Paziente e dottoressa durante la mammografia

Screening oncologici: la tua guida alla prevenzione dei tumori

L’importanza degli screening per la diagnosi precoce

La prevenzione è l’arma più efficace contro i tumori. Adottare uno stile di vita sano e sottoporsi regolarmente a screening oncologici, come mammografia, Pap test e colonscopia, può fare davvero la differenza. Individuare in fase precoce lesioni precancerose o tumorali permette di aumentare significativamente le probabilità di successo delle terapie.

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Quali screening oncologici sono raccomandati?

Gli screening vengono proposti in base all’età, al sesso e ai fattori di rischio.

Screening per il tumore al seno

La mammografia è l’esame principale per individuare precocemente il tumore alla mammella. È raccomandata alle donne tra i 50 e i 74 anni, con una cadenza biennale, ma può essere anticipata o intensificata in presenza di fattori di rischio. L’ecografia mammaria può affiancare la mammografia, in particolare nelle donne più giovani o con tessuto mammario denso.

Screening per il tumore del collo dell’utero

Il Pap test è consigliato alle donne tra i 25 e i 64 anni. Dai 25 ai 29 anni viene effettuato ogni 3 anni. Dai 30 anni in poi può essere sostituito dal test HPV, da ripetere ogni 5 anni. Entrambi i test mirano a individuare infezioni da Papillomavirus umano (HPV) e cellule anomale a livello cervicale.

Screening per il tumore del colon-retto

La ricerca del sangue occulto nelle feci è il test principale per uomini e donne tra i 50 e i 74 anni, da ripetere ogni 2 anni. Se il test risulta positivo, si procede con una colonscopia per verificare l’eventuale presenza di polipi o lesioni sospette.

Screening per il tumore della prostata

L’esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico) può aiutare a individuare precocemente un tumore alla prostata, ma il suo utilizzo come test di screening resta controverso. È essenziale discutere con il medico l’opportunità di eseguirlo, valutando rischi e benefici legati alla sovradiagnosi.

Screening per il tumore del polmone

La TAC a basso dosaggio può essere raccomandata ai forti fumatori o ex fumatori con una specifica storia di consumo. Questo esame è in grado di rilevare noduli polmonari in fase iniziale, migliorando le possibilità di trattamento. Anche in questo caso è fondamentale il confronto con il proprio medico.

Giovane donna da ginecologo si prepara a fare il pap test

Il Pap test è uno strumento essenziale per rilevare la presenza di Papillomavirus.

Oltre gli screening: prevenzione quotidiana

Gli screening sono fondamentali, ma una corretta prevenzione oncologica parte anche dallo stile di vita.

  • Non fumare: il tabacco è la principale causa di tumore al polmone e influisce su molti altri tipi di tumore.
  • Seguire una dieta sana ed equilibrata: ricca di frutta, verdura e cereali integrali, povera di grassi saturi e carni rosse.
  • Mantenere un peso corporeo sano: l’obesità è un noto fattore di rischio.
  • Fare attività fisica regolare: migliora la salute generale e contribuisce alla prevenzione.
  • Limitare il consumo di alcol: anche modeste quantità possono aumentare il rischio oncologico.
  • Proteggere la pelle dal sole: evitare le scottature riduce il rischio di melanoma.
  • Vaccinarsi contro l’HPV: il vaccino HPV protegge contro le infezioni da Papillomavirus, causa principale del tumore cervicale.

Vi ricordiamo che questo articolo ha solo scopo informativo e non sostituisce un consulto specialistico.

Medico illustra al paziente i risultati della colonscopia

Attraverso la colonscopia si può diagnosticare la presenza di polipi o lesioni sospette.

Fonti

AIRC – Fondazione per la Ricerca sul Cancro
Istituto Superiore di Sanità (ISS)
Ministero della Salute
Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)

Glossario informativo

Screening oncologico: esame preventivo volto a individuare precocemente tumori o lesioni precancerose in persone asintomatiche.
Mammografia: esame radiologico del seno per individuare eventuali anomalie o tumori.
Pap test: esame citologico del collo dell’utero per individuare cellule anomale o precancerose.
Colonscopia: esame endoscopico dell’intestino crasso per individuare polipi o lesioni sospette.
Test HPV: esame per rilevare la presenza del Papillomavirus umano, principale causa del tumore del collo dell’utero.
PSA (Antigene Prostatico Specifico): proteina prodotta dalla prostata, il cui livello nel sangue può aumentare in caso di tumore.
TAC (Tomografia Assiale Computerizzata): tecnica di imaging che utilizza raggi X per creare immagini dettagliate dell’interno del corpo.
Papillomavirus umano (HPV): virus responsabile di infezioni genitali e principale causa del tumore del collo dell’utero.
Lesioni precancerose: alterazioni cellulari che, se non trattate, possono evolvere in tumori maligni.

 

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