La stevia è una pianta utilizzata sin dal XVI secolo per addolcire le bevande e preparare il tè. È originaria del Paraguay e del Brasile, ma al giorno d’oggi viene coltivata anche in Giappone e Cina. Viene utilizzata come integratore erbaceo e dolcificante non nutritivo (contenente cioè pochissime calorie): in virtù di questa caratteristica, la stevia è un’alternativa molto apprezzata e salutare al più comunemente utilizzato zucchero.
Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire insieme che cos’è la stevia, quali sono le caratteristiche di questa alternativa allo zucchero e tutti i suoi pro e contro.
Che cos’è la stevia?
La stevia, il cui nome scientifico è stevia Rebaudiana Bertoni, è un arbusto cespuglioso facente parte della famiglia dei girasoli. Esistono 150 specie di stevia, tutte originarie del Nord e del Sud America.
La Cina è attualmente il principale esportatore di prodotti a base di stevia. Tuttavia, questa pianta è ormai prodotta in molti paesi e può essere acquistata presso numerosi vivai per la coltivazione domestica.
I glicosidi contenuti nella stevia vengono estratti, per la produzione dei famosi dolcificanti, attraverso un processo di raccolta ed essiccazione delle foglie, seguito dall’estrazione dell’acqua e dalla purificazione. La stevia grezza, cioè il prodotto lavorato prima dell’ultima fase, spesso ha un sapore amaro e un odore piuttosto sgradevole, fino a quando non viene del tutto sbiancata e decolorata. Sono necessari circa 40 passaggi per elaborare l’estratto finale di stevia.
Per crescere, la stevia richiede circa il 20 percento in meno della terra e molta meno acqua per crescere, rispetto alle coltivazioni di canna da zucchero: si tratta quindi di un’alternativa anche più ecologica e sostenibile.
I vantaggi del consumo di stevia
In alternativa al saccarosio, o zucchero da tavola, l’uso della stevia come dolcificante comporta alcuni vantaggi.
Sebbene non sia vero che i dolcificanti ottenuti dall’elaborazione di questa pianta contengano zero calorie, le quantità sono così basse – nettamente inferiori rispetto al saccarosio – da poter essere effettivamente considerati acalorici.
Il basso contenuto calorico qualifica quindi la stevia come una buona alternativa, ideale per il controllo del diabete e da integrare nella dieta di chi sta cercando di ridurre il proprio peso.
Ecco alcuni dei possibili vantaggi derivanti dal consumo di dolcificanti ottenuti da questa particolare pianta.
Diabete
Ricerche hanno dimostrato che i dolcificanti stevia non apportano calorie o carboidrati alla dieta. Inoltre non hanno riscontrato alcun effetto sulla glicemia o sulla risposta insulinica: ciò consente alle persone diabetiche di rispettare comunque un piano alimentare salutare.
Una revisione di cinque studi randomizzati controllati ha confrontato gli effetti della stevia sugli esiti metabolici con quelli del placebo. Lo studio ha concluso che la stevia ha mostrato effetti minimi o nulli sulla glicemia, sui livelli di insulina, sulla pressione sanguigna e sul peso corporeo.
In uno di questi studi, inoltre, i soggetti con diabete di tipo 2 hanno riferito che la stevia ha innescato riduzioni significative della glicemia e della risposta del glucagone dopo un pasto. Il glucagone è un ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue: il meccanismo che secerne questo particolare ormone è spesso difettoso nelle persone con diabete. Il glucagone diminuisce quando la glicemia sale e ciò regola il livello di glucosio.
Controllo del peso
Le cause del sovrappeso e dell’obesità sono molte, come l’inattività fisica e l’aumento dell’assunzione di alimenti ad alto contenuto energetico, ricchi di grassi e zuccheri aggiunti.
La stevia non contiene zucchero e ha pochissime calorie. Può far parte di una dieta ben bilanciata per aiutare a ridurre l’apporto energetico, senza però costringere la persona a sacrificare del tutto il gusto.
Cancro al pancreas
La stevia contiene molti steroli e composti antiossidanti, incluso il kaempferol.
Alcuni studi hanno notato come il kaempferol possa ridurre il rischio di cancro al pancreas fino al 23%.
Pressione sanguigna
È stato scoperto che alcuni glicosidi nell’estratto di stevia dilatano i vasi sanguigni. Possono anche aumentare l’escrezione di sodio e la produzione di urina.
Uno studio del 2003 ha dimostrato che la stevia potrebbe potenzialmente aiutare a ridurre la pressione sanguigna: la ricerca ha suggerito che la pianta potrebbe avere proprietà cardiotoniche – cioè che stimolano la normale attività cardiaca –, ideali per normalizzare la pressione sanguigna e regolare il battito cardiaco.
Una scelta per i più piccoli
Gli alimenti e le bevande contenenti stevia possono svolgere un ruolo importante nel ridurre le calorie dalle diete dei bambini. Ormai sono moltissimi i prodotti alimentari contenenti stevia di origine naturale: vanno dai condimenti per insalata agli snack. Questa alternativa consente ai bambini di consumare cibi e bevande dolci senza però ricevere calorie aggiunte, riducendo inoltre il contenuto di zuccheri.
Come si usa la stevia?
I dolcificanti stevia si trovano principalmente nei prodotti dolci e nelle bevande a ridotto contenuto calorico, come sostituti del normale zucchero.
Gli estratti di questa pianta sono disponibili anche come integratori alimentari e molti contengono una miscela di componenti sia dolci che non dolci della foglia di stevia.
I dolcificanti stevia sono utilizzati come ingrediente in una serie di prodotti alimentari, come:
- gelati;
- dolci;
- salse;
- yogurt;
- pane;
- bevande analcoliche;
- gomma da masticare;
- caramelle;
- frutti di mare;
- preparati di verdura.
I possibili contro del consumo di stevia come dolcificante
Gli studi sulla sicurezza alimentare hanno contrassegnato gli estratti di stevia come privi di effetti collaterali.
I glicosidi steviolici purificati possono essere aggiunti agli alimenti e sono generalmente riconosciuti come sicuri. L’assenza fino a qualche tempo fa di ricerche specifiche sugli effetti della stevia a foglia intera, lasciavano un punto di domanda sulla sicurezza di questa parte della pianta.
Tuttavia, uno studio condotto sui ratti ha suggerito invece che le foglie di stevia in forma di integratore potrebbero possedere qualità che proteggono questi organi, riducendo oltretutto l’impatto del diabete.
Le ricerche attuali suggeriscono che i dolcificanti a base di stevia possono essere consumati anche durante la gravidanza, purché si rientri nelle quantità raccomandate. In generale, finché la stevia è altamente purificata e usata con moderazione, non causerà effetti collaterali e potrà essere consumata senza particolari preoccupazioni.
Quando si parla di dolci, la moderazione dovrebbe essere sempre tenuta a mente, per preservare la salute di tutto il corpo e, in particolar modo, dei denti.
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Fonti:
healthline.com
foodinsight.org
webmd.com
1 commento
Nell’assunzione di stevia come dolcificante nelle caramelle “dure” (tipo Ricola”, ho notato un effetto lassativo a volte associato a forti dolori di pancia