L’incidenza dei tumori in Italia: le stime 2020
“I numeri del cancro in Italia” raccoglie dati, statistiche e previsioni sull’incidenza dei tumori, sui fattori di rischio e sui tassi di mortalità e sopravvivenza. La stima per il 2020, nel nostro Paese, è stata di circa 377.000 nuovi casi di tumori maligni (con esclusione dei carcinomi della cute non melanomi), rispettivamente 195.000 tra gli uomini e 182.000 tra le donne.
Le neoplasie più frequenti sono il carcinoma mammario nella donna (30,3%) e quello della prostata nell’uomo (18,5%); il primo è in assoluto il tumore più diagnosticato (14,6% delle nuove diagnosi). Nella popolazione femminile, subito dopo il cancro del seno troviamo quello al colon-retto, al polmone, alla tiroide e all’endometrio; negli uomini, invece, dopo il tumore alla prostata, quello del polmone, del colon-retto, della vescica e del rene.
Rispetto al 2019, i dati riportati mettono in luce che, sia tra le donne che tra gli uomini, le diagnosi di melanoma cutaneo e di carcinoma del pancreas siano in aumento. L’abitudine al fumo, consolidata e diffusa tra la popolazione femminile, contribuisce al crescente numero di tumori polmonari.
Incidenza, mortalità, sopravvivenza e prevalenza: di cosa si tratta?
Prima di riportare i dati più significativi che riguardano le diverse regioni italiane, è opportuno fare chiarezza su alcuni termini che si usano comunemente quando si parla di tumori.
- L’incidenza è il numero di nuovi casi di tumore (o di un’altra patologia) che si verificano in un periodo di tempo ben preciso su una popolazione di riferimento, che di solito è 100.000 abitanti.
- La mortalità si riferisce al numero di persone decedute per una determinata causa nel tempo preso in considerazione e all’interno di una popolazione di riferimento.
- La sopravvivenza è il dato che riguarda la durata della vita di un paziente dopo la diagnosi. In genere, per le neoplasie, si utilizza un lasso temporale di 5 anni.
- La prevalenza, nel caso dei tumori, è data dal numero di persone sulla popolazione complessiva che convivono con un cancro e non sono ancora guariti del tutto.
Mortalità, sopravvivenza e prevalenza in Italia
La mortalità per tumore è diminuita in entrambi i sessi, nel nostro Paese. Tuttavia, poiché la popolazione italiana è molto avanti negli anni, possiamo osservare dei picchi di patologie cronico-degenerative, tra le quali c’è anche il cancro. I dati del 2017 riportano infatti che proprio le neoplasie hanno causato la morte di 180.085 persone, ovvero quasi il 30% dei decessi totali di quell’anno. I più pericolosi, in questo senso, sono risultati essere il cancro del polmone tra gli uomini e quello della mammella nelle donne.
Le stime per il 2020 hanno visto un dato in crescita, proprio a causa dell’invecchiamento della popolazione, con una previsione di 183.200 morti; tra gli uomini, il tasso di mortalità più elevato resta quello del tumore al polmone, che tuttavia diminuisce rispetto al 2015, così come avviene per il tumore al seno nelle donne.
Purtroppo, il cancro resta ancora la seconda causa di morte in Italia, dopo le malattie cardiovascolari. Tuttavia, come ha evidenziato nella prefazione alla versione integrale del volume, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nel nostro Paese “rispetto a 10 anni fa cresce notevolmente il numero di donne e uomini che sopravvivono alla diagnosi di tumore, aumenta il tasso di guarigioni e sempre più persone tornano ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale”. A cinque anni dalla diagnosi, la sopravvivenza dei pazienti con tumore maligno è del 54% tra gli uomini e del 63% tra le donne, e il dato è ancora più elevato se consideriamo i tumori più diffusi tra i due sessi, ovvero quello del seno (87% di sopravvivenza) e della prostata (92% di sopravvivenza).
