Il mal di testa (o cefalea) è un disturbo molto comune che può avere forme e cause diverse. Si parla di cefalee primarie quando il mal di testa non deriva da altre condizioni mediche, secondarie quando invece è indotto da cause sottostanti (stress, posture scorrette, infezioni, uso di farmaci e sostanze, fino a disfunzioni strutturali più severe). Il trattamento varia in base al tipo: può andare da rimedi comportamentali e uso di analgesici da banco fino a terapie farmacologiche specifiche.
Il mal di testa è tra i disturbi con cui più spesso facciamo i conti. A volte insorge al termine di una giornata stressante o per le troppe ore passate davanti a un computer, altre senza un motivo apparente; in alcuni casi, diventa un sintomo cronico, che si ripresenta periodicamente. Anche l’intensità con cui si manifesta è variabile: da un fastidio lieve fino a un dolore pulsante che limita le attività quotidiane. Ma quali sono le cause che ne provocano l’insorgenza? Quanti tipi di mal di testa esistono e quali sono i rimedi possibili? Scopriamone di più.
Che cos’è il mal di testa?
Quando si parla di mal di testa o, utilizzando il linguaggio medico, cefalea, si fa riferimento a un dolore localizzato in una o più aree del capo. Si tratta di un disturbo che può variare molto per intensità, durata e caratteristiche, e può essere per questo suddiviso in diverse tipologie.
Tipi di mal di testa
Le tipologie di mal di testa sono diverse e fanno capo a due distinte macrocategorie: cefalee primarie e cefalee secondarie.
Nelle cefalee primarie rientrano:
- cefalea tensiva: la forma più comune e meno intensa. Si manifesta con un dolore costante bilaterale, il tipico “cerchio alla testa”. Generalmente ha intensità lieve o moderata e migliora con il movimento
- emicrania: la seconda forma più diffusa, prevalente tra le donne. Si caratterizza per un dolore pulsante, di solito localizzato su un lato della testa, nella regione tra occhio e tempia. È talvolta accompagnata da nausea, vomito, e sensibilità a luce e rumori e può peggiorare con il movimento. In alcune persone si presenta con “aura”, cioè disturbi visivi o neurologici transitori che precedono l’attacco. Gli episodi hanno frequenza variabile: da alcune volte l’anno a più volte a settimana
- cefalea a grappolo: una forma meno comune, che interessa maggiormente gli uomini. Provoca un dolore acuto monolaterale, con attacchi multipli ripetuti (“a grappolo”). Può essere accompagnata da lacrimazione, arrossamento o congestione nasale sullo stesso lato. Gli attacchi si presentano più volte al giorno, per settimane o mesi consecutivi, alternati a periodi di remissione.
Le cefalee secondarie derivano da altre condizioni, come:
- infezioni: raffreddore, influenza, sinusite, faringite, otite, encefalite, meningite, ecc.
- traumi cranici
- posture scorrette
- problemi cervicali
- bruxismo
- disturbi della vista
- patologie cardiovascolari: trombosi, aneurismi, emorragie cerebrali, ictus, ecc.
- tumori cerebrali
- uso di sostanze: farmaci, alcol, droghe.

L’emicrania può manifestarsi con aura, ossia con disturbi visivi o neurologici transitori precedenti all’attacco di mal di testa.
A cosa può essere dovuto il mal di testa?
Il mal di testa dipende spesso da una combinazione di fattori fisici, psicologici e ambientali, o, come si è visto, nel caso delle cefalee secondarie, può essere sintomo di condizioni patologiche sottostanti. Tra le cause più comuni troviamo:
- stress fisico ed emotivo
- tensioni muscolari, responsabili di contrazioni nella zona di collo e spalle
- alterazioni del sonno
- cambiamenti ormonali, per esempio legati, nelle donne, al ciclo mestruale
- fattori alimentari: digiuno prolungato, abuso di caffeina o alcol, consumo di cibi come cioccolato, formaggi e insaccati
- condizioni ambientali: cambiamenti stagionali, esposizione prolungata a schermi luminosi, luci troppo forti o rumori intensi
- patologie sottostanti.
