L’elettrostimolazione muscolare è un trattamento che può essere utilizzato in vari campi, dalla fisioterapia allo sport, per ottenere diversi benefici per la salute, il benessere e la forma fisica. In questo articolo approfondiremo cos’è, illustreremo gli obiettivi che permette di raggiungere, esamineremo le controindicazioni e gli effetti collaterali che possono associarsi a questa tecnica e vedremo come usare gli elettrostimolatori muscolari in modo efficace e sicuro.
Cos’è l’elettrostimolazione muscolare
L’elettrostimolazione muscolare è una pratica che consiste nell’utilizzo di impulsi elettrici per stimolare la contrazione dei muscoli. Questa metodica trova applicazione in diversi ambiti, dalla fisioterapia, che la usa a scopo riabilitativo in caso di traumi e lesioni, allo sport, dove può essere impiegata per il miglioramento delle prestazioni atletiche e il recupero, fino all’estetica, che sfrutta le sue potenzialità per la cura di vari inestetismi, come cellulite e perdita di tono muscolare.
Come funziona l’elettrostimolazione muscolare
L’elettrostimolazione muscolare, conosciuta con gli acronimi EMS (electrical muscle stimulation) e NMES (neuromuscular electrical stimulation), si basa sull’utilizzo di elettrodi, ovvero di specifici sensori che vengono posizionati sulla zona del corpo da trattare e che, attraverso micro-impulsi elettrici a bassa frequenza, sollecitano il muscolo producendo una contrazione analoga a quella naturalmente generata dal sistema nervoso. Questa tecnica, non invasiva né dolorosa, si distingue da un’altra tipologia di elettrostimolazione, la stimolazione elettrica nervosa transcutanea, detta TENS (trans cutaneous electrical nerve stimulation), che sfrutta gli impulsi elettrici per attivare le fibre nervose, senza indurre una contrazione muscolare, ed è impiegata soprattutto come terapia antalgica, ovvero per la riduzione del dolore grazie alla sua capacità di favorire il rilascio di endorfine da parte dell’organismo.
I campi di applicazione e i benefici dell’elettrostimolazione muscolare
Come accennato, l’elettrostimolazione muscolare ha tre principali ambiti di applicazione: le prime pratiche a scopo terapeutico in fisioterapia risalgono agli inizi del Novecento del secolo scorso, mentre dagli anni ’70 questo approccio ha iniziato a essere impiegato in ambito sportivo professionistico per poi aprirsi anche alla medicina estetica. Esaminiamo per quali esigenze e problematiche di salute può essere indicato e con quali effetti benefici.
L’elettrostimolazione muscolare nella pratica sportiva
Nello sport, l’elettrostimolazione muscolare è usata sia per migliorare le prestazioni, sia per facilitare il recupero. Permette, infatti, di incrementare il tono muscolare e di potenziare la resistenza alla fatica, la forza e la velocità durante l’allenamento, mentre dopo il workout favorisce il defaticamento, contribuendo così non solo ad aumentare le performance sportive, ma anche a proteggere muscoli e tendini da possibili traumi e a prevenire gli infortuni. Rappresenta, dunque, una tecnica complementare all’allenamento tradizionale per la preparazione fisica degli atleti.
Gli utilizzi in fisioterapia
In campo fisioterapico, l’elettrostimolazione muscolare è un’efficace terapia riabilitativa passiva per il trattamento di patologie ossee, muscolari, dei tendini e dei legamenti. Può essere impiegata dopo un infortunio o una prolungata immobilizzazione dovuta a traumi di natura muscolo-scheletrica ed è spesso utilizzata all’interno di un protocollo riabilitativo più ampio e in abbinamento a un lavoro attivo di fisioterapia, tranne nei casi in cui il paziente non sia in condizione di effettuare movimenti in autonomia: in quest’ultima circostanza, può rendersi necessario il ricorso alll’elettrostimolazione in via esclusiva. Tra gli obiettivi che questa metodica permette di ottenere ci sono:
- la riduzione dei processi infiammatori;
- una migliore ossigenazione dei tessuti;
- un più rapido recupero sia del tono che della massa muscolare;
- una migliore circolazione sanguigna;
- la rieducazione dei muscoli al movimento;
- la possibilità di prevenire o ritardare l’atrofia muscolare, cioè la perdita di volume dovuta all’inattività o a uno squilibrio neuromuscolare provocato da lesioni muscolo-scheletriche.
