obesità e cancro

L’obesità un fattore di rischio per il cancro? Ecco cosa dicono gli studi

Non è semplice individuare con precisione il numero di tumori che sono determinati anche da fattori alimentari, ma sempre più studiosi, medici e ricercatori si stanno dedicato al tema e i primi dati a disposizione lasciano pochi spazi ai dubbi. Secondo l’American Institute for Cancer Research, infatti, tre tumori su dieci sono causati da cattive abitudini alimentari. Si spinge oltre il report di US Centers for Disease Control and Prevention, presentato nell’ottobre 2017: i ricercatori statunitensi, infatti, associano l’obesità e il sovrappeso ad un aumento del rischio di ben 13 tipi di cancro, tra quelli più diffusi negli USA, ma anche in Europa.

Cerchiamo, dunque, di capire meglio quale sia la connessione tra obesità e cancro e in che modo le abitudini alimentari sbagliate possono rappresentare un fattore di rischio.

Abitudini alimentari e tumori: quale relazione?

salumi carne rossa

Secondo quanto riportato sul sito dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che sottolinea come i dati che abbiamo a disposizione riguardino principalmente il contesto statunitense, l’influenza delle abitudini alimentari sul rischio di cancro dipende dalla presenza di alcune sostanze specifiche in determinati cibi che possono favorire la malattia.

In particolare, alcune sostanze sono responsabili di una maggiore sensibilità al tumore al fegato o allo stomaco:  si pensi alla presenza di nitriti e nitrati, impiegati per conservare i salumi, oppure alle aflatossine, liberate da alcune muffe delle arachidi, del mais e di altri legumi se conservati in maniera non corretta. Infine, molti studi epidemiologici puntano il dito contro una dieta ricca di grassi e proteine animali.

Prestare attenzione a queste sostanze e, di conseguenza, alimentarsi in maniera consapevole non è cruciale solo in ottica preventiva: infatti uno studio della Coalizione Europea dei Pazienti Oncologici ha rilevato che ben sette malati su dieci hanno problemi di alimentazione, un fattore che indebolisce l’organismo e diminuisce le possibilità di sopravvivenza.

Proprio per scongiurare i rischi connessi ad una cattiva alimentazione, il consiglio ricorrente è quello di evitare il fai da te e affidarsi ai professionisti che, in generale, consigliano di privilegiare alcuni alimenti: vediamo quali e perché.

Quali cibi aiutano a prevenire i tumori?

cibo sano

Cereali integrali, legumi e zenzero, emblema ormai di un’alimentazione sana e anticancro, non rappresentano, infatti, una panacea contro tutti i mali oncologici, al contrario è l’equilibrio e l’attenzione tra i nutrienti e gli alimenti a fare la differenza. Sicuramente è importante consumare spesso cibi ricchi di vitamine e di fibre; in particolare, non dovremmo mai rinunciare alle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, scegliendo tra quelle fresche e di stagione, condite con cura e preparate con metodi di cottura che consentano di mantenerne integre le proprietà. Per proteggere nello specifico il colon-retto, gli esperti dell’AIRC consigliano di consumare cereali, pane, pasta e riso integrali, da abbinare regolarmente con i legumi.

Oltre all’apporto di vitamine e fibre, questi alimenti hanno anche proprietà antiossidanti, preziose alleate contro l’invecchiamento dell’organismo poiché capaci di neutralizzare i radicali liberi.

Altri studi, invece, sostengono che un consumo regolare di soia e alimenti da essa derivati, fin dall’adolescenza possa contribuire ad una riduzione del rischio di tumore al seno per le donne e alla prostata per gli uomini. Ciò perché questi alimenti sono ricchi di isoflavoni, sostanze assimilate agli ormoni estrogeni, e che ne prendono il posto sui recettori delle cellule, senza però determinare le stesse conseguenze dal punto di vista biologico.

Obesità e cancro: cosa dicono gli studi

prevenzione cancro colon

Non è, tuttavia, solo il tipo di alimenti che scegliamo di includere nella nostra dieta a determinare il rischio di tumore. Infatti, alcuni recenti studi confermano che anche l’apporto calorico ha conseguenze sulla nostra salute da questo punto di vista.

