La coppetta mestruale sta diventando la scelta di un numero di donne sempre più grande. In tutto il mondo, sono milioni le ragazze e le donne che scelgono di utilizzare la coppetta come alternativa ai normali assorbenti, interni o esterni. Non è difficile capire il perché: le coppette portano con sé molti benefici in termini di risparmio, minor impatto ecologico e gestione più libera del proprio ciclo mestruale.
Ma questo dispositivo igienico ha solo dei pro o ci sono anche dei contro che è bene conoscere per effettuare una scelta consapevole e informata? Che cosa lo differenzia davvero dai prodotti più diffusi? Nei prossimi paragrafi esploreremo insieme i vantaggi e i possibili svantaggi delle coppette mestruali.
I pro della coppetta mestruale
Le coppette mestruali sono piccoli contenitori, realizzati in silicone o gomma di lattice. A differenza di un tampone interno o un assorbente, invece di assorbire il flusso lo raccolgono.
Sebbene le coppette mestruali esistano dagli anni ’30, c’è voluto un po’ di tempo affinché questo prodotto igienico-sanitario prendesse piede. Negli USA, la primissima coppetta è stata commercializzata nel 1987: da allora ne sono state prodotte molte altre, realizzate con diverse componenti e con varie forme.
Negli ultimi anni, le coppette mestruali hanno guadagnato un’incredibile popolarità, fino a diventare una valida alternativa ai normali assorbenti. Il loro successo è dovuto a una serie di vantaggi notevoli, sia sanitari, sia di igiene personale, sia ambientali: ecco quali sono i principali.
La coppetta mestruale, una scelta amica dell’ambiente
In media, un prodotto tradizionale per l’igiene femminile impiega oltre 500 anni per decomporsi ed è stato stimato che ogni anno a essere buttati via siano circa 20 miliardi di prodotti mestruali.
L’uso delle coppette ha senza dubbio un effetto positivo sull’ambiente: durano diversi anni e non sono usa e getta, motivo per cui sono considerate eco-friendly.
Questi piccoli contenitori per il flusso mestruale, infatti, non prevedono confezioni usa e getta o prodotti igienico-sanitari monouso. Per chi ha a cuore la salute del nostro pianeta, quindi, utilizzare le coppette mestruali è una scelta anche ecologica, con un basso impatto ambientale.
Risparmio economico
Le confezioni di assorbenti e tamponi interni possono essere costose, considerato che vanno acquistate ogni mese. I dati dell’Association of Reproductive Health stimano un utilizzo di circa 10.800 assorbenti nell’arco della “vita riproduttiva” di una donna, che dura in media 40 anni.
Associando a un pacco da 11 assorbenti un costo di circa 3,79€, possiamo effettuare un rapido calcolo: in media si spendono 7,75€ al mese, 93€ all’anno e 3700€ in tutti gli anni di ciclo mestruale.
Tuttavia, utilizzando una coppetta mestruale, è possibile risparmiare denaro e non dover pensare all’acquisto di tamponi o assorbenti ogni mese. Le coppette di qualità infatti sono testate per durare fino a 10 anni, il che significa che il singolo acquisto può durare a lungo.
Può essere indossata per 12 ore
I produttori consigliano di cambiare i tamponi interni ogni 4-8 ore e gli assorbenti esterni ogni 8 ore circa.
Uno dei tanti vantaggi di una coppetta mestruale è che può essere indossata fino a 12 ore: ciò è dovuto alla maggiore capacità contenitiva di questo dispositivo igienico. Un tampone notturno, infatti, può contenere da 10 a 15 millilitri di sangue, mentre un tampone super assorbente contiene circa 12 millilitri di liquido. A seconda delle dimensioni della coppetta, invece, la capacità può variare da 25 a 30 millilitri. La capacità delle coppette mestruali è un altro innegabile grande vantaggio, soprattutto per le donne che hanno cicli mestruali molto abbondanti e hanno una routine frenetica, praticano molto sport o passano molte ore fuori casa per lavoro.
Coppetta mestruale, un’alleata della salute vaginale
Sappiamo bene quanto, per preservare la salute vaginale, sia importante rispettare la flora batterica presente all’interno della vagina, come anche il pH di questo organo. I normali assorbenti possono tuttavia creare un ambiente caldo e umido che favorisce la crescita di batteri e può aumentare il rischio di contrarre infezioni.
Inoltre, i tamponi possono anche disturbare il naturale equilibrio del pH del corpo femminile: l’alto potere di assorbimento degli assorbenti può infatti comportare la rimozione non solo del sangue mestruale, ma anche dei batteri naturali della vagina.
Le coppette mestruali invece non assorbono ma contengono. Quindi, tutti i fluidi naturali prodotti dal corpo vengono semplicemente raccolti, per essere poi svuotati in seguito: non c’è assorbimento eccessivo, né secchezza o rischi di creare un ambiente potenzialmente attrattivo per le infezioni.
Nessun odore
Quando il sangue viene esposto all’aria, può assumere un odore sgradevole. Utilizzando i tamponi o gli assorbenti non c’è modo di impedire che ciò accada: anche se è una risposta del tutto naturale da parte del corpo, è qualcosa di cui molte donne si vergognano e che genera imbarazzo.
Un altro dei grandi vantaggi dell’utilizzo di una coppetta mestruale è proprio la riduzione dell’odore. Poiché questi contenitori sanitari raccolgono il sangue all’interno del canale vaginale, il liquido non è esposto all’aria: dato che non c’è un’esposizione prolungata all’ossigeno, il sangue non genera odori.
