Vediamo allora quali sono i sintomi dell’influenza 2016, cosa possiamo fare per prevenirla e come potremo curarla.
Quali sono i sintomi dell’influenza 2016?
I sintomi dell’influenza 2016 sono quelli ricorrenti, cui siamo ormai abituati: infezioni alla vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alle articolazioni. Per poter guarire, i medici prevedono che occorreranno circa sei giorni di riposo, tuttavia si tratta di disturbi da non sottovalutare: questi stessi sintomi, infatti, se non trattati in maniera efficace, nei casi estremi possono dare origine a complicazioni anche molto serie che portano persino alla morte. Secondo la stima dell’Iss, vengono registrati circa 8.000 decessi all’anno, solo in Italia. I più colpiti sono naturalmente gli anziani, particolarmente vulnerabili e quindi maggiormente soggetti a bronchiti e broncopolmoniti.
Infatti, se l’influenza non viene riconosciuta e curata tempestivamente, può indebolire l’organismo e renderlo esposto ad altri fattori patogeni. In particolare, aumenta il rischio di essere colpiti da virus o batteri che causano infezioni alle vie respiratorie a cui sono sensibili soprattutto i bambini.
Cosa fare per prevenire il contagio? I consigli del Ministero della Salute
Il Ministero della Salute, come ogni anno, ha raccolto alcune raccomandazioni utili al fine di prevenire il contagio del virus influenzale. La cura dell’igiene personale assume una funzione fondamentale per ridurre il rischio di contagio: in particolare, raccomanda di prestare attenzione all’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie, e di utilizzare soluzione alcoliche in assenza di acqua.
Per ridurre la possibilità di diffusione del virus, inoltre, è bene coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, e isolarsi in casa fino alla guarigione già ai primi sintomi febbrili.
Infine, come abbiamo spiegato in questo articolo, anche una dieta consapevole ed equilibrata può concorrere al rafforzamento delle difese immunitarie, soprattutto se, regolarmente abbinata ad almeno mezz’ora di attività fisica giornaliera. Si tratta di una semplice strategia distensiva che riduce uno dei fattori che indeboliscono il sistema immunitario: lo stress.
In sintesi, le buone pratiche da tenere sempre in considerazione per prevenire l’influenza 2016 sono le seguenti:
- Curare l’igiene personale, prestando particolare attenzione alle mani;
- Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce;
- Seguire una dieta che rafforzi il sistema immunitario;
- Praticare un’attività fisica quotidiana.
Contro l’influenza, il vaccino
Al di là delle norme igieniche utili a ridurre l’incidenza delle sindromi influenzali, un potenziale alleato contro il male di stagione per eccellenza è il vaccino, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) da anni ha scelto di investire su questa forma di prevenzione. Lo scorso febbraio, come ogni anno, si è riunita a Ginevra per definire la composizione del vaccino anti-influenzale per la stagione 2016/2017 che viene somministrato per prevenire il contagio, sulla base dei i dati di sorveglianza virologica forniti dai Centri Nazionali di riferimento in rete con l’OMS.
Il vaccino antinfluenzale ha una duplice finalità: da un lato la protezione individuale del soggetto vaccinato, soprattutto se si tratta di un soggetto a rischio di complicanze particolarmente gravi; dall’altro la protezione della collettività, perché più soggetti vaccinati comportano un minor numero di malati e la conseguente limitazione della circolazione interumana del virus influenzale.
La stessa OMS si è posta un obiettivo ambizioso: la vaccinazione del 75% della popolazione over 65 mondiale. La categoria a cui è raccomandata la vaccinazione con massima priorità, tuttavia, è quella delle donne incinte.
A chi è consigliato il vaccino contro l’influenza 2016?
Quali sono, quindi, le fasce di popolazione che dovrebbero vaccinarsi contro l’influenza 2016 sempre secondo l’Organizzazione mondiale della sanità?
- Persone con più di 65 anni
- Diabetici;
- Immunodepressi;
- Cardiopatici;
- Malati oncologici;
- Donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza;
- Operatori sanitari;
- Bambini tra i 6 e i 59 mesi.
La vaccinazione contro l’influenza 2016, come ogni anno, non deve essere effettuata su neonati con meno di 6 mesi, soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica ad una precedente dose del vaccino o a una delle componenti incluse, malati in fase media o acuta nel momento della vaccinazione. In questo caso, la somministrazione non è vietata, ma semplicemente rimandata a dopo la completa guarigione.
Per assicurare una vaccinazione sicura e solo per chi ne ha davvero bisogno, Il Ministero della Salute ha scelto di sfatare alcuni miti, sul proprio sito, riguardo alle controindicazioni del vaccino contro l’influenza. Le false controindicazioni più diffuse sono:
- Allergia alle proteine dell’uovo con manifestazioni non anafilattiche;
- Malattie acute di lieve entità;
- Allattamento;
- Infezione di HIV e altre immunodeficienze congenite o acquisite.
Alla luce degli effetti collaterali di una sindrome influenzale e in previsione di un’influenza 2016 particolarmente invasiva, la prevenzione gioca un ruolo chiave: nella quotidianità, a tavola ma non solo, è imprescindibile per mantenersi in salute.
Ecco perché, oltre alle indicazioni che vi abbiamo dato per prevenire il contagio, vi consigliamo di tenere sempre a mente le buone pratiche quotidiane per preservare la salute del nostro organismo.
E voi avete contratto il virus influenzale o state facendo di tutto per scongiurare i malanno stagionali?
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