Quando iniziare con gli antiparassitari per cani e gatti?

La cura dei nostri amici a quattro zampe passa anche attraverso l’uso di antiparassitari idonei, in grado di tenere alla larga i problemi che pulci, zecche o flebotomi possono provocare. Se non adeguatamente protetti, infatti, gatti e cani possono essere facilmente attaccati da questi e altri insetti e parassiti, incorrendo in serie conseguenze per la salute. Il periodo in cui di solito cresce l’attenzione verso questi prodotti è proprio l’inizio della primavera ma siamo sicuri che sia questo il momento giusto in cui iniziare a usare gli antiparassitari per cani e gatti? Scopriamo di più in questo articolo.

Antiparassitari per cani e gatti: sono da usare tutto l’anno?

Una delle domande che più spesso si pongono i proprietari di cani e gatti è quando cominciare a somministrare l’antiparassitario. Convinzione comune è che lo si debba utilizzare solo a partire dalla bella stagione, quindi da aprile fino alla fine dell’estate, senza considerare, invece, che anche il periodo invernale implica dei rischi. 

Senza dubbio l’arrivo del caldo porta con sé maggiori insidie, ma un parassita come la pulce, ad esempio, può prosperare all’interno della casa anche quando fuori fa freddo. Il riscaldamento delle nostre abitazioni, infatti, può favorirne la sopravvivenza. 

Anche dalle zecche bisogna guardarsi bene: anche se con le temperature rigide, tendenzialmente, non ci sono, se l’inverno è particolarmente mite qualcuna potrebbe resistere.

Questo ci fa capire, quindi, che il trattamento antiparassitario andrebbe effettuato tutto l’anno, senza interruzioni. Per quanto riguarda zanzare e flebotomi (responsabili della filariosi cardiopolmonare e della leishmaniosi, due malattie molto gravi), in genere viene consigliato il trattamento nel periodo in cui questi insetti sono attivi, che tende a variare a seconda del clima della zona. In ogni caso, è bene confrontarsi con il proprio veterinario per sapere quando è meglio effettuarlo. 

L’importanza di usare gli antiparassitari su cane e gatto: le principali malattie e problematiche da prevenire

Proteggere gatti e cani dai parassiti è essenziale per evitare infezioni alla pelle e patologie anche molto serie. I principali parassiti e insetti dai quali l’animale va difeso sono:

  • le pulci: come abbiamo visto nell’articolo dedicato alla prevenzione delle pulci nel cane, queste possono causare dermatiti allergiche, tenia (che rientra tra i parassiti intestinali) e anemia, ad esempio.
  • Le zecche: sono potenzialmente responsabili di diverse problematiche tra cui la piroplasmosi nel cane, che causa anemia e che può essere trasmessa dalla zecca anche all’uomo, ehrlichiosi (sia nel cane che nel gatto), malattia di Lyme (principalmente nel cane): anche quest’ultima, così come l’erlichiosi, può colpire l’uomo sempre tramite la puntura di una zecca.
  • Le zanzare: possono veicolare la filaria, un parassita in grado di provocare filariosi cardiopolmonare, causa di disturbi cardiaci e respiratori.
  • I pappataci (o flebotomi): questo insetto, simile a una zanzara e con attività prevalentemente notturna, può trasferire all’animale la leishmania, che causa la leishmaniosi, patologia cronica che può avere diversi anni di incubazione prima di manifestare i suoi sintomi, tra cui rientrano perdita di pelo, lesioni oculari, forme ulcerative, solo per citarne alcuni. Il gatto è meno soggetto a questa patologia rispetto al cane. Anche l’uomo, se punto da un flebotomo che in precedenza ha punto un animale infetto, può esserne colpito.

Oltre a quelli elencati, è bene citare anche altri parassiti esterni che possono nuocere ai nostri amici a quattro zampe, come pidocchi, mosca cavallina, acari

FilippoBacci/gettyimages.it

Antiparassitari per il cane: come sceglierli

In generale, la scelta dell’antiparassitario – sia esso per cane o per gatto – va fatta con attenzione e consapevolezza. Per questo è sempre consigliabile affidarsi al consiglio del proprio veterinario ed evitare di agire da soli, magari compiendo degli errori. Ad esempio, è fondamentale sapere che gli antiparassitari per il cane non vanno usati sul gatto perché molti di essi sono tossici per i felini. 

Per quanto riguarda i cani, la soluzione più adatta va valutata tenendo conto di una serie di fattori, da ponderare attentamente con il medico, come:

  • razza;
  • età dell’animale;
  • provenienza geografica;
  • presenza di eventuali malattie e altri trattamenti in corso.

In generale, bisogna accertarsi di mettere in atto strategie adeguate a proteggere l’animale da malattie come la leishmaniosi e la filariosi, ma anche da pulci e zecche. 

Sul mercato esistono diverse tipologie di prodotti, con diverse formulazioni e modalità di applicazione, ad esempio:

  • collari: vanno messi al collo dell’animale e possono avere una durata di alcuni mesi;
  • fialette spot-on: si tratta di boccette o fialette con all’interno il prodotto da applicare direttamente sulla cute del cane in più punti;
  • compressa o iniezione: per quanto riguarda la filaria, c’è la possibilità di sottoporre il cane a un’iniezione periodica oppure di somministrare una compressa apposita una volta ogni 30 giorni. Anche le fialette spot-on sono un’opzione possibile.

Come abbiamo detto, sarà il veterinario a suggerire le combinazioni più adeguate in base alle esigenze del singolo caso. Se volete saperne di più sui parassiti intestinali, invece, vi invitiamo a leggere l’articolo dedicato alla sverminazione del cane.

Antiparassitari per il gatto

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Anche il gatto andrà protetto contro pulci, zecche, pidocchi, acari, filaria, parassiti intestinali. Se vive esclusivamente in casa i rischi tendono a essere minori, anche se qualche pulce può essere sempre portata all’interno tramite le nostre scarpe, per cui è bene confrontarsi con il veterinario per capire quale antiparassitario somministrare e con quali modalità. Ricordiamo che il prodotto andrà scelto e dosato anche sulla base della taglia dell’animale (gatti di piccole dimensioni o gattini piccoli richiedono solitamente soluzioni specifiche).

I tipi di antiparassitari, anche in questo caso, possono essere di varie tipologie e comprendere per esempio: 

  • fialette spot-on
  • collari
  • compresse

Per approfondire meglio i parassiti intestinali che possono colpire il gatto (tra i quali tenie, nematodi e anchilostomi), potete leggere il nostro approfondimento sulla sverminazione del gatto.

Come abbiamo visto, quindi, le decisioni in merito agli antiparassitari per cani e gatti sono una questione delicata e complessa, da valutare con attenzione e responsabilità tenendo conto di diversi fattori. Quando si ha un animale domestico sono tante le domande che possono sorgere e che richiedono il supporto immediato di un professionista. Con una polizza come UniSalute Pet avrete la possibilità di usufruire di consulenze dedicate ogni volta in cui avrete bisogno di chiarire dubbi e preoccupazioni. Con questa assicurazione, inoltre, potrete sottoporre il vostro amico a quattro zampe a una visita gratuita urgente in caso di infortunio o malattia, e di tariffe agevolate su tutte le prestazioni veterinarie.

E voi sapevate quando iniziare a somministrare gli antiparassitari per cani e gatti?

 

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