Come anticipato, l’ultima relazione del rapporto tra cancro e obesità degli US Centers for Disease Control and Prevention sostiene che da questa patologia alimentare derivi un maggiore rischio di ammalarsi di ben 13 tipi di tumore che rappresentano, per gli Stati Uniti, il 40% delle diagnosi. Inoltre, un’analisi pubblicata sullo European Journal of Cancer, dimostra che, se calassero drasticamente i casi di obesità e sovrappeso in tutta Europa fino a sparire, ci sarebbe il 20% di diagnosi in meno all’anno di tumore al colon.

Vi è, dunque, una sempre più condivisa convinzione che l’obesità possa considerarsi un vero e proprio fattore di rischio per il cancro e, in particolare, per tumori a questi casi:

  • colon-retto
  • rene
  • esofago
  • seno
  • utero
  • fegato
  • prostata
  • pancreas
  • ovaie
  • colecisti.

Perché l’obesità rappresenta un fattore di rischio?

dottore visita obeso

La correlazione tra obesità e cancro non dovrebbe sorprenderci, se teniamo in considerazione come questa patologia alimentare impatti concretamente sulle funzioni dell’organismo. Infatti, interferisce con la secrezione di ormoni, come quello della crescita e quelli tiroidei, e provoca un aumento dell’insulina.

L’oncologo Paolo Marchetti, direttore del reparto di Oncologia Medica al Sant’Andrea di Roma, intervistato da La Repubblica, spiega con chiarezza che l’obesità rappresenta uno stato di infiammazione cronica, per cui il nostro corpo produce continuamente delle sostanze che hanno un impatto sulla regolare attività di replicazione delle cellule. Di fatto, la presenza di citochine, una di queste sostanze, fa sì che una cellula sana possa sfuggire ai controlli e avvii il processo tumorale.

Un’altra interessante spiegazione ci arriva da una ricerca italiana, pubblicata a settembre 2017 sulla rivista Cancer Research, che ha evidenziato quali sono i meccanismi molecolari per mezzo dei quali l’obesità aumenta il rischio di sviluppare il cancro al seno. Due molecole chiamate GM-CSF e MMP9, prodotte dalle cellule che diventeranno  delle cellule adipose, favoriscono, insieme, lo sviluppo e la diffusione di questo tipo di tumore: lo studio ha osservato che negli obesi i livelli di GM-CSF sono più alti che nei soggetti sani con effetti negativi, di conseguenza, sull’organismo.

Infine, è possibile che la relazione tra cancro e obesità sia legata anche ad una diminuzione della capacità reattiva del nostro sistema immunitario che in chi soffre di questa patologia è sensibilmente più bassa.

Cancro, obesità e sindrome metabolica

cibi salute cuore

Per concludere, citiamo uno studio pubblicato sulla rivista Nature, che ha esaminato le possibili relazioni di tipo genetico tra obesità, cancro e sindrome metabolica. È emerso, infatti, che esistono ben 38 geni perfettamente sovrapponibili tra soggetti malati di cancro alla mammella, diabetici e obesi. In altre parole, chi soffre di obesità ha una maggior probabilità di tipo genetico di sviluppare anche questo tipo di altre malattie.

Per questa ragione, è cruciale seguire una dieta equilibrata e sana, magari attingendo alla lista di smart food per il cuore, nella consapevolezza che questo elemento è parte imprescindibile di una strategia vincente di prevenzione oncologica.  

Chi, invece, è ha rischio di patologie cardiovascolari non può, a maggior ragione, sottovalutare una corretta alimentazione che non lo conduca a sovrappeso e obesità: un prezioso alleato in questo senso ci viene offerto dalla sanità integrativa. La polizza Protezione Famiglia di UniSalute, infatti, prevede anche una consulenza individuale e personalizzata per migliorare il proprio stile di vita, dal punto di vista del movimento e, naturalmente, dell’alimentazione.

Un’attività cruciale per scongiurare i rischi connessi all’obesità per il cancro. Conoscevate questi nuovi sviluppi scientifici a proposito?

 

Fonti:

American Institute for Cancer Research
US Centers for Disease Control and Prevention
Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro
Coalizione Europea dei Pazienti Oncologici
European Journal of Cancer
Cancer Research
Fondazione Umberto Veronesi
LILT Lega Italiana Lotta contro i Tumori
Istituto Nazionale dei Tumori
Nature

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