Sia quando arriva l’inverno, sia quando le temperature salgono e si avvicina la primavera, molte persone tendono ad ammalarsi con facilità. I picchi di influenza, infatti, non si verificano soltanto in autunno ma anche nel periodo tra febbraio e marzo. Tra i sintomi possono manifestarsi spossatezza, problemi digestivi e disturbi dell’umore: gli effetti del cambio di stagione sono variabili e soggettivi.
Ne parliamo in questo articolo, per capire meglio come mai in questi momenti dell’anno il nostro corpo è così sensibile e cosa possiamo fare per supportarlo e ammalarci di meno.
Cosa succede durante il cambio di stagione
Il nostro corpo impiega un po’ di tempo ad adattarsi, nel passaggio da una stagione all’altra. Ciò che accade non è soltanto soggettivo e legato alle condizioni di salute di ognuno di noi, ma dipende anche da altri fattori, compresa la modalità con cui si passa dal clima più freddo a quello più caldo e viceversa.
L’arrivo dell’inverno può creare qualche problema soprattutto quando è improvviso: le temperature scendono di colpo e cominciano le giornate piovose o ventose. Il nostro fisico, in quel momento, è più vulnerabile alle infezioni: uno studio della Yale University suggerisce, per esempio, che un calo di sette gradi della temperatura ambientale può compromettere la capacità del sistema immunitario di reagire agli attacchi dei virus che provocano il raffreddore.
Inoltre, da ottobre in poi, le ore di luce diminuiscono sensibilmente, il che può avere ripercussioni negative sull’umore.
Quando invece comincia la primavera, le giornate più lunghe e miti ci portano a trascorrere del tempo all’aria aperta e a vivere a un ritmo più intenso, che però richiede all’organismo uno sforzo in più per adattarsi. Inoltre, può capitare di usare abiti troppo leggeri e, specialmente all’aperto, di subire gli sbalzi repentini di temperatura.
Cambio di stagione: sintomi comuni
Come abbiamo già ricordato, sono in tanti ad accusare i sintomi più comuni del cambio di stagione:
Sia in autunno che in primavera, si è più esposti alle infezioni da parte dei rinovirus umani (responsabili del raffreddore). Questo vale a maggior ragione per chi soffre di allergie stagionali, come quella alle graminacee: l’infiammazione nasale tipica di questa condizione, infatti, “apre la strada” ad altri microrganismi che possono più facilmente entrare nelle vie respiratorie. Il sistema immunitario, occupato a fronteggiare l’allergia, ha meno risorse disponibili per difendere l’organismo dagli intrusi.
Anche chi non soffre di allergie può risentire dello sbalzo di pressione atmosferica caratteristico del passaggio tra una stagione e l’altra, delle temperature instabili e del vento: le vie aeree possono quindi irritarsi con maggiore frequenza.
A cosa sono dovuti i sintomi del cambio di stagione?
È bene ricordare che la comparsa dei sintomi tipici del cambio di stagione è del tutto soggettiva: ogni persona è diversa e lo è anche la risposta alle condizioni esterne. Durante questi passaggi, tuttavia, nel nostro corpo si modificano i livelli di serotonina, melatonina e di cortisolo, così come la temperatura e la pressione arteriosa. Vediamo allora in che modo tutto ciò è collegato.
Quando comincia l’autunno e le giornate sono più brevi, l’organismo produce meno serotonina e melatonina, mentre in primavera accade il contrario. La serotonina è un neurotrasmettitore che regola l’umore, e la sua presenza influisce anche sulla produzione di melatonina, che ha un ruolo fondamentale negli equilibri di sonno-veglia. Se entrambe le sostanze sono poco presenti, quindi, possono presentarsi disturbi dell’umore, insonnia e spossatezza dovuta alle poche ore di riposo.
Il cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, è prodotto in quantità maggiori durante i passaggi estate-autunno e inverno-primavera, e può causare tachicardia, insonnia, ansia, depressione, nervosismo.
La temperatura corporea, come abbiamo già sottolineato nei paragrafi precedenti, influenza la risposta dell’organismo alle infezioni, mentre la pressione arteriosa è più alta in autunno e inverno: la sudorazione diminuisce e i vasi sanguigni si restringono, in risposta al freddo. Le nuove condizioni climatiche possono provocare disbiosi e disturbi gastrici, come l’acidità di stomaco.
Tutte le malattie infettive sono influenzate dalla stagione? I risultati di uno studio
Il cambio di stagione potrebbe non essere soltanto legato ai sintomi di cui abbiamo parlato. In un articolo della ricercatrice Micaela Martinez della Columbia Mailman School of Public Health si evidenzia, infatti, che potrebbe esistere un collegamento tra tutte le malattie infettive e l’elemento stagionale. Incrociando dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, Martinez ha creato un calendario per 69 malattie infettive, dalle infezioni comuni alle malattie tropicali rare.
Ciò che è emerso, è che i fattori ambientali come la temperatura e l’umidità hanno una decisiva influenza anche nel caso, per esempio, dell’epatite B o dell’AIDS. A seconda del luogo geografico, si svilupperebbero maggiormente in un certo periodo dell’anno.
Cambio di stagione: combattere la stanchezza con dieta ed esercizio
Il cambio di stagione si manifesta in ogni persona con sintomi più o meno lievi. Il mondo scientifico è d’accordo sulla possibilità di prevenirne gli effetti negativi curando la dieta, in particolare attraverso l’assunzione di alimenti che supportano il sistema immunitario e promuovono la salute del microbiota intestinale. È inoltre fondamentale dormire a sufficienza e fare attività fisica. L’alimentazione e lo stile di vita restano, quindi, i due elementi chiave per prenderci cura del nostro benessere, in qualunque momento dell’anno.
Ricordiamo, inoltre, che consultare il proprio medico di base è sempre una buona idea: con il suo aiuto, è possibile alleviare i sintomi del cambio di stagione (per esempio valutando l’assunzione di integratori) e, soprattutto, effettuare esami qualora ci fosse il sospetto di un malessere dovuto ad altre cause. Un servizio come la Card Esami e Visite di SiSalute va incontro all’esigenza di tenere sempre sotto controllo il proprio stato di salute, perché permette sottoporsi a visite e accertamenti diagnostici a prezzi scontati fino al 30% rispetto a quelli di mercato. Le prestazioni si possono prenotare presso le strutture sanitarie convenzionate con SiSalute senza liste d’attesa.
E voi, soffrite di sintomi legati al cambio di stagione?
Altre fonti
time.com
sciencedaily.com
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