Vediamo, allora, qual è il percorso riabilitativo più adatto.
Lussazione alla spalla: inquadramento generale
La lussazione di spalla in seguito ad un trauma ad alta intensità, coinvolge l’articolazione gleno-omerale, costituita dalla testa dell’omero, dalla cavità glenoidea e dai relativi legamenti. Essa si verifica quando la testa dell’omero fuoriesce dalla normale sede, senza ritornarci spontaneamente.
In base alla posizione dell’arto al momento del trauma, è possibile individuare la direzione della lussazione, che può essere:
- antero-inferiore
- posteriore
- inferiore.
Diagnosi ed elementi di valutazione
Per una diagnosi precisa, il medico deciderà se procedere con una TAC o con una risonanza magnetica, che permette di valutare in modo più globale la spalla. Dopo la lussazione, l’articolazione deve essere tempestivamente riposizionata correttamente (ridotta) da personale specializzato, per poi procedere alla riabilitazione che terrà conto di alcuni fattori principali:
- età del paziente
- se si tratta del primo episodio di lussazione o è una recidiva
- lavoro del paziente
- eventuale attività sportiva praticata
- eventuale presenza di una lassità costituzionale
- eventuale coesistenza di lesioni ossee.
Si tratta di parametri che possono orientare l’ortopedico nella scelta riabilitativa migliore. Infatti, nella lussazione alla spalla il tempo di recupero non è l’unico fattore da considerare, poiché il problema principale è rappresentato dalle “ricadute”. In particolare, come accennato, le persone che hanno un primo episodio di lussazione prima dei 20 anni presentano una percentuale di recidive attorno al 90%. Inoltre, negli sportivi, l’ortopedico può valutare anche l’intervento chirurgico.
Vediamo, allora, come avviene la terapia di recupero.
Lussazione di spalla e tempo di recupero: gli esercizi per la riabilitazione
Alla luce dei parametri sopra elencati e del risultato degli esami diagnostici, l’ortopedico deciderà quale percorso riabilitativo intraprendere.
È evidente che la riabilitazione dopo una lussazione della spalla svolge un ruolo determinante, sia perché si tratta di un arto fondamentale per la libertà di movimento, la corretta postura e la stabilità, sia per il rischio di un’instabilità permanente dovuta alle possibili recidive che, se ripetute, possono dare luogo anche a processi artrosici.
Quando è necessario l’intervento chirurgico?
Come abbiamo visto, l’articolazione della spalla è complessa e delicata, per cui la riabilitazione deve essere valutata caso per caso. In linea generale, tuttavia, nei giovani sportivi che praticano attività di contatto è preferibile il trattamento chirurgico, finalizzato a reinserire l’atleta nel contesto sportivo ed evitare recidive.
Invece, per chi non pratica attività a rischio ed è al primo episodio, si suggerisce di utilizzare un tutore per circa tre settimane a cui seguirà un protocollo riabilitativo, mirato al recupero articolare ed al rinforzo muscolare. L’intervento chirurgico, in questo caso, si rende necessario solo se la spalla dovesse riuscire una seconda volta.
Esercizi per il recupero articolare
Come avviene in seguito all’intervento al menisco, anche per la lussazione alla spalla il tempo di recupero varia a seconda del paziente. Dopo la rimozione del tutore occorre tempestivamente attivare un programma di riabilitazione, che prevede mobilizzazioni passive assistite per il recupero del naturale movimento.
Mobilizzazione passiva
La mobilizzazione passiva consiste in una serie di movimenti dell’arto, in tutte le direzioni possibili, guidata da un fisioterapista, senza nessuna contrazione muscolare da parte del paziente.
Questo tipo di riabilitazione ha come primo obiettivo quello di stimolare la secrezione del liquido sinoviale, necessario per lubrificare l’articolazione e ottenere un movimento fluido e non doloroso.
Successivamente, quando si raggiunge un buon range di movimento, la fisioterapia guidata può essere supportata e sostituita con esercizi di rinforzo, anche in piscina, e con sedute di mobilizzazione attiva, che il paziente può eseguire autonomamente a casa. Tali movimenti autonomi, insegnati dal fisioterapista e controllati periodicamente in palestra, servono per controllare l’allineamento e la correttezza della postura e l’appropriatezza del gesto.
Si tratta, ad esempio, di:
- esercizi con il bastone
- esercizi con manubri
- esercizi con la carrucola
- esercizi con elastici.
In caso di lussazione alla spalla il tempo di recupero, prevede, infine, anche un allenamento per i muscoli della spalla (dorsale/pettorale, scapolari, bicipite, tricipite, deltoide, intrarotatori ed extrarotatori), che devono riacquistare gradualmente forza e tonicità.
L’importanza della fisioterapia
Come sanno bene gli sportivi, quando si ha a che fare con lesioni o fratture delle articolazioni, la fisioterapia ha un ruolo fondamentale. Per ottenere una completa guarigione e riprendere le normali attività quotidiane senza limitazioni o dolori, deve essere eseguita nei modi e nei tempi giusti, affidandosi a dei professionisti.
Un’assistenza di qualità in questo senso è proposta anche dalla polizza fisioterapia di UniSalute, che comprende trattamenti riabilitativi in caso di infortunio presso centri fisioterapici specializzati su tutto il territorio nazionale, sconti di circa il 30% rispetto alle tariffe del mercato in caso di malattia e vantaggi anche per i familiari. Tutto questo senza lunghe attese, aspetto fondamentale perché in caso di lussazione alla spalla il tempo di recupero cambia in base alla tempestività del trattamento.
Avete domande sui tempi di recupero e gli esercizi per la riabilitazione, da effettuare in seguito ad una lussazione alla spalla? Lasciateci un commento, faremo di tutto per sciogliere i vostri dubbi.
3 commenti
BUON articolo
Buongiorno, le terapie laser e tecra sono utili per il post lussazione spalla (primo evento/40anni) con tutore per 30 giorni?
Grazie tante.
Buongiorno alla fine del mese di giugno mi sono lussato la spalla con un tuffo in piscina dal trampolino alto sono stato portato al pronto soccorso e dopo gli esami del caso mi hanno rimesso a posto la spalla dopo la classica fasciatura tasca durata circa un mese ho iniziato se pure a rilento per il periodo estivo la fisioterapia E l’ho conclusa alla prima settimana di ottobre dimenticavo quando mi è uscita la spalla l’omero ha schiacciato il plesso brachialeCredo di aver finito il processo terapeutico per poter rientrare al lavoro ma facendo un lavoro manuale la mia domanda era rischio che rientrando la prossima settimana e di lussarmi la spalla ancora?!? Grazie Davide