Per tumori come quello al testicolo, melanomi e linfoma di Hodgkin, grazie alla diagnosi che spesso avviene precocemente e alle terapie efficaci, la sopravvivenza è spesso quasi agli stessi livelli di persone che non hanno mai avuto un tumore. Le patologie del sistema nervoso centrale, così come il cancro a fegato, polmone, esofago, invece, restano invece ancora molto pericolose: in questi casi, la sopravvivenza a 5 anni non superano il 26%; sono estremamente basse per mesotelioma e pancreas (8% e 7% negli uomini, 10% e 9% nelle donne).
Per quanto riguarda la prevalenza, a cui abbiamo accennato prima, nel nostro Paese il numero di persone che hanno avuto una diagnosi di tumore sono circa il 6% della popolazione totale, ovvero più di 3.600.000 di persone.
L’incidenza dei tumori in Italia per regione
I dati raccolti da AIRTUM evidenziano delle differenze a livello geografico, nel nostro Paese, per quanto riguarda le patologie oncologiche. L’incidenza annuale media dei tumori ha infatti valori più bassi nel Centro, nel Sud e nelle Isole, come si può vedere dalla tabella.
I Registri Tumori italiani hanno documentato, per gli uomini, 735 casi su 100.00 persone al Nord, 708 casi su 100.000 al Centro e 635 su 100.000 nel Sud e nelle Isole. Nelle donne, invece, al Nord ci sono stati 512 nuovi casi annui su 100.000 persone, al Centro 493, al Sud e nelle Isole 423.
Melanomi maggiormente diffusi al Nord e nel Centro
L’incidenza del tumore del polmone tra la popolazione maschile non differisce molto tra Nord (105.2 casi/anno/100.000), Centro (102.9) e Sud (102.9), mentre per altre patologie non accade lo stesso. Per quanto riguarda il melanoma, infatti, l’incidenza al Nord e al Centro Italia è due volte più frequente che al Sud, sia negli uomini che nelle donne.
Tumori del fegato: maggiore l’incidenza al Sud
Altre differenze geografiche riguardano i tumori del fegato, che risultano più frequenti nelle donne del Sud e delle Isole rispetto al Nord o al Centro Italia: si tratta, secondo le valutazioni degli esperti, di un dato sul quale pesano condizioni genetiche e ambientali, per esempio la prevalenza di infezione da virus dell’epatite B e/o C per quanto riguarda il tumore del fegato, che è maggiormente diffusa nel Meridione.
Screening, stile di vita e prevenzione dei tumori
Il monitoraggio dei dati epidemiologici sui tumori in Italia permette di capire quanto le strategie messe in campo siano efficaci nel permettere di individuare precocemente la patologia tumorale, in modo tale da garantire una maggiore percentuale di successo per la cura e aumentare l’aspettativa di vita e il tasso di sopravvivenza. Il 2020 è stato però l’annus horribilis per la sanità, a causa dell’emergenza legata alla pandemia di Covid-19, e questo ha causato ritardi nelle visite e nelle prestazioni mediche, compresi gli screening oncologici. Garantire il ritorno a una normalità da questo punto di vista, quindi, sarà fondamentale per la salute degli italiani. D’altro canto, non solo la diagnosi precoce, ma anche la prevenzione tramite corretti stili di vita è un elemento fondamentale, quando si tratta di patologie come i tumori. Fare attività fisica, praticare uno sport, prendersi cura della propria alimentazione e adottare altri accorgimenti che assicurino il nostro benessere psico-fisico, ci permette di vivere in serenità. I controlli periodici rappresentano un ulteriore modo di prenderci cura del nostro organismo: per questo motivo, molte assicurazioni, come UniSalute, propongono dei Piani Individuali, polizze personalizzabili che rispondono a molteplici esigenze. Avete mai valutato questa soluzione?
Fonti:
AIOM
AIRC
Nessun commento