Mal di testa: quando preoccuparsi?
Nella maggior parte dei casi, la cefalea è benigna e passa spontaneamente o con semplici rimedi. Può tuttavia diventare un disturbo cronico e debilitante, al punto da interferire con le normali attività giornaliere e con la qualità della vita: in questi casi è consigliabile rivolgersi a un neurologo per una valutazione approfondita.
Infine, è cruciale chiedere un consulto medico quando le caratteristiche del dolore sono tali da far sospettare un problema più severo:
- compare all’improvviso con un’intensità notevole, mai provata prima
- peggiora con il tempo assumendo caratteristiche diverse
- è concomitante a sintomi neurologici quali difficoltà a parlare, perdita di forza, alterazioni della vista o della sensibilità
- si accompagna a febbre alta, rigidità del collo, nausea o vomito persistenti
- insorge in seguito a un trauma cranico.
Come far passare il mal di testa?
I rimedi per il mal di testa variano a seconda del tipo di cefalea, della frequenza degli episodi e dell’intensità del dolore. In caso di mal di testa lievi e occasionali, si può intervenire con farmaci da banco, altre volte è necessario ricorrere a specifiche terapie farmacologiche prescritte dal medico.
Quando gli attacchi diventano ricorrenti o invalidanti, il medico può valutare una terapia preventiva con farmaci mirati con l’obiettivo di ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi.
In ogni caso, l’automedicazione prolungata va evitata. Va tenuto presente, infatti, che l’uso eccessivo di analgesici può causare a sua volta una cefalea da abuso di farmaci. La risposta risolutiva in caso di mal di testa frequenti o particolarmente intensi è sempre una valutazione specialistica.
Il trattamento delle cefalee secondarie dipenderà, necessariamente, dalla presa in carico della patologia scatenante.
In alcuni casi possono essere d’aiuto dei semplici accorgimenti comportamentali:
- riposare in un ambiente silenzioso e poco illuminato durante l’attacco
- correggere postura e abitudini quotidiane, ad esempio facendo pause regolari quando si passa molto tempo al computer o facendo esercizi di allungamento muscolare
- ridurre lo stress attraverso tecniche di rilassamento, meditazione o attività fisica moderata
- mantenere una buona igiene del sonno
- applicare impacchi caldi o freddi sulla zona dolorante.
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In alcuni casi per far passare il mal di testa, è sufficiente avere alcuni accorgimenti, in primis riposare.
Le domande più frequenti dei pazienti
Qual è la differenza tra emicrania e mal di testa comune?
L’emicrania è una forma specifica di mal di testa, caratterizzata da dolore pulsante, spesso localizzato su un lato della testa, e accompagnato da nausea, sensibilità alla luce e ai rumori.
Il mal di testa può essere causato dallo stress?
Sì, lo stress e le tensioni muscolari sono tra le cause più frequenti di mal di testa, in particolare della cefalea tensiva. Imparare a gestire lo stress con tecniche di rilassamento o attività fisica può contribuire a limitare gli episodi.
È possibile prevenire il mal di testa?
In molti casi si può prevenire il mal di testa mantenendo uno stile di vita equilibrato (ritmo sonno-veglia regolare, alimentazione sana, esercizio fisico) ed evitando i fattori scatenanti. Nei casi più complessi, il medico può proporre terapie preventive mirate.
Come capire se il mal di testa è pericoloso?
Va richiesto un consulto medico quando il mal di testa compare all’improvviso con forte intensità, peggiora rapidamente, cambia caratteristiche rispetto a quelli abituali o si accompagna a sintomi come febbre alta, rigidità del collo, disturbi visivi o neurologici.
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