In cosa consiste l’esame baropodometrico?

L’esame baropodometrico è uno strumento indispensabile per la valutazione di postura e andatura del corpo. Inizialmente adottato solo nel settore sportivo per migliorare le prestazioni e prevenire infortuni, oggi trova applicazione in un’ampia gamma di contesti medici, e offre agli specialisti una visione dettagliata della biomeccanica del piede. Approfondiamo cos’è, come si svolge, e quali sono i vantaggi nel fare l’esame baropodometrico.

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Cos’è l’esame baropodometrico e come si svolge

Questo esame è la base per valutare l’anatomia e la funzionalità del piede. Si svolge nell’arco di 20-30 minuti tramite l’utilizzo di una piattaforma sensibile alla pressione, equipaggiata con dei sensori, per analizzare la distribuzione del peso corporeo sui piedi. Questa analisi fornisce informazioni preziose sull’equilibrio, eventuali posture scorrette, e la modalità di camminata o corsa di una persona. In campo clinico, serve per diagnosticare condizioni come il piede piatto, il piede cavo, patologie come la fascite plantare o problemi di allineamento che possono causare dolori al collo e alla schiena

A seconda dei risultati che emergono, è possibile estrapolare una diagnosi accurata e un trattamento mirato, e lo specialista potrà dare indicazioni puntuali per la creazione di ortesi su misura, che servono ad alleviare i fastidi e migliorare la mobilità.

Nel corso dell’esame, il paziente – senza il peso degli abiti e a piedi scalzi – cammina o sta in piedi sulla piattaforma, che registra le variazioni di pressione esercitate dai piedi. Questi dati vengono poi trasformati in mappe dettagliate che mostrano le aree di maggiore e minore pressione, che identificano anomalie specifiche nella distribuzione del peso.

L’approccio dell’esame baropodometrico si differenzia in due momenti distinti: l’analisi statica e quella dinamica. Appronfondiamole nel dettaglio. 

Analisi statica

Durante questa prima fase, il paziente assume una posizione eretta, con lo sguardo rivolto in avanti, cercando di mantenere una postura il più naturale possibile. È in questo contesto controllato che lo specialista può raccogliere dati preziosi, utili sia a scopo diagnostico che preventivo.

Uno degli aspetti chiave che vengono analizzati è infatti la superficie complessiva di appoggio delle piante dei piedi. Questo dato fornisce una visione generale di come il piede interagisce con il suolo, rilevando eventuali anomalie o asimmetrie all’appoggio – possibili indizi di problemi posturali o muscolo-scheletrici.

Un altro elemento importante è l’analisi stabilometrica. Questa parte dell’esame si concentra sull’equilibrio e sulla stabilità del paziente mentre è fermo. Attraverso la misurazione delle oscillazioni del corpo, lo specialista può valutare la capacità di mantenere una posizione eretta stabile, un indicatore essenziale della salute muscolo-scheletrica e neurologica.

La valutazione statica, inoltre, include anche l’analisi dei baricentri, ossia dei centri di massa del corpo in relazione ai piedi. Questo aspetto aiuta a comprendere se il peso del corpo sia distribuito in maniera bilanciata tra i due piedi e tra la parte anteriore e quella posteriore di ciascun piede. Una distribuzione disomogenea del peso può indicare un disequilibrio muscolare o scheletrico che necessita di attenzione.

Infine, l’esame baropodometrico statico fornisce dati sulla percentuale di carico differenziale sui due piedi. Questa analisi è particolarmente utile per identificare se il paziente tende a caricare più peso su un piede rispetto all’altro, una condizione che può portare a dolore, usura asimmetrica delle articolazioni e altri problemi muscolo-scheletrici nel tempo.

Un ultimo aspetto che lo specialista valuterà è il carico anteriore e posteriore sui piedi. Questa analisi aiuta a capire se il peso è distribuito più verso i talloni o verso la parte anteriore del piede, un dettaglio importante per individuare specifiche problematiche podaliche o posturali.

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Analisi dinamica

L’analisi dinamica, o analisi del passo, si concentra sulla valutazione della camminata. Questa parte dell’esame infatti si svolge mentre il paziente cammina in modo naturale lungo la pedana baropodometrica, permettendo allo specialista di osservare e registrare diversi aspetti chiave della deambulazione.

Uno degli elementi fondamentali valutati durante l’analisi dinamica sono i tempi di carico durante il passo. Questa misurazione consente di comprendere come il peso viene trasferito e distribuito lungo il piede durante la camminata, fornendo indicazioni importanti sulla funzionalità e l’efficienza del passo.

Un altro aspetto chiave è l’appoggio del piede. L’analisi del modo in cui il piede si posa e si solleva dal suolo durante la camminata rivela molto sulla salute posturale e biomeccanica del paziente. 

Inoltre, l’analisi dinamica considera lo spostamento naturale del peso durante la camminata. Questa valutazione aiuta a identificare eventuali disequilibri nel modo in cui il peso si sposta da un piede all’altro, che possono essere sintomi di problemi muscolo-scheletrici o neurologici.

È questa la fase dell’esame baropodometrico in cui emergono problemi strutturali come il dispiegarsi della deambulazione e le percentuali di appoggio di avampiede e retropiede. Questi dati sono essenziali per capire se ci sono anomalie nel modo in cui il piede interagisce con il suolo durante la camminata, che possono portare a dolore o ad altre complicazioni nel tempo.

Quando necessario, soprattutto in ambito sportivo, lo specialista può richiedere al paziente di effettuare un esame baropodometrico per la corsa su un tapis roulant specifico per questo tipo di analisi – proprio per valutare la deambulazione in un contesto dinamico più intensivo, come la corsa, fornendo informazioni preziose per la scelta del giusto plantare sportivo.

Per chi è indicato l’esame baropodometrico e quando si prescrive

L’esame baropodometrico è raccomandato in diverse situazioni e per diverse fasce di età, con specifici obiettivi diagnostici e preventivi.

Per i bambini in età prescolare e scolare, questo esame è estremamente utile soprattutto se presentano problemi di postura. Nella fase dello sviluppo, infatti, questo esame individua precocemente difetti posturali e anomalie nella camminata. Questo approccio preventivo è utile a rieducare la camminata del bambino e ad evitare l’insorgere di patologie disfunzionali che potrebbero manifestarsi in età adulta.

Di contro, nei pazienti adulti l’esame baropodometrico è spesso prescritto dagli ortopedici quando si verificano problemi come lombalgia, dolori diffusi alla schiena, fastidi ai piedi o disturbi legati al sistema muscolo-scheletrico. Queste condizioni possono essere il risultato di una distribuzione impropria del peso corporeo e da squilibri posturali, che l’esame identifica e corregge.

Inoltre, l’esame baropodometrico è particolarmente consigliato durante la fase riabilitativa post-traumatica. In questo contesto, fornisce informazioni preziose per guidare e ottimizzare il processo di recupero, assicurando che la postura e l’andatura del paziente tornino ai livelli ottimali dopo un infortunio o un intervento chirurgico.

L’esame baropodometrico è un esempio di come la tecnologia moderna possa migliorare la pratica medica. Grazie ai dati specifici che fornisce, ha migliorato la capacità dei professionisti sanitari di valutare e trattare una serie di condizioni legate alla salute posturale e dell’andatura.

 

Fonti:

Policlinico Gemelli 

Humanitas


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