Le applicazione estetiche dell’elettrostimolazione
L’elettrostimolazione muscolare può essere utilizzata anche in medicina estetica per rimodellare la silhouette, migliorare il tono muscolare e l’elasticità della pelle, drenare i liquidi in eccesso e ridurre il grasso corporeo. Si tratta di un trattamento indicato in presenza di inestetismi come cellulite, ritenzione idrica e smagliature e per tutte le esigenze di tonificazione, drenaggio e scioglimento degli accumuli adiposi localizzati, per esempio su braccia, interno coscia, pancia e glutei, sia per gli uomini che per le donne. L’elettrostimolazione muscolare non è efficace per la perdita di peso, perché la contrazione dei muscoli che induce, essendo mediata da macchine e non basata su meccanismi naturali attivati dall’organismo, non comporta un dispendio energetico tale da coinvolgere l’apparato cardiocircolatorio e far bruciare calorie.
Elettrostimolazione muscolare: è davvero efficace?
L’elettrostimolazione muscolare è un approccio consolidato e in grado di apportare benefici e vantaggi in tutti i suoi ambiti di applicazione. Per ottenere la massima efficacia, è importante prestare attenzione a una serie di fattori, come la qualità dei macchinari impiegati, il corretto posizionamento degli elettrodi e la personalizzazione dei trattamenti, che devono essere calibrati sulle condizioni cliniche, le esigenze e gli obiettivi del paziente modulando frequenza, intensità e durata. In questo senso, il supporto e la consulenza di specialisti preparati e qualificati sono fondamentali, sia per valutare l’utilità e l’opportunità di ricorrere all’elettrostimolazione muscolare, sia per ottenere i risultati migliori. In ambito sportivo ed estetico, è essenziale considerare questa metodica non come una soluzione miracolosa che da sola è sufficiente per tonificare e rimodellare il fisico, ma come una pratica integrativa da associare a una dieta equilibrata e a una regolare attività sportiva.
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’elettrostimolazione è una pratica generalmente sicura e priva di rischi, ma il suo utilizzo è controindicato in alcune circostanze e per particolari categorie di persone: tra queste, i portatori di pacemaker e defibrillatori per le possibili interferenze dell’elettrostimolatore con i dispositivi impiantati, i pazienti affetti da tumori ed epilessia, chi soffre di flebite – un’infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni, in particolare delle vene – o di problematiche cutanee come lesioni con ferite aperte, alterazioni della sensibilità locale e infezioni. In via precauzionale, questo trattamento è sconsigliato alle donne in gravidanza. Anche le persone con capillari fragili dovrebbero limitare le sedute di elettrostimolazione, perché gli impulsi elettrici potrebbero provocarne la rottura. Nei pazienti con protesi metalliche, è importante fare attenzione a non posizionare gli elettrodi in prossimità di questi elementi. Nella maggior parte dei casi non ci sono particolari effetti collaterali associati a questo trattamento: chi ha la pelle sensibile potrebbe notare un temporaneo arrossamento nella zona interessata dalla terapia, mentre in rari casi l’uso dell’elettrostimolatore in orari notturni potrebbe provocare insonnia, ma si tratta di disturbi poco comuni e non gravi.
In generale, affidarsi alle mani esperte di uno specialista e consultarsi con lui o con il medico di base prima di sottoporsi a elettrostimolazione dà la tranquillità di evitare pericoli e complicanze. Nel caso in cui si voglia utilizzare un elettrostimolatore muscolare per uso domestico, è importante acquistare apparecchi autorizzati per la vendita al pubblico e attenersi alle raccomandazioni d’uso fornite dal produttore, rispettando i programmi di allenamento ed evitando eccessi che potrebbero causare affaticamento o dolori muscolari.
Naturalmente, sia quando l’elettrostimolazione muscolare è funzionale alla riabilitazione, sia quando le applicazioni sono sportive o estetiche, evitare il fai da te, chiedere il supporto di specialisti e seguire scrupolosamente le loro indicazioni è essenziale per minimizzare i rischi e massimizzare i risultati. Se la finalità è la riabilitazione, per esempio, sottoporsi all’elettrostimolazione muscolare sotto la guida del fisioterapista, che stilerà un piano terapeutico inserendo, eventualmente, questa metodica all’interno di un protocollo più ampio, consente di godere dei suoi benefici in sicurezza e di velocizzare il recupero. Un supporto in questo senso può arrivare dalla polizza UniSalute Fisioterapia, la soluzione assicurativa che copre le spese per i trattamenti fisioterapici riabilitativi e per il ricovero in caso di infortunio, oltre a offrire tariffe agevolate per fisioterapia, visite specialistiche e accertamenti diagnostici nelle strutture convenzionate, garantendo la migliore assistenza specialistica per ogni esigenza o imprevisto legati alla salute.
Fonti:
Immagine in evidenza di Ridofranz/gettyimages.it
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