Tosse da reflusso, come riconoscerla e curarla?

Spesso la tosse è causata da problematiche respiratorie più o meno gravi, come l’influenza e la bronchite, ma può anche accadere che sia legata a una patologia gastrointestinale: è il caso della tosse da reflusso, una tosse persistente che può manifestarsi in chi soffre di reflusso gastroesofageo. In questo articolo scopriremo cos’è questo disturbo, illustreremo come riconoscerlo e analizzeremo i rimedi più efficaci, le terapie e lo stile di vita per contrastarlo.

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Cos’è la tosse da reflusso

La tosse da reflusso è uno dei sintomi con cui può presentarsi la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), una patologia caratterizzata dalla risalita del contenuto dello stomaco (acidi, cibo, bile) attraverso l’esofago e associata a una serie di disturbi. Le manifestazioni cliniche più comuni di questa problematica sono il bruciore, localizzato nella parte alta dell’addome o dietro lo sterno, e il rigurgito, ma il reflusso può causare anche alcuni sintomi atipici, che non interessano l’apparato gastrointestinale ma il distretto orecchio-naso-gola, i polmoni e il cuore: tra questi rientra la tosse.

Come riconoscere la tosse da reflusso

La tosse da reflusso è in genere una tosse cronica, cioè che persiste per più di 8 settimane. Più frequentemente è una tosse secca, ma può essere anche grassa e spesso si accompagna al respiro sibilante, soprattutto durante la notte. Non ci sono caratteristiche peculiari che distinguono la tosse associata al reflusso da quella legata ad altre patologie. La tosse da reflusso tende, tuttavia, a presentarsi in particolari situazioni e momenti della giornata, ovvero:

  • dopo i pasti;
  • nelle ore notturne;
  • quando si sta in posizione sdraiata, che favorisce la risalita del contenuto gastrico verso l’esofago.

Perché il reflusso gastrico fa venire la tosse

Ma perché il reflusso gastroesofageo può causare la tosse? Secondo l’ipotesi più intuitiva, questo disturbo sarebbe provocato dall’inspirazione di alcune microparticelle presenti nel contenuto gastrico che risale nell’esofago: raggiungendo la laringe o i bronchi, questi minuscoli frammenti di cibo, di acido o di bile attiverebbero il riflesso della tosse, uno strumento di difesa con cui l’organismo protegge le vie aeree in presenza di corpi estranei o di altri stimoli irritanti, favorendone l’espulsione.

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La tosse da reflusso nei bambini

La tosse da reflusso può verificarsi anche nei neonati, che durante e dopo la poppata possono manifestare episodi di reflusso con sintomi come rigurgito del latte, tosse e singhiozzo. In genere il reflusso nei lattanti compare entro i primi due mesi di vita e tende a risolversi entro il primo anno di età. Naturalmente, se i fastidi permangono anche nei bambini più grandi e non sono occasionali ma si presentano regolarmente, il reflusso potrebbe non essere un fenomeno fisiologico ma una vera e propria patologia, quindi è bene parlarne con il pediatra.

Come si diagnostica la tosse da reflusso

La tosse può essere ragionevolmente associata al reflusso se, oltre a essere cronica, si associa ad altri sintomi tipici di questa condizione e non è riconducibile a cause diverse, per esempio a una malattia da raffreddamento o all’asma bronchiale. In questi casi, attraverso il semplice esame clinico e la valutazione dei disturbi, il medico può diagnosticare sia la MRGE che la tosse da reflusso, senza necessità di ulteriori indagini.

Può tuttavia accadere che i sintomi gastrici, che di solito sono prevalenti, siano assenti o molto lievi nei pazienti con reflusso e che la tosse rappresenti il principale fastidio che lamentano. In situazioni simili, per accertare la malattia da reflusso e confermare la diagnosi di tosse da reflusso può essere utile fare ricorso a una serie di esami specifici. Tra questi figurano:

  • l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS), che attraverso un endoscopio (uno strumento a forma di tubo flessibile con una videocamera all’estremità) consente di valutare lo stato delle mucose dell’esofago e dello stomaco e di individuare o escludere la presenza di anomalie o alterazioni del tratto digestivo superiore;

  • la pH impedenzometria esofagea, che attraverso un sondino posizionato nell’esofago misura e registra il livello di acidità nell’arco di 24 ore, permettendo di identificare un eventuale reflusso.

Tosse da reflusso: terapie e rimedi

Il trattamento della tosse da reflusso consiste nella cura della patologia di cui la tosse è il sintomo, cioè la malattia da reflusso gastroesofageo. Nella maggior parte dei casi, la terapia prevede un intervento sugli stili di vita scorretti che possono favorire la comparsa del reflusso e acuirne i disturbi e la somministrazione di farmaci specifici, soprattutto per ridurre l’acidità gastrica. Quando le altre soluzioni non si rivelano efficaci e i sintomi hanno ripercussioni significative sulla qualità della vita del paziente, è possibile ricorrere alla chirurgia. Esaminiamo più da vicino i diversi approcci.

