Care manager: chi è e come può essermi utile?

La figura del care manager, o case manager, sta diventando sempre più fondamentale per chi deve orientarsi nella complessità dei sistemi sanitari moderni, sia per sé stesso che per un familiare malato. Questo professionista, che si posiziona all’intersezione tra l’assistenza sanitaria e il supporto sociale, è nato dall’esigenza di fornire un accompagnamento personalizzato e continuativo nel percorso di cura del paziente. Il care manager agisce quindi come una guida affidabile per il paziente e la sua famiglia, facilitando il cammino attraverso le diverse fasi della malattia, dalla diagnosi al trattamento, passando per la riabilitazione e, se necessario, l’assistenza domiciliare.

Dotato di una profonda conoscenza del sistema sanitario, il care manager individua le risorse più adatte alle esigenze del paziente e coordina i vari servizi per garantire una risposta efficace e personalizzata. Questo approccio sistemico e a 360° considera non solo gli aspetti clinici, ma anche quelli psicologici, sociali ed economici che incidono sul benessere del paziente. 

I care manager navigano tra l’evoluzione tecnologica, come la telemedicina, e la gestione di patologie complesse, richiedendo un aggiornamento costante delle competenze digitali. L’aumento delle malattie croniche legato all’invecchiamento della popolazione pone nuove sfide e opportunità per la loro professione, intensificando al contempo le già ampie responsabilità di questa figura.

Nei prossimi paragrafi esploreremo quali competenze possiede e come può effettivamente fare la differenza nella vita di chi si trova ad affrontare un percorso medico. 

Perché rivolgersi a un care manager? 

Il care manager assume un ruolo cruciale soprattutto nel coordinamento dell’assistenza per pazienti affetti da malattie croniche o condizioni mediche complesse, dove la gestione del percorso terapeutico richiede un’attenta organizzazione tra vari specialisti e trattamenti. Attraverso la sua azione, il care manager facilita la comunicazione tra i diversi professionisti della salute coinvolti e si assicura che le informazioni salienti siano condivise sempre in modo efficace tra tutte le parti interessate, così che ciascuna decisione terapeutica venga presa considerando l’intero quadro clinico del paziente.

La principale forza di questa figura è proprio il sostegno che fornisce da un punto di vista logistico e organizzativo: si impegna a mantenere i pazienti e le loro famiglie informati e consapevoli in ogni fase del trattamento, contribuendo ad attenuare la complessità dei percorsi di cura e a ridurre l’ansia che potrebbe comprensibilmente derivare dall’affrontare una malattia cronica. Questo approccio centrato sul paziente punta a migliorare l’esito delle cure e a rafforzare anche il rapporto di fiducia tra pazienti, familiari e team di cura. 

Care manager e gestione delle malattie croniche

Le malattie croniche, con i loro sintomi persistenti e le necessità di trattamento continuo, complicano notevolmente la vita di tutti i giorni, rendendo ardue attività che normalmente sarebbero semplici e scontate.

Il care manager interviene con un approccio pragmatico e multidisciplinare, alleggerendo i pazienti, i loro caregiver e le famiglie dal peso organizzativo dei piani di cura. Questo prezioso supporto include la programmazione di appuntamenti medici, la gestione dei farmaci e il monitoraggio dei progressi del trattamento. Inoltre questo professionista fornisce, in accordo con l’equipe di medici curanti, consigli mirati per impattare sullo stile di vita in maniera salutare, come per esempio suggerimenti per una dieta equilibrata o un piano di esercizi fisici adatto. 

Gestione dell’anziano: il care manager è un alleato 

Le problematiche sanitarie tendono ad aumentare con gli anni, e la terza età può portare con sé la necessità di affrontare simultaneamente diverse malattie, croniche o meno, ognuna con le sue specifiche esigenze di trattamento e attenzione.

Collaborando strettamente sia con gli anziani che con i loro familiari e caregiver, il care manager elabora strategie di assistenza personalizzate, prendendo in considerazione non solo gli aspetti clinici ma anche le necessità emotive e sociali della persona. Un approccio globale che si traduce nella gestione accurata dei trattamenti farmacologici, nell’organizzazione di controlli specialistici, nell’integrazione con i servizi di aiuto domestico e nel sostegno per le routine giornaliere: l’obiettivo è quello di mantenere quanto più possibile l’autonomia personale e il rispetto per l’anziano.

zamrznutitonovi/gettyimages.it

Come si deve fare per avere un care manager? 

Numerosi ospedali e cliniche, riconoscendo l’importanza di un approccio coordinato alla cura del paziente, hanno all’interno del loro staff dei care manager pronti ad assistere la persona fin dal primo momento dell’accesso alla struttura. Allo stesso modo, molte delle aziende e cooperative che si occupano di assistenza sanitaria privata offrono questo tipo di servizio professionale, proponendo quindi un supporto su misura per le esigenze di salute individuali. 

Anche le compagnie assicurative, nell’ambito dei loro piani sanitari – un esempio è Private Care di SiSalute –, potrebbero includere servizi di care management, facilitando i propri assicurati nella navigazione del sistema sanitario e nell’ottimizzazione delle risorse a disposizione. 

Come si diventa care manager? 

Diventare care manager richiede un percorso formativo specifico, che combina conoscenze mediche, competenze gestionali e abilità interpersonali. I requisiti educativi richiesti variano, in Italia, a seconda della Regione di provenienza e dell’ambito di applicazione, ma generalmente includono un titolo di laurea, preferibilmente in infermieristica, che costituisce il fondamento accademico per questa professione. Oltre a questo, è a discrezione del professionista – ma fortemente consigliato – l’arricchimento e specializzazione del proprio bagaglio di competenze attraverso la partecipazione, per esempio, a Master specifici nel campo, che affineranno il profilo del candidato.

Le competenze trasversali più valorizzate in questo ambito includono anche eccellenti doti comunicative e di empatia, la capacità di gestire contemporaneamente diverse attività, nonché l’abilità di collaborare efficacemente all’interno di un team.

 

Il ruolo di questi professionisti sta diventando sempre più rilevante nel panorama della salute e del benessere, soprattutto per chi ha a che fare con con un quadro clinico complesso o si ritrova a gestire una o più persone anziane all’interno del nucleo familiare. 

Con Private Care, il pacchetto servizi di SiSalute che offre assistenza completa alla salute, in qualsiasi momento, è possibile avere a disposizione una linea diretta con un medico di medicina generale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e il supporto di care manager esperti, pronti a guidarvi nella scelta degli accertamenti e delle strutture più adatte alle vostre esigenze. Questo servizio permette di consultare un dottore via chat ogni giorno, e offre anche la possibilità di prenotare visite, esami e trattamenti fisioterapici nelle strutture convenzionate, garantendovi un accesso rapido alle cure e un significativo risparmio annuo.

Private Care dà anche accesso a un network di dentisti convenzionati per controlli odontoiatrici a tariffe agevolate e fino a tre prestazioni di assistenza domiciliare all’anno, con l’invio di personale medico e infermieristico qualificato direttamente a domicilio. 

 

Fonti

https://www.salute.gov.it

https://www.gazzettaufficiale.it/

https://www.pnrr.salute.gov.it/

https://www.humanitas.it/


Immagine in evidenza di JohnnyGreig/gettyimages.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post

    Nessun commento