Con l’avanzare dell’età, il nostro corpo subisce naturali cambiamenti, e i reni non fanno eccezione. Questi organi vitali possono gradualmente perdere la loro efficienza, portando a condizioni come l’insufficienza renale, particolarmente comune tra gli anziani.
Riconoscere i sintomi della malattia è fondamentale: una diagnosi precoce, infatti, fa la differenza nella gestione e nel trattamento, garantendo all’anziano una migliore qualità di vita. Nei prossimi paragrafi vi guideremo nella comprensione dei sintomi di questa condizione, offrendovi consigli utili per proteggere la salute renale.
Che cos’è l’insufficienza renale?
L’insufficienza renale rappresenta una condizione in cui i reni perdono progressivamente la loro capacità di svolgere le funzioni essenziali per il mantenimento dell’equilibrio interno dell’organismo. I reni sono organi preziosi, che agiscono come filtri naturali del corpo, rimuovendo i rifiuti e l’eccesso di liquidi dal sangue per trasformarli in urina.
Oltre a ciò, sono responsabili della regolazione di molti processi vitali, tra cui l’equilibrio elettrolitico, la pressione sanguigna, la produzione di globuli rossi attraverso la secrezione dell’ormone eritropoietina, e la sintesi di vitamina D attiva, essenziale per la salute delle ossa.
Quando i reni non funzionano correttamente, i rifiuti e le sostanze tossiche si accumulano nel sangue, portando a una serie di squilibri metabolici e fisiologici. L’insufficienza renale si manifesta, generalmente, in due forme principali: acuta e cronica. Mentre l’insufficienza renale acuta si sviluppa rapidamente, spesso a seguito di un evento traumatico o di una grave malattia, quella cronica si presenta lentamente nel corso degli anni, spesso come risultato di malattie a lungo termine come l’ipertensione o il diabete.
I vari tipi di insufficienza renale
Oltre alle comuni forme acuta e cronica, questa condizione può presentarsi in diverse sfumature. L’insufficienza prerenale, ad esempio, è legata a una diminuzione del flusso ematico ai reni, spesso causata da shock o insufficienza cardiaca congestizia. Se non si tratta dell’ostruzione di un’arteria renale, questa condizione è generalmente reversibile con un trattamento adeguato. Un altro tipo, l’insufficienza a diuresi elevata, vede il rene incapace di concentrare le urine, risultando in volumi urinari che possono apparire normali o persino elevati. Al contrario, l’insufficienza renale anurica implica l’assenza completa di emissione di urina, una situazione che emerge di solito in presenza di ostruzioni o disordini vascolari. L’insufficienza oligurica, infine, è caratterizzata da una scarsa eliminazione di urina, spesso accompagnata da un rapido aumento di sostanze azotate nel sangue.

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I sintomi dell’insufficienza renale negli anziani
Come abbiamo potuto vedere, l’insufficienza renale è una condizione complessa, che insorge per cause eterogenee e comporta effetti di vario tipo: spesso, quindi, i sintomi iniziali sono lievi e facilmente trascurabili. Tuttavia, con il progredire della condizione, i segnali diventano più evidenti e gravi. Ecco un elenco dettagliato dei sintomi comunemente associati all’insufficienza renale:
- affaticamento e debolezza: i reni, come abbiamo anticipato, producono un ormone chiamato eritropoietina, che aiuta a produrre globuli rossi. Quando la funzione renale è compromessa, la sintesi di questo ormone diminuisce, portando ad anemia e affaticamento.
- Gonfiore alle caviglie, ai piedi o alle mani: questo è dovuto alla ritenzione di liquidi, un segnale che i reni non stanno eliminando i fluidi in eccesso come dovrebbero.
- Minzione frequente o scarsa: i cambiamenti nella minzione variano da una necessità frequente, specialmente di notte, a una minzione ridotta o assente.
- Sangue nelle urine: è un segnale che i reni non stanno filtrando correttamente, ma è bene ricordarsi che questo segnale è associato anche a molte altre condizioni mediche, come le cistiti, le prostatiti, i calcoli renali o le infezioni del tratto urinario.
- Dolore lombare: un dolore sordo e persistente nella zona lombare può essere un segno di problemi renali.
- Perdita di appetito: l’accumulo di tossine influenza il senso del gusto e dell’olfatto, causando una riduzione dell’appetito.
- Nausea e vomito: questi sintomi sono spesso legati all’accumulo di sostanze nocive nel sangue.
- Difficoltà di concentrazione e confusione: gli squilibri chimici dovuti alla ridotta funzione renale portano, a lungo termine, a un’alterazione della funzione cerebrale.
- Prurito e secchezza della pelle: la pelle diventa secca e pruriginosa a causa dell’accumulo di minerali e tossine nel sangue.
- Crampi muscolari: gli squilibri elettrolitici, in particolare una bassa concentrazione di calcio o potassio nel sangue, sono alla base dei fastidiosi crampi.
È importante essere consapevoli che tutti questi sintomi possono essere associati sia a problemi renali che ad altre condizioni mediche. Pertanto, è fondamentale consultare un medico se si manifestano tali segnali, per ricevere una diagnosi accurata.
