strappo muscolare

Come si riconosce e cura uno strappo muscolare?

Le lesioni muscolari sono un inconveniente in cui è facile incorrere durante l’attività fisica o sportiva. Ma non solo, perché possono verificarsi anche nella quotidianità, ad esempio mentre si sollevano dei pesi o si compiono sforzi particolari in assenza di un’adeguata preparazione o riscaldamento. Lo strappo muscolare, nello specifico, rappresenta un infortunio più grave rispetto alla contrattura e allo stiramento, termini con cui potrebbe essere confuso. Imparare a riconoscerne i sintomi è molto importante per intervenire in modo corretto, così come sapere cosa fare per prevenirlo: scopriamo, dunque, come si manifesta e come evitare lo strappo muscolare.

Strappo muscolare: che cos’è e da cosa è provocato?

Lo strappo muscolare è una lesione in cui si verifica la rottura di alcune fibre del muscolo. Può interessare tutti i muscoli scheletrici (collegati alle ossa), ma i più colpiti, solitamente, sono quelli di gambe e braccia, mentre, in misura minore, quelli di schiena e addome.

Le cause di questo infortunio possono essere:

  • uno sforzo eccessivo
  • un movimento brusco e improvviso
  • una preparazione fisica insufficiente
  • l’assenza di riscaldamento prima dell’esercizio
  • la stanchezza muscolare.

Dopo aver visto che cos’è e da cosa è provocato, cerchiamo ora di capire come si manifesta lo strappo muscolare, i suoi livelli di gravità e come distinguerlo da contratture e stiramenti.

sollevamento pesi

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Strappo muscolare, stiramento e contrattura: differenze e sintomi

Come anticipato, contrattura e stiramento rappresentano infortuni di gravità inferiore rispetto allo strappo. Le contratture, in particolare, sono provocate da una sollecitazione eccessiva del muscolo e consistono in una contrazione involontaria dello stesso. Rappresentano il tipo di lesione meno grave e, di solito, sono caratterizzate da indolenzimento e rigidità muscolare, che si può avvertire palpando la parte interessata. È importante non sottovalutarle poiché, altrimenti, potrebbero tradursi in lesioni più serie: bisogna quindi interrompere l’attività svolta, senza sforzare ulteriormente la parte colpita, e rivolgersi a uno specialista per sapere come trattarle al meglio. Generalmente, per riprendersi, servono da 1 a 10 giorni.

Lo stiramento, invece, è a metà strada tra la contrattura e lo strappo. In genere, provoca un dolore acuto localizzato nel corso dell’attività fisica ed è causato da un allungamento eccessivo del muscolo. La sofferenza che provoca è spesso tollerabile, ma è importante comunque sospendere l’esercizio o i movimenti che si stanno facendo per non rischiare di peggiorare la situazione e andare incontro a uno strappo. Anche in questo caso è bene consultare il medico, che sarà in grado di indicare la terapia più opportuna. I tempi di recupero dello stiramento, inoltre, sono circa di 2-3 settimane.

Come si manifesta lo strappo muscolare in base al suo livello di gravità

Come anticipato, quindi, lo strappo comporta una rottura delle fibre muscolari, lesione che può avere un’estensione più o meno ampia. Proprio a seconda del numero di fibre coinvolte possono esserci scenari di gravità diversa e, maggiore è la severità dell’infortunio, più il dolore e i sintomi tenderanno a peggiorare.

Ecco, nello specifico, come viene classificato lo strappo muscolare e le sue manifestazioni:

  • I grado: in questo caso solo poche fibre sono coinvolte, il dolore non è elevato e, generalmente, i movimenti non sono compromessi.
  • II grado: le fibre danneggiate sono maggiori, il dolore risulta più intenso e acuto e in genere peggiora quando il muscolo si contrae; talvolta, può esserci la comparsa di un ematoma.
  • III grado: si tratta dello scenario più severo, in cui lo strappo riguarda la quasi totalità delle fibre muscolari: il dolore è particolarmente grave e violento, l’ematoma è più esteso e la funzionalità del muscolo è seriamente compromessa. Toccando la zona colpita, inoltre, di solito è possibile anche avvertire una sorta di avvallamento dovuto allo strappo.
strappo muscolare sintomi

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Trattamento dello strappo muscolare e tempi di recupero

Quando si verifica uno strappo muscolare, anche se di lieve entità, è fondamentale sospendere immediatamente l’attività fisica che si sta praticando. In caso di strappo grave, chiaramente, sarà il dolore stesso a rendere impossibile proseguire, ma in caso di strappo più leggero (e dunque meno doloroso), bisogna fermarsi per evitare peggioramenti.

Dopo l’infortunio, è bene fare attenzione a:

  • non caricare l’arto colpito;
  • mettere a riposo la parte interessata, tenendola in posizione rialzata;
  • applicare sul muscolo un impacco freddo, ad esempio una borsa del ghiaccio;
  • evitare l’uso di calore e usare, oltre al ghiaccio, un bendaggio compressivo che agisce sull’infiammazione e sull’ematoma.

Successivamente, è necessario rivolgersi a uno specialista per sottoporsi a esami che permettano di capire l’entità del danno e procedere con il trattamento più adeguato.

Se lo strappo muscolare è di bassa entità generalmente sono sufficienti 1 o 2 settimane per recuperare, durante le quali il medico potrà prescrivere, oltre al riposo, antinfiammatori e miorilassanti (questi ultimi hanno la capacità di far rilassare la muscolatura). Serviranno, invece, da due settimane a un mese per riprendersi da uno strappo muscolare di secondo grado, e tempi maggiori per quelli di terzo grado.

Prima di ricominciare le attività sportive, il paziente dovrà sottoporsi a percorsi di riabilitazione e fisioterapia. Strappi di terzo grado, inoltre, possono rendere necessaria anche un’operazione chirurgica.

come curare uno strappo muscolare

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Strappo muscolare: come prevenirlo?

La prevenzione dello strappo muscolare passa da una serie di buone abitudini da seguire prima di praticare sport o sforzi fisici. In particolare è importante:

  • praticare un adeguato riscaldamento prima di cominciare;
  • svolgere esercizi di stretching idonei al tipo di attività da svolgere (lo stretching ha molti benefici, ma è bene saper distinguere tra quello statico e dinamico);
  • evitare di fare movimenti per cui non si hanno né la preparazione né le condizioni fisiche adatte;
  • vestirsi in modo adeguato alle condizioni ambientali e scegliere un abbigliamento comodo e funzionale;
  • non trascurare i sintomi tipici di una contrattura, di uno stiramento o di uno strappo lieve per non rischiare di peggiorare la situazione.

 

Fonti

ospedaleniguarda.it
health.harvard.edu
medicalfacts.it
salute.gazzetta.it

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