La leucemia felina è una delle malattie infettive più comuni nei gatti. Può portare a diverse conseguenze per la salute dell’animale, tra cui gravi patologie causate dallo stato di immunodeficienza dovuto a questa condizione. Fortunatamente, negli ultimi decenni, la sua diffusione è diminuita grazie a più accurate procedure diagnostiche e alla presenza di un vaccino specifico. Tuttavia, è un problema che chiunque abbia un gatto – o pensi di adottarne uno – deve conoscere. Saperne di più sulla FeLV, infatti, permetterà di attuare le misure adeguate sia a livello preventivo che di trattamento.
Scopriamo dunque che cos’è la leucemia felina, come si trasmette e come evitare che il nostro amico a quattro zampe si ammali.
FeLV o leucemia felina: cos’è e come si trasmette questa malattia
La FeLV (dall’inglese Feline Leukemia Virus) è un retrovirus che si diffonde tra i gatti attraverso fluidi corporei come saliva, urina, secrezioni nasali e oculari, sangue, ma anche tramite il latte materno. Alcuni veicoli di infezione possono essere:
- ferite da morso derivanti da un combattimento;
- toelettatura reciproca;
- lettiere e ciotole per il cibo condivise.
La leucemia felina può essere trasmessa anche dalla madre infetta ai piccoli che devono ancora nascere oppure durante l’allattamento, mentre non può essere passata all’uomo (come invece potrebbe accadere per altre malattie come la toxoplasmosi) o ad altri animali. I gatti maggiormente a rischio, quindi, sono quelli che hanno prolungati contatti ravvicinati con gatti infetti o che nascono da madri con questa patologia. I gatti piccoli, inoltre, tendono a essere più sensibili a questa infezione e dunque maggiormente a rischio se esposti al virus.
Leucemia felina: i sintomi
Nelle prime fasi la malattia potrebbe non dare particolari segni di sé. In alcuni casi, come vedremo, è possibile che il sistema immunitario riesca a eliminare il patogeno negli stadi iniziali). Può passare diverso tempo (da poche settimane ad anni, addirittura) prima che la salute dell’animale inizi a peggiorare in modo progressivo. La FeLV, infatti, può causare una grave immunodeficienza che facilita lo sviluppo di varie infezioni e malattie. Spesso, quindi, i sintomi sono legati proprio all’insorgenza di queste patologie secondarie.
La leucemia felina, in particolare, può causare:
- febbre che persiste nel tempo;
- perdita dell’appetito;
- linfonodi ingrossati;
- infezioni delle gengive o della bocca (stomatite);
- perdita di peso;
- anemia;
- diarrea cronica;
- vari tipi di infezioni, ad esempio alla pelle, agli occhi e alle vie respiratorie;
- convulsioni e disturbi neurologici;
- cancro, in particolare linfoma e leucemia;
- problemi riproduttivi (ad esempio aborti spontanei).
Come si diagnostica, si cura e si previene la leucemia felina
La diagnosi di leucemia felina avviene attraverso alcuni test clinici basati su un esame del sangue. L’infezione, come abbiamo già accennato, può avere un’evoluzione differente da caso a caso e passa attraverso diversi stadi.
Alcuni gatti riescono a eliminare il virus tramite il proprio sistema immunitario, mentre altri andranno incontro a un’infezione regressiva: le difese immunitarie riescono a contenere ma non a eliminare il virus, che potrebbe dunque svilupparsi in seguito a determinati stimoli. Se l’animale si ammala con un’infezione progressiva, invece, tenderà a manifestare i sintomi delle malattie correlate alla FeLV: i felini che ne sono colpiti, in genere, hanno un’aspettativa di vita inferiore rispetto a quelli con infezione regressiva.
FeLV: quali terapie e trattamenti si utilizzano
Attualmente, purtroppo, non esistono cure specifiche contro la leucemia felina, ma ci sono trattamenti – che saranno definiti dal veterinario in base al singolo caso – che possono migliorare le condizioni di salute dell’animale e aumentarne l’aspettativa di vita. Quest’ultima dipende da caso a caso, ad esempio dall’età del gatto, dalla presenza di altre patologie, o dallo stadio della FeLV nel momento della diagnosi. I felini che risultano positivi dovrebbero essere tenuti al chiuso.
L’importanza della prevenzione per la leucemia felina
L’arma più efficace contro la leucemia felina resta dunque la prevenzione. Ecco alcuni comportamenti utili, secondo gli esperti, per evitare la sua diffusione:
- prima di introdurre nuovi gatti in casa, testarli contro la FeLV;
- in caso di sospetto contatto con il virus o se appaiono sintomi tipici della malattia, portare l’animale dal veterinario per sottoporlo al test;
- separare i gatti infetti da quelli sani;
- valutare, insieme al veterinario, l’opportunità di far vaccinare il gatto contro il virus, soprattutto se non vive chiuso in casa e si trova in una zona dove la malattia è endemica. Prima della vaccinazione è importante verificare che l’animale non abbia già contratto il patogeno.
Il confronto costante con il veterinario è importantissimo quando si ha un animale. Sono tante, infatti, le domande e le necessità che possono sorgere nel corso del tempo. In questi casi, avere a disposizione una polizza come UniSalute Pet può essere molto utile perché permette di avere accesso a un servizio di consulenza dedicato per chiedere informazioni o chiarimenti sulla salute del proprio animale, e a tanti altri vantaggi, come tariffe agevolate sulle prestazioni veterinarie.
Conoscevate la leucemia felina e le conseguenze che comporta?
Fonti:
msdvetmanual.com
vet.cornell.edu
journals.sagepub.com
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