Cause e fattori di rischio dell’insufficienza renale negli anziani
L’insufficienza renale non si manifesta all’improvviso; di solito è il risultato di una combinazione di fattori e condizioni che si accumulano nel tempo. Esploriamo le principali cause e i fattori di rischio che contribuiscono all’insufficienza renale negli anziani:
- invecchiamento: con l’avanzare dell’età, la funzionalità renale tende a diminuire. Ciò è dovuto a una serie di cambiamenti strutturali nei reni, come il calo del flusso sanguigno e la decrescita del numero di nefroni funzionanti.
- Malattie preesistenti: condizioni come l’ipertensione e il diabete sono tra le principali cause di insufficienza renale. Queste malattie concorrono a danneggiare i piccoli vasi sanguigni nei reni, compromettendo la loro capacità di filtrare il sangue.
- Terapie farmacologiche: l’uso prolungato di certi farmaci, come gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) o alcuni antibiotici, può avere un impatto negativo sulla funzione renale.
- Infezioni renali: le infezioni che colpiscono direttamente questi organi, come la glomerulonefrite – un’infiammazione dei glomeruli, le piccole unità filtranti nei reni – o la pielonefrite, portano allo sviluppo di danni permanenti, se non trattate adeguatamente.
- Ostruzione delle vie urinarie: malattie e patologie come l’ingrossamento della prostata, i calcoli renali o tumori concorrono a creare un possibile blocco delle vie urinarie, causando un accumulo di urina e danneggiando quindi i reni.
- Fattori ereditari: alcune problematiche renali correlate all’insufficienza, come la sindrome di Alport, la malattia renale policistica o la nefronoftisi, hanno una componente ereditaria e possono presentarsi in età avanzata.

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Prevenzione e gestione dell’insufficienza renale negli anziani
La prevenzione è la chiave per mantenere i reni sani, specialmente in età avanzata. La gestione attiva della propria salute e l’adozione di abitudini salutari fanno infatti una grande differenza nel preservare la funzione renale. Ecco alcune strategie dettagliate per prevenire e gestire l’insufficienza renale negli anziani:
- controllo regolare della pressione arteriosa: una pressione arteriosa elevata mette sotto stress i reni. È fondamentale quindi monitorarla regolarmente e seguire le raccomandazioni mediche per mantenerla entro i limiti normali.
- Gestione del diabete: il diabete, se non controllato, genera, come abbiamo anticipato, danni ai piccoli vasi sanguigni nei reni. Tenere controllati i livelli di glicemia e seguire una dieta adeguata sono passi cruciali per prevenire complicazioni renali.
- Uso consapevole dei farmaci: molti farmaci, se assunti in dosi eccessive o per lunghi periodi, possono avere effetti nefrotossici. È importante quindi consultare il medico di fiducia e informarsi sui potenziali effetti collaterali dei farmaci che si stanno assumendo.
- Mantenere un peso salutare: l’obesità aumenta la pressione sui reni e accelera il loro deterioramento. Un’alimentazione equilibrata e il giusto livello di attività fisica aiutano a prevenire questa malattia e i suoi effetti negativi sulla salute renale.
- Evitare il fumo: la nicotina riduce il flusso di sangue ai reni, compromettendo la loro capacità di filtrare le tossine. Dare un taglio a questa abitudine dannosa ha un impatto positivo non solo sulla salute renale, ma a quella di tutto l’organismo in generale.
- Dieta equilibrata: ridurre l’assunzione di sale e proteine, e aumentare quella di frutta e verdura è un buon modo per prendersi cura del benessere renale.
- Idratazione: bere acqua in abbondanza, senza però esagerare, aiuta i reni a eliminare le tossine dal corpo. Tuttavia, in caso di insufficienza renale avanzata, potrebbe essere necessario invece limitare l’assunzione di liquidi, per non affaticare eccessivamente questi organi.
- Visite mediche regolari: una diagnosi precoce è fondamentale per gestire e trattare l’insufficienza renale. Gli esami del sangue e delle urine aiutano a rilevare problemi renali prima che diventino gravi.
In Italia, circa il 77% dei pazienti con malattia renale cronica in stadio precoce non viene diagnosticato: un dato che sottolinea l’importanza cruciale della prevenzione e della diagnosi tempestiva.
In un mondo in cui la longevità è in aumento, avere un supporto affidabile nella gestione della propria salute è essenziale, soprattutto quando si parla di prevenzione per gli anziani. Il piano assicurativo UniSalute Over 65 è stato creato pensando alle esigenze specifiche delle persone anziane. Questa polizza offre vantaggi come pacchetti di prestazioni di prevenzione personalizzabili, la tutela in caso di diagnosi di particolari condizioni mediche, un programma dedicato alla prevenzione della Sindrome Metabolica, tariffe agevolate per accertamenti diagnostici e un servizio di consulenza telefonica e assistenza disponibile 24 ore su 24.
Fonti:
grupposandonato.it
humanitas.it
airc.it
ospedaleniguarda.it
issalute.it
fondazioneveronesi.it
Immagine in evidenza di supersizer/gettyimages.it
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