I contro della coppetta mestruale
Sebbene i vantaggi delle coppette mestruali siano molteplici e ben noti, è bene tenere conto anche dell’altro lato della medaglia e cioè gli svantaggi.
Le coppette possono non essere adatte a ogni donna, visto che ciascuna ha un proprio vissuto in merito al ciclo mestruale, abitudini diverse e preferenze eterogenee in merito alla gestione del proprio corpo.
Solo conoscendo anche i possibili contro delle coppette mestruali si potrà effettuare una scelta consapevole e decidere di acquistarne una o meno. Ecco quali sono i principali svantaggi connessi all’utilizzo di questi dispositivi per l’igiene femminile.
Coppetta mestruale e patologie del sistema riproduttivo
Per le donne che soffrono di fastidi o patologie particolari riguardanti la vulva e la vagina – come per esempio la vulvodinia –, utilizzare questi particolari dispositivi igienici potrebbe non essere possibile.
La vulvodinia è una sindrome dolorosa, che riguarda la zona vulvare: questa malattia comprende anche la vestibolodinia (che interessa il vestibolo della vagina) e la clitorodinia (localizzata nella zona clitoridea). I fastidi e disagi cronici che caratterizzano la vulvodinia, in tutte le sue sfumature, possono rendere impossibile l’utilizzo delle coppette mestruali – e in generale dei dispositivi per l’igiene femminile che necessitano un uso interno –.
Utilizzare una coppetta mestruale non è sempre semplice
Indossare un assorbente è estremamente facile, come anche inserire un tampone interno. Quest’ultimo dispositivo igienico, a differenza del primo, potrebbe richiedere un po’ di pratica in più, ma è ad ogni modo estremamente intuitivo.
Le coppette mestruali, invece, sono più difficili da inserire. Hanno forme e dimensioni diverse ed esistono varie manovre per introdurla nel canale vaginale: alcune di queste richiedono che la donna abbia una buona conoscenza del suo corpo e delle parti intime.
Le prime volte, quindi, l’inserimento può non essere facile: questo potrebbe provocare stress, dovuto al dubbio di non averla applicata nel modo corretto e alla paura di essere a rischio di perdite.
La coppetta va pulita con cura, ogni volta
A differenza dei prodotti mestruali usa e getta, la coppetta mestruale è un oggetto che necessita di una buona manutenzione. Ciò significa disinfettare la coppetta tra ogni ciclo mestruale e verificare con cura la presenza di eventuali segni di usura.
Inoltre, è bene preoccuparsi di pulire il contenitore anche tra un cambio e l’altro, utilizzando possibilmente acqua tiepida e sapone delicato, senza profumo. In caso non fosse possibile lavarla, questa operazione può essere compiuta anche con delle salviette detergenti neutre. Infine, prima di reinserirla, la coppetta va asciugata internamente ed esternamente con della carta igienica. È importantissimo ricordarsi di lavare sempre le mani prima di estrarre e svuotare la coppetta.
Una volta terminato il ciclo, la coppetta va disinfettata in acqua bollente per circa 3-5 minuti, facendo attenzione a non bruciare il silicone. Questo potrebbe essere visto come un contro dell’uso di questo dispositivo igienico, perché richiede tempo e soprattutto bisogna ricordarsene, ma è l’unico modo per assicurarsi che la coppetta sia sempre davvero pulita e pronta all’uso.
Cambiarsi fuori casa può essere poco igienico
Nonostante la coppetta possa rimanere all’interno della vagina fino a 12 ore, le donne che sperimentano dei flussi abbondanti potrebbero avere la necessità di svuotarla più frequentemente. Inoltre, nell’arco di un intero ciclo mestruale le probabilità di doversi cambiare fuori casa sono alte.
Non solo: può essere difficile effettuare questa operazione quando non si ha la possibilità di lavarsi le mani in modo accurato o di usare salviette.
Quindi, per chi è alle prime esperienze con questo dispositivo igienico-sanitario femminile, cambiarsi in un bagno pubblico o comunque fuori dal comfort della propria casa può essere poco comodo. Anche in questo caso, però, è questione di pratica e di organizzazione.
I pro e i contro delle coppette mestruali: conclusioni
Non si può negare che l’innovazione e il design alla base delle coppette mestruali siano eccezionali. Forse elencare i pro e i contro di queste alternative agli assorbenti tradizionali vi ha convinte a provare una coppetta o forse ha confermato quello che già sapevate in merito.
Le coppette mestruali sono un’ottima scelta per alcune donne, mentre può non essere adatta per altre: e va bene così!
Il benessere mestruale e vaginale è un tema tanto importante quanto personale, ed è normale che ogni donna abbia le sue preferenze.
L’unico denominatore comune dovrebbe essere l’attenzione alla propria salute: ecco perché può essere utile inoltre sottoscrivere una polizza come UniSalute Donna: una soluzione che permette di fare prevenzione per la salute femminile, compresi visite specialistiche e accertamenti diagnostici..
Fonti:
healthline.com
webmd.com
medicalnewstoday.com
1 commento
Da quando uso la coppetta, ho risolto tutti i problemi di secchezza vaginale, candida frequente ecc. che avevo prima. E’ vero che svuotarla per esempio nel bagno di un autogrill è poco praticabile, ma niente vieta di usare abitualmente la coppetta, e ricorrere ad assorbenti interni o esterni nel caso in cui mi devo mettere in viaggio o so che non potrò agevolmente svuotarla in tempo.