Le lenti a contatto hanno cambiato la vita di molte persone con miopia, astigmatismo o presbiopia che, per vari motivi, non possono sottoporsi all’intervento laser agli occhi, offrendo loro un’alternativa più pratica e comoda agli occhiali da vista. Tuttavia, esistono ambienti e momenti dell’anno (ad esempio durante l’estate) in cui l’utilizzo delle lenti a contatto può non essere così piacevole: il mare e la piscina, infatti, sono alcuni dei contesti dove è necessario prestare più attenzione. In questo articolo vedremo come utilizzare le lenti a contatto in questi due ambienti specifici e come scegliere le lenti più adatte.
Lenti a contatto in acqua: tutti i vantaggi e gli usi possibili al mare e in piscina
Le lenti a contatto sono spesso la scelta preferita da molte persone con problemi di vista, grazie alla loro praticità e alla libertà di movimento che offrono rispetto agli occhiali. Tuttavia, l’acqua salata del mare e il cloro delle piscine possono presentare dei rischi sia per la salute degli occhi che per le lenti stesse. Sapere come gestirle correttamente in questi ambienti è indispensabile per poterle utilizzare senza timore di danneggiarle.
Lenti a contatto al mare, come usarle al meglio
Il mare è senza dubbio la meta estiva preferita dalla maggior parte delle persone che cercano relax e divertimento. Tuttavia, per chi porta lenti a contatto, il mare può creare dei problemi: l’acqua salata, l’esposizione al sole, la sabbia e i potenziali agenti patogeni che porta con sé creano situazioni complesse da gestire. L’acqua salata può seccare e danneggiare le lenti, il sole causare irritazioni e la sabbia mossa dal vento entrare negli occhi creando notevole disagio. Inoltre, l’acqua di mare è un habitat naturale per vari microrganismi che possono causare infezioni oculari. Di conseguenza, è importante adottare misure preventive quando si indossano lenti a contatto al mare, vediamo nel dettaglio quali.
- Protezione dall’acqua salata: per evitare rischi, la soluzione migliore è indossare occhialini da nuoto impermeabili quando si decide di fare un tuffo: proteggeranno le lenti e gli occhi dagli agenti esterni, garantendo un’esperienza più confortevole.
- Protezione dal sole: soprattutto quando è riflessi sull’acqua, i raggi del sole possono essere molto intensi e causare disagio agli occhi. A chi indossa lenti a contatto al mare, gli ottici suggeriscono di utilizzare occhiali da sole con protezione UV per salvaguardare gli occhi dai raggi solari dannosi. Alcune lenti a contatto offrono una protezione UV incorporata: questa, però, non copre l’intero occhio – solo cornea, pupilla, iride e cristallino –, quindi l’uso di occhiali da sole è comunque necessario.
E in piscina? Tutti i consigli per non avere problemi con le lenti a contatto in acqua
In piscina, gli ostacoli a cui può andare incontro una persona che usa lenti a contatto sono simili ma non meno impegnativi. Ecco qualche consiglio per godere di una giornata rilassante, senza intoppi!
Protezione dal cloro
Il cloro, comunemente utilizzato nelle piscine per mantenere l’acqua pulita e libera da batteri, causa spesso irritazioni agli occhi e può arrivare a danneggiare le lenti a contatto. Come nel caso dell’acqua di mare, la soluzione più sicura è quella di indossare occhialini da nuoto impermeabili, che proteggeranno le lenti dal contatto diretto con il cloro.
Prevenzione delle infezioni oculari
Le piscine pubbliche, di norma molto frequentate, sono colme di agenti patogeni che portano a infezioni oculari, come la congiuntivite. Per ridurre al minimo questo rischio, è importante che non si indossino le lenti a contatto per un periodo di tempo più lungo del consigliato, e che queste vengano pulite accuratamente dopo ogni uso.
Lenti a contatto, quanti tipi esistono e quale scegliere quando si sta spesso in acqua
Abbiamo visto che se si trascorre molto tempo in acqua con le lenti a contatto, in mare o in piscina che sia, occorre fare attenzione ad alcuni aspetti. La scelta delle lenti a contatto giuste è tra questi, e può fare la differenza.
