Il fondo Fasda e l’importanza della prevenzione dei più giovani: la storia di Nicole

Dopo quella di Michela Righi, proseguono le “Storie di Salute” dei nostri assicurati, ciascuno dei quali ha un racconto diverso da condividere sui propri piccoli o grandi problemi di salute e su come le prestazioni del loro piano sanitario UniSalute siano state essenziali nel fornire supporto e tutela in momenti difficili. L’obiettivo di questa nuova rubrica è infatti dare loro la possibilità di raccontare l’esperienza che hanno vissuto in prima persona usufruendo dei servizi UniSalute grazie alla copertura sanitaria offerta dalle loro aziende e dai Fondi di categoria.

In questo articolo ascoltiamo la storia di Nicole Reitano, studentessa diciannovenne e ballerina: la danza infatti è la sua grande passione fin da quando era piccola.

Purtroppo, però, con gli anni questa passione le ha causato problemi al ginocchio, al punto da pensare di non poter continuare a danzare. Ma fortunatamente le cose sono poi andate diversamente, grazie al piano sanitario di cui usufruisce gratuitamente il padre, offerto dall’azienda di cui è dipendente, AMA S.p.A. di Roma iscritta al Fondo sanitario FASDA, e che può estendere anche alla famiglia con un piccolo contributo a suo carico.

La storia di Nicole: “grazie al mio piano sanitario ho potuto continuare a danzare”

Nicole rientra nel Piano sanitario del Fondo FASDA under 20, che è specifico per i bambini e per gli adolescenti e ci racconta alcuni problemi di salute legati soprattutto alla sua grande passione: la danza.

Purtroppo, indossando le punte ogni giorno alcuni piccoli traumi, contratture muscolari, stiramenti o strappi sono più frequenti di quanto si pensi e spesso, anche quando non gravi, costringono comunque a cure adeguate e cicli di fisioterapia.

Anche Nicole accusava un forte dolore al ginocchio e aveva il terrore di non poter più danzare. Ma le cose sono andate diversamente, grazie proprio al suo piano sanitario.

Ascoltiamolo direttamente dalla sua voce.

Fondo Fasda: non solo per il singolo iscritto ma anche per la sua famiglia

Il Fondo FASDA è il Fondo integrativo di Assistenza Sanitaria per i dipendenti dei Servizi Ambientali, le cui aziende applicano il CCNL Assoambiente o il CCNL Utilitalia (già Federambiente). Il Fondo nasce nel Febbraio del 2014 per iniziativa di Utilitalia e FISE Assoambiente in rappresentanza delle Imprese e delle Segreterie Nazionali delle OO.SS Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel per i lavoratori.

L’obiettivo di FASDA è regolamentare l’assistenza sanitaria integrativa per tutti i propri iscritti e creare un unico sistema nazionale per l’intero comparto dei servizi ambientali.

Il Fondo FASDA non pensa solo al singolo iscritto ma a tutta la sua famiglia: è infatti possibile, con un piccolo contributo da parte dell’iscritto stesso, acquistare un piano sanitario ad hoc per i membri familiari. Ed è ciò che ha fatto il papà di Nicole che lavora come dipendente in AMA S.p.A., il più grande operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali.

Come tutte le aziende che applicano al proprio personale dipendente il CCNL CCNL Assoambiente o il CCNL Utilitalia (già Federambiente), l’azienda AMA ha l’obbligo di aderire al Fondo FASDA e di iscrivere allo stesso tutti i lavoratori. Grazie al contributo offerto dall’azienda, quindi, i dipendenti iscritti al Fondo FASDA possono godere di speciali coperture sanitarie pagate interamente dal proprio datore di lavoro e, come abbiamo visto, possono anche estendere alcune prestazioni ai propri familiari con una piccola quota a loro carico.

Nicole ci ha parlato del piano sanitario Fondo Fasda dedicato agli under 20: quali sono le prestazioni previste per i ragazzi?

Il piano sanitario under 20 di Fondo FASDA permette di godere del pagamento delle spese per prestazioni sanitarie quali il ricovero, visite ed esami, ma anche per prestazioni specifiche per i ragazzi che hanno bisogno di lenti, occhiali, alcuni vaccini, e per i controlli di prevenzione.

Vediamo di seguito tutte le coperture:

  • ricovero in istituto di cura dovuto a grande intervento chirurgico;
  • parto e aborto terapeutico o spontaneo;
  • ospedalizzazione domiciliare;
  • prestazioni di alta specializzazione;
  • visite specialistiche e altre prestazioni diagnostiche;
  • ticket sanitari per accertamenti diagnostici e Pronto Soccorso;
  • trattamenti fisioterapici riabilitativi;
  • protesi ortopediche e acustiche;
  • cure dentarie da infortunio;
  • interventi chirurgici odontoiatrici extraricovero;
  • prevenzione dentale e protocollo ortodontico;
  • lenti e occhiali;
  • vaccini per Herpes Zoster e Meningococco;
  • sindrome metabolica;
  • prestazioni diagnostiche particolari (prevenzione);
  • prestazioni a tariffe agevolate;
  • servizi di consulenza telefonica.
visita medica adolescente

SDI Productions/gettyimages.it

L’importanza della prevenzione nei più piccoli

Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza influenzano la salute in età adulta. La prima infanzia (da 0 a 4 anni) è cruciale per lo sviluppo fisico, psichico e sociale di un individuo e ha un ruolo fondamentale nell’insorgenza – ma anche nella prevenzione – di molti disturbi e malattie non trasmissibili. Ma esiste anche una documentata continuità tra lo stato di salute del bambino in questa prima fase e quello successivo, negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza.

Ecco perché è importante investire nella prevenzione già dalla prima fase della vita del bambino e seguirlo per tutta la sua adolescenza. Gli esperti, infatti, sono sempre più consapevoli del fatto che sia fondamentale sostenere le famiglie con figli piccoli, fornendo loro un’offerta di base adeguata di servizi in campo educativo, sociale e, soprattutto, sanitario. In questo senso, le aziende italiane hanno dimostrato di avere a cuore non solo il benessere dei propri dipendenti, ma anche dei loro familiari, incentivando le politiche di welfare aziendale come asili nido aziendali, congedi per paternità o l’estensione di alcune coperture sanitarie delle polizze assicurative.

Come abbiamo visto, per Nicole Reitano, la possibilità di poter contattare un medico UniSalute per una visita specialistica le ha permesso di evitare un intervento chirurgico e riprendersi grazie alla fisioterapia. “Sono felice che mio padre abbia esteso la polizza a tutta la famiglia. Per me che faccio danza è fondamentale sapere che in ogni momento, con facilità e con minime spese, posso accedere a dei servizi necessari nella mia disciplina. E non solo a quelli! In questi anni ho fatto anche alcune visite odontoiatriche e oculistiche” racconta l’intervistata.

La salute di ciascuno, infatti, è strettamente connessa anche a quella dei propri familiari. Ed è per questo motivo che molte aziende, grazie anche ai Fondi sanitari di categoria, offrono ai propri dipendenti soluzioni di sanità integrativa non solo per loro ma anche per tutta la famiglia. Ed è questo che hanno fatto AMA S.p.A., il Fondo FASDA e il padre di Nicole, permettendole così di inseguire la sua più grande passione.

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