuore di Unisalute, che copre check up annuali, accertamenti, visite specialistiche, esami di alta diagnostica e tutte le spese sostenute in caso di ricovero in un Istituto di cura.

La polizza è modulare, si adatta alle vostre esigenze e vi consente di tutelare voi stessi te e la vostra famiglia nel tempo, con una copertura completa.

 

 

Fonti: 

health.com

healthline.com

humanitas.it

issalute.it

msdmanuals.com

 


Immagine in evidenza di PeopleImages/gettyimages.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post

    Nessun commento