Sul mercato sono disponibili diversi tipi di lenti a contatto, studiate per rispondere a una vasta gamma di necessità, preferenze e prescrizioni terapeutiche. Le caratteristiche di questi dispositivi oftalmici possono variare, sia in termini di materiali di produzione (rigidi o morbidi), dimensioni (corneali, sclerali, ecc.), e durata di applicazione, con opzioni che vanno dalle lenti tradizionali, che prevedono una sostituzione annuale, alle lenti “usa e getta”, giornaliere o mensili.
In linea di massima, le lenti a contatto possono essere suddivise in due grandi categorie, a seconda dei materiali con cui vengono realizzate: le lenti a contatto morbide e quelle rigide.
Vediamo quali sono i criteri che dovrebbero influenzare la nostra scelta se ci troviamo a doverle usare in acqua.
Lenti a contatto morbide
Sono composte da materiali flessibili come l’idrossietilmetacrilato (HEMA), il silicone e altri composti simili. Questi materiali polimerici, che possono contenere fino all’80% di acqua, sono idrofili – permettono cioè una buona permeabilità dell’ossigeno e facilitano l’idratazione della lente, assicurando in questo modo un comfort ottimale. Sono dunque una soluzione molto pratica per chi frequenta regolarmente spiagge o piscine: essendo monouso, minimizzano il rischio di accumulo di depositi e di infezioni. Inoltre, non richiedono pulizia, il che le rende particolarmente comode per chi ama trascorrere le giornate fuori casa.
L’uso delle lenti a contatto morbide è abbastanza semplice in termini di manipolazione e applicazione, sebbene non offrano sempre la correzione visiva ottimale. Si modellano in base alla conformazione dell’occhio, mantenendo una posizione stabile, il che le rende particolarmente indicate per coloro che conducono uno stile di vita attivo o praticano sport. Esistono diverse tipologie di lenti a contatto morbide, quelle monouso – un’opzione solitamente più economica, che prevede una sostituzione frequente e riduce i rischi legati all’uso prolungato, come le infezioni oculari – e quelle ad uso prolungato, che sono invece progettate per essere portate per periodi di tempo più lunghi (fino a una settimana) senza necessità di rimuoverle o pulirle.
Esistono poi anche le lenti a contatto morbide usa e getta: sono l’opzione più costosa, ma anche la più comoda e facile da gestire. Si usano e si gettano, senza necessità di pulizia o manutenzione. Queste lenti possono essere ideali per chi le indossa solo occasionalmente – come nel caso di una vacanza al mare.
Lenti a contatto rigide
Per chi preferisce un’opzione riusabile, le lenti a contatto rigide possono essere una valida alternativa. Queste lenti consentono all’ossigeno di raggiungere l’occhio, riducendo così il rischio di infezioni. Tuttavia, richiedono una pulizia accurata e possono essere meno confortevoli delle lenti a contatto morbide.
Pur essendo più complicate da applicare e rimuovere, queste lenti possono correggere una vasta gamma di problemi visivi e si distinguono per la loro durata e resistenza. Sono particolarmente consigliate per coloro che soffrono di astigmatismo o di miopia e ipermetropia molto accentuate, poiché offrono una qualità visiva superiore rispetto alle lenti morbide. Sono inoltre ideali per chi ha allergie.
Lenti a contatto rigide gas permeabili (RGP)
Le lenti RGP presentano caratteristiche molto simili a quelle rigide. Forniscono una visione chiara e correggono la maggior parte dei problemi di vista mantenendo la loro forma. Sono resistenti e durature, più delle lenti a contatto morbide. Se la prescrizione non varia, un paio di queste lenti può durare fino a due o tre anni. Come quelle rigide, le RGP non sono consigliate per attività fisiche intense con alto rischio di traumi. Sono generalmente più traspiranti rispetto alle lenti morbide, riducendo il rischio di infezioni oculari. Sono inoltre più facili da gestire e offrono un’eccellente acuità visiva, rendendole particolarmente adatte per pazienti astigmatici.
L’uso delle lenti a contatto al mare o in piscina può sembrare complicato, ma con le giuste precauzioni, è possibile godere appieno di queste attività senza compromettere la salute dei propri occhi. È fondamentale scegliere le lenti più adatte alle proprie esigenze, mantenere una corretta igiene delle lenti e proteggere gli occhi dai potenziali pericoli dell’ambiente.
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Conoscevate i diversi tipi di lenti a contatto e i loro vantaggi quando le indossiamo al mare o in piscina?
Immagine in evidenza di pixdeluxe/gettyimages.it
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