10 buone abitudini contro la tosse da reflusso

Il primo passo per combattere la tosse da reflusso è migliorare il proprio stile di vita adottando una serie di buone abitudini che aiutano a prevenire la risalita del contenuto gastrico e, di conseguenza, evitano che i sintomi del reflusso si manifestino. Ecco 10 consigli utili:

  • dopo i pasti, aspettare almeno 3 ore prima di coricarsi, per non favorire il reflusso notturno;
  • a letto, posizionare un cuscino dietro la schiena in modo da mantenerla leggermente sollevata, per ridurre il rischio di reflusso e prevenire la tosse;
  • evitare o limitare il consumo di cibi e bevande dalla forte acidità o che possono stimolare la produzione di succhi gastrici e irritare la mucosa esofagea, come alcolici, caffè, acqua e bevande gassate, cioccolato, frutta come agrumi, fragole e kiwi, pomodoro crudo, aglio, cipolla e spezie, soprattutto piccanti, come peperoncino, pepe e paprika;
  • tenere sotto controllo il peso corporeo con un’alimentazione equilibrata e una regolare attività fisica perché obesità e sovrappeso, aumentando la pressione addominale, rendono più probabile soffrire di reflusso gastroesofageo;
  • evitare piatti troppo elaborati o ricchi di condimenti, che possono portare a un aumento di peso e rallentare lo svuotamento gastrico, favorendo il reflusso, e prediligere alimenti come frutta e verdura di stagione, cereali, carni magre e pesce;
  • fare 5 pasti al giorno (colazione, pranzo, cena e due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio) per non sovraccaricare eccessivamente lo stomaco;
  • mangiare lentamente e masticare a lungo;
  • non fare attività sportiva subito dopo i pasti;
  • non indossare abiti troppo stretti e che tendono a comprimere la zona addominale;
  • non fumare.

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I farmaci contro la tosse da reflusso

La terapia farmacologica della malattia da reflusso gastroesofageo può prevedere il ricorso a diverse tipologie di medicinali. Tra queste figurano:

  • gli inibitori della pompa protonica, che aiutano a ridurre le secrezione gastrica da parte dello stomaco;
  • gli antiacidi, che contrastano l’eccessiva acidità gastrica;
  • i procinetici, che facilitano lo svuotamento gastrico ed evitano che il cibo stazioni troppo a lungo nello stomaco favorendo la comparsa del reflusso.

Generalmente i normali farmaci antitussivi usati come sedativi della tosse si rivelano scarsamente efficaci contro la tosse da reflusso. Allo stesso modo, questo disturbo non deve essere curato con gli antibiotici perché non ha origine infettiva.

Il trattamento chirurgico della malattia da reflusso gastroesofageo

Come accennato, l’intervento chirurgico è una soluzione a cui si fa ricorso se gli altri trattamenti non sono risolutivi, se la terapia farmacologica è controindicata o mal tollerata e se i sintomi del reflusso hanno un impatto severo sulla qualità della vita. L’approccio deve essere calibrato sulle condizioni cliniche del paziente e tenere conto dell’eventuale presenza di condizioni che favoriscono il reflusso, come un’ernia iatale, che consiste nel passaggio di una porzione dello stomaco dall’addome al torace. Tra le metodiche che possono essere impiegate c’è il posizionamento di plastiche antireflusso o di altri dispositivi a livello dell’esofago, con l’obiettivo di opporre una resistenza alla risalita del contenuto gastrico

Come rivela una recente meta-analisi, studi condotti su pazienti con MRGE evidenziano una significativa percentuale di successo nella riduzione della tosse cronica correlata al reflusso gastroesofageo dopo un intervento chirurgico per il trattamento di questa patologia.

Come abbiamo visto, la tosse da reflusso è una condizione non grave ma fastidiosa che si associa al reflusso gastroesofageo. Per trattarla – ma anche per prevenirla – gioca un ruolo cruciale lo stile di vita, a cominciare da un’alimentazione bilanciata che aiuta a proteggersi da una serie di fattori che possono favorire o peggiorare il reflusso, come il sovrappeso e l’obesità. Naturalmente, oltre ad adottare sane abitudini quotidiane può rendersi necessario intervenire con terapie appropriate: come per tutti i disturbi, anche in caso di tosse da reflusso è dunque importante rivolgersi a specialisti qualificati che sapranno indicare le cure e i comportamenti più adatti per prendersi cura della propria salute.

 


FONTI:

www.grupposandonato.it/

humanitas.it

pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/


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